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In palestra con uno sconosciuto (parte 5)


di Milla90
17.09.2014    |    51.152    |    24 9.5
"Federica ed io stiamo studiando per un esame che avremo domani..."
Da dopo quel pompino in bagno la mia vita è cambiata. Mi venne addosso e per non sporcarmi completamente il top che indossavo, avevo cercato di ingoiare il più possibile, ma non era comunque bastato. “Quanto sono stata puttana.” Quella volta nessuno mi aveva obbligata, avevo preso io l’iniziativa di mia spontanea volontà e avevo tradito il mio ragazzo una volta ancora. Rajid rimaneva costantemente nei miei pensieri, e più ci pensavo, più mi veniva voglia e lui meno s’interessava a me.
E’ di nuovo passata una settimana da quella volta in bagno e io non sono più stata con Rajid da quando sono stata a casa sua. Da quel giorno il mio non ragazzo non riesce a soddisfarmi in alcun modo. Io amo Luca, ma non riesco a farci nulla se non provo più niente facendo l’amore con lui.
Federica ed io stiamo studiando per un esame che avremo domani. E mentre studiamo i nostri cellulari sono li davanti a noi. Arriva un messaggio sul mio, e totalmente ignara di quello che sta per accadere lo afferro e apro. Il numero è di uno sconosciuto, non collego subito che possa essere di Rajid ed apro la foto inviatami. Un cazzo enorme mi si para davanti. E’ un selfie di Rajid che tiene in mano il suo grosso uccello nero. Guardo subito Federica e noto che anche lei sta fissando la foto. In fretta nascondo il cellulare.
- Cosa guardi? – le chiedo piuttosto irritata e spaventata che abbia potuto capire qualcosa.
- Chi è quello? Perché ti manda le foto nudo? – mi guarda con aria stupita.

Federica è una ragazza alta come me, pressappoco 1.77, è magra e ha lisci capelli corvini che le arrivano fino al sedere. E’ sempre stata una ragazza che ha cambiato molti fidanzati da quando ci conosciamo, è il classico prototipo di Dark Lady, una mangiatrice di uomini. Li prende e poi si stufa nel giro di un anno. Però nonostante questo, ammetto che sia sempre stata una ragazza che si innamorava davvero dei propri ragazzi e che cercava sul serio di far funzionare le proprie relazioni. Al contrario mio, non ha mai messo le corna a Marco, il suo attuale ragazzo. Mentre io… Bhè, io mi scopo un indiano ben più vecchio di me.
Con Federica ci conosciamo dalle medie, e abbiamo fatto il liceo e ora l’università assieme. Siamo amiche per la pelle, diciamo, e ne abbiamo passate tante. Come dicevo: siamo alte uguali, ma io ho la pelle marmorea come sapete, mentre lei ha una carnagione un po’ più scura ed ama truccarsi più di me. Le piace molto truccarsi gli occhi con lunghe strisce nere ai lati e del rossetto rosso vivo sulle labbra. Io ho un culetto più carino e sodo, il suo pochino più grosso, mentre invece io non ho quasi seno, e lei ha una buona terza abbondante.

Cerco di deviare la sua domanda, ma non c’è verso di distrarla. Decido di lanciarmi e dirle la verità, cominciando dal farle vedere la foto.
- E tu ti lasci scopare da questo maiale? –
Le racconto tutta la storia, di come era iniziata e di come stava finendo. Le confesso cosa provo quando Rajid mi scopa e lei prima preoccupata, poi più schifata che altro si offre di aiutarmi.
- Dici davvero? – chiedo intontita e vergognata.
- Ma certo! Non puoi tradire Luca solo perché questo Rajid è dotato come un cavallo. Non esiste. Tu ami Luca? – mi fissa negli occhi.
- Certo che si, ma… -
- Niente ma! Cosa mi diresti se scoprissi che tradisco Marco con un altro uomo solo perché questo ha un uccello enorme? –
- … Credo che cercherei di farti ragionare… - dico io, tutt’altro che convinta.
