tradimenti

Ferie 1.0


di pepperone
19.09.2014    |    15.304    |    3 7.5
"Su un fianco mi metto subito al lavoro, la assaggio, è dolce, liscia, profumata..."
“Amore sono troppo stanca, io vado a letto!” la serata non inizia nel migliore dei modi! Io “Anche io mi sento stanco, però di andare a letto come le galline non me la sento proprio!!”. Il sole sta calando l'aria si sta rinfrescando finalmente, il caldo della giornata è stato assillante, 40° e vento caldo. Effettivamente non sono tanto in forma per uscire ma il mio amico di mille uscite mi vuole a tutti i costi portare a bere una cosa. Non posso non andare! Dopo cena verso le dieci ci becchiamo sotto casa e lui mi fa segno che è ora, però non è solo, con lui c'è un'amica sua che non ho mai visto. “Amore io esco vado a prendermi una birra con lui ma non faccio tardi, sono stanco” questa è stata la classica frase del tipo “le ultime parole famose”!!!!
Ci avviamo verso la spiaggia con fare molto calmo, che diavolo, siamo in ferie. Nel tragitto l'atmosfera è rilassata, c'è fealing tra noi tre, lei è molto carina e simpatica. Arrivati apriamo le danze con vodka per tutti!!! Poi si prosegue con vodka. L'aria fresca si scalda immediatamente, i discorsi si fanno molto più personali e le distanze si accorciano. Una pacca sulla spalla, una mano sulla gamba, una carezza. Devo dire che lei è veramente affascinante, una donna molto particolare, mascolina sotto alcuni aspetti ma molto attraente. La vodka va a fiumi e scioglie alcuni nostri freni così decidiamo di andare a vedere il mare, partiamo noi tre, lei in mezzo a noi, sottobraccio. Sento il suo profumo, il suo calore e non sono il solo a sentirlo, lo sente anche il mio fratellino! Mi sta salendo una voglia!
Lì, in riva al mare, con la luna che si specchia nella calma acqua tiepida il primo a capitolare è il mio fido compagno di avventure. K.O. Neanche il tempo di chiedergli se si sentisse bene. Lei guarda lui, poi me “non avrai mica paura di rimanere solo con me?” sorridendo mi incalza. “In realtà dovresti avere più paura tu di rimare con me!” rispondo. Lei “che ne dici di sdraiarci un po qui prima di svegliarlo?” domanda. “Perché no”.
Ci sdraiamo uno a fianco all'altro, i miei indumenti leggeri si muovono al mento leggero della notte, il suo profilo nel buoi è incantevole e le distanze tra di noi non sono così insormontabili visto la dose di alcool ingerito. Quando si gira a guardarmi, deve aver letto tutto nel mio sguardo “Credo che la serata si movimenterà abbastanza...” inoltre la sua occhiata al mio pantaloncino fuga ogni sospetto, ero abbastanza eccitato.
Nella vita ci sono degli attimi in cui le cose ti accadono e tu le vivi pienamente salvo poi in un secondo momento ricordartele in terza persona, quasi come non fossi tu quello del ricordo...
La sua mano va dritta alla mia cintola, mi tira a se, la sabbia si insinua inesorabile all'interno dei miei abiti mi sollevo sul gomito e mi avvicino alle sue labbra, ci sfioriamo, ci tocchiamo, le lingue iniziano la più antica delle danze. La pomiciata è stata molto costruttiva, sentivo l'odore dell'alcool nel suo respiro, il profumo della sua pelle, il suo calore e la sua voglia. Intanto le nostre mani stavano perlustrando i corpi vogliosi, tesi, la mia t-shirt è volata dietro le nostre tese la sua è salita fino al collo, le nostre patte hanno capitolato. Ci stacchiamo e ci guardiamo, la domanda muta che ci facciamo è esplicita, siamo sicuri di andare in fondo? La risposta non è stata neanche abbozzata salvo manifestarla rabbiosamente, lei si abbassa tutto mostrandomi una liscia visione paradisiaca, fantastica creatura la donna, non resisto la devo leccare avidamente, mi ci fiondo ma lei mi ferma, “non vorrai mica lasciarmi a guardare il firmamento mentre tu ti diverti?” afferro il messaggio. Mi sfilo tutto e nudo come un verme mi metto al suo fianco con la testa all'altezza della sua micetta e con il mio fido fratellino a portata della sua bocca. Su un fianco mi metto subito al lavoro, la assaggio, è dolce, liscia, profumata. Lei mi stuzzica, mi lecca prima la punta, mi afferra l'asta me non prende ancora provvedimenti seri. Il risultato è che io ancora più carico affondo la mia lingua il lei quasi a voler trovare l'uscita di sicurezza. Sento che le piace, ora parte anche lei, lo prende in bocca, lo succhia, con una mano mi accarezza il corpo, poi mi massaggia i genitali. Il mio orgasmo non tarda ad arrivare, la inondo, lei non fa una piega anzi sento che si dimena, il suo orgasmo è quasi simultaneo ma più violento, è scossa mi afferra per la testa e mi spinge a se, quasi mi fa male, ma poi si stende la mano inizia ad a accompagnarmi dolcemente, il suo corpo non è più in tensione. Non ha mai smesso di succhiare durante l'orgasmo, lo sento ancora tutto nella sua bocca. Quando mi stacco da lei la sua mano me lo afferra e mi sega