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ELISA LA MIA PRIMA SEGRETARIA PARTE 12


di Norman111
29.08.2016    |    20.012    |    2 7.5
"” mi ha chiesto ancora preoccupato, continuando a guardare nella direzione dell’uomo sulla spiaggia “…..."
In quel momento ero letteralmente affamato di lei,affamato di farla mia.

E quando sono preso da quei momenti,non vado mai molto per il sottile.

“…certo che lo continuerai a vedere il tuo caro suocero….ora pero’ è il turno del tuo capo di sbatterti….domani passo a prenderti al lavoro all’ora di pranzo….”

“…do…domani….?? ….ma sei sicuro Michele…? Io non so se riesco a prender mezza giornata con cosi poco anticipo…“ mi ha risposto sorpresa,visto che fino a quel momento avevamo programmato sempre con cura e largo anticipo i nostri incontri clandestini

“…si…domani….non c’e’ bisogno della mezza giornata….facciamo nella pausa pranzo….”

Un’ora e mezza mi era piu che sufficiente per sfogare i miei istinti ormai fuori controllo.

“…o…ok…capo….speriamo solo che nessuno si accorga….”

“…non ti preoccupare mia dolce zoccola….fatti trovare davanti al Bar Luna alle 13 che ti passo a prendere….”

“…va bene…agli ordini! “

Il giorno successivo puntuale all’ora stabilita la trovai ad aspettarmi come da accordi davanti all’ingresso del bar.
Si era messa la divisa che le avevo acquistato tempo prima,quando per quel breve periodo aveva lavorato con me in ufficio.
Sapeva che sarebbe stato qualcosa che avrei apprezzato e allo stesso tempo Carlo non le avrebbe fatto grossi problemi vedendola andare al lavoro con quel completo piuttosto discreto,soprattutto non avendo probabilmente mai saputo che lei,quando lavorava per me,era esattamente cio’ che indossava.

La osservai per qualche secondo mentre si avvicinava alla macchina per aprire lo sportello.

Un gruppo di vecchi e uomini di mezza eta’,che evidentemente bivaccavano ai tavolini di quel postaccio dalla mattina alla sera,trangugiando amari e giocando a carte,indugiarono palesemente con i loro sguardi da bavosi,sulle morbide forme della mia dolce Elisa,morbide forme che quel completo metteva in evidenza egregiamente.

Salita in macchina al mio fianco,le accarezzai la coscia silenziosamente e lei ricambio’ quella carezza con un sorriso complice.

Quell’incontro improvvisato doveva averla spaventata un po’ quando glielo avevo proposto,ma allo stesso tempo,conoscendola,anche eccitata e gratificata da morire.

Dopo che esserci allontanati un paio di km per raggiungere una zona lontana da sguardi indiscreti,affiancai la macchina al lato della strada,gettandomi su di lei famelico in cerca delle sue labbra.

“….hai messo la divisa da lavoro….piccola zoccola…mmmm…” gli ho detto sulle labbra tra un bacio e l’altro mostrando apprezzamento per quella scelta e accarezzandole le cosce

“…hihihihi….si….Carlo stamattina quando mi ha vista uscire mi ha pure fatto i complimenti per quanto ero elegante…hihihi…cosi gli ho detto che l’avevo comprato tempo fa in occasione di un incontro di lavoro,una degustazione,a cui tu mi avevi portato….e che oggi l’avevo messo perche’ mi hai mandato un messaggio questa mattina presto chiedendomi se nella pausa pranzo potevo far un lavoretto per te…hihihihi….”

“….cioe’ …quindi sa’ che siamo insieme a pranzo per un lavoro…?? “ gli ho chiesto a quel punto sorpreso

“…si….quando mi ha detto la cosa del vestito ho pensato di sfruttare l’occasione anche perche’ altrimenti dato che mi chiama sempre all’ora di pranzo in ufficio avrei dovuto coinvolgere qualcuna di quelle pettegole delle mie colleghe per uscire…e invece cosi..a lui alla fine fa piacere se porto qualche soldino in piu a casa lavorando con te…e’ tranquillo….hihihihi……”

“…e brava la mia zoccola…” gli ho detto allungando di nuovo la lingua nella sua bocca e incollando le mie labbra alle sue

“…ma non ti ha ancora chiamato….? “ mi chiese interrompendo per un momento quel bacio

“…chiamat… ? “ non faccio in tempo a rispondere alla sua domanda che il mio telefonino comincia a squillare.
E’ lui,Carlo.

“….ciao Carlo….! ” cercai di rispondere nel modo piu disinvolto possibile,mentre quel diavoletto di Elisa continuava a massaggiarmi il cazzo da sopra in pantaloni

“….ho saputo che hai chiesto ad Elisa di accompagnarti per aiutarti nella pausa pranzo….ma di che si tratta ?? “ mi chiese

“….mah niente…è rimasta simpatica ad un mio cliente a cui tempo fa ha venduto parecchio vino,quindi visto che oggi lo incontravo per pranzo ho pensato che potesse essere utile alla causa….”

“…ah…ottimo….oh pero’ la prossima volta avvertila prima cosi puo’ organizzarsi con piu calma…stamattina è uscita tutta trafelata…”

“….si hai ragione Carlo,scusami ma ci ho pensato all’ultimo…”

Mentre si svolgeva questa conversazione,Elisa oltre che continuare a massaggiare le mie parti bassi,faceva gesti e facce buffe come a chiedermi cosa mi stesse dicendo lui.

“….mi raccomando pero’ Michele, riportala in orario al lavoro,che li in ufficio sono parecchio fiscali….”

“ok Carlo,non ti preoccupare,faremo una cosa veloce veloce….”

Terminate quelle parole dovetti mettere una mano davanti alla bocca di Elisa per contenere la sua risata.

Conclusa la conversazione ci dirigemmo verso la nostra destinazione,ovvero un piuttosto squallido hotel due stelle poco fuori dal raccordo.
Era isolato quanto basta ma non troppo lontano,considerato il tempo limitato che avevamo a disposizione,e poco frequentato a quell’ora.
Ma soprattutto non facevano domande nè chiedevano documenti.

Avevo prenotato una stanza sotto falso nome e alla reception un energumeno probabilmente di origini Senegalesi e con indosso una specie di divisa,ci consegno’ le chiavi della stanza,con inaspettata cortesia.

Quarto piano : stanza 423

Elisa non sembrava in alcun modo fare caso allo squallore del posto.
Amava certamente gli abiti firmati,le borsette,gli hotel di lusso,le macchine potenti,ma era anche la stessa che si era fatta chiavare in auto da un vecchio vicino ad una discarica,solo perche’ provava piacere nel farlo e nel compiacere i miei sguardi ed i miei pensieri.
E lei quel giorno era li esattamente per questo.
Ormai mi ero comunque fatto l’idea che non fosse da escludere la possibilità che anche quel tipo di contesti non li disdegnasse affatto e che anzi contribuissero ad eccitarla ancora di piu’ nel trasgredire.

In quei quasi quaranta minuti in cui rimanemmo soli in quella stanza,sfogai tutto le voglie accumulate in quelle ultime settimane,scopandola in tutti i modi possibili.
Volevo godere di lei e farla godere di me e la invitai piu volte a gridare forte tutto il suo godimento perche’ le sue grida di piacere potessero rimbombare tra le pareti di quella squallida pensione deserta.
All’inizio sembrava reticente nel farlo,quasi che il silenzio che ammantava quell’edificio la imbarazzasse,poi quando i nostri corpo a corpo raggiunsero l’apice della loro intensità,le sue grida cominciarono a farsi intense e la sue parole a volare senza freni dalle sue labbra.

Mi chiese di sbatterla,di sfondarla,di spaccarle la fica.
Mi ripete’ piu volte che era la mia zoccola,la mia puttana.

Avrei voluto concludere quell’incontro schizzandogli in faccia,su quella faccia da segretaria zoccola che quei nuovi occhialoni che si era comprata le conferivano e rimandarla cosi in ufficio,con il mio seme sullla sua pelle,tra i suoi capelli,cosa su cui avevo fantasticato da tempo.
Ma lei non volle saperne,mi imploro’ letteralmente di schizzarle tutto dentro,serrando le sue gambe dietro la mia schiena,quando ormai,perso ogni controllo,esplosi nel mio godimento.

Rimanemmo per qualche minuto a sbaciucchiarci sul letto,poi buttando pigramente un occhio all’orologio mi accorsi che eravamo al limite del nostro tempo a disposizione.