- Esatto! Ed è quello che farò io con te. Dove abita questo tipo? Andiamo a fargli una visitina e assieme gli diciamo che non ne vuoi più sapere e che ti deve lasciare in pace. Poi torniamo di corsa qui e ripassiamo per domani. – mi spiega estasiata e contenta di potermi aiutare.
- Io non… D’accordo, mi ci voleva una pausa. – mi convinco, contenta di poter rivedere Rajid, e allo stesso tempo speranzosa che potesse essere davvero l’ultima volta che lo avrei visto.
Scrissi al mio stupratore che stavo arrivando a casa sua e lui mi rispose un banalissimo: “ti aspetto..”
Indossiamo entrambe degli shorts di jeans, entrambe 25’enni nel pieno della nostra bellezza. Io bionda con i capelli mossi e sciolti che mi arrivano a metà schiena. Lei capelli neri e lisci che le arrivano fino alle natiche. Lei una canotta nera e qualche collana e braccialetto. Io una canotta bianca e dell’intimo bianco molto semplice.
Arrivati sotto casa di Rajid, Federica comincia a storcere il naso.
– Dove vive questo? Nel Bronx? – mi chiede. Dovete sapere che è una ragazza molto snob, più snob di me.
Sembra le faccia schifo persino respirare l’aria dell’ascensore che ci porta all’appartamento di Rajid.
Il mio cuore batte all’impazzata mentre suono il campanello.
La porta viene aperta dall’interno e ci si para davanti l’uomo indiano completamente nudo e con il cazzo in completa erezione. Così duro da sembrare roccia lavica che punta verso il soffitto. Appena lo vedo cominciano a tremarmi le gambe per l’eccitazione e lo stomaco mi si chiude. Lui guarda Federica e senza nemmeno darci troppo peso si rivolge a me – potevi dirmelo che portavi un’amica. Entrate! – si mette di traverso per permetterci di entrare.
Federica intanto è rimasta ammutolita a fissarglielo con le mani davanti alla bocca, con ancora gli occhiali da sole addosso.
Io entro notando che di profilo sembra ancora più lungo.
Federica invece parte con una minaccia: - tieni lontano da me quell’affare o giuro su Dio che ti ammazzo seduta stante. –
Rajid ride e ci fa accomodare in salotto.
- Forse è meglio che tu ti vesta – gli suggerisco, mentre lui si siede comodo sulla sua poltrona di pelle.
- Sto bene così, grazie – e comincia a toccarsi con una mano, mentre ci fissa.
Federica si guarda attorno disgustata e porta gli occhiali sulla testa, tipo cerchietto per i capelli, tenendo sempre la borsa al gomito.
- Immagino non sia venuta qui per farti scopare allora. Almeno che la tua amica non si voglia unire alla festa. – parla mentre con la destra tira giù la pelle del suo cazzo, liberandone la cappella e mostrandolo in quasi tutta la sua lunghezza.
- Sono fidanzata! Non sono qui per… - comincia Federica, ma viene subito interrotta.
- Anche tu fidanzata? Ma che avete voi ragazze che a 25 anni pensate di essere già sposate e non vi godete la vita? – si tocca le palle e il cazzo pare ergersi ancora più dritto di prima.
- Non sono affari tuoi! Camilla ha chiesto il mio aiuto per dirti che vuole finirla. Non ha più bisogno di te. – dice Federica convinta, alzando il tono della voce. Lui mi guarda con sguardo interrogativo, - sicura di non aver più bisogno di questo? E’ da quando ti ho mandato il messaggio che ce l’ho così! –
Io non faccio tempo a rispondere che Federica scoppia in una fragorosa risata.