dolcemente, non è ancora del tutto floscio. Lei sorride dolcemente, ha l'occhio perso nel godimento. La pausa dura poco, ho voglia di lei almeno quanto lei di me! Mi ritutto sulla sua micia, sento il gusto del suo amplesso. Mi piace, il suo clitoride è duro, lo succhio, lo lecco. Le allargo le labbra e mi insinuo dentro con lingua e dito. Quando le dita diventano due torno a leccarle il grilletto, lei ansima, è vicina al secondo. La sua mano è di nuovo piena della mia voglia, ora è pronto per lei. Aspetto che venga di nuovo prima di staccarmi. Quando il suo respiro torna normale mi stendo su di lei e la penetro dolcemente, quasi avessi paura di farle male, entro facilmente, è un lago. Lei mi bacia. Le mie spinte si fanno più decise e profonde, le piace, ma spesso mi fermo, lo sfilo quasi del tutto per poi riaffondare. Sto giocando con lei e lei apprezza molto. Mi sussurra all'orecchio di fare forte! Allora come un animale senza briglie parto a martellarla senza pietà. Lei mi ficca le unghia nelle natiche e mi tira a sé con forza, la sento venire forte, le contrazioni attorno al mio aggeggio sono terribili. Io non posso resistere ancora per molto, anzi vengo mentre penso di non resistere per molto ancora. Ma in tutto questo ci ricordiamo del nostro caro amico abbandonato sulla sabbia qualche metro più in la... sarà sveglio? Mezzi nudi e sudati ci avviciniamo e lui russa come pochi! Io decido che vista l'ora tarda bisogna svegliarlo e le chiedo di farlo lei, io vado un attimo in bagno, prima mi sistemo. Mentre vado verso il bagno incontro una mia ex in vestitino corto e tacchi a spillo, non male. Lei mi riconosce, mi saluta e attacca bottone. Mi invita a sedermi e si siede al mio fianco, il vestitino man mano che parliamo sale sempre di più, il mio sguardo viene rapito da quelle due cosce socchiuse. Lei ad un tratto mi chiede se volessi andar via, il messaggio che recepisco è un altro. Effettivamente devo andar via, ma non con lei... sto incasinando fin troppo la serata, senza considerare che in spiaggia mi stanno ancora aspettando... devo decidere in fretta. “Ok andiamo, dammi uno strappo a casa perché sono a piedi” ecco quello che sono riuscito a dire. Salgo in macchina, lei prende posto, ma il vestitino non ne vuole sapere di andare giù. Mi porta in un posticino tranquillo, parcheggia, spegne l'auto e si gira verso di me “Ovviamente prima di accompagnarti vorrei riprendere quel discorso che abbiamo lasciato in sospeso due anni fa” Io “In realtà non l'abbiamo lasciato in sospeso, solo non ci siamo più beccati!” Inutile contraddire una donna! Così lei si tira su il vestito, non che fosse giù, e se lo sfila da sopra, indossa solo un perizoma rosa molto sexy. Il seno è come lo ricordavo, inizio a succhiarle il capezzolo destro e con la mano destra le palpo il sinistro, la mia mano sinistra traffica con il suo culo. So che di prendermelo in bocca non se ne parla neanche, a lei non piace il sesso orale. Salgo a baciarle il collo mentre penso questo, la mia mano dal seno scende in mezzo alle gambe, depilata e bagnata. La bacio in bocca e la penetro con un dito davanti e uno dietro. Le nostre lingue combattono mentre lei si arrende ad un orgasmo lento e umido. Mi allontana, mi ribalta il sedile, si avventa sul mio pantaloncino e lo apre, mi sfila la mutanda e si inerpica su di me, si impala e mi guarda, mi prende le mani e se le porta alle natiche. Io mi insinuo nel suo buchino posteriore mentre lei si muove su di me, prima lentamente, poi con foga. Mi sta scopando come un'ossessa! Viene su di me, mi bagna il basso ventre. Si solleva, se lo sfila e con agili movimenti mi da le spalle, si sdraia sul mio petto e si penetra dietro, si muove su di me, una mano va alla passera e una al seno. Continuo a maneggiarla mentre sento che sto per scoppiare, la bacio dietro al collo, sento dal dito che anche lei sta per arrivare. Scoppio in un orgasmo furioso, spingo da sotto. Lei apprezza, anzi mi tira a se con le mani. Poi ci distendiamo sul sedile della macchina, l'una sull'altro. I respiri sono ancora affannati, c'è un'umidità pazzesca in auto. Abbassiamo del tutto il finestrino e lui era lì, col cazzo in mano che ci guardava. Io rimango un attimo scosso, lei neanche un po, anzi si gira sul fianco mostrando allo sconosciuto il suo culo. Mi sussurra che a lei piace essere guardata mentre fa sesso. Lui apprezza perché schizza a terra il suo interesse e dopo si riveste e senza dire una parola si gira su se stesso e se ne va. Lei si ricompone e si mette al suo posto, accende l'auto e mi accompagna a casa. Come prima serata non è poi andata tanto male. A casa mia moglie dorme, io mi lavo e vado a letto zitto zitto. Il suo respiro è leggero, sul letto è mezza nuda, la mutandina è spostata, lascia intravedere la sua micia. Non resisto la devo leccare!
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