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La mail di Luisa


di bull44
14.08.2012    |    6.354    |    0 7.8
"Mi hanno rapita! Superare i miei limiti è sempre stato il mio sogno..."
Ho ricevuto questa mail da una lettrice, spero di riuscire a trasformare anche lei in una schiavetta obbediente.
Ciao, mi chiamo Luisa, ho 20 anni...
Da qualche settimana ho scoperto i tuoi racconti e piano piano meli sono letti
tutti... mi hanno rapita!
Superare i miei limiti è sempre stato il mio sogno. Esser penetrata da degli
oggetti era un esperienza che mi eccitava tantissimo e che avevo potuto fino ad
ora solo leggere e mai sperimentare.
Essere io stessa a farlo si di me mi faceva una certa impressone. Io? Io che
facevo certe cose... Impossibile.
Il mio corpo che andava cosi' tanto oltre.. Un sogno.

E così ho voluto fantasticare e provare anch'io le emozioni delle tue
protagoniste.
Non essendo esperta ho iniziato dai primi passi eseguiti dalle tue schiave, il
rossetto, la banana, le carote...

MI immedesimavo e immaginavo che fossi tu a darmi indicazioni ed il gioco ha
iniziato ad intrigarmi sempre di più.

Però quando mi son trovata a provare l'esperienza con la bottiglia devo
confessarti che ho trovato delle difficoltà e non ho potuto eseguire quanto da
te descritto.
Mi è risultato impossibile scendere oltre al collo della bottiglia. La mia
fichetta non ne ha voluto sapere.
Sedendomi sopra la bottiglia, una volta entrata per tutto il collo, si
inclinava scivolando in avanti..
Ho quindi provato a girare al contrario la sedia sedendomi a cavalcioni.
La sedia della mia camera è una poltroncina da ufficio ) e non essendoci spazio tra schienale e e seduta,
la bottiglia una volta arrivata contro lo schienale si è bloccata, offrendo
maggiore resistenza.
Inoltre lo schienale largo mi obbligava man mano che avanzavo, ad allargare
sempre di più le gambe.
Ho provato alcune volte ma nonostante l'idea mi intrigasse sempre più i miei
tentativi sono stai sempre vani.

Ho quindi provato a seguire l'esperienza di Claudia Il gioco delle candele ha attirato la mia attenzione.
Così quando sono andata all'ikea e nel vederle non ho resistito a comprarne
una confezione, pensando che una volta a casa avrei potuto fare tutto quel che
avevo letto, e forse anche di più.
Le guardavo, lunghe ed affusolate proprio come delle dita, ed immaginavo già
la senzazione che avrei provato nel sentirle dentro di me.
Pensavo che tre non mi avrebbero soddisfatta minimamente, infondo erano come
tre dita, ed ho fantasticato guardando la confezione di 20 pezzi.
Quel gioco era modulare e candela dopo candela mi avrebbe potuto aiutare a far
in modo che prima o poi anche la bottiglia avrebbe potuto essere mia.

Ho iniziato con la prima, che si è fatta strada nella mia fighetta senza
fatica, e mi son concentrata nel verificare quanti di quei centimetri potevo
far entrare.
Piacevole ma non abbastanza appagante, così non ho resistito nel inserire
anche la seconda.
Inizialmente non entrava, perchè la cera faceva attrito fra le due candele, e
cosi' ho dovuto estrarre parzialmente la prima e far entrare entrambe le
candele accostate.
Mi sono dedicata ad ascoltare le emozioni che mi dava questa nuova
sensazione.
Dovevo tenere con le mani le candele perchè altrimenti, data l'eccitazione,
scivolavano in avanti uscendo.
Volevo di più.
Cosi' ho preso la terza.
E qui la mia grande delusione... non c'è stato verso, non entrava.
L'attrito della cera contro cera invece di far entrare la terza, spingeva piu'
a fondo le altre due. Ho tentato in più modi ma senza risultato.
Poi forse ho capito che quel che più mi mancava era una guida, qualcuno che mi
dicesse come fare, come superare questo mio limite.

E poi ho letto il tuo racconto dell'incontro su facebook
dove tu tramite chat hai portato una tua lettrice a provare le emozioni che
stavi scrivendo.
E ho pensato che forse, anche con me, la stessa cosa avrebbe funzionato.

Da qui nasce la mia proposta.
Ho anch'io un account su libero.
Se vorrai, potremmo incontrarci in chat, so che c'è una room chiacchiere
piccanti, dove in una stanza privata potrai guidarmi ed aiutarmi a raggiungere
questo mio obbietivo delle tre candele, e poi forse un giorno chissà, anche a
superarlo.
Mi accontento anche di un solo incontro, non ti chiedo di più.

Attendo una tua mail...
Luisa
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