Uscendo dall’hotel non potei non notare lo sguardo divertito del Senegalese che stava ancora li alla reception.
Forse aveva sentito qualcosa ed i suoi occhi,come spesso accadeva quando ero in giro con lei ,puntavano diretti al suo culo.
Chissa’ cosa ne avrebbe pensato Elisa,mi chiesi tra me e me….

Nei tre mesi successivi gli incontri con il suocero subirono,su mia indicazione,un momentaneo arresto.
Aveva inziato a mandargli messaggi di continuo e la cosa rischiava di sfuggirle e sfuggirci di mano.
Lui era entrato in fissa,come si dice a Roma,e d’altronde come biasimarlo : un vecchio panzone di 69 anni che finalmente realizza il suo sogno proibito,ovvero potersi scoparsi la giovane nuora.
Cosi le suggerii di dirgli,cosa che poi era la verità,che non si sarebbero potuti vedere per un po’ in quanto c’era il rischio che Carlo se ne accorgesse.
All’inizio lui continuo’ a messaggiarla e poi sembro’ farsene una ragione.

Anche io pero’ non ebbi piu modo di vederla in quei tre mesi,soltanto a Maggio l’occasione di un nuovo incontro, si ripresento’.

Un loro parente per le loro nozze gli aveva regalato un voucher valevole per un ingresso per due alla terme di Saturnia.
Piu che un regalo,una purciarata.

Carlo in tutto quel tempo aveva conservato quel buono come fosse un Sacro Graal,senza pensare al fatto che quel voucher potesse avere una scadenza,nonostante le continue insistenze di Elisa nell’utilizzarlo.
Non era certo il tipo di attività che interessassero al mio amico e quindi era piuttosto comprensibile il motivo per cui non lo avesse ancora utilizzato,cosa di cui piu volte lei mi aveva parlato.

Quel giorno,quando lui mi contatto’, mi disse che Elisa,avendo saputo dalla struttura ospitante che ormai mancava solo una settimana alla scadenza del voucher,voleva assolutamente utilizzarlo e sapendo che si sarebbe annoiato a morte,mi chiese se volessi fargli compagnia andando con loro.

Ovviamente accettai quell’invito con piacere,anche se con poche speranze di poter condividere qualche momento di intimità con lei.

Ci presentammo alle terme la mattina di buonora;Elisa era pronta a sfruttare al massimo quella giornata per fare tutto quello che era compreso nel voucher.
E quindi massaggi,aromaterapia,sauna,fanghi…

Io e Carlo passammo invece la giornata in piscina a chiacchierare e a drinkare cocktails.
Lui ovviamente solo analcolici.
Ogni tanto vedevamo comparire Elisa che ci passava a salutare per poi riscomparire entusiasta all’interno della struttura.
Indossava un casto costume intero nero bordato di rosa,probabilmente scelto perché adatto per quel tipo di attività,come ebbe modo di confermarmi Carlo poco dopo.

“….pensa….si voleva mettere a tutti i costi un bikini blu a perizoma con tutto il culo di fuori che non so dove abbia pescato,invece anche quelli della struttura quando li ha chiamati gli hanno confermato che è suggerito l’uso del costume intero…come gli avevo detto io….aho guarda una litigata che non ti immagini…..ma poi io dico…ma da chi ti devi far vedere ?? ” disse Carlo

Da me si vuol fare vedere,gli avrei voluto rispondere,ma ovviamente non potevo.
Sapevo anche da dove veniva quel costume : glielo aveva regalato circa un mese prima il suocero sperando di vederglielo un giorno indosso

Cosi colsi l’occasione per provare a dare a Carlo qualche consiglio che sarebbe potuto poi risultare,lui inconsapevole,faverovole alle trasgressioni della mia dolce Elisa.

“….ma sai Carlo….non è che si vuole far vedere da qualcuno…è solo il suo modo di sentirsi piu donna…e poi lo fa anche per te….sei un po’ troppo rigido con lei su queste cose….”

“….per me ?? A me non piacciono queste cose…lo sai…tacchi,perizomi,sono troppo volgari,io la preferisco con il costume intero,è piu adatto a lei,a una madre…ma poi hai visto quella cavigliera che si e’ messa…?...boh…comunque mi sa che ascoltero’ il tuo consiglio….devo lasciarle un po’ piu di libertà su queste cose…cosi almeno evitiamo di discutere….”

Nel mio animo e ruolo da amante di sua moglie confidavo e speravo che seguisse i miei consigli,da amico,in quei momenti faceva ancora capolino nella mia poca coscienza rimasta,un po’ di senso di colpa.
Ma mi bastava rivedere il culo,seppur fasciato dal costume intero,della mia dolce zoccola passarmi avanti per venire a dare un bacetto al marito,che quel buffo pupazzetto chiamato senso di colpa,scomparisse immediatamente.

“….vi state divertendo ? “ ci chiese Elisa non senza un pizzico di ironia

“….ehhhhhh…non ti dico guarda…” rispondemmo quasi in coro

Tra l’altro il centro era praticamente deserto e quindi anche la possibilita’ di semplice intrattenimento visivo nell’osservare le altre persone,ci era sottratta.

“…stasera cenetta veloce e poi alla vasche tutti insieme…ok ? “ aggiunse andandosene poi di nuovo via tutta contenta

“…alle vasche ?? “ ci domandammo perplessi,ancora una volta quasi in coro

La giornata trascorse nonostante tutto piuttosto velocemente e fu il momento di cenare.

Ero’ gia abbastanza brillo considerato che per quanto annacquati fossero,mi ero già fatto quattro cocktails ;Elisa ancora presa dell’entusiamo per la giornata non ci fece caso e penso’ bene di sfoggiare tutte le sue conoscenze in campo enologico che le avevo impartito,scegliendo dalla carta una notevole bottiglia di Etna bianco.
Come dirle di no ?

Stranamente rispetto al solito anche Carlo partecipo’ alla bevuta e questo perlomeno mi evito’ di cadere collassato sotto il tavolo anzitempo.

Ormai era buio e cosi,bevuto il caffe’,arrivo’ finalmente il momento annunciato nel pomeriggio da Elisa,di recarci alla vasche ,che come ci aveva spiegato durante la cena,erano delle cavita’ naturali sparse nella proprieta’ della struttura,dove erano presenti le tanto rinomate quanto benefiche acque sulfuree.

Indossati i costumi,belli allegrotti ci dirigemmo lungo un sentiero illuminato da piccole lampadine che portava alla zona delle vasche.

Elisa ne scelse una delle piu grandi e dopo pochi minuti eravamo in acqua.

La temperatura era piacevolmente calda e la profondità tale da poter immergersi praticamente con tutto il corpo ad eccezione della testa.
Il vapore che si innalzava dalla superficie delle vasche veniva portato in giro da una leggera e gradevole brezza,che rendeva anche piu sopportabile l’odore di zolfo di cui quella zona era pregna.

Eravamo da soli e data la scarsa illuminazione presente nella zona,avvolti dal buio pressoche’ totale,tale da rendere difficile scorgere anche il viso l’uno dell’altro.
L’unica luce era quella proveniente dal meraviglioso cielo stellato che si stagliava sopra le nostre teste.

Elisa,che si era immersa e seduta tra di noi con Carlo alla sua destra,aveva avuto la buona intuizione di portare con se un piccolo stereo a batterie,all’interno del quale aveva caricato un cd di musica new age,preso forse in uno dei suoi corsi di yoga,che con il suo sottofondo rendeva ancora piu piacevole e rilassante l’atmosfera.

“…amore devo dire che avevi proprio ragione….è proprio bello e rilassante qui….” le disse Carlo dandole un bacio

“…lo vedi…se qualche volta mi stessi a sentire di piu! “ rispose lei con tono un po’ stizzito

“…su…su non litigate ora…che si sta troppo bene….” e cosi dicendo,preso ancora dall’effetto disnibitorio dell’alcol,allungai una mano sott’acqua afferendole con decisione parte del gluteo destro che sporgeva dal costume

Elisa si volto’ per un attimo sorpresa,poi rendendosi evidentemente conto che con quella pochissima luce e soprattutto essendo immersi fino al collo nell’acqua,Carlo non si sarebbero potuto accorgere in alcun modo di quelle carezze,mi sorrise complice.

“….si….ha ragione Michele…rilassiamoci dai…” disse ricambiando poi il bacio a Carlo

La sua mano sinistra venne a cercare la mia sotto l’acqua per incrociare le sue dita con le mie.

