fantasia bisex

Fai piano, pianooo, cazzo mi apri in due,ti prego, ti pregooooo".
Non sente ragione Guido e spinge quel suo cazzo nel mio povero culetto con brutalità intensa e passione.
La mattina, è domenica, esco motorizzato con lo scooter e vado a fare una passeggiata in città; è tempo di saldi e mi ritrovo a guardare le vetrine dei negozi che espongono cartelli colorati con scritto "saldi fino al 50%, sale, sconti, 2x1" e altro.
Noto esposta una bella maglia di marca importante con un prezzo allettante; me la guardo un quarto d'ora poi decido di entrare per chiedere; il commesso, un giovane in età di apprendistato mi si presenta e io chiedo dell'articolo, taglia L o Xl a secondo di come è la vestibilità; "Li prendo così può provarli nel camerino" mi risponde e si allontana.
Nell'attesa mi giro intorno e dentro il negozio ci sono una dozzina di clienti che provano e comprano.
Torno l'addetto con i capi e me li consegna per la prova; guardandolo immagino sia uno a cui piacciono gli uomini, è una sensazione ma mi ha lanciato begli sguardi tipo quelli che di solito io lancio alle donne che mi attirano.
Devo attendere che si liberi uno dei due camerini e non sono solo, con me altre tre persone, un uomo e due donne sono anche loro in attesa di misurare i capi nuovi.
Lo stesso commesso che mi ha servito si avvicina all'uomo in attesa accanto a me e gli porge degli indumenti: "ecco, questi sono per lei" dice e poi scompare; mi giro verso quest'uomo, avrà qualche anno più di me e quindi oltre i cinquanta e esclamo senza pensare: "credo che sia attratto dagli uomini il commesso" e l'uomo , voltandosi risponde: "ne sono sicuro ma a me non da fastidio".
Dovrei terminare lì e farmi gli affari miei ma da come mi ha risposto non vorrei pensasse che sono uno all'antica che non vede di buon occhio tutto ciò che si distanzia da quello considerato normalità.
"Neanche a me, anzi mi spiace se ho dato questa impressione" dico e lui subito "non ci credo, non sei uno che capisce 'ste cose"; " che vuol dire?" insisto e ancora lui: "ma che ne sai tu di sesso alternativo".
Fortunatamente si libera un camerino, proprio quello avanti a me ed entro per misurare la maglia; indosso la misura più piccola e mi sembra vada bene ma per vederla addosso devo uscire e andare dove c'è lo specchio; si, mi sembra ottima e mentre mi giro su me stesso per vedermi, l'uomo di prima che è sempre in attesa esclama "dai dai va bene, così liberi il camerino"; mi volto e rispondo " ma mi stai controllando?".
Rientro e indosso l'altra maglia, non c'è bisogno ma per tenere occupato il camerino e fargli uno sgarbo tutto va bene; quando esco però lui è dentro e quindi rientro e libero il posto per gli altri.
Alla cassa pago e sto per uscire quando l'uomo mi chiama: "vieni su a casa mia adesso che ti spiego un po di cosine" e ride; mi volto e gli dico " tu? e cosa mai potrai spiegarmi!"; "allora vieni se pensi di sapere tutto".
Lo guardo un attimo: è un peso massimo nel senso che è alto almeno dieci centimetri più di me e peserà almeno un quintale ma ben proporzionato; è calvo o almeno rasato in testa e ha il pizzetto e , come me, un orecchino; penso "vuol mettermi paura o sta scherzando?" e dico " ok vengo ma voglio il caffè" e lui" affare fatto, caffè e colazione".
Lascio lo scooter accanto il negozio e lo seguo; poche centinaia di metri e siamo ai piedi di un vecchio palazzo signorile del centro città; apre il portone e mi fa cenno di entrare nell'atrio e mentre lo richiude mi dice " io sono Guido", piacere.
Abita al secondo piano in un appartamento che basterebbe per una famiglia numerosa ma vive solo.
Siedo sul divano e lui accende la tv e si accinge a preparare il caffé.
Nell'attesa mi chiede . " sei contro l'amore uomo/uomo?"; rispondo " no, non ne ho motivo".
La caffettiera fischia e lui la spegne, da dove sono vedo la cucina e versa il liquido bollente nelle tazzine; "quanto zucchero?" chiede e io indico un cucchiaino.
Mi porge la tazzina e chiede "allora se non sei contro sei a favore?"; non so che rispondere e quindi "non sono ne contro ne a favore, ognuno sceglie il sesso che gli piace".
"Appunto" esclama e appena bevuto il caffè mi toglie la tazzina e mi fa alzare; mi sbatte una mano sul culo e ridendo dice "ora te lo lavoro per bene"; " ma tu sei matto" rispondo e cerco di allontanarmi ma lui mi ferma e prendendo una mia mano se la mette sulla patta; "su massaggia, toccalo".
Credo che sotto ha un palo della luce invece di un cazzo sentendo lo spessore che si è formato sotto i pantaloni ma non ci vuole molto per scoprirlo; Guido si slaccia i pantaloni e fa uscire il suo cazzo; è un arnese che anche se ancora non in pieno vigore ha delle dimensioni notevoli; soprattutto la circonferenza e il doppio del mio e io sono dotato bene.
