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Le seghe d'estate


di soldierbo00
20.09.2016    |    17.361    |    8 9.7
"Siamo sempre stati molto amici, ci siamo scambiati le donne e se devo esser sincero ne abbiamo combinate davvero di ogni insieme..."
Mi chiamo Marco e ho 30 anni. Non amo definirmi bisex, perché in realtà non lo so..
diciamo che adoro divertirmi, quando e come voglio. Dopo questa breve premessa
Vi racconto una storia accaduta qualche anno fa, avevo circa 17 anni.
Mi trovavo in Puglia per trascorrere le vacanze estive e come ogni anno ritrovai il mio caro amico Antonio, mio coetaneo, per trascorrere il periodo di vacanza.
Siamo sempre stati molto amici, ci siamo scambiati le donne e se devo esser sincero ne abbiamo combinate davvero di ogni insieme.
Quell’estate fu davvero particolare, perché per gioco e per curiosità, abbiamo intrapreso un intenso periodo di masturbazione.
Quell’estate fu caldissima e spesso, dopo pranzo mi capitava di andare a casa di Antonio per guardare la solita puntata dei Simpson e passare qualche ora davanti alla Play Station.
Un pomeriggio però, sentimmo di avere una certa carica e durante una pausa gioco, ci guardammo negli occhi e nello stesso identico istante ripetemmo all’unisono SEGA!!!
Così, come spesso ci capitava di sera, andammo in garage, dove nessuno ci avrebbe disturbato. Ci accomodammo nella macchina del padre di Antonio e senza farci tanti problemi cominciò lo smanettamento selvaggio. Non so se per il caldo troppo esagerato o per la voglia esagerata, decisi di proporre al mio amico, una cosa nuova, mai fatta prima. Proviamo a scambiare le mani? Io la faccio a te e tu a me! Lui all’inizio non fu subito d’accordo, c’era un po’ di imbarazzo. All’inizio fu difficile fare il primo passo, poi però ci spostammo sui sedili posteriori, dove senza alcun ostacolo, avremmo avuto la possibilità di avvicinarci l’uno all’altro. Iniziai io, cominciai con allungando il dito verso le palle di Antonio, fu una sensazione stranissima. I nostri cazzi avevano più o meno le stesse dimensioni, il suo un po’ più affusolato e delicato, il mio più venoso e con la cappella grossa a punta. Comunque, iniziammo col massaggiarci le palle ed era piacevole, non nascondo che forse la cosa ci eccitò molto. Ci piazzammo l’uno di fronte all’altro, con i cazzi duri come il marmo e con la fronte sudata, il caldo dell’abitacolo e l’arrapamento generato dallo smanettamento si fecero parecchio intensi. Mi piaceva stringere tra le mani il cazzo di Antonio. Mi piaceva sentirne l’odore che emanava durante lo scappellamento. La prima sega non durò tantissimo.
Io durai 3 minuti al massimo, mi schizzai un getto potentissimo sul collo. Incredibile!!!!
Antonio ci mise un paio di minuti in più e anche per lui ci fu una sborrata clamorosa. Un getto finì sul vetro della macchina, che per poco non mi colpì in faccia! Ci fu una lunga risata e stremati dall’esplosione di piacere, ci ripulimmo per tornare in casa a giocare alla Play Station.
Non vi nascondo che dopo quel momento, non riuscivo a pensare ad altro e volevo a tutti i costi riprovare l’esperienza. Per la seconda volta, non passò molto tempo, Anzi arrivò subito, la sera stessa, prima di andare a letto. Sempre nel solito garage, in macchina del padre di Antonio. Questa volta, ci accomodammo direttamente nei sedili posteriori. Il segone durò più a lungo, la sega fu decisa, con tanto di massaggio alle palle. Io cercavo a tutti i costi di rallentargli lo schizzo, cercando di fare delle pause appena sentivo che il cazzo si riempiva per sprigionare il liquido. Il finale fu davvero EPICO! Antonio lancio uno schizzone di sborra che finì sul mio petto inondandomi l’addome, mentre io ebbi una sborrata mai avuta prima; Dal cazzo cominciò a fuoriuscire crema calda e densa, che durò almeno 15 secondi. Uscì tantissima sborra di una consistenza mai vista prima! Antonio con la mano piena del mio seme, mi guardò e disse: Oh ma quanto ne hai fatta? Sembra buona, chissà che sapore ha?! Io disgustato, pensai, impossibile dai, non puoi provarla! Lui senza dir nulla avvicinò la mano alla bocca e con la punta della lingua assaggiò la Mia sborra. Non sembrò così scosso e dopo aver assaggiato per la prima volta la “crema di cazzo” (io la chiamo così) aprì la bocca e si leccò tutta la mano. C’era così tanta crema che gli riempì le guance. Non riuscivo a credere ai miei occhi, Antonio s’era appena ingoiato la mia super sborrata!!! WoW! Allora anche io, decisi di provare, ma a differenza sua, mi venne un attacco di vomito. La sua crema era densa, salata/amara ed emanava un odore fortissimo. Niente, decisi di rimandare l’assaggio alla prossima volta, che fu il giorno seguente. Pomeriggio, questa volta piovoso, ci rifugiammo in garage, sedile posteriore, ormai tappa d’obbligo del nostro divertimento pomeridiano.
Io con in mano il suo cazzo e lui con il mio, questa volta seduti uno accanto all’altro, comodi e rilassati. Ormai ci sentivamo esperti delle sege reciproche. Io lo scappellavo lentamente, mi piaceva sentire l’odore così gli passai un dito sotto il glande e lo portai sotto il naso, non era puzza! Quell’odore forte di cazzo mi faceva salire un arrapamento mai provato prima. Lo guardai negli occhi e gli chiesi se fosse stato possibile dargli un bacio. Lui non esitò e con la mano destra si scappellò il cazzo fino in fondo e con la sinistra mi prese per la testa avvicinandomi all’asta. Non avevo mai visto un cazzo da così vicino, l’odore era sempre più forte e io non desideravo altro che annusarlo e assaggiare il sapore della cappella umida.
Non fu difficile, mi veniva quasi naturale. Prima gli baciai tutta la lunghezza e vi assicuro non era così piccola, almeno 17/18 centimetri. Poi allargai le labbra e lasciai entrare il cazzo nella mia bocca. Fu una sensazione indescrivibile, piacevole ma particolare e dentro di me pensavo, Sto succhiando un cazzo! Sto succhiando un cazzo! Sto succhiando un cazzo!
Antonio, non si lasciò scappare l’occasione e cominciò a spingerlo sempre più in profondità, soffocandomi per tutto il tempo. Stavo facendo il mio primo pompino.
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