Rimanemmo per un po’ cosi,mentre Carlo,probabilmente complice i pochi centilitri di alcol bevuti,aveva attaccato una pippa infinita sui vantaggi della vita in campagna,citando piu o meno a sproposito il Verga.

La sola presenza della mia dolce zoccola al mio fianco,le nostre dita intrecciate clandestinamente sott’acqua a neanche due metri dal marito,mi facevano stare con il cazzo in tiro.
Avevo voglia di lei e l’alcol nel mio caso non mi faceva sproloquiare ma piuttosto compiere azione decisamente azzardate.

Iniziai ad accarezzarle il seno,prima da sopra il costume e poi,dopo averne spostato una spallina,da sotto,afferendole il capezzolo sinistro.
Elisa mi lasciava fare cercando di mantenere un po’ la conversazione con Carlo che intanto aveva chiuso gli occhi,ma purtroppo non smesso di parlare.

Le mie mani si facevano sempre piu audaci e fameliche.

Iniziai ad afferrarle le chiappe,spostandole il costume in mezzo al culo e poi a far scivolare la mia mano sotto fino a raggiungere la sua morbida micetta a cui le dita della mia mano sinistra cominciarono a dare lentamente conforto.

“….mmmm…che bello….” sospiro’ quasi involontariamente a quel tocco Elisa

“….si è bellissimo amore….” rispose lui inconsapevole di quello che stesse accadendo,dandole di nuovo un bacio e ricominciando poi il suo soliloquio

“…insomma amore….dicevi della casa di tua zia…” fece Elisa mentre la sua mano si era infilata sotto i pantaloncini del mio costume ed aveva afferrato il mio cazzo iniziando a segarlo.

Se qualcuno avesse potuto riprendere con una telecamera subacquea quell’incrocio di mani e braccia,si sarebbe divertito parecchio.

Lei mi segava a ritmo sostenuto parlando nel frattempo con Carlo ed io la sditalinavo seppur con qualche difficoltà dovuta a quel maledetto costume intero.

Dovevo toglierlo,questo pensai.
E certamente lo pensai proprio’ perche’ un po’ brillo.
In altra situazione da lucido,mai mi sarebbe venuto in mente di rischiare cosi tanto.

Ma la mia dolce zoccola mi stava solertemente massaggiando il cazzo con la su morbida manina sinistra da quasi dieci minuti e la mia mente annebbiata non mi faceva ragionare molto razionalmente.

Staccai per un attimo le mani da lei per portarle sulle sue spalle cercando molto lentamente con un dito di sfilarle prima una spallina del costume e poi l’altra.
Elisa capi’ le mie intenzioni e muovendo sinuosamente le spalle sotto l’acqua fece sfilare ambedue le spalline,per poi riprendere prontamente a massaggiarmi il cazzo.

Le arrotolai il costume in vita e presi a massaggiarle le tette quasi sfrontatamente,tanto ero certo,nell’ebbrezza ed eccitazione del momento, che lui non potesse vedermi.

Il soliloquio di Carlo nel frattempo si era fatto piu sbiascicato e lento.
Con la testa appoggiata all’indietro sul bordo della vasca,beveva un sorso di una birra che si era portato con gli occhi chiusi e poi buttava li qualche vago concetto al quale alternativamente,ed altrettanto vagamente,gli rispondevamo a turno.

In uno di quei frangenti Elisa,stupendo anche il Michele intontito dall’alcol,abbasso’ ambedue la mani sott’acqua.
La osservai muoversi lentamente con i fianchi per qualche secondo.
Poi,dopo essersi girata verso Carlo per accertarsi che stesse continuando a parlare con gli occhi chiusi,tiro’ fuori una mano dall’acqua mostrando come un trofeo il suo costume da bagno.
Se l’era tolto.
Mi fece uno sguardo furbetto mordendosi il labbro inferiore,nascondendo poi velocemente il costume dietro una pietra che si trovava vicino alla sua testa,fuori dalla vasca.

“…amore mi sa che hai bevicchiato troppo….non lo reggi proprio l’alcol…” gli disse affettuosa dandogli un bacio e volgendomi totalmente le spalle.

Al suo culo non potevo resistere.
Lo afferrai massaggiandolo con forza e poi passai ad accarezzarle le tette.

Elisa continuava a lasciarmi fare mentre proseguiva a sbacciucare e parlottare con Carlo.
Andammo avanti cosi per qualche minuto.

Tra me e me pensavo : ma veramente questa zoccola vuole che la scopi davanti al marito,al mio amico ??
E per un momento pensai di infilarle il cazzo tutto dentro,proprio come lei avrebbe probabilmente voluto.
Ma un’ultima stilla di lucidità mi fece fortunatamente desistere da quel proposito folle e mi riappoggiai con la schiena alla vasca allontanando le mani per un attimo dal suo corpo,come per riprendere il controllo dopo una botta narcotica da azoto a 50 metri.

Lei si volto’ e mi fece cenno con le mani che Carlo si era addormentato.
Allungai il collo oltre la sua figura e vidi in effetti Carlo dormire a bocca aperta ed emettere un blando rantolo.
La bottiglietta di birra che poco prima sorseggiava,galleggiava vuota davanti a lui.

Lei si avvicino’ a me.
Avevo ben intuito le sue intenzioni,voleva che la scopassi li davanti al marito.

“….non è il caso piccola…si puo’ svegliare…le dissi all’orecchio…” cercando di farla desistere

Mi guardo’ con sguardo imbronciato,come a una bambina a cui si toglie il leccalecca,riappoggiando la schiena sul bordo della vasca.
Ma aveva totale fiducia in me e sapeva che doveva ascoltarmi.

Il suo sguardo era lascivo per quel poco che potevo vedere e la sua mano sinistra continuava imperterrita a martellarmi il cazzo a buon ritmo.

Allungai di nuovo il collo verso Carlo per sincerarmi che continuasse a dormire e poi mi posizionai quasi di fronte a lei, facendo poi scivolare la mia mano sinistra sotto’acqua fino a raggiungere la sua pancia.

Elisa emise un sommesso mugugno e scese un po’ piu giu’ nella vasca fino a che lei sue labbra sfiorarono l’acqua,spalancando poi oscenamente le gambe.

Iniziai a penetrarla con il dito sinistro a ritmo sempre piu sostenuto tenendo sempre d’occhio Carlo e con la mano destra le accarezzavo i capezzoli;da quella posizione se si fosse svegliato avrei immediatamente potuto interrompere quello che stavo facendo.

Con il passare dei minuti le dita che la penetravano diventarono due e poi tre,era sempre piu aperta a me e vicina a godere.
Avvertivo la sua mano muoversi in maniera meno cadenzata sul mio uccello,piu’ a scatti.

Di li a poco venne trattenendo un lungo mugugno e afferrando con forza una roccia fuori dalla vasca con la mano sinistra.
Mi guardo' eccitata e vogliosa.
Sapevo bene che intenzioni aveva.

Ci scambiammo di posto di modo che ora fosse lei a fare la guardia a Carlo e a riprendere quello che aveva interrotto,ovvero a segarmi con solerzia.

Con una mano mi massaggiava le palle e con l’altra andava velocissima su e giu sul mio cazzo,tanto che ora quei movimenti cosi frenetici erano chiaramente visibili sulla superficie dell’acqua anche con tutto quel buio.

Ed anche io capitolai a quelle carezze di li a poco,esplodendo il mio godimento a denti stretti in quelle acque sulfuree.

“…ti volevo dentro di me questa notte…mi sussurro’ avvinandosi per un momento…”

“…lo so piccola….ora rimettiti il costume che se questo si sveglia….”

“…hihihhihi….”

Dopo una decina di minuti che si era rimessa il costume e durante i quali ci eravamo limitati ad osservare silenziosi il meraviglioso cielo di quella notte,il rombo di un aereo in fase di atterraggio scosse Carlo dal torpore a cui si era abbandonato.

“….che è ?? “ disse sbiascicando

“…un aereo amore….” gli rispose lei

“…mmmm…m’e’ preso un sonno….mi sono perso qualcosa ? “

“…no amore…con Michele ci siamo fatti una bella….chiacchierata…”

Rimanemmo un’altra mezz’oretta per poi ritirarci nelle nostre camere.

Quella Domenica termino’ cosi e a dire il vero era stata molto piu piacevole di quello che potessi aspettarmi,considerate le premesse.

