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Prime Esperienze

un sogno realizzato


di dotserpente
12.08.2014    |    9.385    |    0 9.1
"E mentre continuava a penetrarsi, con l’altra mano mi afferrò per la cinta dei pantaloni e mi avvicinò a se cominciando a mordicchiarmi in corrispondenza..."
Ore 17 sono ancora in ufficio beh, nel bagno dell'ufficio. Nella struttura ce ne sono tanti di bagni e noi siamo pochi e a quell'ora sono andati via praticamente tutti. La giornata non è stata delle migliori: i colleghi di cattivo umore, il capo rompi scatole insomma... So cosa fare per tirarmi su il morale, non sarà il massimo ma va bene.
Mi avvio verso il bagno più isolato, senza finestre, buio, prendo il cellulare e metto su una slideshow delle mie conigliette preferite e comincio lentamente a masturbarmi.
Bionde, more, rosse, tutto in bella mostra. Tette sode, so bene che sono rifatte ma che mi importa è bello immaginare le mie mani che si riempiono di esse. Fiche perfettamente rasate, con molta peluria ah che bello sarebbe metterci il cazzo al posto di menarlo con le mani ma lentamente me lo meno e lo sento sempre più duro e grosso mentre tutte quelle gnocche mi passano avanti. E su alcune mi soffermo faccio delle zoomate per vedere meglio i dettagli. E l'orgasmo monta e sulla mano scorgo una gocciolina: forse sto per venire, rallento e mi godo lo spettacolo.
Ad un tratto però sento un rumore provenire da fuori, spesso se ne sentono: gente che va via e non mi lascio intimorire. Il rumore si sente ancora ed è più vicino cazzo penso, è la signora delle pulizie: è dentro il bagno:
"Signora un momento che esco ci sono io dentro "
le dico e frettolosamente mentre mi alzo i pantaloni tipo lo sciacquone ed esco cercando di dissimulare l'imbarazzo.
La signora mi sorride e mi dice:
"non si preoccupi".
Lei non è imbarazzata probabilmente capita spesso di trovare gente nei bagni mentre sta per iniziare il giro, la guardo meglio: la signora non è male. Sulla quarantina, seno prosperoso e gambe e cosce nella norma, si vede che ha almeno una gravidanza sulle spalle e nonostante l'età e la mansione è pure curata nel’aspetto. Non l'avevo mai guardata con occhi vogliosi di lei ma con quello che facevo un minuto prima e con il mio cazzo che desiderava esplodere e con il fatto che stava per vedermi mentre mi masturbavo mi aveva eccitato non poco.
Ma mentre torno verso il mio ufficio mi rendo conto di aver lasciato il cellulare sullo sciacquone con le mie conigliette in bella mostra. Mi precipito in bagno e chiamo:
"signora, signora mi scusi un attimo"
ma nessuna risposta arriva e vedo tutte le luci del bagno spente.
Forse sono salvo ha cambiato idea e cominciato da un altra parte il giro mi affretto apro la porta e sorpresa:
trovo la signora seduta sulla tazza con i pantaloni abbassati mentre è inventa a masturbarsi. Ha la fica pelosa e la sua mano prima si muove sul clitoride e poi si insinua prima con un dito poi con due dentro di essa mentre il suo volto esprime goduria eccitazione e voglia. Deve aver trovato il cellulare e immaginato cosa stava accadendo dentro quel bagno.
La prima cosa che mi venne da fare fu quella di arretrare in silenzio sperando di non essere stato visto ma lei mi fece cenno di avanzare e così feci chiudendomi la porta alle spalle.
E mentre continuava a penetrarsi, con l’altra mano mi afferrò per la cinta dei pantaloni e mi avvicinò a se cominciando a mordicchiarmi in corrispondenza della cinta.
Poi pian piano aprì i pantaloni e mi tirò fuori il cazzo che intanto si era ripreso vigorosamente. Immediatamente me lo prese in bocca e cominciò a leccarlo cominciando dalla cappella per proseguire lungo l’asta e arrivare alle palle.
La cosa eccitante e che mentre mi faceva il pompino continuava a penetrarsi con l’altra mano.
Sentivo il suo corpo muoversi al ritmo della sua mano che entrava ed usciva dalla sua fica ormai completamente bagnata mentre con l’altra mi teneva il cazzo che sapientemente leccava e succhiava.
Poi prese ad accarezzarmi le palle mentre si infilò tutto il cazzo in bocca.
Io invece cominciai prima ad accarezzarle la testa poi scesi lungo le spalle e arrivai ad aprirle i bottoni del camice per vedere cosa c’era sotto e con mia somma sorpresa scoprii che non portava niente che i suoi seni, che avevo visto sempre così belli e prosperosi, erano anche sodi e duri e che si reggevano da soli: sublime visione. Tentai di infilare il mio cazzo fra i suoi seni ma lei non me lo voleva mollare continuava a leccarlo e a farlo uscire ed entrare attraverso le sue labbra come se me la stessi scopando dalla bocca mentre il ritmo della sua mano aumentava.
Aumentava sempre più e per un attimo la sentii fermarsi ed irrigidirsi il suo orgasmo era arrivato forte e trattenne ogni sorta di mugolio col mio cazzo che ormai le occupava completamente la gola.
