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Prime Esperienze

esibizionisti in gita scolastica


di 1984blueyes
07.10.2015    |    13.160    |    1 9.6
"Coglione io che non avevo mai considerato G..."
Ero partito per quella gita scolastica che non avevo ancora nemmeno mai baciato una ragazza ma ho recuperato tutto il
tempo perso fino ad allora durante il lungo viaggio in vagone letto.Salutati tutti i genitori sul binario, caricati i bagagli, assegnati gli scompartimenti e dopo le inutili raccomandazioni dei professori, mi sono messo nello
scompartimento dove c'era A. la ragazza che mi piaceva da tempo, a chiacchierare cercando di riuscirle simpatico e sperando che accadesse un qualche miracolo. Ma in quello scompartimento erano già tutte pronte a dormire,
chiacchieravano sottovoce, qualcuna aveva già spento la lucetta...insomma, le mie speranze stavano svanendo. Mentre mi deprimo arriva una mia compagna da un'altro scompartimento che mi invita ad andare da loro dove ancora "c'è
casino". tra i due gruppi di ragazze c'è una forte rivalità e so bene che accettare quell'invito mi avrebbe allontanato ancora di più da A. ma son così deluso che lo faccio anche un po' per dispetto.Arrivato nell'altro scompartimento mi fanno sedere sulla cuccetta di G. e mi rendo conto che anche qui sono tutte pronte a dormire, tanto che dopo 2 chiacchiere sbrigative si spegne la luce viene augurata la buonanotte. "Ma come -penso io- Che fregatura, allora potevo stare di là che a parità di noia, almeno c'era A. anche se non mi considerava di striscio".Ancora più incazzato di prima faccio per togliere il disturbo quando la mano di G. mi trattiene e mi invita a sdraiarsi accanto a lei. Ancora devo capire che sta succedendo che lei mi è sopra e mi sta baciando. Quindi è così che si bacia, che bella sensazione, che bello sentire le sue labbra carnose e calde, la sua lingua umida e un po' ruvida che si fa strada dentro di me,
che prende la mia, si attorciglia, la succhia, ci gioca. E poi d'improvviso un attimo di lucidità: "E l'A.? Io volevo A., è lei che mi piace, G. non l'avevo mai considerata....beh, che si fotta A. e tutte quelle come lei che se la tirano. Coglione io che non avevo mai considerato G."Quel bacio sembra durare per sempre, io ancora timido non mi azzardo a muovere le mani dalla sua schiena ed è lei che me le prende e se ne mette una sul culo e una su una tetta sotto la maglietta. Ok, avevo fatto la figura dell'imbranato, ma non si sarebbe più ripetuto, avrei messo a frutto tutta la (grande) cultura che mi ero fatto sui porno che avevo trovato tra le cose di mio zio (all'epoca non esisteva internet). E così le ho sollevato la maglietta e il suo corpo mi si è mostrato in tutto il suo candore alla flebile luce di cortesia che era rimasta accesa nello scompartimento. Fino a quel momento avevo tenuto gli occhi chiusi e non mi ero reso conto di
quanto si vedesse bene in quell'oscurità. Quindi le altre ci potevano vedere? Mi volto per controllare se le altre dormono e mi accorgo che non solo non dormono, ma che sono tutte e 5 ben sveglie e ci stanno osservando senza nasconderlo anche sporgendosi dalla cuccette di sopra. Allora mi sento sotto esame, ma invece che imbarazzarmi decido che avrei dimostrato a tutte che non ero un imbranato.Così mi tuffo su quel seno candido, sodo e ancora acerbo e inizio a succhiare i capezzoli bruni e duri come chiodi. Mi alterno tra i due e mentre uno lo succhio e mordicchio, l'altro lo pizzico e lo torco dolcemente come avevo visto fare nei film. Evidentemente lo faccio bene perchè lei inizia a sospirare e gemere.Nel poco posto della cuccetta riusciamo a girarci, la sdraio supina e le bacio tutta la pancia scendendo lungo quel delizioso solco degli addominali accennati. Raggiungo i pantaloni che le sfilo quasi senza interrompere la mia
discesa.Sento che le altre ragazze commentano e ridacchiano, le stessa ride e dice di smetterla, di farsi i cazzi loro. Io alzo lo sguardo e vedo che sono tutte lì che guardano e sghignazzano mentre G. si copre la faccia con le mani fingendo vergogna, ma a me in quel momento non frega proprio niente. Per la prima volta ho davanti a me una ragazza praticamente nuda, con le gambe aperte e la figa a pochi centimetri dalla mia faccia, il mondo poteva finire in quell'istante che io non avrei mosso un mignolo per evitarlo. Le tolgo anche le mutandine di pizzo nero ed ecco sempre nella semioscurità lo spettacolo da tanto tempo sognato, sperato, immaginato, rincorso: la figa. No, devo godermelo per bene, quindi accendo la lucetta della nostra cuccetta e poi ritorno giù tra le sue gambe ad ammirare quello spettacolo: il ciuffetto di pelo sembra una freccia che indica la spaccatura rosea e già imperlata di umori tra le grandi labbra che lei ha
carnose e prominenti che profumano di buono, un odore nuovo, acre ma buonissimo, quasi una droga che respiro a pieni polmoni stuzzicandola col getto d'aria che emetto ad ogni espirazione. Un ultimo sguardo intorno: G. ha sempre le mani sulla faccia, mentre le altre si sono messe in silenzio e con la luce della nostra piccola lampada da lettura posso vedere che hanno tutte gli occhi sbarrati e fissi su di me. Il petto di G. si alza e si abbassa candido con quei capezzoli turgidi che indicano il cielo di quel piccolo mondo rinchiuso in una cuccetta. Per la prima volta da quando sono entrato qui dentro si sente solo il rumore ritmato e incessante del treno che scandisce il tempo come un metronomo e contribuisce a caricare di tensione l'aria viziata di odori e di respiri di quello scompartimento. Tutto sta aspettando una mia azione. E allora mi tuffo su quella vagina senza sapere bene cos'avrei fatto al termine quell'interminabile viaggio di pochi
