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Prime Esperienze

La mia seconda prima volta


di 4occhi
14.06.2015    |    9.773    |    8 9.5
"Ansimante resto piegato in avanti, in modo che lo sperma non vada ovunque, sono steso..."
Premessa: ho scritto questo racconto dopo aver conosciuto un ragazzo splendido che aveva la sclerosi multipla ed era costretto in carrozzina, le sue confidenze sessuali (scatenate!) e le sue difficoltà mi hanno ispirato dei personaggi di fantasia un po’ simili, comunque non lo avrei pubblicato se prima non mi avesse dato l’ok lui che si è fatto grandi risate leggendolo ;-)


La mia vita era stata stravolta da un incidente, io ero sulla mia moto e come nella maggior parte delle volte non ero stato visto…pam!!! Preso in pieno.
L’ospedale, la riabilitazione e purtroppo una lesione con integrità del centro parasimpatico sacrale (S2-S4).
La mia vita non poteva essere più la stessa: la carrozzina, le barriere ovunque andassi, la mia amante se l’era data a gambe levate, dovevo dipendere spesso dai miei genitori e dagli amici che però si erano rivelati fantastici e veri.
Dopo un bel po’ di tempo avevo ripreso a lavorare, mi occupavo della contabilità di una ditta di trasporti, riuscivo ad arrivare fino all’ufficio trasportato dai miei, che per fortuna essendo in pensione potevano assistermi e accompagnarmi con un furgoncino appositamente acquistato. Insomma avevo ripreso una parvenza di quotidianità che mi soddisfaceva con tutti i limiti della situazione.
Ogni tanto mi prendeva una rabbia folle, mi veniva da spaccare tutto, per fortuna passava…dovevo farmela passare.
Il sesso inteso come risveglio del mio pene, arrivò tardivamente, piano piano con la presenza di erezioni psicogene e cosiddette riflesse, ottenute mediante la stimolazione dello stesso (durante la masturbazione mentre guardavo qualche pornazzo), in particolare del glande. Mi avevano poi proposto la Farmacoinfusione Intracavernosa (FIC) di farmaci vasoattivi (prostaglandine) che era la metodica terapeutica più efficace e diffusa per favorire la ripresa dell’attività erettiva in un paziente con una lesione come la mia.
Ok ,avevo ripreso per fortuna e con un po’ di impegno a smanettarmi anche se spesso non venivo, ma andare con una donna era completamente un altro discorso…la mia sensibilità era cambiata, persino quelle volte che riuscivo ad avere un orgasmo e ad eiaculare la sensazione era diversa, a volte mi sembrava di non sentire niente e di godere di più all’inizio della sega.
Insomma era un gran casino e un mistero come sarebbe potuto essere con una femmina.
La sera del sabato uscivo quasi sempre con la mia compagnia, pub, locali e anche discoteche, loro erano incredibili! Si informavano sempre su eventuali difficoltà a far passare una carrozzina. La domenica avevo iniziato a giocare a basket con un’associazione particolare, insomma cercavo di non darmi per vinto, ero attivo.
Quando andavo in giro i miei occhi passavano al setaccio tutto il mondo femminile che mi circondava, le donne erano proprio belle, seducenti, profumate…me le godevo da matti anche solo guardandole, annusandole…
Una sera in un pub ero in attesa all’uscita che aspettavo che la comitiva finisse di pagare alla cassa quando una ragazza mi viene incontro, era uno spettacolo: piccola ma ben formosa, jeans attillati e tacchi alti, una giacchina nera a pois bianchi che a stento conteneva un seno generoso, capelli biondi raccolti in alto sulla nuca. Si abbassa e si avvicina al mio viso, ‘cavolo porta gli occhiali ma i suoi occhi sono magnetici, verdi…’
” Ciao, io sono Chiara, sono la sorella di Mirko il ragazzo con cui giochi a basket, ti ricordi di me? forse ci siamo visti alla palestra” Ero incantato, aveva un profumo buonissimo di bergamotto…mm… e poi non riuscivo a staccare lo sguardo da quelle tette, visto che abbassandosi le metteva ancora di più in mostra…”Hei, stai bene?”
