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La fimminedra (parte seconda)


di Stalio
21.07.2014    |    10.441    |    0 9.6
"E Vincenzo, nonostante i suoi quasi quarantacinque anni si tiene molto bene, non altissimo, sul metro e 65 circa, senza un filo di pancia, niente rughe..."
Al solito, ci pensa Mario a rompere il ghiaccio, si avvicina e sorridendo gli stringe la mano.
"Ciao Vincenzo, che fai? Non mi consideri più?"
"Ma và........si, ti avevo riconosciuto. Prima c'era mia moglie e.....pensavo dormissi."
"Infatti credo di essermi addormentato. Russavo?"
"No......non credo."
"Quella ragazza è tua moglie? Non è di qua vero?"
"No, è di Rovigo. Noi stiamo lì."
"Io a Modena, non siamo neanche lontanissimi. Che lavoro fai?"
"Sono titolare di un'azienda alimentare a Rovigo."
"Caspita. Bravo. Ne hai fatto di strada. E tua moglie cosa fa?"
"Lavora nella nostra azienda. Lavora con me. E tu cosa fai?"
"Io sono nel commercio, vendita direttamente ai privati. Scavalchiamo la distribuzione tradizionale."
"Sei sposato?"
"Si, con una bolognese, ed ho due figli. Stavolta sono venuto giù da solo, avevo bisogno di pace. Ho preso un appartamentino qui al mare, così non ho neanche i miei fra le scatole."
"Noi invece stiamo in paese dai miei genitori......un paio di settimane."
"Hai figli Vincè?"
"No, non ne sono venuti......."
"Mi dispiace."
"È la vita....."
"Si, ma hai una bella moglie. Dobbiamo prendere quello che viene.......ma adesso basta negatività. Da quanto tempo è che non ci vediamo?"
".....e mi sa che sono passati una trentina di anni. Una vita."
Vanno entrambi indietro con la memoria, qualche attimo di pausa, un sorriso.
E allora che Mario si accorge che il suo uccello si sta indurendo, è la vicinanza di Vincenzo che sta facendo effetto. Si vede che 'il suo uccello ha memoria', si ricorda di quella bocca che tanto piacere gli ha dato.
E Vincenzo, nonostante i suoi quasi quarantacinque anni si tiene molto bene, non altissimo, sul metro e 65 circa, senza un filo di pancia, niente rughe. Stona solo la barba incolta ed i capelli eccessivamente corti, secondo Mario.
Si accorge anche Vincenzo di quello che sta succedendo.
Nel colloquio, più volte aveva abbassato gli occhi in quella direzione, e quando lo constata diventa rosso in un attimo.
"Vincè......sei tremendo. Hai visto che effetto mi fai dopo 30 anni che non ci vediamo?"
"Mario, per favore. C'è mia moglie. Lei non sa niente delle nostre 'usanze'."
"Stai tranquillo. Ho solo detto che mi fai ancora effetto......ci siamo divertiti parecchio noi due. Hai avuto altre esperienze simili dopo di me?"
"No, no. Lo facevo con te perché mi piacevi ed eri sempre gentile e carino con me."
"Sono contento che hai un buon ricordo. Anche io, uguale, per te."
Abbassa lo sguardo.
"Vincè, vado in acqua, prima che mi esploda il costume. Vieni anche tu?"
"No, per adesso. Aspetto che esca mia moglie, poi arrivo."
"Ok. Io vado."

Mentre entra in acqua a passo lento, dopo aver fatto una ventina di metri, con l'acqua che arriva ormai alle ginocchia, incrocia la moglie di Vincenzo che sta tornando verso riva.
Capelli castano chiari, legati dietro, magra, una seconda di tette. La pelle liscia, leggermente abbronzata, con quel colorino che tanto piace a Mario.
Deve averli visti parlare, fa un sorriso, ricambiato, poi abbassa lo sguardo, un po' per timidezza, ed anche perché non riesce a reggere più di tanto lo sguardo magnetico di quell'uomo.
Nel farlo, senza volerlo, gli occhi si poggiano sul costume di Mario, e non può non notare il rigonfiamento all'altezza dell'uccello, in parziale erezione.
Vi si sofferma, .......esterrefatta. Non crede ai suoi occhi. Possibile? Subito pensa che di sicuro avrà qualcosa nel costume per accentuare il pacco......non è possibile.
Sente una fitta nel basso ventre, sensazione per lei completamente sconosciuta.

È una donna che non ha mai avuto grilli per la testa, ha sempre evitato di infilarsi in situazioni imbarazzanti, di occasioni volendo ne avrebbe avute, come quel rappresentante che la riempie sempre di complimenti, mai lei non ha mai cercato altro al di fuori del matrimonio. È contenta della sua vita sessuale, gli bastano quei 3-4 amplessi al mese che ha con suo marito. Così crede lei, ma per la verità c'è un certo senso di insoddisfazione, che non ha ancora capito esattamente da dove viene e cosa sia.