centimetri. è stato come la caduta di un meteorite che è terminata con un impatto che ha sprigionato un'energia enorme che si era accumulata nei minuti precedenti. Infatti al solo contatto con le mie labbra lei ha emesso un gridolino di piacere e ha inarcato la schiena come se dovesse trasmettere al resto del corpo l'onda dell'impatto. Anche le altre ragazze hanno lasciato un sospiro nello stesso momento.Ho iniziato a baciare, succhiare, leccare e lei non tratteneva più i suoi gemiti e i suoi sospiri. L'ho penetrata con la lingua, poi con uno e poi con due dita mentre con la lingua le leccavo il clitoride. Poi cambio mano e con l'altra le stimolo il clitoride mentre con la lingua scendo sotto e le arrivo fino al buco del culo. Lei alza il bacino per favorire l'operazione che evidentemente le piace, ansima, geme, è un fiume di umori, mi prende per i capelli e mi schiaccia la testo contro il suo sesso. Io non capisco più niente, grufolo
come un cinghiale, le lecco con tutta la lingua il buco del culo mentre lei mi ha letteralmente inghiottito il naso con la figa e sfrega il suo clitoride sulla mia fronte.Inizia a gemere sempre più forte e sempre più velocemente, mi rendo conto che la riesco a comandare con un piccolissimo movimento della lingua nella sua figa e poi sento che si irrigidisce tutta, si contraggono i muscoli della vagina, tende gli addominali e viene su con la testa e lì mi accorgo che si sta strizzando i capezzoli che in quel momento mi sembrano enormi, tende i tendini e muscoli delle cosce e poi d'improvviso emette un rantolo e mi stringe la testa con le cosce in una morsa che mi rendo conto di non poter allentare senza la sua volontà. restiamo così qualche lungo istante. Si torna a sentire il rumore del treno sulle rotaie anche se non aveva mai smesso. Una delle ragazze bisbiglia qualcosa e tutte scoppiano in una risata.G. mi prende per i
capelli, mi tira dolcemente a se e dopo un lungo bacio mi dice: "mettiti comodo che adesso tocca a te".Mi sdraio e lei inizia a spogliarmi, mi bacia il torace, la pancia e mi toglie le mutande coi denti. Io solo sentendo il suo respiro sulla mia pelle e i suoi capelli che sfiorano la mia pancia sto per esplodere.Me lo prende in mano e già ho una scossa che mi percorre tutto il corpo. Inizia a segarmi lentamente fissando come ipnotizzata il mio cazzo che è diventato talmente duro che mi fa quasi male.Dentro di me la imploro di mettere fine a quella sublime sofferenza e lei recepisce il messaggio facendo sparire tutto il mio cazzo tra le sue labbra carnose e umide.In quel momento è come se mi avesse inghiottito tutto, la sensazione è talmente intensa che mi sento interamente avvolto dalla sua carne bagnata e bollente di lussuria. Non faccio in tempo ad accorgermene che le sborro copiosamente in bocca. Lei
beve tutto guardandomi dritto negli occhi e continua a succhiare tanto avidamente che non mi si ammoscia nemmeno.Adesso sono più calmo e riesco a rilassarmi e godermi attentamente tutte le sensazioni che mi sta regalando G. Ma chissà se le altre si sono accorte che sono già venuto, magari mi prenderanno in giro a vita appioppandomi nomignoli come Flash, o Speedy Gonzales e non chiaverò mai più nella mia scuola....e invece sembra di no: sono tutte lì che guardano con gli occhi spalancati e due di loro hanno chiaramente infilato la mano dentro ai pantaloni della tuta e si stanno masturbando guardando me che mi faccio spompinare. Incrocio lo sguardo di una di loro che sempre guardandomi dritto negli occhi si toglie pantaloni e mutande mostrando una figa tutta depilata, si alza la maglietta e con una mano si stropiccia una tetta e con l'altra inizia a masturbarsi strofinandosi sempre più furiosamente il clitoride.Per
ringraziarla di quello spettacolo faccio girare G. e ci lanciamo in un 69 stupendo. In qualche modo riesco a comandarla con la lingua facendole fare a me quello che vorrei sentire. Un sensazione di potere enorme.Lei ogni tanto si stacca e mostra orgogliosa il mio cazzo teso allo spasmo e lucido della sua saliva alle amiche abbassandomi il più possibile il prepuzio, le palle e il pelo per farlo svettare in tutta la sua lunghezza. Io alle altre non ci penso più, sono affondato talmente tanto tra le sue cosce e passo talmente freneticamente dalla sua figa al suo culo che faccio fatica a respirare e non mi stacco di lì finchè non riconosco le stesse contrazioni di prima e quando sento che lei sta arrivando nuovamente all'orgasmo, mi lascio andare e le sborro nuovamente in bocca.Restando così girati entriamo in una fase di torpore che non saprei dire quanto
duri.Mi sveglio che la nostra lucina da lettura è stata spenta e lo scompartimento è illuminato solo da un raggio di luna che viene da fuori mentre il treno continua a sferragliare incurante del fatto che io adesso mi sento un uomo.
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