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ELISA LA MIA PRIMA SEGRETARIA PARTE 8


di Norman111
23.08.2014    |    18.493    |    7 9.6
"Di solito esco in tuta e poi…ecco…..."

Quello fu purtroppo pero’ uno dei nostri ultimi incontri mattutini,di quel periodo cosi piacevole;periodo che era iniziato con il congedo dal lavoro per la gravidanza e che ora vedeva quel congedo terminare.
Elisa doveva tornare al lavoro.
Della piccola Clara durante il giorno cominciarono ad occuparsene a turno i genitori di entrambe.

Carlo,con l’arrivo dell’erede ( come lui abitualmente la chiamava ) , era diventato prevedibilmente ancora piu paranoico e gli spazi di manovra e di privacy della mia cara Elisa si erano ridotti,semmai fosse stato possibile,ancora di piu.

Nei successivi mesi ci sentimmo praticamente solo in chat,anche se quasi ogni giorno.

Come spesso capitava mi raccontava di tutte le fisse con cui il mio amico Carlo la ammorbava e della loro sempre piu monotona vita coniugale ora che c’era anche una figlia da gestire,ma gran parte della conversazione era incentrata prevalentemente su di noi e sulle fantasie che lei desiderava realizzare per me e con me,per farmi vedere quanto fosse “una brava zoccola”,termine che usava ormai con inaspettata disinvoltura.

Purtroppo arrivo’ l’autunno e gli unici contatti fisici che riuscimmo ad avere per acquietare quella gran voglia che avevamo uno dell’altro,e che tutte quelle fantasie raccontate avevano avuto solo che l’effetto di alimentare come un gran fuoco,furono solo un paio.

In occasione di una cena a casa da me,durante la quale riuscii a sditalinarla fugacemente sotto gli occhi inconsapevoli di Carlo,infilandole una mano tra le gambe mentre eravamo seduti a tavola ed uno splendido pompino con mega ingoio ( considerati i mesi di astinenza ) da lei regalatomi in una squallida toilette di una altrettanto squallida pizzeria,dove Carlo-braccine corte,aveva avuto la geniale idea di portarci.
Elisa era uscita a mollare la figlia per un attimo al mio amico e con un’abile manovra diversiva,eravamo riusciti ad infilarci in quel minuscolo bagno.

Troppo,troppo poco per placare le nostre voglie.

A metà Novembre il vecchio porco,il sig.Renzo,che era scomparso dai radar da diversi mesi,torno’ a farsi vivo,ed Elisa me ne mise immediatamente al corrente durante una delle nostre chattate mattutine.

“…Michele….mi ha mandato un messaggio il sig.Renzo….hihihih….” disse evidentemente contenta della notizia,la porcellina

“….vuoi che ti faccio leggere quello che mi ha scritto…. ? ” aggiunse

“…certo…”

Dopo pochi istanti mi arrivo’ il messaggio in copia sul mio telefono,che cosi recitava :

“….ciao ciccinina….è un po’ che non ci si sente,purtroppo sono stato fuori parecchio per impegni vari….tu batti sempre li in pineta….? ….ho una voglia matta di svuotarmi le palle e questo weekend sono giu’ a Roma….”

Il vecchio sembrava parecchio su di giri e decisamente intenzionato ad interrompere un evidente periodo di inattività sessuale;voleva chiaramente farlo con quella che doveva essere diventata la sua zoccola preferita,ovvero Elisa.

“…mi sembra molto agguerrito….” dissi,volendo vedere la sua reazione

“….hihihi…si è vero….pensavo non mi chiamasse piu....” rispose divertita Elisa,palesando chiaro apprezzamento per il ritorno in gioco del vecchio

“….gli hai già risposto…? “

“…no Michele…lo sai che aspetto sempre te per farlo….”

“…ok….procedi pure…pero’ questa volta scrivi tu quello che preferisci…”

“….sicuro Michele ?…non è che poi a te non piace….io voglio che tu sappia tutto….lo sai….”

“…ma certo….poi me lo fai leggere…ok ? “

“…ok!...allora gli scrivo e tra un po’ ti aggiorno….a piu tardi capo! ” rispose tutta entusiasta

Ero decisamente curioso di vedere come per la prima volta avrebbe gestito lei autonomamente la situazione.
E non tardai a scoprirlo.

Verso sera mi arrivo’ un primo messaggio di Elisa,e poi una serie di altri messaggi che erano quelli che si era scambiata durante il pomeriggio con il sig.Renzo

“….salve sig.Renzo….ultimamente non vado piu in pineta….” gli scriveva lei inizialmente

“…ah si….?....cazzo….quindi non batti piu ??...che peccato….una bella fichetta come te…” gli rispondeva lui,evidentemente sorpreso e deluso

“….ehm…no….cioè non proprio….sa con la bambina…l’università….e poi mio marito mi controlla sempre….”

“…ciccinina…non ho mica capito….batti ancora o no ?....lo devo sapere perché altrimenti mi organizzo diversamente…”

“….ehm si…qualche volta ancora ….ho…ecco…dei…clienti..sa ho sempre bisogno di un po’ di soldi….pero’ non posso piu andare in pineta,li ci andavo con l’autobus,e ora come le dicevo è tutto piu complicato…”

“…ah ok….e come fai con questi altri clienti ? “

“….mi vengono a prendere a casa la sera….”

“….ti vengono a prendere a casa ??...e come fai con il coglioncello di tuo marito….?? “ gli chiese lui a quel punto con tono sarcastico,evidentemente sorpreso

“….beh non accade molto di frequente….di solito li faccio venire a prendermi la Domenica pomeriggio davanti alla farmacia dietro l’angolo di casa,quando a mio marito dico che esco per andare al cinema con una mia amica che lui pero’ non conosce ….”

“…ahahahha…giusto il cinema….e brava la mia zoccoletta….allora facciamo cosi : Domenica verso le 16 ti passo a prendere e ce ne andiamo nella mia casa in campagna,ho proprio voglia di darti una bella ripassata…”

“…va bene sig.Renzo,pero’ non devo fare troppo tardi….”

“…non ti preoccupare ciccinina….mi raccomando mettiti bella in tiro….e niente intimo,ti voglio già bella pronta all’uso….eheheh….”