- Vorresti farmi credere che è un’ora che ce l’hai così? Ma fammi il favore –
A quel punto intervengo io – ce l’ha sempre così quando è eccitato e non gli finisce un erezione prima dei tre o quattro orgasmi a dire la verità –
Federica rimane stupita dal mio intervento in difesa di Rajid e ancora più stupita da quello che le ho detto.
-Scherzi?- mi chiede seria, fissandoglielo.
- No.. – dico io – purtroppo non scherzo –
Rajid intanto prende a masturbarsi con entrambe le mani guardando Federica negli occhi e muovendo il bacino come se stesso penetrando qualcuno.
Federica lascia cadere la borsa e si lascia sfuggire un suo pensiero – è ancora più grosso nella realtà…. Supera tutti i miei ex messi assieme… -
- Lo so… - rispondo io sconcertata.
Rajid decide che è il momento di agire – come ti chiami tu? –
- Federica –
- Federica vuoi bene a Camilla? –
- Certo che si! Ci conosciamo da una vita… - risponde la mia amica non sapendo dove l’indiano voglia arrivare.
- E allora perché non lasci che goda dei piaceri della vita? – Rajid comincia a toccarsi più forte.
- perché non è giusto! Lei ama un altro… - spiega Federica.
- Lei ama un altro, ma prova una pulsione naturale verso di me. Sa che io posso darle un piacere che non ha mai provato prima… - Rajid assume uno sguardo accattivante.
Io continuo a fissargli il palo d’ebano che ha tra le gambe e sento le mie mutande inzupparsi.
- Lei non è il tuo giocattolo, Cami diglielo! – Federica mi sprona a prendere una decisione.
E’ il mio momento, posso finalmente chiudere tutto e tornare a vivere un’esistenza normale, ma il mio amante interviene – Principessa, o vieni qui a prenderlo in bocca o esci subito da questa casa e non tornerai mai più –
- Forza Cami! Avanti! – insiste la mia amica.
Io la guardo, poi guardo lui. Non esiste un mondo dove possa fare a meno del piacere che lui riesce a regalarmi, così corro da lui e in preda al desiderio mi inginocchio e subito lo prendo in bocca. Appena sentito il suo gusto, il suo odore e il suo calore mi tranquillizzo e comincio a leccarlo pian piano. Il solo averlo in bocca ed essere tra le sue gambe mi fa bagnare ancora di più. Ora sento i miei umori colarmi lungo le cosce e Federica se ne accorge subito e riesce a dire – Tu ti eri bagnata…. Solo guardandolo? –
Io non rispondo, ormai totalmente occupata a dare piacere al mio stupratore e ad assaporare il suo grosso uccello.
Rajid mi aiuta con le mani sulla nuca e cerca di infilarmelo in gola. Io comincio a tossire e mi stacco per riprendere fiato, mentre con le mani lo masturbo.
Vedo che con la mano destra afferra qualcosa dal tavolino e si alza, mentre io non lo lascio andare un secondo e continuo a succhiarlo forte.
- Federica, vieni qui, avanti… Visto che non riesci a togliergli gli occhi di dosso, tieni questo metro, misuralo-
Federica rimane interdetta, ferma a fissare la sua migliore amica succhiare il cazzo di un uomo indiano ciccione e puzzolente. Le mie mani bianche, attorno alla sua asta marrone come un tronco d’albero, sono uno spettacolo davvero sexy.
Poi si avvicina e dice – non era quello a cui stavo pensando… -
- no certo, ma così ti toglierai questa curiosità – le risponde lui ponendole in mano il metro.
Federica si mette vicino a noi, io sempre in ginocchio lascio andare l’asta. Il cazzo di Rajid si erge curvo verso il soffitto, duro come la roccia ed imponente come una statua greca. La mia amica srotola il metro e lo mette vicino, facendo ben attenzione a non toccarlo. Quando riesce a prendere la misura, esclama lasciando cadere il metro – 27 centimetri… -
Rajid si mette a ridere e le afferra di scatto i capelli – ora aiuta la tua amica –
- Non posso, sono fidanzata – dice lei dolorante.