A meta’ Giugno Elisa mi informo’ che il suocero li aveva invitati a passare un weekend nella loro casa al mare a Tarquinia.
Lei nel passato aveva sempre trovato un modo per declinare quegli inviti,odiava quel posto,me lo aveva sempre descritto come squallido e popolato di gente altrettanto squallida.
Ma questa volta le cose erano diverse.

“…che dici Michele…vado ?....mi sa che al sig.Roberto farebbe molto piacere….hihihihihi…” mi disse durante la settimana

“....certo piccola….e poi mi sembra che l’hai tenuto a secco per un bel po’….”

“…hihihhihi…è vero…ma li ci sara’ sempre Carlo…ma ti prometto che mi inventero’ qualcosa….”

E cosi come di consuetudine,il Lunedi successivo a quel weekend mi arrivo’ puntuale il suo resoconto su quanto accaduto in quel di Tarquinia.


Eccomi Michele…allora sabato mattina appena arrivati,ci siamo cambiati e siamo andati subito al mare per evitare il sole forte a Clara e il sig.Roberto è sceso al mare giu con noi,mentre la moglie è uscita per andare a trovare le sue amiche in un paesino li vicino,dicendo che sarebbe tornata nel tardo pomeriggio.
Ho indossato il bikini blu con il perizoma,quello che mi ha regalato il sig.Roberto;
Carlo non voleva farmelo mettere ma poi alla fine mi ha detto di si a patto che indossassi il pareo….
Non era esattamente quello che avrei voluto,ma mi è sembrato un giusto compromesso.
Ai piedi gli zoccoletti che avevo l’anno scorso all’Argentario.

Durante la mattinata siamo stati praticamente sempre tutti insieme.
Ogni tanto scendevamo giu in riva al mare per far giocare un po’ Clara e poi di nuovo tutti sotto l’ombrellone,sai come e’ fissato Carlo con il sole.

Verso le 11 Carlo ha detto che si sarebbe andato a mangiare qualcosa al bar e ha portato con se Clara,invitando ad andare con lui anche il padre che pero’ non aveva fame ed è rimasto sul lettino a fianco al mio a fare le parole crociate.

Ogni tanto mi lanciava delle occhiate.
Cosi ho pensato di fargli vedere bene come mi stava il costume che mi aveva regalato…hihihhi….
Ho sfilato il pareo e mi sono rimessa a pancia in giu’.
A quel punto i suoi sguardi si sono fatti sempre piu insistenti.

“…ti sta benissimo questo costume Elisa..” ha detto schiarendosi la voce con un colpo di tosse

“…grazie papa’…e grazie ancora per il regalo…non volevo mettere il pareo…ma sai com’e’ Carlo…”

Si è limitato a farmi sconsolato un cenno di si con la testa.

“…papa’ ti va di mettermi un po’ di crema sulle spalle ….? “ gli ho chiesto

“…certo piccola…”

Ha avvicinato un poco il lettino al mio e preso il tubetto di crema a inziato a spalmarmela lentamente e con cura prima sulle spalle e poi lungo la schiena.
Poi pero’ la sua mano sinistra è scesa sul sedere.
Evidentemente non poteva resistere a quella visione…hihihi….

“…papa’ che fai…??...ci possono vedere…”gli ho sussurato un po’ spaventata,considerato che in spiaggia un po’ di gente c’era.

“…amore ho voglia di te…sono passati quasi quattro mesi…” mi ha risposto avvicinandosi al mio viso

“…ma c’e’ Carlo papa’…”

Come sempre,non ho fatto a tempo a nominarlo che il mio telefonino ha squillato,era lui!

Mi chiamava per dirmi che stavano tornando in spiaggia e mi chiedeva se volessi un gelato.
Gli ho chiesto di portarmi un calippo alla fragola,sai quanto mi piace Michele…hihihihi….
Ovviamente prima che ritornasse mi sono rimessa il pareo per evitare discussioni.

Dopo pochi minuti è arrivato con il gelato ed poi e’ andato sul bagnasciuga con Clara.

Il sig.Roberto aveva nel frattempo ripreso a fare le sue parole crociate e sembrava non prestare molta attenzione a me.
Ho pensato che forse fosse rimasto male del fatto che non gli avessi concesso di massaggiarmi il sedere….pero’ Michele ti assicuro…che non potevo proprio…c’erano troppe persone che avrebbero potuto vederci!

Cosi,sempre a pancia in giu’ ,ho iniziato a gustarmi il mio gelato mentre leggevo una rivista di gossip che la mattina avevamo preso dal giornalaio lungo la strada per arrivare a Tarquinia.

Ogni tanto mi voltavo verso di lui,ma niente,era sempre con lo sguardo basso verso le parole crociate.
Cosi ho pensato di fare qualcosa per riavere la sua attenzione.

Ho iniziato a succhiare il calippo piu rumorosamente,passandoci ogni tanto la lingua intorno.
Al terzo risucchio che ho fatto,infossando tutte le guance,mi sono girata di nuovo verso di lui.
Questa volta i suoi occhi erano su di me,sembrava volesse sbarnarmi….hihihihi….

“….mmmmm…mi piace un sacco il calippo…sai papa’….” gli ho detto maliziosa dondolando i piedi dietro la schiena e spingendo il sedere un po’ in alto

Ed ho poi ripreso a leggere la rivista,continuando a succhiare rumorosamente il gelato.

Con la coda dell’occhio ho notato che un paio di volte ha accavallato le gambe e con una mano è sceso a sistemarsi il costume.
Evidentemente la tattica calippo aveva avuto un buon effetto sul suo fungone….hihihhi….

“….io vado su Elisa…che comincia a fare un po’ troppo caldo…” mi ha detto dopo un po’ che avevo terminato il gelato,incamminandosi su per la strada che porta a casa

E’ passata una mezz’oretta e il caldo in effetti ha cominciato a farsi un po’ sentire;cosi ho pensato che fosse l’occasione giusta per provarmi ad allontanare un momento da Carlo,che nel frattempo era ritornato a stare con me sotto l’ombrellone,per rimanere sola con il sig.Roberto e vedere cosa sarebbe successo…hihihi….

“…amore io vado un po’ su a rinfrescarmi…” ho detto a Carlo

“ ok amore….io sto un altro po’ con Clara e poi ti raggiungo…”

Arrivata su in casa ho dato un’occhiata in giro e sembrava non esserci nessuno.

“…papaaaa…sei in casaaa…? ”

“…si sono in stanza….” mi ha risposto

Cosi l’ho raggiunto.
Stava sdraiato sul letto con ancora il costume indosso e la cannottiera.
La televisione e il ventilatore erano accesi;la stanza era in penombra dato che le tapparelle erano quasi totalmente abbassate.

“…che fai papa’…? “ gli ho chiesto maliziosa avvicinandomi al letto mentre lui era intento a finire di mangiare un panino

Non ho fatto in tempo a finire quelle parole che posato il panino nel piatto mi ha afferrato con forza lanciandomi praticamente sul letto a fianco a lui.
Gli zoccoletti che avevo ai piedi sono volati via cadendo a terra.

“…piccola…tu…tu… mi vuoi far impazzire….mmm…” mi ha detto eccitato cominciando a palparmi il sedere e a baciare il collo

“…papa’ dai che potrebbe arrivare qualcuno…” gli ho risposto divertita da quell’assalto improvviso,ma anche sinceramente un po’ preoccupata dal possibile arrivo di Carlo

Lui noncurante delle mie parole in una frazione di secondo mi ha sfilato reggiseno e pareo ed ha iniziato a succhiarmi i capezzoli.
Sembrava me li volesse mangiare.
Con le mani mi ha afferrato il sedere,lo stringeva e palpava con forza.

“….mmm….ok…pero’ facciamo presto che ho paura che salgano…”

Sono scicvolata lungo il suo fianco sinistro e gli ho sollevato la maglietta accarezzandogli per un po’ il pancione,poi ho afferrato i lati del costume e l’ho tirato giu fino alle caviglie.

Ho iniziato ad accarezzargli il cazzo con una mano e le palle con l’altra finche’ il suo fungone non ha preso consistenza,nel frattempo lui mi osservava silenzioso facendo dei lunghi sospiri e accarezzandomi i capelli.

La mia lingua ha cominciato a stuzzicare la cappella tutta intorno,era salatissima,non doveva aver fatto la doccia.