“….non lo so se è possibile…sa con mio marito….di solito esco in tuta e poi…ecco….mi cambio….”

“…ahahahah….. sei diventata anche bella furbetta….ma io ti voglio subita ben vestita da zoccola….quindi fammi una bella sorpresa e sapro’ ben ricompensarti con qualche bigliettone verde in piu’….”

“…va bene ci provero’…allora a Domenica…ricorda il mio indirizzo ? “

“…ma certo…” rispose lui concludendo la conversazione

Ero decisamente sorpreso dall’intraprendenza con cui aveva gestito l’appuntamento e soprattutto del fatto che avesse deciso di farsi a venire a prendere sotto casa.
Conoscendo pero’ i suoi gusti a riguardo,immaginavo che l’idea di farsi passare a prendere addirittura di proposito da un “cliente” la eccitasse particolarmente,proprio per il fatto che Carlo fosse cosi vicino.

“….che dici…sono stata brava Michele…?...hihihi… “ mi scrisse dopo un po’ lei

“….molto brava…ma come farai ad uscire di casa vestita come ti ha chiesto…? “

“....beh…Carlo Domenica pomeriggio prima delle 19 di solito non rientra,come sai passa sempre la giornata dai genitori e porta Clara con lui….loro sanno che io ho da studiare Inglese e che poi vado al cinema….hihihi….”

“….hai già pensato a cosa metterti…? “

“….si…avevo pensato di mettere il completo beige…”

“…no anzi….aspetta…non me lo dire….sarà una sorpresa…” la interruppi inviandole subito un messaggio

“…ok..! “ rispose tutta entusiasta dell’idea

“….pero’ per le scarpe ci penso io….” aggiunsi immediatamente dopo

“….ok!...pero’ posso fare una richiesta Michele… ? ”

“…certo….”

“…beh…le vorrei con il tacco piu alto possibile….”

La mia dolce porcellina,sempre piu calata nella parte di zoccola da strada,doveva avere in testa già un’idea ben precisa di come agghindarsi per il vecchio porco.

“…ma certo…ne cerchero’ un paio con un tacco super…sarai parecchio traballante…”

“….hihihihi….mmmh….si le vorrei piu alte possibile….” disse con un tono che tradiva chiaramente la voglia che aveva di quell’incontro

Finalmente eravamo tornati in azione,quelle conversazioni e soprattutto quelle situazioni,a cui nei mesi precedenti mi ero abituato come una droga,mi erano mancate troppo.

Durante la settimana trovai un paio di scarpe perfettamente adatte per l’occasione.
Erano dei sandali con un improbabile tacco 14 dorato,allacciati alla caviglia con qualche minuscola strisciolina di pelle beige per tener fermo il piede,in tinta con il colore del vestito a cui aveva accennato.

Li impacchettai e li inviai al suo ufficio come d’abitudine,mettendo nella scatola anche un piccolo walkie-talkie.
Date le precedenze esperienze con il cellulare,avevo infatti pensato di passare a qualcosa di piu tecnologicamente dedicato per ascoltare bene le loro conversazioni,soprattutto senza lo spiacevole rischio di cadute di linea o di esaurimento batterie improvvisi,considerato il loro ridotto consumo.

“….Michele le scarpe sono bellissimeeee….sono sicura che il sig.Renzo apprezzerà molto…hihihihi…” mi disse tutta contenta in chat la mattina del Venerdi precedente il weekend durante il quale era previsto il fatidico incontro

“….ma c’e’ anche una radiolina…tu pensi proprio a tutto capo!...ma come si usa….??...sai co’ ste cose sono parecchio imbranata…hihihi….”

“…non è una radiolina….è un walkie-talkie….da usare al posto del telefono…cosi posso ascoltare bene e starti vicino in ogni momento….dentro trovi anche le istruzioni,ti ho scritto come usarlo….”

Si trattava semplicemente di accendere il piccolo apparecchio e di lasciarlo in conversazione aperta sul canale dedicato che le avevo indicato sul foglio.

“…allora mi metto subito a studiarle capo! “

Quella Domenica mi presentai una decina minuti prima sotto casa di Elisa,parcheggiando poco distante dalla farmacia dove lei aveva dato appuntamento al vecchio.

Le inviai un messaggio informandola che ero arrivato e dicendole di predisporre il walkie-talkie come l’avevo precedentemente istruita,infilandolo poi nella borsa.

L’unica mia preoccupazione era che considerato il suo livello di imbranataggine con qualunque tipo di apparecchio elettronico,non riuscisse a farlo funzionare.

Le mie paure furono ben presto fugate quando avvertii dall’altoparlante della mia radiotrasmittente il portone di casa chiudersi e poi il nitido rumore dei tacchi delle sue scarpe scendere lentamente le scale del palazzo.

Poco dopo usci dall’androne.

Indossava un completo beige molto discreto : gonna al ginocchio,giacchetta abbinata e camicia bianca.
Le gambe velate da un paio di calze color carne,sottilissime ed irresistibilmente sexy.
La riga dei capelli,che in quei mesi si era fatta crescere poco sotto le orecchie con una sorta di taglio a caschetto,era tenuta ferma da una piccolo fermaglio a sinistra.
Sul viso un filo di trucco e un delizioso quanto delicato rossetto rosa chiaro.
L’unico elemento decisamente fuori dalle righe era quel paio di sandali dal tacco 14 che contrastavano in maniera molto intrigante con tutta quell’apparente morigeratezza.

Probabilmente aveva scelto quel completo per non dare troppo nell’occhio,considerato che era solo tardo pomeriggio e che quella zona a quell’ora era ancora piuttosto frequentata.

Giro’ il volto a destra e a sinistra alla ricerca del mio,finchè i nostri sguardi non si incontrarono per un attimo.
Mi sorrise maliziosa mordendosi il labbro inferiore.

Quel breve momento di intimità a distanza fu interrotto pochi istanti dopo dall’arrivo puntuale della Mercedes nera del sig.Renzo.

Si guardo’ per un frangente ancora intorno,come per controllare che nessuno la osservasse,e poi aperto lo sportello sali velocemente a bordo.