- Afferra il mio cazzo e aiuta Camilla! – grida lui strattonandola dai capelli e facendole davvero male.
Federica senza scelta con la destra afferra l’asta piena di saliva di Rajid e comincia a far scorrere la mano lungo tutta la sua lunghezza e anche io posiziono una mano davanti alla sua iniziando a masturbarlo. Il suo uccello è talmente grosso che non riesco a fare il giro completo con la mano e Federica pare accorgersene ma sta zitta e comincia a piangere in silenzio, così mi faccio forza e dico – Lasciala in pace! Lei non c’entra… tu hai me! –
L’uomo indiano più veloce che mai mi molla uno schiaffo e afferra anche me per i capelli – Ora finite entrambe il lavoro o giuro che non tornerete più a casa! -
Sembra serio, così taccio e continuo a lavorarlo aiutando Federica nello stesso intento.
- Non fa niente Cami… - comincia Federica in tono rassegnato e triste – solo una sega orribile mostro! Poi ce ne andiamo e stai pur certo che non ci rivedremo più! –
- Questo è da vedere… - dice Rajid mentre comincia ad ansimare. La situazione deve averlo eccitato parecchio, così si siede e credo si prepari a venire.
La sua cappella si inturgidisce ancora di più e il suo cazzo si irrobustisce ancora un po’ ergendosi come una statua di legno tra le nostre mani.
– vi conviene togliervi i vestiti o vi riempio questa volta –
- non farò nulla di tutto ciò! – esclama Federica
- Fai come dice! – intervengo levandomi il top e rimanendo in reggiseno bianco – Quando viene potrebbe riempire dei secchi interi – le spiego poi.
Federica guardandomi stranita segue il mio consiglio e si leva il top nero, liberando il suo seno gonfio in un reggiseno di pizzo nero.
Rajid la fissa mente continuiamo a segarlo entrambe, io piazzo anche l’altra mano sulla sua cappella a questo punto per velocizzare la cosa.
- Non mi avevi detto che Federica fosse così carina… - dice Rajid chiudendo gli occhi e mollandoci i capelli.
SI aggrappa alla poltrona e inarca la schiena, il suo cazzo sale davanti ai nostri occhi, le sue vene sembrano lavorare il doppio di prima ed esplode tremando. Il suo sperma schizza in aria come l’acqua dalla pompa dei pompieri. Si sparge tutto attorno a lui, sul suo stomaco, fin sul suo petto e comincia a riempire le mie mani. E’ caldo, è denso e io so che ha anche un buon sapore. La voglia di berlo è infinita, ma non potrei mai farlo davanti a Federica. Lei invece molla la presa quando viene investita dal primo getto, ma è inutile perché Rajid viene peggio di un cavallo e le spruzza sul petto un bel po’ di seme caldo.
Ci vogliono almeno un paio di minuti perché il flusso smetta e Rajid sembra esausto.
- Non mi era mai capitato che due ragazzine della vostra età mi masturbassero così. E’ stato bellissimo! – dice lui totalmente soddisfatto.
Federica si sta guardando il petto e non si accorge di averne anche un po’ sulla guancia. Lei invece mi fissa e dice – ne hai un po’ sul labbro – e io anziché passare una mano per pulirmi, faccio scorrere la lingua per assaggiarlo. Il sapore del sesso mi manda ai matti e sento il mio tanga totalmente inzuppato marcio dai miei umori.
La mia amica si alza e cerca in giro qualcosa con cui pulirsi. Trova uno straccio appoggiato al tavolo e comincia a pulirsi le mani ed il seno. In shorts e reggiseno sembra ancora più bella di sempre. Poi la sento esclamare – Non è possibile… - guardando il cazzo di Rajid che era rimasto costantemente in erezione. Lui ride e io penso “Buffo, è la stessa cosa che avevo detto io la prima volta in palestra.”
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