“…papa’ sai di mare….è salatissimo…” gli ho detto sollevando lo sguardo verso di lui e tenendo tutta giu’ la pelle di modo che il suo cazzo fosse ben esposto e a contatto con il mio viso.

Poi l’ho preso tra le mie labbra ed ho inziato a succhiarlo con passione,esattamente come avevo fatto poco prima con il calippo in spiaggia.
Lui continuava ad accarezzarmi i capelli e ad emettere dei sospiri sempre piu forti.

“….mmmm…cosi…amore…mi fai morire….mmmm…come mi è mancata la tua bocca….oddioooo….mmmm…la mia piccola nuo…”

All’improvviso abbiamo sentito delle voci provenire dalle scale d’ingresso.
Carlo e Clara dovevano essere risaliti prima del previsto.

In fretta e furia mi sono rivestita e poi sono andata a sedermi in salotto prendendo la prima delle riviste che erano impilate sul tavolino del salone.

Avevo il cuore a mille,pochi secondi e Carlo e Clara erano sulla porta di casa.
Per un pelo non ci beccavano!
Ho avuto veramente paura Michele!

“…amore…hai gia’ mangiato ? “ mi ha chiesto Carlo entrando e lasciandomi Clara per un attimo in braccio per dirigersi poi verso la cucina

“….mm…n…no….non ho molta fame….mi stavo rilassando un po’….”

“…ma mio padre dove e’… ? “ mi ha chiesto mentre si mangiava della patatine prese dallo scaffale

“…è in stanza…credo che stia riposando….”

“….senti andiamo a fare un po’ di spesa e ci mangiamo una cosa in paese….? “

“…amore vorrei rilassarmi un po’…si sta bene qui al fresco…ti dispiace se vai tu…? ....poi magari stasera andiamo con i tuoi a mangiare alla Lampara….ok ? “

“…ok amore….allora mi porto Clara con me,cosi puoi riposarti ok ? “ mi ha detto dandomi un bacio

“…grazie amore….senti….quando state per tornare fammi uno squillo una decina di minuti prima cosi se mi sono addormentata…mi faccio una doccia….”

“….ok…tanto prima di un paio d’ore non torniamo…comunque ti avverto…a dopo….”

Appena sono usciti ho tirato un sospiro di sollievo.
Ti ho pensato Michele ed all’improvviso l’eccitazione si è di nuovo impossessta di me in maniera fortissima.
Il fatto di avere piu tempo a disposizione da passare con il sig.Roberto…per fare la zoccola con lui….come piace a te e come tu desideri Michele..mi ha messo decisamente di buon umore e riempito la mente di idee…..hihihihi….

“…Elisaaa….” mi ha chiamato poco dopo aver sentito la porta di casa chiudersi

“…arrivo papaaa’….” gli ho subito risposto dirigendomi di nuovo verso la sua stanza,muovendomi sinuosamente sui tacchi degli zoccoletti,come se ci fossi tu ad osservarmi Michele

Appena entrata in stanza mi sono avvicinata di nuovo al letto,rimandendo in piedi di fianco
a lui che era rimasto sdraiato li come lo aveva lasciato.

“…sono usciti papa’….torneranno tra un paio d’ore…” gli ho detto maliziosa

“…..bene…..togliti questo cazzo di pareo che ti ha fatto mettere quel coglione di mio figlio e fammi vedere il tuo culo meraviglioso…” mi ha detto con un tono deciso a cui non ero abituata

Ho tolto il pareo gettandolo a terra,sorridendogli complice.
Mi sono mossa lentamente girando su me stessa per mostrargli bene il sedere come mi aveva chiesto.

“….guarda…mmmm….guarda come ti si infila bene in mezzo alle chiappe questo perizoma…proprio come avevo immaginato….” ha detto allungando una mano per afferrarmi il gluteo destro e farmi girare.

Mi osservava silenzioso ed io autonomamente ho improvvisato un piccolo spettacolo sexy….hihihihi….
Ho slacciato la parte sopra del costume lasciandola cadere a terra e poi ho sfilato gli
zoccoletti.
Ho appoggiato un piede sulla sua pancia ed ho inziato da accarezzargliela;la sua mano ha raggiunto subito l’interno della mia coscia per poi scendere fino alla caviglia ed afferrarla portando il mio piede su fino alle sue labbra.

“…mmm…papa’ mi fai il solletico cosi….hihihi…” gli ho detto divertita mentre mi succhiava le dita del piede destro e si massaggiava il cazzo da sopra il costume con la mano sinistra

“….non hai messo la fede alla cavigliera….” ha detto osservando la caviglia che aveva fra le mani

“….scusa papa’….ma c’era Carlo non potevo…fallo….tu…” gli ho detto allungando la mia mano verso di lui di modo che potesse sfilare la fede e agganciarla alla cavigliera come lui mi aveva chiesto di fare ogni volta che ci vediamo

Appena terminata quell’operazione,sollevandosi un poco dal letto,mi ha presa per i fianchi e stesa su di lui.
Le sue labbra hanno inziato a cercare le mie per dei baci delicati,mentre le sue mani mi continuavano a massaggiare il sedere.

“…piccola tu mi hai fatto perdere la testa…non sai quanto ti desidero….quanto ti ho pensata in questi mesi….mmmm…”

Ho ricambiato quei baci molto casti e poi ho iniziato ad accarezzargli delicatamente il petto,libero ora dalla canottiera ma non dal grosso crocifisso d'oro che porta sempre.

“….papa’….posso continuare a succhiare…? “ gli ho chiesto maliziosa

“…mmmm…puoi…puoi fare quello che vuoi…….ti piace tanto succhiare eh….” mi ha chiesto eccitato, accarezzandomi i capelli

“…mmm…si…papa’….” gli ho detto mordendomi un labbro

Sono scivolata lentamente tra le sue gambe;questa volta il costume gliel’ho sfilato del tutto.
Il suo fungone era gia’ turgido e paonazzo.
L’ho afferrato con entrambe le mani ed ho preso a leccarlo e a succhiarlo con passione,scendendo con le labbra ogni tanto alle palle per succhiarne una alla volta.

Il sapore forte di salato dopo poco è svanito,lavato via dalla mia saliva che,colando lentamente dalla mia bocca,ha creato dopo un po' una macchia umida sulle lenzuola sotto il mio mento.

“….mmmm…cosi…siiii succhia….succhia forte….fammi sentire i risucchi come facevi prima con il calippo….mmmm…”

Ho messo a quel punto ancora piu impegno in quello che stavo facendo per rendere l’azione della mia bocca il piu rumorosa possibile.

“….odddiooooo…siiiii…cosiiiii…amore come mi piace quando infossi quelle guance…mmmmmm….”

“…se continui cosi mi fai schizzare….piccola svuotapalle….mmmm….”

Mi sono limitata a fargli un cenno di assenso con la testa.
Avevo voglia si sentirlo esplodere e allo stesso tempo ero sempre un po’ imparanoiata col fatto che Carlo potesse chiamarmi prima per avvertirmi di un suo rientro anticipato.
Quindi mi sembrava quella la soluzione migliore.

Ma lui aveva altri progetti per i minuti successivi che avremmo trascorso insieme.

“…..no piccola….voglio scoparti per bene ora….”

E cosi dicendo si e’ sollevato dal letto interrompendo l’azione della mia bocca e un po’ bruscamente mi ha spostata di peso,appoggiandomi alla grossa spalliera in ferro battuto.

Tra le sue mani sono praticamente uno scricciolo Michele e la facilita’ con cui dispone del mio corpo nello spostarmi,mi eccita da morire….

Avevo solo paura che presa dalla foga,da quel momento in poi,avrei perso il totale controllo della situazione,con il rischio sempre dell’arrivo di qualcuno a scoprici,ed avrei voluto dirglielo.
Ma il suo modo di agire cosi determinato mi ha fatto desistere e rimanere in silenzio,soprattutto dopo che mi ha letteralmente strappato in due pezzi il perizoma gettendolo a terra!

Mi ha guidato affinche’ splancassi le gambe completamente e poi è entrato dentro di me con un affondo deciso,trovandomi gia’ bagnatissima.

Seduto in ginocchio tra le mie cosce,ha iniziato a spingere il suo fungone a fondo.
Era concentrato e silenzioso in quei primi momenti.

Ho allungato le mani e le ho appoggiate lungo i suoi fianchi,a fargli intendere quanto gradissi come mi stesse prendendo.

“…..mmmmm….papa’…ma hai rotto il perizoma….mi piaceva tanto….” gli ho detto allungando una mano per accarezzargli il petto

“…..amore non ti preoccupare che papa’ te ne compra un altro…ok?...un altro tipo ancora piu bello….”

“…mmm…e come ? …che tipo… ? “ gli ho chiesto mentre lui aveva preso a dare maggiore ritimo e forza ai suoi affondi dentro di me

“….mmmmm…un tipo….un tipo con solo un filo in mezzo….che ti lascia tutto il tuo culo meraviglioso di fuori….cosi lo posso vedere ancora meglio….mmmm “ mi ha risposto continuando a spingere e a grugnire

Evidentemente Michele,in quei mesi in cui non ci eravamo visti,il sig.Roberto si doveva essere parecchio aggiornato su i vari tipi di abbigliamento intimo….hihihihi….

“….mmm….mi piace papa’…ma Carlo non me lo fa mettere di sicuro….”

“….non mi importa di quello che dice che quel…quel coglione di mio figlio…lo metti….capito piccola ?? “ mi ha detto con un tono che non ammetteva repliche

Gli ho fatto una rapido cenno di assenso con la testa.
Da quel momento è diventato una furia.

Ha appoggiato le mani sulle mie cosce ed ha preso a scoparmi fortissimo.
La spalliera in ferro battuto faceva un casino infernale,essendo quasi attaccata al muro.
Il crocifisso che portava al collo ha preso ad oscillare al ritmo delle sue spinte,sfiorandomi il viso.
E i nostri corpi hanno inziato a bagnarsi di sudore,nonostante la ventola accesa.

Per facilitare le sue spinte ho sollevato le gambe tenendole sempre spalancate ma distese, per quanto potevo,tutte indietro di modo che con la punta delle dita dei piedi potessi agganciarmi alla spalliera del letto.
Come le volte precedenti mi sono ritrovata piegata in due e schiacciata sotto il suo peso.
Mi piaceva tantissimo e quel trattamento cosi irruento e quei suoi modi cosi oltremodo rudi rispetto a come ero abituata,mi eccitavano da morire.

“…..mmmmm…e quando vuoi che lo metta il nuovo perizoma che mi compri…. ? “

“….mmmm…quan…quando….vieni la prossima volta qui al mare…mmm….” mi ha risposto tra un mugugno e l’altro

“….mmmm…. va…va bene papa’…lo faro’…continua cosi…..mi fai godere…..ora sfondami…..sfonda la tua piccola nuora svuotapalle….mmmm….si cosi….mmm…spingimelo tutto dentro….mmmm…”

Quella sua richiesta mi ha intrigato parecchio,l’idea di espormi cosi al mare davanti a lui…
Certo avrei dovuto convincere quello scassapalle di Carlo…ma in quei momenti non ci pensavo….

Siamo andati avanti per una mezz’ora buona durante la quale per un po’ ha voluto prendermi anche da dietro a pecorina tenendomi con forza i glutei ogni volta che me lo infilava a fondo dentro.

Poi mentre era di nuovo sopra di me,ha squillato il mio cellulare,lui ha rallentato il ritmo delle sue spinte per consentirmi di prenderlo e vedere chi fosse.

“…è Carlo papa’….sicuramente mi vuole avvertire che tra poco tornano….” gli ho detto un po’ agitata rispondendo alla chiamata e facendogli segno di non fare rumore

“…ciao amore….dimmi….si….niente stavo…stavo riposando….ok….va bene…allora vado a fare una doccia e vi aspetto….”

Carlo mi informava che entro una mezz’ora sarebbero tornati.

Il sig.Roberto appena ho chiuso il telefono ha ripreso a scoparmi fortissimo,facendomelo cadere di mano.

“…..mmmm….papa’…Car…Carlo sta per tornare….” sono riuscita a stento a dirgli,scossa da quelle spinte fortissime

“…ti voglio riempire amore…ti voglio riemipire tutta…mmm….” mi ha detto affannato ed eccitatissimo

Mi piaceva l’idea che volesse venirmi dentro di nuovo e sapevo che anche a te sarebbe piaciuto Michele,ma avevo voglia di sentire il suo sapore e pochi minuti prima,quando ero ancora tra le sue gambe a dedicare attenzioni al suo fungone,avevo visto una cosa che mi aveva fatto venire un’idea molto porcellina che forse ti sarebbe piaciuta ancor di piu quando te l’avrei raccontata….hihihihi….

“….papa’ voglio vedere la tua sborra….voglio vederla bene….quanta ne schizzi….”

“….dai domani mi schizzi tutto dentro….mmmmm….tanto mi riscopi ancora…vero papa’ ? “ ho aggiunto vedendolo perplesso e ormai al limite,mentre continuavo ad accompagnare le sue spinte con le mani lungo i suoi fianchi

Sinceramente non sapevo se la Domenica avremmo potuto combinare qualche cosa,ma volevo portare a termine la mia idea porcellina a tutti i costi….hihihihi…

A quel punto è sembrato convincersi e si è fatto guidare.
Siamo scesi dal letto e mi sono inginocchiata davanti a lui porgendogli il piatto che aveva precedentemente usato per appoggiarci il panino.

“….dai papa’ fammi vedere come ti masturbi quando mi pensi…quando pensi al mio sedere…alle mie cosce….” gli ho chiesto, iniziando poi a succhiare le sue palle con cura,tenendomi aggrappata con le mani ai suoi fianchi

Da quella posizione,viste dal basso,sembravano ancora piu grosse,e comunque non riuscivo a infilarmele tutte in bocca!

Lui intanto si masturbava come gli avevo chiesto indirizzando la punta del suo fungone verso il piatto.

“….oohhhhh…si….amore....succhiami la palle…cosiii…cosi….”
Appena ho avvertito le sue gambe tremare,mi sono posizionata davanti a lui,volevo vederlo esplodere.

Ho fatto appena in tempo ad aggiustarmi gli occhiali che ha cominciato a schizzare sul piatto,urlando fortissimo.
Sembrava una fontana.
Il primo schizzo rimbalzando e’ finito tra i miei capelli,il resto è riuscito ad indirizzarli nel piatto.

Quando ha finito di scaricarci sopra tutto il suo godimento,ho preso il piatto e l’ho osservato divertita per qualche secondo.
Il colore blu contrastava con il colore del suo sperma,con cui l’aveva letteralmente riempito Michele !
O sarebbe meglio dire....dipinto….hihihihi…

“….papa’…la tua sborra è molto piu gialla di quella di Carlo….è densissima…sembra crema….” gli ho detto mentre ne tastavo la consistenza tra le dita

Lui mi osservava silenzioso e provato,sdraiato sul letto.
L’ho raggiunto allugandomi al suo fianco a pancia in giu con il piatto davanti ed ho iniziato a passarci la lingua sopra da parte a parte,per raccogliere ed ingoiare tutto il suo seme.

Il sig.Roberto continuava ad osservarmi incredulo.
Con una mano ha iniziato ad accarezzarmi il viso ed i capelli.

“…mmmm…..è buonissima papa’…” gli ho detto girandomi per un momento verso di lui

La sua mano destra è scesa lentamente lungo la mia schiena fino al mio sedere dove si è soffermata per un po’ ad accarezzarlo.

Poi si è avvicinato di nuovo a me.

“ …tu…tu mi farai morire ….mmmm…” ha sospirato con la sua voce profonda al mio orecchio

Ho inziato a darmi dei baci delicati sulle spalle,di nuovo sulla schiena,sul sedere,sui polpacci fino a raggiungere i miei piedi,succhiandone di nuovo con ardore le dita di ognuno.
Praticamente me li ciucciava come delle caramelle Michele !...hihihi...

Io nel frattempo ho continuato a leccare con ancora piu passione il piatto,sollecitata da quelle carezze,fino a ripulirlo da ogni traccia che vi aveva lasciato.

“…mmm....domani sei di nuovo mia piccolina….capito… ? “ mi ha detto sdraiandosi di nuovo al mio fianco e rinfilandomi la fede al dito

“….spero di si papa’….vediamo…Carlo sara’ sicuramente nei paraggi…” gli ho detto alzandomi e raccogliendo le mie cose

Ovviamente mi sarebbe piaciuto un altro incontro…pero’ sai Michele avevamo gia’ rischiato parecchio poco prima quando Carlo era rientrato in anticipio quindi non me la sono sentita di dirgli subito di si….d’altronde tu mi insegni sempre di essere il piu possibile discreta ed attenta ed io faccio sempre quello che il mio capo mi dice….hihihihi….