“….ciao ciccinina….ma come sei bella….e che buon profumo che hai….hai fatto crescere anche i capelli…” esordi lui evidentemente compiaciuto del suo abbigliamento e del suo aspetto

“…grazie sig.Renzo…” gli rispose lei mentre la loro auto si era messa già in movimento ed io avevo cominciato prontamente a seguirli a debita distanza

“…..mmmm…come mi sono mancata queste belle coscette….”

“ …..e guarda che belle scarpe che ti sei messa….devo dire che sei stata proprio brava…vedrai piccolina che il sig.Renzo saprà ben ricompensarti….ehehehe…” le disse lui mentre erano fermi ad un semaforo,allungando una delle sue mani grassoccie sul suo viso per darle un buffetto.

“…gr…grazie…”

“…ma questo bel completo dove l’hai preso….? “

“…è quello che ho messo al battesimo...di mia figlia….”

“……il battesimo….beh…e non hai invitato il sig.Renzo e i suoi amici ??...magari ci sarebbe stata l’occasione per darti un’altra bella ripassatina…ahhaha…”

Ecco dove l’avevo visto quel vestito…

“…beh veramente….ecco….non potevo proprio….” disse quasi giustificandosi Elisa di fronte a quell’assurda pretesa

“…ma nooo…scherzo ciccinina…lo so benissimo che quando una nella tua situazione deve battere per guadagnarsi un po’ di soldini,deve anche salvare le apparenze…e noi siamo molti discreti….lo sai no….? ”

“…s…si…e la ringrazio sig.Renzo…”

Tra queste chiacchiere e qualche altra amenità,la loro auto nel frattempo era appena uscita dal raccordo anulare per dirigersi fuori Roma su una stretta strada provinciale.

“….hai messo le mutandine e il reggiseno…? “

“…n…no…mi aveva detto di non metterle…” rispose lei quasi sorpresa

“…..eh brava la mia zoccoletta ubbidiente…dai….tirati su la gonna…brava….tutta…. cosi….mmmm….fammi vedere….” prosegui lui mentre continuava evidentemente a maneggiarle le cosce

“…cazzo….che bel pelo morbido hai sulla fica…lo sai che mi piace eh…piccola puttantella….? te lo sei fatta crescere apposta per me…eh ?? ….”

“….p…piano sig.Renzo…faccia piano…” disse lei sospirando e rispondendo evidentemente alla grossolana penetrazione di una delle dita di lui dentro la sua morbida micetta

“…sei bollente cazzo….comincio a pensare che battere ti piaccia proprio parecchio …ahahah…dai ora mettiti al lavoro che manca ancora un po’ a casa e c’ho il cazzo in fiamme….”

Sentii il rumore della zip dei pantaloni del vecchio e poi quello della fibbia della cintura.
Elisa si era messa chiaramente al lavoro come le era stato richiesto.

“…mmmm…brava cosi….leccalo….sii….come un bel gelatone….mmmm….ti porta a prendere il gelato il tuo maritino….? ”

“…s..si…il Sabato….mmm…pomeriggio….”

“….ecco…allora adesso leccalo come fosse quel bel cono che lui ti compra e guardami bene con quei bei occhioni….mmmm…cosi….brava….”

“….mmm…e…no…no…..piano…non mi far schizzare ora….che voglio allagarti per bene dopo…. “

“….mi…scusi…” sibilo’ lei tra un risucchio ed un altro,scusandosi evidentemente per l’eccessiva sollecitazione a cui le sue morbide labbra stavano sottoponendo quella verga

“….non ti preoccupare….allora dicevamo…il gelato…e quali gusti preferisci ? “

“….cre…crema e….zabaione…..” rispose Elisa dopo una breve esitazione,mentre era sempre piu rumorosamente impegnata a sollazzare il salsicciotto del vecchio

“…..mmm…si….la crema…secondo me piccola zoccoletta a te il gusto che piace di piu’ è la sborra…aahahah….vero ? “ le chiese lui eccitato e divertito

“….non…non saprei…sig.Renzo….” rispose vagamente lei

“….non saprei ?? …..ma se ho perso il conto dei preservativi che hai svuotato con quella boccuccia…ahahah…” tenne a sottolineare,ridendo grossolanamente

Poco dopo svoltarono per una piccola stradina sterrata che si inerpicava su per una collina in mezzi agli alberi.
Decisi prudentemente di rallentare e di lasciarmeli un po’ avanti,per poi riprendere il cammino dietro di loro qualche decina di secondi dopo.

“….eccoci arrivati…” disse lui aprendo poi poco dopo la portiera dell’auto

Quando anch’io arrivai nello spiazzale dove era parcheggiata l’auto,erano gia’ entrati in un piccolo casolare in pietra viva.
La zona era totalmente deserta ed immersa nel buio,ma decisi comunque di fermare prudentemente la mia macchina in prossimità di una zona alberata.

“……ti piace la casa….? ”

“…s…si…è molto bella sig.Renzo….”

“…vieni…siediti pure sul divano….che io prendo una cosa da farti vedere e mi faccio un drink…lo vuoi anche tu un bicchiere di gin…? “ prosegui’ lui,con la sua voce che ora sembrava proveniva da un’altra stanza

“…..grazie….non bevo molto …”

“….dai su fammi compagnia…mandane un giu un bel sorso che ti fa bene…” continuo’ lui ritornando nella stanza dove era lei

“….o..ok….” rispose un po' esitante Elisa

“…non ti piace…? “

“……si..ma è molte forte…non sono abituata….”

“….vedrai che ti ci abitui….dai ora fammi divertire un po’….”

“….vuole…che mi spogli…? ”

“…si ciccinina…..fatti vedere tutta….”

Avvertii di nuovo il rumore della cinta e della zip dei pantaloni del vecchio,probabilmente mentre lei era intenta a liberarsi degli abiti lui aveva preso a segarsi.

“….ferma….rimani cosi…con le autoreggenti e le scarpe….” disse lui,interrompendo evidentemente a un dato momento la sua svestizione

“….mmm…hai messo su ancora piu culo e fianchi con la gravidanza….e guarda che tette gonfie che hai….ma allatti ancora…. ? “ le chiese dandolo poi un rumoroso ceffone probabilmente sul culo

“…ahi….s….si…” rispose lei lanciando un gridolino

“…mmmm piccola zoccola….quanto mi fai arrapare….lo vuoi un altro bicchiere di gin cosi scaldiamo bene l’atomosfera….? “

“…o…ok “

“…ma anche queste belle scarpe le hai messe il giorno della cresima….? “

“…ehm …no…ecco veramente mio marito non vuole che indossi scarpe col tacco….”