L'uomo capisce che sono meravigliato dalla sua virilità e approfittando del fatto che sono concentrato a guardarlo li,mi costringe ad abbassarmi, senza usare la forza ma deciso e mi ritrovo il bastone di carne a un centimetro dal viso: "su dentro la bocca, prendilo" e mi spinge verso l'affare ; apro le labbra e la cappella mi occupa lo spazio di ingresso; è troppo grande per la mia bocca e devo allargarla bene per cercare di ingoiarlo.
"Bravo impara ad apprezzare il cazzo " dice mentre sento che la sua eccitazione aumenta; il bastone di carne si indurisce e prende vigore, è enorme e la cappella è rossa e liscia.
"Succhialo ma lecca anche " e io mi libero la bocca e passo la lingua lungo l'asta e poi sulle palle; sputo peli e peli, ne è pieno, ma continuo a leccare il cazzo che ora è proprio dritto.
"Bravo passa la lingua dappertutto" e io eseguo; è il primo cazzo che bacio e devo dire che uno più grosso non lo avrei potuto trovare.
Ancora un po poi Guido mi fa alzare, la posizione non era delle più comode e inizia a spogliarsi; quando è nudo; pieno di peli e muscoloso con due cosce incredibili, comincia a spogliare me; in quattro e quattrotto sono anche io nudo e mi fa sedere sul divano; il cazzo arriva ancora sul mio viso e io lecco e succhio aiutandomi con le mani.
"Mm bene bene"esclama l'uomo "vedo sei eccitato"; in effetti ho un erezione ben visibile e sento che il mio cazzo mi tira.
Mi fa sollevare e mi gira facendomi mettere in ginocchio con la testa sulla testiera del divano.
Sento due mani forti che mi allargano le natiche e una faccia che si fa strada; sta leccandomi il culo e la lingua arriva sul mio buco; è umida e mi bagna l'ano poi un dito, e che dito, entra dentro e sento che mi penetra fino alla fine; "oh, che fai" esclamo.
"Ti preparo" dice Guido e io "mi prepari per cosa?"; "per darti il cazzo"; "eh no è, le dita ok ma il tuo cazzo proprio no" rispondo.
"Va bene , va bene" e mi rilasso.
Le dita che diventano due e sento il primo bruciore che sale.
Chiudo gli occhi per stare concentrato sui movimenti e non sul dolore quando sento che le dita escono dal mio buco e due mani mi afferrano le chiappe; la cappella, gigante, si attacca al mio buco e spinge"nooo, avevamo detto le dita"; "tu hai detto le dita" mi risponde e affonda dentro di me o almeno ci prova; il cazzo è troppo grosso per fare veloce ma Guido spinge, oh se spinge, e mi sfascia il culo; le pareti si distanziano, immagino le mie natiche aperte e lontane e il bastone va sempre più in fondo.
"Fai piano, pianooo, cazzo mi apri in due,ti prego, ti pregooooo".
Non sente ragione Guido; spinge il suo cazzo e si muove avanti e indietro per guadagnare spazio e sfondarmi; ha un palo che non capisco più se mi sta scopando o aprendo letteralmente in due; mi pare di venire squartato mentre il bastone spinge e spinge.
"Pianoooo, pianooo" ma devo concentrarmi per sopportare.
"Dai che ti piace, senti come entra , senti come ti apre il culo, senti come ti sto scopando bene".
Quando l'uomo è oramai piantato dentro bene e non mi ha dato neanche un istante per rilassarmi inizia a muoversi con ritmo e ogni volta entra dentro è una bordata che mi sposta.
Chissà come sarà il mio culo; speriamo sia uno che duri poco e goda presto ma non sembra così; Guido mi scopa senza dare segni di cedimento e anzi se può aumenta la spinta.
"Non basta ora?" chiedo e lui ansimando "abbiamo appena cominciato.
Mi scopa e mi sfonda tutto, sento le budella contorcersi e i fianchi dimenarsi mio malgrado.
Ancora tanti colpi poi Guido esce dal mio culo: "è finita" penso ma mi sbaglio; mi fa girare e mi allunga sul divano poi si porta sopra di me e mi mette il cazzo in bocca; la apro e lo lecco duro come è poi si mette in fondo e mi solleva le gambe; il culo è pronto per ricevere altro cazzo che entra dentro, stavolta di botto e deciso e ricomincia a scoparmi; è steso sopra me ora e mi tiene le gambe mentre affonda ma poco dopo mi libera e si allunga stendendo le braccia vicino la mia testa ; mi scopa come fossi una donna e spinge, forte e tanto e mi sconquassa il buco; si ritira su e riprende le gambe tenendole larghe; "toccati e godi" mi dice e io con la mano afferro il mio cazzo e mi masturbo; pochi colpi e sento il piacere arrivare: sborro e lo sperma va in alto per poi ricadere su di me; Guido eccitato spinge e il cazzo gli diventa più grosso; sale anche il suo piacere e dopo avermi dato le ultime spinte, le più potenti che mi hanno fatto urlare, lo toglie e gode su di me; i getti sono bollenti e lo sperma non finisce mai; il cazzo continua a schizzare ancora.
Quando ha finito mi solleva e mi fa abbassare il viso sul suo cazzo ancora grosso: "lecca tutto" e io eseguo e mi bevo il suo piacere..