“Si, si scusa ero sovrappensiero, stavo pensando a tuo fratello, no, non credo di averti mai vista prima…mi ricorderei di te” e sfodero uno dei miei sorrisi da marpione collaudato. Lei mi mette la mano sulla spalla, mi è accanto e sento il suo calore…cristo, mi sto eccitando! Per così poco!? “Piacere io sono Marco” e così si inizia a chiaccherare del più e del meno, per poco però, perché arrivano i miei compagni che fanno per prendermi e portarmi alla macchina…”Ciao …Aspetta!!” le faccio, lei si gira, sorride e mi lascia tra le mani un foglietto. “Ciao a presto”, si gira e se ne va lasciandomi nell’incredulità più completa: mi aveva lasciato il suo numero di cellulare.
Passano dei giorni dove io la chiamo per salutarla, mi racconta cosa fa nella vita : la maestra d’asilo, mi dice cosa le piace fare : leggere e cucinare, lavora a maglia…mi farà una sciarpa per quest’inverno! Che musica ascolta, insomma si inizia a conoscersi e così dicendo non la vedo per una settimana. Arriva il sabato sera, mi interstardisco: devo uscire con lei, devo vederla, negli ultimi giorni sono sempre più eccitato e mi tocco parecchio.
La chiamo “Ti va di vedere un film insieme, decidi tu quale…Guerre stellari? Il primo? Ok va bene”, le do l’indirizzo…”Ti aspetto”. Vaiii!!!!
Sono al settimo cielo ma sono anche tesissimo, ho una paura enorme di fare cilecca, ho paura che resterà delusa…forse nemmeno mi bacerà !!!
Devo provare, all’associazione mi hanno detto di non fare il fifone, di provare a buttarmi nelle cose che desidero fare…la voglio.
Convinco i miei ad andare a cena dai loro amici, sono stanco stasera sto volentieri in casa, balle a tutti, compresi gli amici che chiamano.
Mi sono fatto aiutare da mia mamma e sono bello e profumato come una donnina, a lei ho detto la verità, che grande! Mi ha abbracciato e mi ha detto che avrebbe ritardato il più possibile.
Dring! Il citofono è lei! Sale, le apro, è bellissima! Capelli sciolti, senza occhiali, una camicetta attillata bianca e gonna a fiori, scarpe tacco alto…il mio sogno!!!
Mi si è già ingrossato l’amico, accidenti! “Vuoi qualcosa da bere?” ”No?” Lei è solare, simpatica, mi fa ridere, l’adoro! Ok, film! La faccio accomodare sulla poltrona, abbasso le luci e faccio partire il dvd. Mi metto con la carrozzina di fianco, lei invece mi sorprende e si mette di traverso mettendo le gambe sul bracciolo e i piedi sulle mie cosce…argh! Lascia scoperte le gambe e i piedi liberi dalle scarpe, dice che così starà più comoda, se non mi da fastidio certo…”Ma no figurati mettiti comoda, come vuoi!”
Parte la visione, ma io continuo a guardarla e più la guardo più mi si irrigidisce il pene..le accarezzo i piedi…
Ogni tanto uno scambio di battute, si ride, mi piace la sua risata.
Ad un tratto sento il suo piede che mi sfiora l’erezione che spinge contro la tuta, forse, penso, non era così nascosta come credevo. Lo sfrega lungo tutta l’asta, spinge, sale e scende, marò! È bellissimo! Continua così per un po’ e io la lascio fare senza fiatare e lascio andare un po’ la testa all’indietro, quando di scatto dice “Pausa! Intervallo!” e si alza dalla poltrona.
Noo! Mi piaceva…ma perché ha smesso? Io fermo il film, ma non faccio in tempo a dire qualcosa che lei si inginocchia, faccia a faccia, mi apre leggermente le gambe e si posiziona davanti a me con le mani sulle mie gambe. Ferma, mi guarda negli occhi, mi perdo nei suoi, sono due pozzi, poi appoggia la sua fronte sulla mia spalla.
“Non ti sei mai accorto di me” affermazione, non capisco…”Da quando ero una ragazzina e ti vidi la prima volta con una mia amica, non feci che pensare a quanto fossi bello e figo” mi scosto e le prendo il volto con le mani, devo avere un punto interrogativo stampato sulla faccia.
