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La mia amica Maura (Parte3)


di cicciosv
14.06.2010    |    13.900    |    1 7.8
"Era bastato quell'attimo di eccitazione in più e quelle parole per farmi perdere il controllo e sapevo che lei aveva ancora voglia..."
Raccontandoci delle nostre storie nei momenti di pausa tra una scopata e l'altra, Maura, la mia dolce amante mi raccontava delle sue esperienze, prima di iniziare una stabile convivenza con l'uomo che aveva poi lasciato per sposare Tino.
Questi racconti, insieme alle mie avventure, servivano principalmente ad attizzare i nostri sensi e le nostre fantasie che poi trasformavamo in splendide scopate.
Lei aveva avuto molte relazioni che la rendevano un'amante esperta e favolosa ma, furbamente, come tutte le donne sapendo come la pensano gli uomini, specialmente quelli con scarse vedute come Tino; non gli aveva raccontato dei tanti cazzi che si era presa negli anni in tutti i buchi, ma si limitò a solo due uomini prima di lui e a un amore adolescenziale.
Il rapporto con Maura procedeva alla grande ma Tino, le stava sempre addosso come un gufo, e avvertiva i cambiamenti di umore e d'insoddisfazione della moglie in quelle poche volte che la prendeva e lei sottostava ai suoi obblighi coniugali.
Comunque, noi ci s'incontrava mediamente tre volte a settimana a casa mia. Maura esigeva prenderlo dentro ogni volta, era instancabile e forse per i suoi passati ma principalmente a causa della sua forzata astinenza (vedi le parti precedenti.) al solo pensiero di farlo cominciava sbrodolarsi tutta e solo dopo essere stata montata a dovere, riusciva a calmarsi.
Certo che un giovane l'avrebbe fatto venire almeno tre volte in un'ora tanto era la foga che ci metteva e solo grazie alla mia esperienza riuscivo a controllarla.
Cominciai a pensare che fosse un po' ninfomane, ma non era così, quello era il suo standard in fatto di sesso e pensai che solo con l'aiuto di qualche giocattolo avrei potuto dargli un nuovo tipo di godimento ed io poterla scopare con più calma e tranquillità.
Acquistai quindi due falli di dimensioni 18 e 25 cm, un dindo anale di cristallo di 15 cm e un gel lubrificante in un sexy shop.
Quando Maura, dopo qualche giorno venne a trovarmi decisi di mostrarglieli. Non era per nulla convinta e continuava a ripetermi che lei preferiva le cose vere. Non insistetti troppo, ma non mi ero rassegnato per niente. Infatti, di lì a qualche giorno avemmo un nuovo incontro. Cominciammo come al solito le nostre effusioni amorose e poi man mano che ci scaldavamo, cominciammo a fare qualche un po' di petting abbastanza spinto. Ormai sapevo che lei prima voleva assaggiare il cazzo per farlo indurire per bene tra le sue labbra e dopo, poiché al 300%, Maura aveva la fregna fracida di umori, farsi impalare in un sol colpo! Che meraviglia sentirla godere! Il suo viso cambiava aspetto e poi man mano che il godimento raggiungeva l'apice tutto il viso, diventava rosso fuoco.
Lei non preferiva scopare a letto perché diceva che quello era riservato per le coppie abitudinarie e senza passione, ma gradiva di più farlo sul divano, perché più sexy e frizzante adatto al suo ruolo di amante. Per questo, dopo averla fatta godere nella classica posizione del missionario, la feci inginocchiare sul divano e cominciai a leccargli da dietro figa e culo. Maura partecipava ondeggiano le sue enormi chiappe e abbandonandosi al godimento che gli procuravo specialmente quando con la punta della lingua m'intrufolavo nel suo buchetto. Allora tirai fuori dalla sua custodia il primo dei giocattoli che avevo preparato tra i cuscini del divano. Era un dildo di cristallo adatto alla penetrazione anale. Lo insalivai bene e glielo feci scorrere dolcemente sul clitoride con movimenti circolari prima di metterglielo in fregna. Tentò una piccola reazione: "No, fermo, non voglio, finiscila!"; ma era una protesta che diventava sempre più flebile.
"Ecco ora comincia a piacergli" pensai, quindi lo estrassi dalla fregna e dopo averlo bagnato abbondantemente con un lubrificante in precedenza preparato tra i cuscini, glielo infilai con cautela nel buco del culo.
Scivolò dentro meravigliosamente bene fino in fondo. Si sentiva il rumore risucchio dell'ano che si chiudeva alla base allargata del dildo ed era incantevole vedere come il suo buchetto si apriva per sfilarlo e poi rimetterglielo dentro! Anche Maura gradiva il gioco mentre io eccitatissimo cominciai a scoparla anche in figa dandogli la sensazione della doppia penetrazione. Godeva come una matta, per lei era la prima esperienza di questo genere. "Com'è?" gli domandai e lei: "E' Piacevole" Allora gli sfilai il dildo e gli misi quasi con rabbia il mio cazzo nel culo.
"Hai! È Grosso" e subito dopo "mmm Ciccio che bello fammelo sentire! Che vacca che sono! Sfonda la tua troia!". Venni all'istante inondandogli l'intestino di sperma anch'io come un pivello. Era bastato quell'attimo di eccitazione in più e quelle parole per farmi perdere il controllo e sapevo che lei aveva ancora voglia.
Cercai quindi di distrarla un poco mostrandogli il dildo e dicendogli che glielo regalavo in modo da poterlo usare qualche volta anche a casa. Lei non voleva, sostenendo che sarebbe stato un casino se suo marito l'avesse trovato. Al che gli prospettai l'idea di metterlo in bella mostra in soggiorno come se fosse un sopramobile o un alfiere di una scacchiera. Cominciammo a ridere come ragazzini. Poi presi i due vibro per metterli in uso e con questi cominciai ad accarezzare la Maura per farla familiarizzare.
Lei si divertiva, si faceva sfiorare i seni con quello più piccolo in gel rosso, testando la sua morbidezza, l'elasticità, l'impugnatura. Poi l'altro, in latex, più grosso, con le venature e più rigido. Lo toccava e ne misurava l'intensità delle vibrazioni, poi si mise quello di gel rosso in bocca come per fare un pompino. Eravamo di nuovo eccitati! Un poco di lubrificante e cominciai a scoparla con il vibro grande. Maura se ne impossessò, se lo mise in fregna e cominciò a godere come una porcella. Se lo passava sul clitoride e tra le sue grandi labbra e poi dentro, aumentando la vibrazione e spingendo avanti e indietro il bacino mostrandosi orgogliosamente a me che davanti a tale spettacolo cominciai a menarmelo, mi misi a cavallo e reggendomi sulla spalliera del divano le feci imboccare il cazzo, mentre il vibro scompariva completamente nel suo figone. Succhiava e godeva soddisfatta di aver provato questi nuovi stimoli ed io ero contento per aver trovato validi complementi, per migliorare questo piacevole e inebriante gioco. Maura ormai dopo innumerevoli orgasmi era disfatta. Mi sfilai da lei, la feci mettere di fianco e mi piazzai dentro di lei al posto del vibratore. Sentii che stava avendo un altro orgasmo quindi potei anch'io godermi pienamente la mia sborrata dentro la sua figa.

cicciosv
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