Racconti Erotici > Prime Esperienze > La rimpatriata delle medie
Prime Esperienze

La rimpatriata delle medie


di 1984blueyes
07.10.2015    |    13.921    |    1 9.0
"Mi piaceva sentire la sua mano su di me e mi piaceva anche tenere in mano lui..."
Ero già uscito dalle scuole media da alcuni anni e sono anni importanti che ti trasformano dal ragazzino che sei a 14 anni all'uomo che diventi quando esci dal liceo. Forse anche per questo si tendono a perdere i contatti con tutti gli amici delle medie, cosa che era successa anche a me perfino col mio amico del cuore dell'epoca.Non so bene perchè ma decisi
di organizzare una rimpatriata e dopo varie telefonate riuscii ad organizzare una sera in cui ci fossimo quasi tutti per mangiare una pizza in centro.Anche se avevamo perso i contatti eravamo comunque
tutti ragazzi giovani che si conoscevano e di fronte a qualche birra fresca non faticammo a passare una bella serata in ricordo dei vecchi tempi.Ad un certo punto tutti decisero di andare, ma nonostante l'ora tarda
io e io il mio amico Andrea ancora non ne volevamo sapere di andare a letto. Avevamo bevuto parecchio tutti e due e lui mi propose di passare da casa sua per continuare la serata che tanto i suoi erano via.Arrivati nel salotto in cui avevo trascorso con lui innumerevoli pomeriggi da ragazzino a guardare la tv di nascosto mentre avremmo dovuto i fare i compiti, mi sono seduto sul divano dove lui ha portato del limoncello e in automatico ha acceso la tv.Abbiamo continuato a chiacchierare di tutto: ragazze, il liceo, i prof, l'università, i progetti per il futuro...e intanto lui faceva zapping tra i programmi scadenti della notte sempre più tarda.
Il livello del limoncello dentro alla bottiglia era sceso parecchio ed io ero a metà tra l'ubriaco e l'addormentato quando lui si sintonizzò su un programma che pubblicizzava linee erotiche. Smettemmo di parlare essendo stati ipnotizzati da quella panterona che si strusciava
ammiccante nello schermo. Lui si tirò fuori il cazzo già duro e iniziò a toccarsi lentamente. Non fui shoccato perchè già verso la fine delle medie ci eravamo toccati in compagnia iniziando a scoprire le nostre sessualità. Anzi, anche il mio cazzo stava ormai scoppiano nei pantaloni e mi sembrò naturale tirarmelo fuori anche se non iniziai a segarmi, ma stavo semplicemente più comodo.La panterona nello schermo adesso si stava impastando le tette e aveva preso a giocare con un fallo di gomma; Andrea aveva impugnato il suo cazzo con tutta la mano e sopra il palmo spuntava sempre e comunque una cappella violacea, tesa e lucida, più grossa della mia. Mi fermai ad osservare il suo cazzo: era cambiato dell'ultima volta che lo vidi, era sicuramente più lungo e e grosso ed era adesso contornato da peli biondi che delimitavano il confine tra il pube e la pancia solcata dagli addominali sviluppati con lo sport. Era forse un po' più
corto del mio, ma la sua cappella era enorme e aveva vene più sporgenti e marcate del mio. Lui si spogliò completamente, per un attimo restò in piedi di fronte a me col suo cazzo che svettava col suo bel fisico asciutto che era già più maturo del mio, mi guardò e poi si rimise a sedere e riprese la sua lenta e inesorabile sega.Io sempre nel mio torpore etilico e sempre mostrando il mio cazzo teso, mi toccai un po', ma senza convinzione. Mi scappellai un paio di volte a fondo per cercare di far ingrossare la mia cappella come la sua, ma non c'era storia. mi fermai in uno stato di dormiveglia semi-cosciente in cui con gli occhi socchiusi guardavo la sua mano scorrere lungo il suo cazzo col sottofondo audio della panterona che invitava a possederla.A un certo punto sentii un tocco leggero sul mio cazzo ed aprii lentamente gli occhi. Andrea con la destra continuava a farsi una sega e con la sinistra massaggiava il mio pene come
se nulla fosse mentre continuava a guardare la tv dove il programma si era trasformato in un soft porn.Io non reagii e lasciai fare quella cosa nuova ma piacevolissima. Dopo qualche minuto mi prende una mano e sempre senza distogliere lo sguardo dalla tv me la fa mettere sul suo cazzo. Che strana sensazione. Avevo in mano una cosa calda bollente, vellutata e dura allo stesso tempo, pulsante. Non mi scandalizzai. Dopo qualche istante passato a  registrare le sensazioni, la cosa che mi sembrò più naturale fare fu di iniziare a segarlo.Appena mossi la mano, lui si voltò, mi guardò e mi sorrise. E poi si voltò di nuovo a guardare la tv. Io non la consideravo più, ma osservavo attentamente la sua mano sul mio cazzo e la mia mano che teneva un altro pene. Cosa stava succedendo? Ero forse frocio? No, le ragazze mi piacevano eccome e non sono mai stato attratto da nessun ragazzo. Dovevo dare la colpa all'alcool? Ero intorpidito
