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Prime Esperienze

La figlia del capo2


di cris35
09.07.2012    |    21.308    |    0 9.5
"La notte ho dormito come un sasso, mi sveglio riposato e pronto per questa due giorni in montagna in segno del relax e dell’aria buona, in città l’aria in..."
La notte ho dormito come un sasso, mi sveglio riposato e pronto per questa due giorni in montagna in segno del relax e dell’aria buona, in città l’aria in questo periodo è soffocante, un po’ di fresco è quel che ci vuole.
La colazione a buffet è qualcosa di allucinante, con quello che mangi puoi tirare avanti anche un paio di settimane, tra dolci, cibi salati, pane, bibite e chi più ne ha più ne metta, ci alziamo rotolando dalla sedia, pronti per questa nuova avventura!!!
So di essere poco romantico, ma la gita a Merano per me ha il duplice scopo di passare a Rablà per una fugace visita all’ Eisenbahnwelt, vista la mia passione, chiedo ai compagni di viaggio chi si vuole aggregare, tanto tra viaggio e visita non perdiamo più di un’ora, il mio collega glissa adducendo come scusa il fatto che andrà in piscina per smaltire la colazione, Chiara gli farà compagnia, Edel invece incuriosita da sta cosa verrà con me… neanche dieci minuti di macchina e siamo arrivati, faccio i biglietti ed entriamo in questo meraviglioso mondo, io ritorno bambino di colpo, la mia stagista incredula guarda e chiede informazione, non so se per creanza o per vero interesse, ma sembra convinta e fa domande sensate, volte a scoprire come si può creare una cosa del genere…
Una volta visitati i tre piani della struttura, ce ne torniamo all’hotel a raggiungere gli altri in piscina, dopo essersi messi il costume e l’accappatoio, ci dirigiamo nella zona relax dell’albergo, troviamo dei lettini liberi e ci distendiamo accanto ai nostri amici, guardo Edelweiss, incantato da tanta bellezza, è proprio bella, le curve sembrano disegnate da Giotto, e poi ha un portamento quasi regale, le movenze di una principessa, sempre educata, mai esagerata, quando cammina sembra che il vento la porti tra le braccia, nonostante sia altissima da l’idea di essere agile come un gazzella, non oso pensare come possa essere a letto una ragazza così….
Iniziano così i pensieri impuri, chiudo gli occhi, me la immagino in tutto il suo splendore, la voglio graffiante che mi si avvicina e mi prende letteralmente per le palle, con sguardo voglioso si prende il mio uccello in mano e con sorriso voglioso se lo mette in bocca, la vedo succhiare il mio glande con voracità, leccare l’asta in tutta la sua lunghezza, godere del mio membro estasiata, la voglio vedere che si alza e si sieda sopra di me, che si faccia sparire nella passerina tutta la voglia che ho di lei in questo momento, già in questo momento, dove mi trovo in piscina in mezzo ad altre persone, in costume, in erezione, apro gli occhi, lei è di fianco a me, lo sguardo sul mio basso ventre, mi guarda e sorride, ritorna alla sua lettura, io arrossisco e in questo momento vorrei sprofondare nelle viscere della terra, che figura di merda che sto facendo!!! Il mio collega è in acqua che se la ride, sto stronzo, e sta giocando con Chiara, farebbero una bella coppia se non fosse che sembrano la chiesa e il campanile, dove il campanile è Chiara in questo caso!!!!
Passato l’imbarazzo del momento, mi vado a rinfrescare in piscina anch’io, Edel ci raggiunge e come se niente fosse ridiamo e scherziamo come dei vecchi amici, tutti e quattro…
La giornata passa tra la piscina, il pranzo leggero e una passeggiata tra i boschi, dove in un momento in cui rimaniamo indietro io e lei, la sento chiamarmi:”
“Alberto, aspettami un secondo, mi si è slacciato lo scarponcino”
“Aspetta che ti do una mano”
E mentre sono chinato a legarle lo scarponcino, la sua testa mi si avvicina, un alito di vento mi porta le sue parole
“A chi stavi pensando stamattina in piscina?”
Una vampata di caldo mi ha assalito, tanto da non riuscire più a fare un benedetto nodo ad una scarpa, imbarazzato come non mai cerco una scusa plausibile
“Ehm….mi scappava la pipì, sai, ehm, in certe situazione, capita a volte che, non so, scusa…”
E’ stato il meglio che sono riuscito a tirare fuori
“Peccato, vista la dotazione pensavo fosse l’effetto di qualche bella ragazza”
Ecco, perso l’uomo definitivamente, e adesso che faccio? Ci provo? Me ne sto buono senza rischiare? Certo che lei è tanta roba, ma proprio tanta!!!!