“…hai fatto benissimo mia piccola zoccola….continua pure….”


Beh lui mi ha guardato un po deluso mentre uscivo dalla stanza e poi mi ha detto che quella sera,come avevo immaginato,saremmo andati alla Lampara,la loro trattoria preferita.

“…stasera fatti bella amore…” ha aggiunto mentre rinfilavo gli zoccoletti e stavo per uscire dalla stanza

“…va bene papa’….” gli ho risposto sorridendogli complice

Conosco quel ristorante perche’ una volta mi ci ha portato Carlo una Domenica di primavera.
Sta in un posto sperduto in campagna fuori dal paese,in mezzo alle colline.
Quando ci siamo andati me lo aveva descritto come un locale di mare molto semplice dove pero’ si mangiava bene.
Tant’e’ che mi ricordo anche di avergli detto perche’ mai invece di mangiare al mare,essendo li vicino,dovevamo andarcene su per le colline!
Ma sai com’e’ lui con i ristoranti….ti ricordi l’anno scorso all’Argentario ?
Non ci capisce niente…e non solo di quello….hihihih…

E infatti mangiare niente di che e non ti dico i burini che lo frequentano…altro che le nostre prelibate cenette….capo….hihihihi…

Ritornando al mio racconto,Carlo e Clara sono rientrati dopo circa una quindicina di minuti e mia suocera poco dopo.

Io ero ancora sotto la doccia.
Ovviamente prima mi ero preoccupata di far sparire ogni traccia del perizoma strappato…hihihi…

Sono rimasta un paio di ore in camera con Carlo che mi ha confermato l’uscita serale;lui guardava la televisione ed io ho un po’ letto Novella 2000 ed un po’ spupazzato Clara.

Ma per la testa aveva un idea fissa : il sig.Roberto mi aveva detto di farmi bella per la serata ma ero parecchio indecisa su cosa mettere.

Il problema era che come ti ho detto conosco quel locale e sapendo che non è ben frequentato non sapevo se mettere il vestito piu carino che mi ero portata;forse sarebbe stato un po’ troppo in vista soprattutto per quel posto e forse era meglio optare per dei semplici jeans e maglietta.

Insomma il dilemma era accontentare il sig.Roberto e discutere con lo scassapalle o evitare ?

Alla fine ho pensato che la cosa migliore fosse tentare per l’ennesima volta di provare a vedere se Carlo avesse acconsentito.

“…amore io vado a farmi bella per questa sera…” gli ho detto alzandomi dal letto e dirigendomi nella stanza vicino dove ci sono armadi e bagno

Il vestito che mi sono portata è di lino bianco con la parte sopra aderente al corpo che lascia le spalle scoperte e la parte sotto larga che finisce poco sopra il ginocchio.

In realtà il vestito non è poi cosi appariscente,l’unica cosa è che è un po’ trasparente nella parte sotto…
E pensando a te…capo….che sei mio maestro anche di stile…ho pensato fosse piu elegante non si vedessero gli slip.
Cosi ho indossato il perizoma bianco….quello con il cuoricino a strass dietro il sedere che mi hai regalato tu….ricordi… ?


“….certo che lo ricordo….ottima scelta….”


Ho raccolto i capelli facendo la riga da una parte,fissandola con una mollettina,ed ho messo po’ di mascara leggero sugli occhi e del lucidalabbra…..ti sarei piaciuta parecchio Michele….hihihi…
Come scarpe ho messo dei sandali bassi bianchi che Carlo mi ha comprato l’anno scorso.
Non mi piacevano molto ma almeno ero sicura che non avrebbe avuto da ridire sui tacchi troppo alti!

Poi sono ritornata in stanza sperando in un verdetto positivo da parte lo scassapalle!

“….allora....che ne pensi amore… ? “ gli ho detto facendo una veloce piroetta davanti a lui,il piu possibile disinvolta

“….come sei bella…ma non è un po’ troppo per la Lampara amore ? “ mi ha detto mentre si infilava i bermuda

“….ma no amore…è un vestito semplice…hai visto ho anche messo le scarpe mi hai regalato l’anno scorso….” ho proseguito dandogli un bacio sulla fronte

Sorprendentemente non ha fatto storie….lo scassapalle per una volta non scassava….evviva!

Mentre eravamo in salotto ad attendere che mia suocera finisse di prepararsi,il sig.Roberto non perdeva occasione,appena Carlo volgeva lo sguardo verso la TV accesa,di mangiarmi con gli occhi.

Quegli stessi sguardi sono proseguiti per tutta la serata.
Sembrava volesse saltarmi addosso da un momento all’altro.

La trattoria era rimasta esattamente come me la ricordavo,la differenza era che eravamo a Giugno inoltrato e non piu a Marzo e la quantita’ di cafoni,bambini urlanti e gente che parlava ad alta voce,era triplicata!

Il proprietario,che aveva riservato un posto per noi in quella che chiamano “saletta”,ci ha accompagnati al tavolo.

Durante la cena,agli sguardi insistenti del sig.Roberto,ad un tratto,si è unita anche l’azione delle sue mani.
Ogni tanto quando sapeva di non essere visto mi infilava una mano sotto la gonna per accarezzarmi le cosce.

Era troppo rischioso Michele,e cosi ho cercato di farlo desistere.
Fortunatamente dopo un po’ ha smesso.

Dopo la cena,il cui piatto migliore sono stati degli spaghetti al tonno,abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare e abbiamo preso un gelato.
Durante la passeggiata il sig.Roberto ci seguiva con sottobraccio sua moglie.
Gustandomi il mio cono mi sono chiesta se potesse intravedere sotto il mio vestito,nonostante la bassa luce dei lampioni,il perizoma che avevo indossato.

Poi pero’ ho anche pensato…speriamo che lo veda solo lui e non la moglie!….hihihihi…

Domenica mi sono alzata piuttosto tardi.
Quando sono andata in salotto ho trovato Carlo a leggere il giornale,aveva finito di fare colazione da un po’.

Del sig.Roberto e della moglie nessuna traccia.

“….amore oggi ho proprio voglia di prendermi un bel po’ di sole…” gli ho detto inzuppando un biscotto nella tazza di caffe' e latte

“….sole ?? ….amore ma non hai visto che tempo c’e’ li fuori ?? ….c’e’ un vento assurdo e il mare è mossissimo….oggi stiamo a casa e ci vediamo un po’ di tv…”

Mi sono affacciata alla finestra ed in effetti si vedeva la spiaggia totalmente deserta,spazzata da forti raffiche di vento.
Il tempo non era pero’ male,il sole andava e veniva.

Ora Michele,io come ti ho detto già non amo quel posto,e starmene tutto il giorno rinchiusa in casa non ci pensavo proprio!

“…amore ma a me non va di stare tutto il giorno in casa a guardare la tv…..siamo al mare che cavolo….io mi vado a fare una passeggiata sulla spiaggia e poi un bel bagno tra le onde…”

“…ma è pericoloso amore…non c’e’ neanche il bagnino…”

Mentre eravamo presi da questo battibecco,il sig.Roberto e la moglie sono rientrati in casa.

“….ciao ragazzi…pericoloso ? …cosa ? “ ci chiede la madre avendo evidentemente sentito una parte della nostra conversazione

“…ma nulla mamma…è che sta’ matta si è messa in testa che vuole andare in spiaggia e fare il bagno…con questo mare! “

“….beh Elisa…in effetti è un po’ pericoloso…qui è pieno di correnti molto forti….”

“….signora non si preoccupi….io so nuotare bene…” ho risposto sperando di riuscire ad evitare,senza discutere,una giornata chiusa in casa

“….va bene Elisa….pero' vai con Carlo che sono piu tranquilla…”

“…io non ci penso proprio!….” ha risposto lui subito,continuando a leggere il giornale

“…sarei piu tranquilla che qualcuno ti accompagnasse Elisa….Roberto ti va di andare giu a darle un’occhio… ? ” ha proposto la moglie

“….ce….certo….si…dai cosi vedo se riesco a trovare un po’ di telline per stasera…” ha risposto prontamente lui

“…si…le telline a Tarquinia….papa’….guarda che mica stiamo negli anni ’70….ahahah…” gli ha detto Carlo prendendolo in giro

Il sig.Roberto si è limitato a sorridergli e sistemare la spesa in cucina.

“…Elisa tu sei pronta ? “ mi ha poi chiesto

“….si…cinque minuti….metto il costume e andiamo….”