e forse qualche freno inibitore era caduto, ma ero in grado di intendere e se avessi voluto avrei potuto semplicemente togliere la mia mano dal suo cazzo e tutto sarebbe finito.La verità è che mi stava piacendo. mi piaceva sentire la sua mano su di me e mi piaceva anche tenere in mano lui.Già, lo stavo tenendo in mano...e questo pensiero mi eccitò ancora di più. Mi era sempre piaciuto da matti anche con le ragazze sentire che le potevo comandare con un dito o con un colpo di lingua.Così iniziai a fare a lui le cose che avrei voluto sentirmi fare e lui di riflesso le faceva a me. Giocare con la sua grossa cappella, stimolare il frenulo, stringere fortemente il cazzo alla base per farlo ingrossare al massimo e poi percorrere leggermente con un polpastrello tutto il bordo della cappella violacea e talmente tesa da essere lucida anche se perfettamente secca....A un certo punto lui fece un sospiro più
profondo degli altri e sempre quasi senza guardarmi si sdraiò su un fianco e in un attimo mi ritrovai col mio cazzo nella sua bocca. Adesso forse si stava andando un po' oltre. Quindi Andrea era gay. Non è che poi diventavo gay anch'io? Però come lo succhiava bene! Nessuna ragazza ancora me l'aveva mai succhiato così!Stavo quasi scivolando e quindi mi stesi sul divano, ma in realtà sapevo benissimo che mi sarei ritrovato di fronte alla faccia il suo cazzo e ne sentii il profumo. Odore di maschio, pungente, ma non il mio. Più volte avevo provato con le prime seghe a prendermi il cazzo in bocca (operazione ovviamente impossibile a meno che uno non sia un contorsionista) in parte per regalarmi un pompino quando ancora di ragazze vere non se parlava, ma in parte anche spinto dalla curiosità di scoprire cosa si provava ad avere un cazzo di carne pulsante  bollente in bocca. Feci pace con me stesso: non ero ubriaco, mi piaceva la figa,
ma in quel momento ero eccitato dalla situazione e avevo la curiosità di provare.E allora affanculo i pregiudizi e le pare mentali e presi in bocca quel cazzo che per la prima volta vedevo dal basso. Nella stessa inquadratura c'era il suo buco del culo totalmente privo di peli mentre sul mio iniziavano a comparirne.Lo afferrai con una mano e lo tirai verso di me perchè era talmente teso che stava ricurvato verso la sua pancia, lo scappellai completamente e feci entrare lentamente in bocca la cappella stando ben attento a non toccarla coi denti, cosa che io odiavo.Ecco allora dove stava il segreto, lui lo succhiava benissimo perchè sapeva meglio di qualunque ragazza cosa si provava ad averlo succhiato e cosa avrebbe voluto sentirsi fare.E ancora una volta mentre eravamo annodati in quell'inaspettato 69 entrammo nel loop in cui ognuno fa all'altro quello che vorrebbe che l'altro faccia a sé.Bagnai
il resto della sua asta e lo presi in bocca tutto. Lui fece lo stesso, ma fece fatica ad prendere tutto il mio in bocca, ma ci provò alcune volte e alla fine quasi ci riuscì.Poi mi fece una specie di succhiotto alla cappella che io restituii più che volentieri. Poi mi concentrai a stuzzicare tutto il bordo gonfio e accentuato della sua cappella enorme e pulsante e ricevetti in cambio la stessa attenzione con aggiunta di stuzzicata in punta di lingua del frenulo del prepuzio che mi affrettai a replicare.Non so quanto andammo avanti in questo botta e risposta di attenzioni ma ad un certo punto lui mi venne in bocca mentre ce l'avevo in  fondo alla gola e mandai giù tutto senza pormi il problema. Anzi la cosa mi eccitò talmente tanto che venni immediatamente anch'io tenendogli la testa schiacciata contro di me con una mano. Continuammo a succhiarci a vicenda per un po e potei sentire il sapore salatino e un po' dolciastro in
fondo alla lingua del suo sperma.Appena è uscito dalla mia bocca si è alzato e si è rivestito. Io ho fatto altrettanto e come se non fosse successo nulla ho detto che si era fatto tardi e che dovevo andare a casa.Ci siamo salutati nel modo più normale e asettico del mondo promettendo che ci si si sarebbe risentiti presto, ma non l'ho più rivisto.non ho più avuto nessuna esperienza omo, ho avuto diverse ragazze le donne continuano sempre a farmi ribollire il sangue nelle vene, ho diversi amici gay che ci hanno provato con me e non sono mai stato tentato dall'accettare le loro avances, ma ogni tanto mi capita di chiedermi come sarebbe rivedere Andrea.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La rimpatriata delle medie:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni