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Scopro che al mio ragazzo piace se lo tradisco


di forrestsherman
11.06.2016    |    37.704    |    3 8.5
"Da quello capii che a lui non dispiaceva pensarmi mentre facevo sesso con un altro..."
Sono cresciuta in un ambiente sano ed educato, una mamma professoressa e una papà geometra.
Fino a quel viaggio estivo mi ritenevo una ragazza normale, studiosa, precisa, pulita, timida, mi piaceva stare con i maschi e ho avuto i primi fidanzatini al mare, le prime toccatine ma sempre con un certo contegno.
Mai mi sarei aspettata di diventare come sono da quella estate, ma mi è capitato e si vede che la mia vera natura è così.
Dai 14 anni ho avuto il ragazzo fisso, Andrea dalla terza media fino al quarto Liceo. Era un tipo imbranato, figlio unico, anche lui timido ma aggressivo, aveva un anno meno di me, ma eravamo nella stessa classe di liceo, ma in sezioni diverse.
Ero timida, pur essendo appariscente, facevo fatica a legarmi ai maschi, e per caso, alle lezioni pomeridiane di francese, avevo incontrato Andrea
Eravamo una bella coppia, lui mi piaceva davvero. Lui è stato il mio amore, le prime carezze, le prime passeggiate mano nella mano, il primo bacio. Con lui ho avuto le mie prime esperienze sessuali, prima timide ed impacciate, poi un po’ più spinte… toccatine sotto i tavoli…al cinema… Qualche bacio, qualche carezza, limonare al cinema, le solite cose tra ragazzi, qualche passione adolescenziale, ma tutto sotto controllo e con un po' di tabù. Stavamo bene insieme, Andrea era un imbranato ma spinto da una bella morbosità che mi piaceva.
Andavamo in luoghi solitari in macchina e ci baciavamo per ore, toccandoci, mi toglieva le calze e gli slip, arrivò a leccarmi la figa e io gli feci i primi pompini. Io comunque ero sempre vergine, certo le dita un po’ allargavano il mio imene, ma ero ancora vergine teoricamente non avevo mai preso dentro un cazzo.
Insomma la nostra attività era intensa, ma non si scopava. A volte io venivo perché lui era bravissimo a leccare e sempre lui veniva perché io ero brava a masturbarlo e a spompinarlo. Lui era bravissimo a leccarmi e farmi venire con la bocca sul clitoride.
Però avevo sempre quel blocco sull’orgasmo dentro, che da un lato mi spingeva a chiedergli sempre di più, ma avevo un blocco dovuto all’educazione. Dovevo essere presa di decisione da un maschio e lui non si decideva.
Col senno di poi anche lui ha capito che doveva essere un filo più deciso e scoparmi, ma non lo faceva, la sua indole un po’ titubante gli impediva di usarmi quella piccola violenza per farmi diventare definitivamente donna. Dovevo sollecitarlo e mi venne in mente di farlo ingelosire.
Una volta gli dissi una bugia mentre lui mi toccava sotto la gonna, in un bar, gli avevo raccontato di una volta che avevo fatto in po’ di sesso su un motoscafo al lago con un amico, l’estate prima.
Era vero solo in parte perché era capitato che ci siamo baciati con questo amico e lui ha iniziato a toccarmi il seno e io gli ho stretto il pisello sopra il costume e lui è venuto subito e poi per la vergogna si è buttato in acqua e dopo non abbiamo più fatto niente.
Però quando avevo toccato Andrea sopra i pantaloni lui si era venuto addosso. E quindi sospettavo che Andrea si eccitasse a pensarmi che facevo sesso con altri. Da quello capii che a lui non dispiaceva pensarmi mentre facevo sesso con un altro.
Per spronarlo colsi l’occasione che mi venne a trovare un ragazzo che avevo conosciuto a Barcellona durante una vacanza studio e mi misi a raccontargli tutti i dettagli di una uscita con un compagno di università, Nabil, un ragazzo libanese in città per studi, e come la prima volta che mi accorsi che la mia descrizione minuziosa lo aveva eccitato enormemente.
Gli raccontai che quella volta mi ero eccitata perchè mi sarei sentita veramente una troia, fare quello che gli raccontavo e purtroppo non avevo avuto il coraggio di fare, con uno tipo appena conosciuto…invece col libanese feci solo due slinguatine in una discoteca. Ma quando gli dissi che mi menava le tette mi aveva steso sul divano della discoteca mi aveva fatto una spagnola, che con Andrea avevo fatto raramente, lui non aveva resistito: si era portato la mano al cazzo ed era venuto come un coniglietto. Era pazzo di gelosia e mi si avvicinò, dicendo che ero una troia e ora mi avrebbe scopata alla faccia delle mie paure.

