L'iniziazione al piacere (3)

Mi offrì il caffè e nel momento in cui mi porse la tazza presi la scossa e per non fare cadere la tazza afferrai il polso della signora Monica che sorridendo mi disse che avevo una bella presa io invece notai che aveva ottenuto l’effetto che i suoi capezzoli si drizzarono inoltre indossava il costume verde che mi faceva arrapare di brutto e il cazzo stava già drizzandosi, così osai, la tirai per il polso mi strinsi a lei per farle sentire come mi stava diventando duro mentre lei cercava di allontanarmi ma senza convinzione.
La baciai, lei offriva una certa resistenza alla mia lingua, le afferrai un capezzoloe lo strinsi con delicatezza oramai era fatta si era abbandonata, adesso la bacio con passione scendo sul suo collo giro intorno ai seni mentre lei sposta il costume per farsi baciare e leccare i capezzoli, continuo a scendere, sono vicino all’ombelico sento che gli vengono i brividi, con la lingua disegno il contorno del costume, adesso le sposto il costume e comincio a slinguettare il clitoride a baciarle le labbra dandogli dei succhiotti, ( avevo desiderato farlo ogni volta che la vedevo) adesso lei mi tira su mi bacia con passione mi prende il cazzo e mi tira indietro per vederlo meglio, mi guarda mi sorride si inginocchia e comincia a farmi un bocchino, è molto delicata ma l’adrelanina scorre come fuoco dentro di me.
La prendo per la coda dei capelli e l’alzo, tiro con il piede una sedia, mi siedo e lei si mette a calcioni, si infila il cazzo e piano piano scende mentre io la accompagno stringendogli il culo e la tiro giù con forza, lei assapora ogni centimetro del mio cazzo salendo e scendendo con il suo ritmo ormai so come funzionerà con lei e quando arriva il momento mi alzo tenendola per il culo e la poso sul divanetto e comincio a pompare con vigore, lei ormai continua a ripetere dio dio…. ha l’affanno e mi pianta le unghia sulle spalle.
Abbiamo il tempo di ricomporci e cominciare a sorseggiare il caffè che allegra arriva Laura con il suo nuovo costume contentissima perché l’ha preso a buon prezzo ed era quello che cercava, arriva anche Giovanna e decidiamo di prendere un oretta di sole in spiaggia, intanto Elena si accorge delle unghiate e a mo di battuta dice ridendo” hei ieri sera qualche signorina è stata soddisfatta” così tutto il pomeriggio a fare battute.
Con Monica è diverso non mi salta addosso come Elena, vuole essere presa, forzata, lei dice che ha sbagliato che non vuole farlo, ma appena mi fermo si abbandona con passione, diventa avida e mi concede tutto.
E’ finita l’estate, ricomincia la solita vita, sono in cerca di lavoro, e nel tempo libero quasi ogni settimana io e Gianni incontriamo le ragazze, Giovanna è sempre la stessa mentre Laura sta con un tipo con la puzza sotto il naso e litigano in continuazione, Elena riesce a trovare almeno una volta al mese il tempo e il posto per stare insieme (il marito praticamente ha una relazione da diversi anni con una collega e trascura Elena ), mentre Monica sembra diventata una suora.
Ad fine settembre Giovanna compie 18 anni, io e Gianni naturalmente siamo invitati, tutte le amiche le hanno fatto una bellissima festa in una nota pizzeria con annessa discoteca ricevendo i soliti regali io e Gianni le abbiamo fatto una collanina con un pendente di argento sapendo che le piacciono.
Quando è l’ora dei regali al nostro legge il biglietto di accompagnamento ad alta voce e ringrazia solo Gianni mentre io rimango di pietra, ormai siamo a fine serata Giovanna ci chiede se la potevano accompagnare a casa con tutti i regali, cosi lascio prima Gianni che sta più vicino, e mentre mi avvio le chiedo perché ha fatto la stronza, lei comincia a ridere e di rimando mi dice che io il regalo ancora devo ancora darglielo la guardo stupito senza comprendere, arriviamo a casa l’aiuto a portare i regali su (sono davvero tanti) e mi dice se gli e li porto in camera sua, in camera lei si avvicina e mi dice che il mio regalo sarà una notte di passione, la guardo come intontito l’ho sempre vista come amica e mai fatti pensieri su lei di quel tipo, ma lei si avvicina e mi sussurra che da quando ha visto quello che ho fatto a sua madre non fa che sgrillettarsi che ha fatto l’amore per tre volte a sedici anni ma che non le è piaciuto.
Sono ancora più confuso da queste confessioni ma le chiedo cosa avesse visto al villino, con un sorriso da maniaca mi dice che il giorno che dovevo tornare a casa lei venne dietro sua madre perché voleva una bibita e vide che le stavo leccando la figa e tutto il resto, da allora è nato questo suo desiderio e lo vuole come regalo.
Mentre lei mi dice queste cose io ritorno indietro a quando avevo la testa fra le gambe di Elena e il suo sapore tantè che mi eccito e il gonfiore viene notato da Giovanna, lei si avvicina mi bacia mi passa le mani fra i capelli (li portavo lunghi) così mi lascio andare, mentre le faccio godere leccandole la figa le chiedo se voleva che le facessi tutto quello che facevo con sua madre, lei ansimando mi disse che con sua madre già ne avevano parlato e che domani le doveva fare rapporto, così la notte divenne mattina e Giovanna dormiva beata e soddisfatta si era addormentata subito, io intanto le guardavo il culo e adesso guardandolo bene era davvero bello, sodo e la prossima volta doveva essere mio del resto dovevo capire se lei era come sua madre, del resto lo devo a Elena mi ha forgiato bene in questo campo.