Adoravo quando,anche se solo per qualche momento,ritornava ad essere la morigerata mogliettina che il mio amico Carlo conosceva ed amava.

“….ahahah…che cazzo di coglione….e quindi queste le usi solo per i clienti….”

“…si….le ho comprate da poco….”

“….ma brava la mia ciccinina….ora mentre finisci di bere,siediti qui vicino a me che ti voglio ciucciare queste tette fantastiche gonfie di latte…” disse iniziando poi a succhiarle rumorosamente il seno

“…ahi….pia…piano per favore….” tento’ di protestare non troppo convintamente Elisa,come a cercare di placare la sua irruenza

“….sono irresistibili…..piccola troietta….mmm…”

La borsa con il walkie-talkie doveva essere parecchio vicina a dove erano,per quanto i suoni provenivano forti e nitidi.
Ero decisamente compiaciuto per la scelta del nuovo mezzo tecnologico,che aveva senza dubbio il vantaggio di fami seguire come se fossi li presente le gesta della mia cara Elisa.

“….il drink …è forte….sig.Renzo….mi gira un po’ la testa….”

“….ahahahah….cazzo te ne sei fatto già quasi un bicchiere intero....te l’avevo detto che ti sarebbe piaciuto…….”

“….lo vedi quel tavolino…? “ prosegui lui

“…si….”

“…ora voglio che ci sali sopra e mi fai un bel balletto….”

“…mah…non so ballare molto bene….” provo’ ad obbiettare lei

“…questo lascialo dire a me….ciccinina…ora sali su quel tavolo e fai come ti ho detto….”

“…va bene…ma tolgo le scarpe…non vorrei rovinare….”

“…non ti preoccupare di quel cesso di tavolo,lo ha comprato quella stronza di mia moglie e non me ne frega un cazzo….e poi quelle scarpe da zoccola che ti sei messa sono perfette per ballare sopra un tavolino ed intrattenere i clienti…giusto… ? “ prosegui lui con un tono piu basso della voce,già segnato dall’alcol ingurgitato

“…s…si…” rispose lei sommessamente

“….brava….allora comincia a farmi vedere quello che sei fare che io ti metto un po’ di musica…”

Dopo poco si comincio’ a sentire un sottofondo di musica dance commerciale alquanto datata,accompagnata dai commenti di lui.

“…cosi…muovi bene i fianchi e il culo….....toccati le tette….”

“….lo vedi che sei brava…..dai ora scendi giu sulle gambe e spalancale….cosi…mmm…fammi vedere bene la fica…. ….siii…guarda che fica….che hai….mmm….”

“….ora girati e dimena quel culo da zoccola…..cosi…a tempo di musica…brava….piegati in avanti…e aprilo….fammi vedere il buco ….”

Quei commenti grossolani sulla sua performance.proseguirono per circa dieci minuti durante i quali il sig.Renzo,continuo’ a istruire i suoi movimenti su quel tavolino;poi evidentemente preso dal desiderio di dare finalmente sfogo alla sua eccitazione,la invito’ ad avvicinarsi a lui.

“…sei bravissima…ora pero’ basta con i balletti…. scendi e vieni che ho bisogno della tua boccuccia….”

“….mettiti qui in ginocchio davanti a me e datti da fare….” prosegui’ nell’istruirla

“…mmmm… cosi….ciuccia forte….” comincio’ poi poco dopo a mugugnare,appena Elisa si mise evidentemente all’opera

“….lo sai ciccinina….non sei male per niente come ballerina….”

“…gr…grazie…sig.Renzo…”

“….dimmi un po’….ti farebbe sempre comodo un bel gruzzoletto…come la volta scorsa ? “

“…s…si….”

“…beh…potrei organizzare un’altra serata con i miei amici…..con un balletto cosi li faresti morire….”

“….si…ma non posso piu….cioe’ non posso come l’altra volta….” balbetto’ timorosa Elisa,interrompendo per un attimo i risucchi

“….vuoi dire che non puoi farti schizzare dentro,piccola zoccoletta…? spiegami bene,ma intanto continua a segarmi il cazzo e a massaggiarmi le palle…. ” rispose lui con tono quasi paternale,intuendo quello che forse lei stesse per dire

“…s..si….ecco….non posso piu prendere la pillola e non vorrei che….”

“…capisco….beh….i miei amici pagano bene anche con preservativo…oppure potresti fare un gloryhole in un locale qui vicino Roma…sai cos’e’ un gloryhole…? “

“…ehmm...no…”

“….mmmm….cazzo….con queste manine da puttanella mi stai facendo morire…continua a guardarmi cosi….”

“…in questo locale di cui ti parlo c’e’ una cabina con degli specchi su tutti i lati;tu saresti all’interno e chi è fuori puo’ vederti ma tu non puoi vedere loro….sui lati della cabina ci sono dei fori…gli invitati infilano il cazzo in quei buchi e tu li spompini….piu pompini fai e piu soldini porti a casa...eheheh…” disse lui spiegandole eloquentemente di cosa si trattasse

“…non si parla certo delle cifre dell’altra volta….ma se vuoi organizzo….” tenne a specificare

“…va…va bene…pero’ potrei solo la Domenica… “

Avevo detto ad Elisa di gestire da sola quella situazione e stava continuando a farlo in modo sempre piu spregiudicato ed eccitante,probabilmente aiutata anche dall’alcol che stava avendo il suo effetto,come ebbi modo di verificare di li a pochi minuti.

“…..bene zoccoletta…ora pero’ ricomincia a spompinarmi per bene che non ce la faccio piu….voglio schizzarti in gola….”

“…..cosi….mmmm….da brava…continua a pompare…mmmm….mi raccomando quando schizzo manda giu tutto e continua a ciucciare che poi voglio farti subito la fica….mmmm…”

Elisa si limito’ a mugugnare un si di assenso.

“….…si…cosi…dai che arrivo….si….siiiiiiii…..cazzzoooo…schizzooooooo…aaaaaaaahhhh….ingoiala tutta puttanaaaa….” urlo’ animalescamente,tanto da far gracchiare l’altoparlante del walkie talkie

“….umffff….cazzo che sborrata…ne ho fatta un litro….” disse provato e soddisfatto qualche secondo dopo

“….l’hai mandata giu’ tutta piccola mangiasborra… ? “

“….s….si….sig.Renzo….”

“…apri bene la bocca fammi vedere…bene molto bene…..”

“….ora vedi quel CD appoggiato sul comodino….? prendilo e inseriscilo nel lettore che è li davanti….voglio farti vedere un bel filmetto…” prosegui con il fiato un po’ corto

Avvertii il rumore di un qualche oggetto in plastica,intuii che probabilmente si trattasse del telecomando del televisore.

“….perfetto…torna pure qui e siediti in ginocchio sul divano a fianco a me….cosi mentre mi spompini puoi seguire il film….”

“….posso togliere le scarpe ora...cosi...sono piu comoda…” chiese educatamente Elisa

Il tono della sua voce ora era decisamente piu rilassato e sexy,evidentemente l’effetto del secondo bicchiere di gin iniziava a farsi sentire sempre di piu.
Avevo l’impressione che a breve si sarebbe lasciata dietro alle spalle anche quel poco di contegno che fino ad ora aveva mostrato nel cedere il suo corpo alle brame di quel vecchio porco.

“….ma certo…mettiti comoda e datti da fare a farmelo tornare bello duro,che non vedo l’ora di sbatterti….”

Nel giro di pochi istanti dalla bocca della mia dolce Elisa ripresero ad uscire rumorosi e sempre piu intensi risucchi.
Ci stava dando dentro di brutto e con palese dedizione e il sig.Renzo se ne accorse.

“….ciccinina cazzo….sei scatenata oggi….mmmm brava….ora guarda un attimo davanti a te….che faccio partire il film….”

Dal televisore,si avverti’ la voce di un secondo uomo che diceva : “ eccoci qui con la nostra bella sposina incinta….allora fichetta…questa è la stanza dove dormite tu e il coglioncello ? “

Quella conversazione mi riporto’ immediatamente al giorno del matrimonio di Elisa.
L’avevo già ascoltata e si riferiva all’incontro di lei con i due amici fotografi del sig.Renzo,che quel giorno avevano provveduto a filmare tutto quello che era accaduto in quella stanza.
E ora il porco glielo stava facendo vedere per la prima volta.

“…guarda un po’ chi c’e’….ti ricordi ciccinina…. ? eheheh…” le disse lui divertito mentre intanto in sottofondo si continuavo a risentire i dialoghi provenienti dal film

“….ehm…s…si…mi vergogno un po’….” disse un po’ languidamente lei

“….ahahah….ma va dai….e poi mi sembra che quella scopata t’ha reso bene…giusto ?....quanto ti hanno dato alla fine… ? ”

“…due…duemila…euro….sig.Renzo….come aveva detto lei ”

“....eheheh i miei amici sono sempre di parola…. come sei bella con quel vestito da sposina….se non ero impegnato sarei venuto anche io quel giorno a sfondarti la fichetta….”

“….guarda come ci dava dentro il vecchio Umberto…cazzo….me lo stai facendo ritornare duro…..mmmm….cosi lecca bene la cappella….tutto intorno….”

“….peccato pero’ che non indossassi i tuoi bei occhialini….”

“….avevo messo….le lenti a contatto….” rispose lei

“…e come mai oggi hai messo di nuovo gli occhiali…. ?”

“….beh….ecco….il sig.Ezio mi ha detto che a lei piacciono….”

“….ahahah…ma che puttanella….mi vuoi proprio mandare in rovina….ahahah…comunque è vero quello che ti ha detto Ezio….mi piace molto di piu schizzarti in faccia con quelli indosso….”

“….pero’ oggi ho altri programmi….voglio allagarti per bene la fica….” disse lui con tono di voce basso e suadente

“….sig.Renzo…ma…non posso come le ho detto….neanche con mio marito….”

“….del coglioncello non me ne frega un cazzo,io voglio schizzarti dentro….dai facciamo cosi….aggiungo altri cinquecento euro a quelli che avevo previsto…ok ciccinina…. ? ”

“….dai fatti un altro bel bicchiere di gin….cosi mi lavori pure meglio il cazzo….e intanto ci pensi…ok ? “ insistette lui non avendo risposta da lei

“…va…va bene….sig.Renzo….” rispose alla fine un po’ incerta e con voce sempre piu languida

“…ecco…brava…bevilo tutto d’un sorso….cosi….e ora rimettiti al lavoro….leccami per bene le palle….”

“…sai quante belle cosine ti puoi comprare…con cinquecento euro in piu….anche per la tua figlioletta….” prosegui lui

Elisa si limito’ a rispondere con un mugugno,avendo la bocca evidentemente impegnata nel sollazzare i coglioni del vecchio.

“….mmm…cosi…strofinati le palle sulla faccia brava....cazzo….me lo hai fatto tornare già di pietra….dai vieni siediti qui sul divano che ora ti sfondo la fica per bene….apri bene le gambe……di piu …cosi….tienile sollevate…..cosi….metti le mani sui polpacci….brava……mmmm…”

“…mmmm…senti come sei calda cazzo….” disse compiaciuto quando penetro’ evidentemente dentro di lei

Elisa’ mugugno profondamente,la sua testa doveva essere appoggiata molto vicino alla borsa.

“…lo senti bene…piccola troietta…?...adesso te lo spingo fino in fondo….”

“.…pia…piano sig.Renzo….” disse appena lui comincio’ a farla sua

Dopo pochi minuti oltra ai mugugni cominciai ad avvertire chiaramente anche i decisi colpi del bacino di lui su di lei,accompagnati da un inconfondibile sciacquettio,segno evidente di quanto Elisa fosse eccitata.
Ed ovviamente anche lui non pote’ non accorgersene.

“….cristo….sei fracica come una vacca….lo senti come ti sbattono le palle sulla fica…eh zoccola….?