“Mi sei sempre piaciuto, ma non ti sei mai accorto di me” Oddio! Ma dove sono stato per una vita intera? “Mi dispiace, è vero non mi ricordo di te. Sei molto arrabbiata?” Shock! Mi prende per la maglietta e mi bacia, un bacio dolce, pressa sulle mie labbra…libero la mia lingua, la spingo nella sua bocca, la ritiro e la riaffondo, lei geme e me la cattura succhiandola. La prendo per le spalle e la tengo mentre le nostre lingue si intrecciano, la succhio, mi morde le labbra e mi tiene la testa per la nuca. Le metto le mani sui seni, abbondanti, non ci stanno dentro, col pollice sfrego i suoi capezzoli che sono già turgidi e premono contro la camicetta.
“Ti spoglio, ti voglio” , la sbottono e lei mi lascia fare, le infilo una mano nel reggiseno e la stringo, stuzzico il capezzolo stringendolo tra le dita, geme…’Si le piace’.
Intanto il mio pene è sempre più duro così le sposto una delle sue mani sopra per farle capire quanto la desidero. Lei si stacca dal mio viso e scende sul mio inguine, allarga la tuta e mi estrae il pisello, lo prende con le entrambe le mani, si ferma, mi guarda e mi chiede” Dimmi che vuoi che lo prenda in bocca…Dimmelo !!” Ok va bene
“Si ti prego mettilo in bocca, succhiamelo” Come se sapesse cosa realmente mi faceva godere, inizia a lavorarsi la cappella: la succhiava, mordeva, la sentivo schiacciata tra il palato e la lingua, aspirava come se fosse una cannuccia…me la godevo come un matto…e la visione di lei con i capelli sciolti che succhiava mentre smanettava il mio pene era impagabile. E’ la donna delle sorprese! Si alza repentinamente, con le mie mani nelle sue e se le mette sul sedere sotto la gonna. “Toccami…” Due chiappe così sode e tonde, le stringo ma la mia attenzione si sposta, porto una mano sul davanti l’altra la lascio dov’è a palpeggiare. Gli abbasso le mutandine sulle cosce e la tocco tra le gambe. Un triangolo di peli biondi appare quando lei si alza la gonna e se la sfila dalla testa, bella bagnata, la apro con le dita e ne infilo uno, la sfrego lentamente, mi colano sulla mano umori profumatissimi e l’odore della sua passera mi eccita a tal punto che vengo in un colpo. Ansimante resto piegato in avanti, in modo che lo sperma non vada ovunque, sono steso. Mi sento come un verginello alle prime armi. La mia seconda prima volta. Felicemente steso e sorpreso dall’arrivo della sborrata. Non capita spesso. Lei mi tira su prendendomi il viso, in silenzio e mi dice “Ora farai godere me, si?” “Si, si, voglio che godi, voglio sentirti urlare!!” Non faccio in tempo a finire la frase che si toglie le mutandine, si aiuta appoggiandosi alle mie spalle, allarga le gambe e sale sulla carrozzina, mi si mette in braccio guardandomi sempre negli occhi. Siamo incrociati, la tengo per il sedere, lei si alza facendo leva sui braccioli, prende il mio uccello e lo indirizza alla sua passera, se lo infila…spinge per farlo entrare meglio…e mentre lo fa riniziamo a baciarci violentemente, si muove lei per me e io la facilito prendendola per i fianchi…più veloce…”scopami, scopami” , le tiro fuori un seno e lo succhio…si muove, si sbatte un casino…
“Ahhh…ahhhh…vengo” , mi sento incredibilmente felice, sta venendo…Si ferma e restiamo abbracciati. L’emozione che provo è impossibile da descrivere, ho fatto l’amore con una donna…lei mi ha voluto, ha goduto. Lei mi bacia, mi succhia le labbra. “Lo sapevo che non mi avresti delusa, ma anche se non mi avessi scopata così, mi avresti fatto godere in qualche altro modo..” e mi sorride! Cavolo era l’iniezione di fiducia e autostima di cui avevo bisogno, la bacio…”Mi attizzi tantissimo” Lei sorride, ”Sai, prima di arrivare qui stasera mi ero informata, su come poteva essere fare sesso con te…” e ride “Non capisco” , “Lo sai che c’è un kamasutra per disabili? Eh eh, ci mancano ancora parecchie figure!!” Ridiamo, rido, mi sento così leggero e fortunato, credo di aver trovato la donna per me.


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