Questa volta Michele avevo la sensazione che non mi sarei dovuta inventare particolari balle per un altro incontro ravvicinato con il sig.Roberto!

Mentre ero in camera a cambiarmi,Carlo mi ha raggiunto per raccomandarsi nuovamente di fare attenzione.

“…guarda amore che mio padre c’ha un’eta’….non so manco se galeggia con quella pancia….rimani vicino alla riva mi raccomando….”

“….e l’altro costume…?....” ha aggiunto vedendo che avevo indossato quello nero intero,lo stesso usato quando siamo andati alle terme

“….beh…metto questo oggi…so che a te piace tanto……pero’ amore…poi mi fai mettere anche quelli che piacciono a me…ok ? “gli ho risposto dandogli un bacio

In realtà era l'unico rimastomi,vista la fine che aveva fatto poco ore prima il perizoma....hihihihi...

“…va bene…va bene….ma fai attenzione…” mi ha risposto arrendevole

Sinceramente non l’ho mai visto cosi accondiscendente.
Che stia smettendo di fare lo scassapalle ?
Boh….speriamo bene…hihihi….

Inutile dirti Michele che avevo gia’ in mente il momento in cui avrei indossato il costume che il sig.Roberto mi aveva detto mi avrebbe regalato e con cui sarei dovuta andare in spiaggia con tutto il sedere di fuori….hihihihihi

Appena siamo arrivati in spiaggia ho tolto gli occhiali e li ho appoggiati vicino al mio asciugamano,in un punto riparato dal vento e poi ho detto al sig.Roberto che andavo a fare il bagno.

Mentre io mi divertivo a tuffarmi tra le onde,lui passeggiava sulla spiaggia,forse alla ricerca di quelle telline di cui aveva parlato.

Ogni volta che mi tuffavo una spallina del costume mi si sfilava, lasciando scoperto il seno,ed ogni volta dovevo rimetterla su.

Dopo un po’ mi sono girata ed ho notato che lui aveva smesso di fare su e giu’ per la spiaggia ed era fermo a guardami da lontano.
Forse aveva notato qualcosa…

Mi sono sollevata dall’acqua e gli ho fatto cenno di venire a fare il bagno con me.
Questa volta la spallina del costume non l’avevo ritirata su e il mio seno sinistro era totalmente fuori.

Lui si è guardato per un momento intorno,come per controllare che non ci fosse nessuno,e poi, tolta la cannottiera che indossava,si è diretto verso di me.

“…..è bellissimo papa’….mi piace un sacco fare in tuffi tra le onde….! ” gli ho detto appena mi ha raggiunto

Nel frattempo mi ero spostata un po’ piu lontana dalla riva,si toccava ancora il fondo,ma eravamo completamente coperti dagli spruzzi delle onde che si abbattevano su di noi.

Sapevo che avevamo poco tempo e cosi sono passata subito all'azione....hihihihi...
Mi sono avvicinata a lui ed ho allungato la mano sottoacqua raggiungendogli il cazzo.

Gliel’ho tirato fuori dal costume ed ho inziato a masturbarlo lentamente sentendolo prendere consistenza nella mia mano.

Ci siamo guardati per un po’ silenziosi,poi le sue mani hanno raggiunto le mie spalle facendo scivolare giu le spalline del costume,lasciando il seno completamente esposto.

Ha fatto scivolare il resto del costume arrotolandolo sui miei fianchi ed ha iniziato ad accarezzarmi il seno mentre io continuavo a massaggiarli il cazzo.

Poi con decisione mi ha afferrato per i fianchi stringendomi a se ed io ho mi ci sono avvinghiata agganciandogli le gambe dietro la schiena.

Una sua mano sotto l’acqua mi ha spostato la parte bassa del costume ed ha guidato il suo fungone dentro di me.

“…sbattimi …sbattimi forte…” gli ho sussurrato subito all’orecchio,tenendomi aggrappata a lui con le braccia intorno al collo

L’ho sentito posizionare per un momento meglio le gambe,come per darsi maggiore stabilita’,considerate tutte le onde e la corrente e poi,dopo aver afferrato il mio sedere con entrambe le mani,ha iniziato a muoversi.

Non era un ritmo violento come quello a cui mi aveva abituata,ma molto piu lento e cadenzato.

“…mmmm….mi fai impazzire piccola…ieri sera eri stupenda….” mi ha sussurrato

“….grazie papa’….continua cosi….cosi…mmmmm…”

“…ho visto il perizoma che indossavi….voglio comprarti un costume cosi….mmmm…”

L’aveva notato eccome…hihihihi…


Dopo circa dieci minuti il sig.Roberto si è fermato all’improvviso.

“….Elisa....c’e’ qualcuno sulla spiaggia che sta guardando da questa parte….”

Mi volto ed in effetti c’era un signore con un cane che si era fermato e ci osservava da lontano.
Da quella distanza era molto probabile che avesse intuito quello che stava accadendo anche se di certo con tutta quella schiuma non poteva vedere chi fossimo.

Come immagini Michele quella situazione mi intrigava parecchio...

“….papa’ non ti preoccupare….è qualcuno a cui piace guardare….tanto non ci vede bene da li….potrebbe pensare che io sia tu moglie….o la tua amante….perche’ non gli fai vedere bene come mi scopi….mmmm…” gli ho detto dandogli un morbido bacio sulle labbra

Lui mi ha guardato perplesso,non sapendo se continuare.

“…aspetta papa’….” gli ho detto staccandomi per un attimo da lui.

Ho afferrato i bordi del costume e me lo sono tolto tirando fuori dall’acqua di modo che l’uomo che ci stava guardando vedesse quello che avevo appena fatto.

“….rinfamelo dentro….papa’….….” gli ho chiesto riavvinghiandomi a lui nella stessa posizione di prima,a mo' di koala

“….scopami..scopami forte…” gli ho chiesto,appena l’ho sentito di nuovo dentro di me

“….Eli…Elisa…perche’ hai tolto il costume….ti potrebbe vedere…sei nuda….” mi ha chiesto ancora preoccupato,continuando a guardare nella direzione dell’uomo sulla spiaggia

“…..l’ho tolto cosi sa di sicuro cosa stiamo facendo….hihihi….fagli vedere come ti scopi la tua piccola nuora….immagina che ci sia il tuo amico Nino a guardarci…fagli vedere come mi scopi….mmmmm…” gli ho detto spingendo il bacino sinuosamente sopra il suo cazzo

Istantaneamente ha ripreso a farmi sua con maggiore irruenza di prima.
Mi sono stretta a lui,tenendo con una mano il costume,per non perdere l’equilibrio.
Il mio seno era schiacciato sul suo petto.

“….cosi…cosi….tutto fino in fondo…fammelo sentire….mmmm…” l’ho incitato

“…ci guarda ancora….papa’… ? “ gli ho chiesto affannata dopo un po’

“…si…è ancora li….”

“…bene….mmmm…continua a scoparmi….mmm…”

Avrei voluto che ci fossi tu a scoparmi tra le onde Michele….come quella sera alle terme….

Mi sono poi per un attimo girata per guardare in direzione dello sconosciuto,ed in effetti era ancora li a guardarci con il suo cane che intanto si era accucciato a terra.

Avevo voglio di sentirlo esploderle.

“….riempimi…riempimi mentre lui ci guarda…schizzami tutto dentro come volevi fare ieri….mmmm…..dai papa’…..” gli ho ripetuto

Mi ha penetrato a fondo per una decina di volte e poi ha raggiunto il limite.

“…oddio….Elisa…..sto per venire…..oddiooooo….”

Mi ha stretto forte a lui tenendomi sempre con le mani sul sedere,in modo che il suo fungone fosse tutto a fondo dentro di me ed e’ venuto riempiendomi come lo avevo incitato a fare e come desiderava.

Siamo rimasti un po’ in acqua fino a che lo sconosciuto si è allontanato ed è scomparso all’orizzonte con il suo cane.

Quando siamo risaliti in casa Carlo ovviamente non ha potuto evitare di prendere il giro il padre vedendolo arrivare senza le telline.

“….e le telline…? Ahhahahahha….” gli ha detto ironico

Il sig.Roberto si è limitato nuovamente a sorridergli sornione.

Tra me e me ho pensato divertita che in realtà per il sig.Roberto la pesca non era andata male…una bella tellina l’aveva presa….la mia….hihihi…e non era la prima volta….

E ora chissà quando mi riportera’ a pesca….hihhihihi…


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