“….mmmm…s…si….” mugugno’ Elisa

“….mmmm….dai vacca…apri bene queste cazzo di cosce….cosi….mmmm….” disse con un tono di voce sempre piu alto ed eccitato,tale da coprire in parte l’audio del filmato che nel frattempo continuava ad essere evidentemente trasmesso dal televisore,filmato dal quale ogni tanto giungevano i pesanti commenti degli altri due vecchi porci che il giorno del matrimonio l’avevano posseduta

“….mmm….con una mammina cosi zoccola sono sicuro che anche tua figlia quando crescera’ non sara’ da meno …vero ciccinina ? “ le chiese lui morbosamente,ormai infoiatissimo

Elisa non rispose,ma si limito a continuare a mugugnare trattenendo a stento,l’evidente godimento che la stava travolgendo.

“….puttanella…ti ho fatto una domanda….allora…?? “ disse lui col fiato corto,diminuendo per un momento il ritmo dei suoi affondi

“….s…si… “ si limito’ a rispondere lei

“…si….cosa ? “ insistette lui con tono deciso e quasi crudele

“…sara’…sara’ una….zoccola….come me….” rispose lei

“….mmmm….piccola troietta mi fai impazzire…..devo sborrare…allora cosa hai deciso...?....li vuoi questi cinquecento euro in piu….? “ prosegui lui mentre aveva ripreso subito a fotterla in maniera decisa

“…va va bene…si…….” rispose sorprendentemente lei

Come avevo previsto l’alcol le aveva fatto perdere qualunque tipo di controllo ed ora era pronta a farsi venire dentro di nuovo con il rischio,per quanto basso vista l’eta’ del porco,di rimanere incinta una seconda volta.
La cosa mi sciocco’ decisamente quanto il breve dialogo riguardante l’occupazione futura della figlia,ma non potei non essere percorso da un brivido di eccitazione.
Ormai la morbosità di quelle situazioni mi aveva contagiato irrimediabilmente come un raro virus tropicale.

“….bene…allora adesso fai sentire bene al si.Renzo quanto vuoi ti schizzi dentro….stringi le gambe ai miei fianchi e appoggia i talloni dietro la mia schiena…cosi…come facevi nel video con il mio amico Ezio….”

Questo dettaglio mi fece intendere quanto da quel filmato si evincesse chiaramente che la mia cara Elisa avesse gradito quell’incontro infuocato con quei due vecchi poche ore prima di sposarsi.
E la cosa non era sfuggita al perverso animo del vecchio.

“….brava cosi….spingi sulla mia schiena con i tuoi bei piedini….fammi sentire quanto cazzo lo vuoi….devi guadagnarteli questi altri cinquecento euro….dimmelo cosa vuoi….dai….”

“…puo’…ven…venirmi dentro..sig.Renzo…” balbetto’ esitante ma sempre piu persa Elisa

“….mmmmm….troietta…vuoi che ti schizzi dentro eh….? “ disse ansimando sempre di piu e avvicinandosi palesemente all’orgasmo

“…si…si…puo’ schizzarmi dentro….mi schizzi dentro la…fica….” rispose lei ormai piu alcun freno,mano a mano che i suoi affondi diventavano sempre piu violenti

Avvertii lo stridere delle zampe del divano sul pavimento,evidentemente spostato dalle possenti spinte di lui dentro di lei.

“…si….dai cosi….zoccola….eccoti i tuoi cinquecento euro….apri la bocca e tienili fra i denti mentre ti allago la fica….cosi…brava …guardami ora…mmmm ”

“…eccomi…si cazzo…arrivo siiiiiiii…cazzoooo….ti allago puttanaaaaaaaaa……” urlo’ liberando il suo godimento

“….cazzo ciccinina…mi hai fatto sborrare come un maiale….se vuoi andare a darti una rinfrescata li fondo a destra c’e il bagno…” disse lui pochi sitanti dopo la fine della performance,con tono sorprendentemente gentile considerati i suoi standard

“….ok….grazie sig.Renzo….mi gira un po’ la testa….”

“…ehehehe…è normale….devi farci l’abitudine…guarda ti sono caduti i cinquecento euro….”

“…ops…mi scusi….”

“…non ti preoccupare,dalli pure a me che te li metto nella borsetta insieme con gli altri ducento per il bel pomeriggio che mi hai fatto passare….contenta… ?”

“…s…si…grazie sig.Renzo…”

Per un attimo,sentendolo smucinare nella borsa ebbi paura che potesse accorgersi del walkie-talkie,fortunatamente non ci fece caso.

Per qualche minuto la stanza rimase silenziosa mentre Elisa si era momentaneamente allontanata per andare in bagno.
Avvertii il rumore della zip dei suoi pantaloni,che sbuffando,si rinfilo’ e poi quello di un accendino,tipico della classica sigaretta fumata post-scopata.

“…eccola la mia bella ciccininaaa…” disse vedendola uscire dal bagno

“….vieni…vieni qui ….sulle mie gambe “ prosegui’ invitandola a sedirsi su di lui

“….mmmm….questo bel culo e queste belle tettine dure….mi manderai in rovina….”

“…ahi..grazie…sig.Renzo….posso….sistemare un po’ il trucco…? “ chiese Elisa in maniera piuttosto disinvolta

Era la classica frase che avrebbe potuto dire una ragazza che la strada la batteva per davvero,dopo aver soddisfatto le voglie del proprio cliente,ed era evidentemente proprio quella l’intenzione di Elisa,quella di farmi comprendere e capire quanto adorasse interpretare quel ruolo per compiacermi.
E sicuramente la buona dose di alcol che ancora scorreva nelle sue vene,rendeva le cose ancora piu facili.

“…certo ciccinina…fai pure…io intanto continuo a gustarmi le tue grazie….mmmm…”

“…bello questo rossetto…sai….?....mi piace come lo metti…come lo fai girare sulle labbra…cazzo…mi fai venire voglia di farmi fare un altro pompino…. mmm….“

“….sig.Renzo…non vorrei..ecco…che si facesse troppo tardi….”

“….che ore si sono fatte…?...le 18 passate…ok dai ci rincamminiamo….meglio evitare che il maritino ti crei problemi…rivestiti pure ciccinina….”

A quel punto accesi velocemente la macchina e col motore al minimo scesi per la strada che riportava alla via principale.
Mi accostai a fari spenti lungo la provinciale e attesi finchè non mi passarono avanti.