“si beh, in effetti, magari un pensiero….ecco, laccio legato, andiamo? O perdiamo gli altri…”
“ok, grazie Alberto, sei sempre così carino” e mi da un bacio sulla guancia
Allora per metterla sul distensivo, la prendo per mano e la faccio correre come si fa da bambini, il sentiero è piuttosto morbido, non c’è pericolo, arriviamo dagli altri ridendo come matti, con un po’ di fiatone ma sorridendo come non mi capitava da un bel po’!!!!
Rientriamo in hotel che è quasi ora di cena, ci andiamo a preparare, doccia rigenerante e appuntamento al ristorante, la cena è ottima come sempre, una volta finita ci regaliamo un altro giretto in centro per il gelato, sembriamo due coppiette, Chiara e il mio collega sempre per conto loro, io e Edel per i fatti nostri, è proprio un peccato che alla fine dormiamo separati…
Rientriamo e ci salutiamo, una volta in camera, senza metterci d’accordo, parte la confessione simultanea sul fatto che ci siamo persi per queste due ragazzine, scoppiamo a ridere, sto scoprendo un amico oltre al collega, mentre ci prepariamo bussano alla porta, è Chiara che è venuta a salutarmi, facendomi capire molto velatamente di levarmi dalle palle e di lasciarla sola col mio collega, con la scusa che sua sorella aveva bisogno di una cosa….non me lo sono fatto dire due volte, sparisco in un secondo e raggiungo Edelweiss nella sua camera, busso, mi apre, lo spettacolo che mi si presenta davanti toglie il fiato, ha un pigiamino di cotone corto, stretto, aderente, fasciante, sensuale, due gambe infinite, bellissime, lisce come la seta, tornite al punto giusto, l’occhio mi cade sul seno, dev’essere senza reggiseno, non vedo segno di spalline o che altro, mi fa accomodare, si siede a gambe incrociate sul letto, io mi accomodo su una sedia, iniziamo a parlare, le chiedo cosa avesse bisogno, si alza, viene verso di me, mi fa alzare, mi bacia mettendomi le braccia attorno al collo, un bacio dolce, lungo, tanto semplice quanto meraviglioso…
“Avevo bisogno di questo Alberto, solo di questo, un tuo bacio, se aspettavo te avrei fatto le ragnatele!!!”
Avrà anche solo vent’anni, ma sa quello che vuole la ragazzina, sento il suo corpo che si appoggia al mio, lo sento premere contro di me, sento le sue tettine sode, la freschezza della sua giovinezza è un afrodisiaco per me, il calore del suo bacio si trasferisce li sotto, dove l’eccitazione mi prende consapevole della voglia che ho di lei, la sento gradire questa cosa, sento il suo frutto succoso cercare la mia voglia, la sento muoversi delicatamente per godere della situazione, la sento desiderosa di me, la voglio in questo momento, lei mi vuole, ci cerchiamo come due innamorati, carezze lente e dolci, la scoperta do ogni centimetro dei nostri corpi ancora troppo vestiti, la passione inizia a prenderci come si deve, ci spingiamo verso il letto, spogliandoci a vicenda, nudi ci prepariamo ad amarci, in questa notte dove le stelle ci illuminano, dove ci siamo solo io e lei, dove non c’è spazio ai pensieri, c’è solo il tempo e la voglia di amarci, pensavo di trovarmi una ragazzina inesperta tra le mani, ma scoprire che ne sa una più del diavolo accresce la mia voglia di lei, i mostro amarci questa notte è un turbine di passione, facciamo l’amore come due amanti consumati, esperti, sappiamo come darci piacere l’un l’altra, sappiamo regalarci quelle emozioni che solo una certa complicità riesce a darti, niente è lasciato al caso, ogni gesto è al momento giusto, ogni bacio, ogni carezza, ogni gemito è parte di noi, noi come coppia, noi come un unico corpo, abbiamo tanta voglia, entrambi siamo molto passionali, e quando arriva il momento di godere, sembra una chimera, lo facciamo assieme, un orgasmo ci prende e ci distrugge, nello stesso momento, io dentro di lei, lei dentro di me, una scossa elettrica ci percorre e si scarica con la forza che abbiamo messo per amarci questa notte, siamo esausti, sfiniti, felici, ci abbracciamo, dormiamo, tanto non credo che Chiara torni presto questa notte…
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