Andò avanti per un altro po’ a spompinarmi e poi mi fece venire nella sua bocca.
Il mio sperma caldo glie la riempì tutta ma riuscii anche ad estrarlo in tempo per poterglielo schizzare anche su quelle tette meravigliose.
Terminato lo spasmo del mio orgasmo presi il mio cazzo e glie lo adagiai fra le tette, stringendole con le mani, per pulirmi lì in mezzo dove avrei desiderato venire.
Poi presi a pulirla e a baciarla, le richiusi dolcemente il camice da lavoro e le diedi un bacio sulla fronte lei, mi aiutò a tirarmi su i pantaloni e ci salutammo cordialmente come se nulla fosse accaduto.
Ore 18.00 e sono ancora in ufficio.
E’ stata una giornata dura ma, oggi sono soddisfatto: ho concluso un paio di affari importanti ed ora mi vado a prendere un caffè.
Esco dalla mia stanza e vado verso quella di Rino il mio amico anch'egli ancora in ufficio, un tocco sulla porta ed entro( tra di noi non aspettiamo il classico avanti non ce ne è bisogno ). Apro e resto di stucco, senza parole.
Il mio amico è seduto alla sedia con il volto in estasi e la Signora delle pulizie è in ginocchio quasi carponi sopra il mio amico.
Il movimento non lascia dubbi: gli sta facendo un pompino e deve essere un gran pompino vista la faccia di Rino. Sono ancora senza parole con la bocca secca per lo stupore quando Rino mi vede e senza dare alcun cenno di essere infastidito mi fa cenno con la mano di entrare. Mi avvicino e guardo meglio: il cazzo di Rino è enorme, la Signora lo tiene con una mano dalla base mentre fa su e giù facendosi scomparire il resto nella bocca, sapientemente tra le labbra e la lingua per leccarlo. Ad un tratto Rino mi guarda ancora e mi fa il gesto tipo "et voilà ce ne è anche per te".
Così guardo la Signora e noto che indossa solo il camice di ordinanza.
Mi inginocchio anche io e comincio a sollevarlo e a guardare cosa c'è sotto. Ha le gambe sode e lisce con beh muscoli formati, gli slip coprono un culo formoso per niente piccolo ma anche esso sodo e bello fa guardare e toccare. La accarezzo per un poco poi le abbasso le mutande mi denudo anche io e glie lo ficco nel culo.
L'ingresso non è facile, il buco è stretto e il mio cazzo si è fatto grosso e duro. Riesco comunque ad entrare, lei si fa male, tanto male che morde istintivamente il cazzo di Rino ma, Rino al posto di farsi male, di urlare di dolore, gode ancora di più.
Sono dentro quel buco caldo e stretto che mi comprime il cazzo, guardo in avanti e vedo la stessa scena di prima: la Signora che fa il pompino al mio amico.
Non mi era capitata mai una cosa a tre e questo mi eccita terribilmente così comincio a spingere con foga cercando di andare a ritmo con lei.
Sento il cazzo completamente avvolto nella carne e così sento che vorrei venire. Stringo i denti, mi mordo le labbra per resistere finché non sento Rino che ansima più forte e viene al che cedo ai freni e vengo inondandola di sperma nel culo. Mi sento svuotare, tutto il mio essere esce fuori e va dentro di lei.
Esco subito perché lei fa cenno di volersi alzare.
Così ci alziamo tutti e tre, io mi avvicino a lei dalle spalle mentre Rino le apre il camice dal davanti mentre lei con le mani cerca e afferra i nostri cazzi.
Al che io e Rino la prendiamo e la stendiamo sul tavolo.
Rino le alza e allarga le gambe e la comincia a penetrare con la lingua mentre io vado verso la bocca e li le porgo il mio cazzo moscio che cola ancora di sperma e glie lo faccio leccare. Nella sua posizione è difficile per lei usare le mani quindi presto la leccata e il pompino che desideravo si trasforma in un una scopata di bocca. Cominciai a muovermi ritmicamente e sentii il sangue che cominciava a far gonfiare il mio cazzo che così divenne di nuovo duro e pronto. Anche Rino l'aveva penetrata nella fica e cominciò a sfondarla con forza mentre io stavo li nella sua bocca e la riempivo fino alla gola.
Credo che in questo modo ebbe almeno un paio di orgasmi era una grande non le bastava perché le sue espressioni erano di puro godimento. Nella foga venni nella sua bocca e glie la riempii tutta mentre Rino mostrava più resistenza e la menava con foga. Io non ne potevo più, mi bastava quello che avevo avuto, allora presi a baciarla sul petto, le tolsi il reggiseno e continuai a baciare i capezzoli ad accarezzarle e massaggiarle i seni con le mani.
Erano belli grandi e le mie dita faticavano a prenderle tutte.
Rino stava per venire si tolse da lei e le venne sulla pancia. La Signora si alzò si mise seduta sul tavolo ci prese vicino e cercò nuovamente i nostri cazzi come se ne volesse ancora ma noi non ne potevamo più la baciammo ancora per un po’ poi, la aiutammo a rivestirsi e ognuno poi andò via per la sua strada.
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