In quei circa dieci minuti di attesa non ebbi purtroppo modo di ascoltare le loro conversazioni,a causa probabilmente di un momentaneo disturbo delle frequenze.
Poi appena la loro auto mi soprasso’ ripresi a seguire i loro dialoghi.

“…senti ciccinina…senti come me lo hai fatto ritornare duro solo a guardarti quelle cosce....devo svuotarmi le palle prima di riportarti….” gli disse lui di nuovo con tono eccitato,quando ormai erano arrivati alle porte di Roma….”

“…sig.Renzo….è un po tardi…non vorrei…”

“….dai ti do altri 100 euro…ci fermiamo qui da qualche parte e facciamo una cosa veloce….eh ciccinina….? ”

“…va…va bene sig.Renzo…pero’ forse è meglio se arriviamo prima nella mia zona…cosi..ecco sono piu vicina e mi sento piu tranquilla…”

“….piu tranquilla ?….ma sei sicura ?...non è che poi qualcuno ti vede e lo va a dire al maritino…. ? ahahahahh….”

“….beh ci sarebbe un vecchio deposito abbandonato vicino dove abito ma è molto isolato e non viene quasi mai nessuno….”

“…mmm…interessante…ci porti i tuoi clienti… ?”

“…ehmm…si….qualche volta….e poi ecco…lo conosco perché tanti fa quando ero piccola ci lavorava un amico di mio papa’ e ci andavo a giocare….” rispose Elisa

Il fatto di averle lasciato totale carta bianca, e che ormai si trovasse piuttosto a suo agio in quel ruolo,si stavano rivelando due elementi essenziali nel rendere quel pomeriggio sorprendemente intrigante ed eccitante e soprattutto,dagli esiti ancora inattesi.

“….ecco…qui a destra e poi puo’ girare in fondo alla strada….sulla sinistra….” disse Elisa,pochi minuti dopo che erano passati davanti alla sua casa,indicandogli la strada per quel posto isolato dove si sarebbe dovuta consumare l’ultima prestazione della giornata

Spensi prudentemente i fari e li segui a distanza fino a che non li vedi entrare in quella sorta di deposito.
In realtà piu che un deposito era una sorta di discarica abbandonata,dove gli incivili abitanti della città eterna e maledetta,avevano preso la malsana abitudine di scaricarci ogni genere di schifezza.
Quel posto era talmente squallido,che il luogo scelto dal vecchio tempo prima,in occasione del loro secondo incontro,di fronte ai bidoni della spazzatura,appariva in confronto a questo come una località di villeggiatura.

In lontananza si sentivano urla e schiamazzi provenire dalle palazzine vicine,pero’ a parte questo era in effetti decisamente isolato.

“…..dai….piccola facciamo veloci che ce l’ho già in tiro….” disse lui spegnendo l’auto e mettendo mano alla cintura dei pantaloni

“….alzati la gonna e monta su di me che ci facciamo una bella cavalcata veloce….” prosegui lui

Dalla posizione in cui ero riuscii a intravedere Elisa montare a cavalcioni del vecchio e poi destreggiarsi nello spazio angusto del sedile del guidatore per meglio posizionarsi su di lui,che intanto aveva fatto scivolare indietro il sedile.

“…..mmmm…ecco…te l’ ho infilato tutto dentro…dai ciccinina ora muovi il tuo bel culo e comincia a scopartelo per bene….”

Poco minuti dopo che lei aveva iniziato a muoversi sinuosamente su di lui,si avvertii il rumore della suoneria di un cellulare.
Era quella inconfondibile e cafonissima del telefono di Elisa.

“…e ora chi cazzo rompe i coglioni….?? “ domando’ lui evidentemente infastidito

“….è il mio sig.Renzo….posso rispondere…? “

“…si pero’ continua a muoverti sul mio cazzo….non fermarti….” disse lui allungando una mano per accendere la luce interna dell’auto a che lei potesse cercare il telefonino nella borsa

Ora,con l’interno dell’auto illuminato potevo perfettamente godermi la scena,visto che mi trovavo in un angolo buio a non piu di trenta metri da loro.

Vidi Elisa guardare lo schermo senza rispondere per qualche secondo continuando a muoversi lentamente su di lui.

“…è…è mio marito….” disse lei evidentemente indecisa se rispondere o meno

“…ma che cazzo sto rompicoglioni…dai rispondigli…basta che ti sbrighi che io ho voglia di fotterti……” disse lui con tono stizzito

“….ehm..si….pronto amore…si certo…tra poco rientro…sto con la mia amica…siamo appena uscite dal…cinema….il tempo di arrivare….non ti preoccupare….” disse cercando di chiudere velocemente la conversazione

Nel frattempo aveva allungato la mano destra sul tettino per aiutarsi nello spingere il bacino piu a fondo sul cazzo del sig.Renzo

“…si lo so amore….non ti agitare appena arrivo le do la poppata….no…non ho il fiatone…è che ci stiamo sbrigando per…venire….a casa… ” prosegui rassicurante,riferendosi evidentemente al giornaliero allattamento della piccola Clara,per il quale il mio amico Carlo era gia’ entrato in ansia

“…a tra poco…” concluse chiudendo poi la telefonata

Nel frattempo lo smorza candela sul cazzo del vecchio Renzo aveva preso a farsi sostenuto e lui aveva cominciato a sbottonarle i primi bottoncini della camicetta

“….sig.Renzo…mi scusi…ma io ecco…dovrei rientrare…mio marito e’ molto agitato per mia figlia…devo darle la poppata…”

“…ma cristo santo!….che scassacazzi questo…cosi non va proprio…” disse gesticolando e alzando la voce,con tono decisamente incazzoso

Era chiaro che infoiato come era non ci stava a doversene rientrare a casa non essendosi scaricato a dovere come desiderava.

Elisa si accorse della situazione e cerco’ in qualche modo di porre riparo.
Era ovvio che non voleva indisporlo,visto e considerato quanto quegli incontri con il vecchio porco e la sua combriccola,fossero centrali nel darle e darmi piacere.

“…mi scusi sig.Renzo…se vuole possiamo recuperare la prossima volta….le….le rido’ i soldi non vorrei che….” disse lei a quel punto con tono sommesso e mortificato

“…….che lei magari…ecco….potesse cercare qualche altra ragazza…io ho necessità di questi sol….” agggiunse

“….ok…ok….ciccinina capisco la situazione…pero’ capisci anche me…il lavoro è lavoro...” rispose lui interrompendola

“…ha…ha ragione…mi scuso ancora….”