Aumentai la posta, dicendogli " eh sai, Nabil era un uomo che mi intriga...scus ma mi eccita sempre provare un altro, ma io ti amo, amo solo te., ma vorrei che tu ..ecco..mi prendessi, vorrei scopare ma ho paura e tu sei tentennate, ma non voglio scopare con un altro che non conosco.." .anche perchè avevo paura di restare incinta e se fosse stato con lui pace, ma con un altro ?
Lui cercava di rassicurarmi su questo, mi fece vedere che il preservativo non si rompeva gonfiandolo tanto d’acqua. Allora , alla fine un giorno gli dissi, " Andrea, va bene, sono vergine….voglio che sia tu a ....deflorarmi…" .
Eravamo in salotto, quando facemmo l’amore per la prima volta. Fu tenero. Ci baciammo poi mi insinuai con la faccia sotto l’ascella di lui..era il mio punto debole...l’odore di maschio allupato, superava le mie barriere emotive, instaurate dalla famiglia e me ne sarei accorta nella vita, non potevo resistergli.
Sentendo il suo testosterone mi scatenai e mi appiccicai a lui, gli accarezzavo il petto mettendo una mano nella camicia aperta, e giunsi a baciargli un capezzolo, e lui venne con un gran getto e mi spruzzò di liquido tutto il mento, e qualche goccia arrivò sulle labbra, poi mi chinai e gli fece un pompino . Ci trovammo a 69, lui mi scopava con la lingua, era bravissimo, io colavo , lui dovette prima fare molto con la bocca, ebbi un primo orgasmo clitorideo. Poi mentre ci rotolavano sul tappeto, le mani di lui sotto la gonna, scostarono le mutandine e senza parlare me lo mise vicino, provocandole un gemito e alla fine la natura prevalse e lei cercai il godimento totale, un cazzo dentro di me… dopo tanti ditalini, mi sentii venire incontro al cazzo senza più timore scossa dai colpi che mi facevano sobbalzare le tette, poi . . . Anche se, avevo sempre paura di rimanere incinta, noo noo sono vergine! Non venirmi dentro ! non prendo la pillola!! Mi metti incinta….noo…nooo…nooooo!” lui disse..ma se ho il coso! la situazione mi avevano eccitata a tal punto che me ne ero dimenticata e fui costretta ad aprire un po’ le gambe, mentre ero sul tappeto, il vestitino salì e poi finalmente con grandi colpi di reni, mi aprii tutta , mi portai avanti con coraggio e mi feci infilare fino in fondo, lui entrò rompendo il sigillo e finalmente deflorata me lo mise dentro tutto e mi strappò l’imene e all’improvviso, sentii le contrazioni della vagina e mi venne da urlare: - . . . dentro . . . ti voglio dentro . . . tutto . . . tuttooooo . . . Ahhhh . . . . ahhhh . . . e lui le disse - Si . . . ecco . . . ecco . . . prendi, prendiiii . . . oh amore . . . ohhh! ! ! Anche per questi versi, Andrea si sentiva venire e . . . non si riusciva a trattenere e io gridai,” lo sento dentro..non voglio…mi svergini..mi violenti,oh nooo..ce l’ ho dentro..ohh , mi scopa davvero..mi spacca l’imene..non voglio ..nooo .o sento mi viene dentro..mi spacca .."
Lui, eccitatissimo anche per la litania..arrivò al godimento e riempì il preservativo. Ci fermammo sbanfanti ed esausti
Poi a poco a poco il pene si afflosciò e infine usci dal grembo, da cui scendeva lubrificante misto al sangue dell’imene violata
Non godetti selvaggiamente come avevo visto in qualche film o sentito nei racconti delle mie amiche, ma tutto sommato fu bello. Da allora facevamo l’amore sempre di più in ogni luogo, sulle scale, in macchina in cucina, in cantina, in un bar in un palco di teatro…solo che io iniziai a non venire sempre perché lui era sempre precoce. Io non ero soddisfatta. Pensavo che dovevamo darci un taglio ma non glielo dissi Nei miei sogni desideravo andare con altri maschi, ma nella vita normale ero legata a lui era simpatico, bello, servizievole, e morboso, Infatti quando per caso gli accennavo qualche pensiero che facevo solo nella fantasia , lui si eccitava tanto e se scopavano veniva subito o anche due volte.
Divenne un innocuo gioco erotico tra noi. Io fingevo interesse per qualche ragazzo e lui impazziva di gelosia , io lo facevo venire una volta ma poi facevamo l’amore benissimo. e leccava da dio anche se non durava a scopare più di un minuto

Poi arrivò il tempo delle vacanze e ci trovammo con gli amici per decidere.dove andare e la soluzione per la Spagna in tenda fu preferita da tre coppie di noi e altri amici tra cui Paolo che era mio amico da sempre e mi era sempre piaciuto tanto ...e il mio fidanzato Andrea lo sapeva...Quindi partimmo io e Andrea, Gianni e Francesca, Mara e Roberto e Paolo, Marco, e Isabella in 3 auto. E quella sarebbe stata una vacanza che mi avrebbe fatto diventare da ragazzina per bene cui piace il sesso a ragazza per male con la fissazione del sesso e sempre alla ricerca di godimento.
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