Lo sguardo della donna sul pacco di Mario dura qualche attimo, ma per lui basta.
La signora ha voglia di cazzo vero.
Infatti Mario ricorda che Vincenzo ce l'aveva piccolo, non più di 11-12 cm. E cosa ci fa una così con un mini calzetto?
Quel pizzicorio in mezzo alle gambe non accenna a calmarsi, si direbbe che la donna si stia bagnando proprio lì, e sarebbe un casino se non fosse che è già tutta bagnata, dall'acqua del mare.
Deve riflettere, ha bisogno di pensare. Il suo fisico non ha mai avuto una reazione così con nessun uomo.

Mario arriva all'acqua alta fino al torace e si tuffa con la testa sotto, ci sta qualche attimo, altri tuffi ancora, una mini nuotata. Poi butta l'occhio verso la riva e vede Vincenzo che sta venendo verso di lui con un materassino.
Si avvicina. È con la pancia poggiata sul gonfiabile, di traverso, con i piedi in acqua.
"Mario vieni anche tu qui con me."
Lui si avvicina e si mette nella stessa posizione dell'altro, di fianco.
I due si toccano con le braccia, nel tentativo di rimanere attaccati al materassino, Vincenzo si avvicina ulteriormente, poi deciso: "Mi hai smosso gli ormoni. È ancora duro?"
"Perché non lo constati personalmente?"
Vincenzo è indeciso: riprendere i giochini che tanto gli piacevano o lasciar perdere? Se dovesse seguire l'istinto ci si butterebbe a capofitto su quell'uccello.

Mario, che ha sempre avuto il dono di cogliere l'attimo e di approfittare di tutte le occasioni per raggiungere i suoi fini, pensando al modo per arrivare alla moglie dell'amico, dice: "Vincè, però, se ci vuoi giocare mi devi promettere che, quando te lo chiederò, mi farai un piacere."
"Dimmi cosa........."
"Non adesso. Però mi devi un favore. Adesso perché non cominci a darti da fare?"
Suona quasi come un ordine, esattamente come nei tempi passati. E lui agisce in automatico.
Allunga una mano e tasta da sopra il costume, infila la mano dentro, poi: "Si, è sempre lui. Il mio cazzo."
"Tiralo fuori e menalo, dai. È colpa tua se è così."
"Merito mio vorrai dire. Non ci vede nessuno vero?"
"Andiamo dentro, allontaniamoci ancora dalla riva, così potrai lavorare tranquillo."
Intanto sott'acqua lo tira fuori e comincia a segare.
"Come mi piacerebbe prenderlo in bocca."
"Vai più veloce con quella mano, troietta."
"Avvisami quando stai per venire."
Cinque minuti buoni, poi: "Ecco, ci sono quasi."
Vincenzo scivola giù dal materassino e si immerge, si avvicina all'uccello e se lo infila in bocca. Muove la lingua intorno alla cappella, un paio di risucchi, e arriva l'orgasmo, 4-5 schizzi in bocca, lui manda tutto giù, come ai bei tempi. Quando riemerge è tutto contento: "Che bello, mi è piaciuto proprio."
"Bravissimo. Ha sempre lo stesso sapore?"
"Mi sembra più salato....." E scoppia a ridere.
"Vincè......non sarai mica diventato frocio, con una moglie così sarebbe un peccato."
"No, è con te che mi vengono questi istinti. Ti piace mia moglie?"
"Suppongo di non essere l'unico, è una bella donna."
Mario guarda verso riva: "Ricomponiti, che sta venendo qui."
Infatti lei si sta avvicinando. Arriva e con accento marcatamente Veneto, che solo quello fa nuovamente arrapare Mario: "Vincenzo perché non mi presenti il tuo amico? Vi state proprio divertendo voi due."
Si presentano, lei si chiama Barbara. Quando i due si stringono la mano, Mario, in modo impercettibile agli occhi del marito, le passa il dito sul palmo, chiaro segno che la desidera. Lei capisce, sorride e diventa rossa.
"Fatemi un po' di spazio." E si posiziona in mezzo tra i due uomini.
Mario coglie l'occasione per sistemare un braccio sotto una tetta di Roberta, che non fa una piega, e il contatto comincia a fargli ulteriormente rinvigorire l'uccello.
I tre parlano di tutto, sopratutto Barbara si informa di come si sono conosciuti i due uomini, della loro infanzia, del paese e così via.
I due evitano accuratamente di accennare alle 'usanze' del paese.
Dopo una ventina di minuti Vincenzo decide di uscire dall'acqua per prendere un po' di sole, dice.
Sul materassino rimangono Mario e Barbara, che, ormai, sono entrati abbastanza in confidenza.
Mario è pronto per attaccare.......
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