“…senti….facciamo cosi i cento euro te li tieni,pero’ io le palle me le devo svuotare….adesso mi faccio una bella sega rapida e ti schizzo in faccia su questi bei occhialini….ok ? “ disse accarezzandole poi il mento

“….li avevi messi apposta oggi vero ? non mi hai detto cosi prima ? “

“…s…si….”

“…ecco….allora rimetti seduta sul tuo sedile e abbassa lo schienale….”

Elisa esegui quello che era stato chiesto e si rimise seduta al suo posto,praticamente sdraiata con tutto lo schienale abbassato.

“….prendi il rossetto dalla borsa….che mi piace come te lo metti….voglio sborrarti in faccia mentre lo fai….”

Elisa si allungo’ un attimo in avanti per prendere il rossetto dalla borsa e poi inizio’ a passarselo sensualmente sulle labbra.

“….cosi va bene sig.Renzo ? “

“….bravissima….ora….sdraiati giu sul sedile e guardami….” continuo’ ad istruirla lui,posizionandosi in ginocchio nello spazio tra i due sedili e avvicinando il bacino a lei,mentre continuava a segarsi velocemente il cazzo

Dovetti spostare anche io il sedile della mia auto tutto indietro,per continuare a vedere il viso di Elisa,in quanto il corpo di quel panzone ora la sovrastava quasi interamente.

“….dai un bacio sulla punta della cappella…come quando dai la buonanotte al tuo caro maritino….”

Elisa allungo’ un poco il viso in avanti e poggio’ delicatamente le labbra sulla punta di quella verga massiccia e paonazza,dandogli un innocente bacio,se cosi poteva definirsi.

“…cosi….mmm…brava…massaggiami i coglioni cosi…..”

Notai proprio a seguito di quell’esternazione che Elisa nel frattempo con la mano sinistra aveva preso di sua iniziativa a smaneggiargli con solerzia e maestria,i gioielli di famiglia.

“….dai piccola zoccola…che sto per arrivare……cazzo….si…si…vengo…vengo….cazzooooo….sborroooooooooo….” urlo’ poi per la terza volta in quella giornata,scaricando diversi getti del suo seme sul viso di lei

“….cristo ti ho riempito la faccia di sborra…” disse compiaciuto guardandola e sbuffando,provato evidentemente dall’ennesima performance della giornata

“….non pensavo di farne cosi tanta alla terza…ti ho ricoperto gli occhiali….ahahahaha…” disse risistemandosi poi pesantemente sul suo sedile

Elisa fece per piegarsi in avanti,per prendere probabilmente dei fazzoletti dalla borsa,ma il sig.Renzo la interruppe.

“…aspetta ciccinina…questa sborrata colossale merita un bel video….cosi posso farlo vedere a qualche amico che magari verrà al Pinky per il gloryhole…qualche presenza in piu vuol dire qualche soldino in piu…che ne pensi eh ? ”

“…va….va bene…sig.Renzo…pero’….”

“…non ti preoccupare…ora guarda bene in direzione del telefono…fatti riprendere bene…” disse subito lui dopo aver velocemente impugnato il suo cellulare ed averlo avvicinato a pochi centimetri dal suo viso

Elisa si limito’ a lasciarsi riprendere rimanendo distesa con la testa appoggiata sul sedile.

“…ora dai una bella pulita ai tuoi occhialini…con la lingua….mica puoi andare a casa dal tuo maritino conciata cosi…”

Dopo un breve attimo di esitazione li sfilo’ e comincio’ a fare quello che le era stato chiesto,passando lentamente la lingua sopra le lenti degli occhiali,dove evidentemente diversi schizzi del seme del vecchio si erano depositati.
Per quanto non potessi apprezzare i dettagli del suo sguardo a causa della relativa distanza a cui mi trovavo,la luce accesa all’interno dell’auto mi aiutava a seguire piuttosto bene quello che stava accadendo.

“….mmm…bene cosi…succhia via tutta la sborra….fai vedere ai nostri amici quanto sei brava….raccogli anche quella che hai sul viso…” prosegui’ nell’istruirla su quello che doveva fare mentre continuava a riprenderla

Intravidi le dita di Elisa raggiungere il suo viso per poi ritornare lascivamente alle sue labbra.

“…brava ciccinina….fai un bel sorriso ai nostri amici che ora ti riporto a casa…cosi…perfetto…” disse poi lui chiudendo il telefonino

“....domani lo inviero’ a qualche amico fidato vedrai…Domenica ci sara’ il pienone di cazzi….ahhaha.. ti faro’ fare un bel po’ di soldi…..contenta ? “

“…gr…grazie sig.Renzo…”

“…pero’ mi raccomando niente piu telefonate di quello scassacazzi di tuo marito anche perché ne avrai per almeno quattro o cinque ore….e non voglio fare figure di merda con i miei amici…”

“…si…non si preoccupi…non accadra’ piu…” rispose lei accondiscende,mentre si rinfilava gli occhiali

“…bene…dai tira su il sedile che ti riporto a casa….”

Seguii la loro auto a debita distanza fin sotto casa all’altezza della farmacia,dove il vecchio si fermo’ con il motore acceso.

“….allora ti passo a prendere Domenica pomeriggio alla stessa ora….mi raccomando l’abbigliamento…mi devi far fare bella figura….”

“…va bene sig.Renzo….a Domenica…” rispose Elisa aprendo lo sportello

La osservai scendere dalla macchina e poi con passo svelto dirigersi verso l’ingresso del palazzo.
A breve sarebbe stata di nuovo a casa ad allattare sua figlia come una brava e perfetta mamma.
Ed era proprio questo che mi faceva impazzire di lei.
La morbosità del suo agire e la spregiudicatezza nel farlo per compiacermi e provare piacere.

Gli avvenimenti che si prospettavano a venire nel breve orizzonte temporale di una settimana,non poterono che regalarmi l’ennesimo brivido di eccitazione mentre ripartivo in direzione della mia abitazione e componevo sul telefonino un sms da inviarle per avere l’usuale breve resoconto sulla giornata clandestina appena trascorsa.
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