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La mia vicina


di vogliadigioco73
23.06.2016    |    36.614    |    10 9.3
"Era un periodo che uscendo da casa e passando dal pianerottolo per andare in ufficio, il mio senso olfattivo veniva attirato e stuzzicato da un profumo molto..."
Vivo in provincia di Como da qualche anno con la mia compagna e mia figlia. Stiamo in un contesto quasi famigliare in un palazzo di tre piani costituito da sole tre famiglie. Noi siamo a piano terra, il primo piano è occupato da una coppia di poco più di cinquant'anni. Al secondo e ultimo piano ci sono loro, una coppia di circa 45 anni con due figli di circa 20 anni. Si sono sposati giovanissimi e hanno concepito i figli subito. Sono stranieri, dell'est europa ma di preciso non saprei. Lui è un tipo poco socievole, credo alcolizzato e comunque sulla strada per diventarlo visto che la mattina alle 6;30 ,quando scende in box per prendere l'auto passa mezz'ora a bere birra di nascosto. Io con la mia compagna non sto male se non fosse per il sesso. Già da i primi momenti tra noi era difficile e ora è quasi zero. Sono quindi un uomo insoddisfatto della propria donna per quanto riguarda il sesso. Io a letto molto porco con molta fantasia, lei quasi casa e chiesa, peccato che realmente non vada in chiesa , ha solo l'atteggiamento della timorata di dio.Questa mia mancanza mi porta spesso ad avere fantasie su altre donne, sopratutto se sono come piacciono a me, ovvero, un pò in carne, meglio ancora se con un grande seno. La moglie del mio vicino è proprio così, non è bellissima, è un tipo, ma ha un seno enorme e un bel sedere pastoso(un mio aggettivo per descrivere un sedere da palpare a lungo perchè è morbido). Fin dal primo giorno ci siamo lanciati l'occhiata di chi sta pensando che l'altro è interessante e per un anno buono siamo andati avanti solo guardandoci quando si passava nel cortile, oppure durante le grigliate quando ci si organizzava insieme per passare un pomeriggio in allegria. Io ho un piccolo ufficio nel sotto scala del palazzo e la mattina mi ci rinchiudo per sbrigare le mie faccende lavorative. Era un periodo che uscendo da casa e passando dal pianerottolo per andare in ufficio, il mio senso olfattivo veniva attirato e stuzzicato da un profumo molto forte e molto molto eccitante. Non era della mia donna anche perchè noi per uscire usiamo la porta del retro che ci porta in cortile a prendere l'auto. Non era della signora poco più che cinquantenne perchè quasi non ne usava. Le cose erano due, o apparteneva alla figlia della donna per cui io facevo sogni bagnati, oppure era proprio di lei. Passai circa una settimana a pensare cosa fare o cosa dire se l'avessi incontrata. Mi masturbavo dietro la finestra di casa vedendola in giardino a sistemare i fiori con il marito. Era estate e lei portava spesso una canotta e un pantaloncino. Si intravedevano questi enormi seni, queste due tettone che mi facevano letteralmente impazzire.
Arrivo finalmente il giorno che lei rientrò in casa senza il marito(di solito rincasavano insieme da lavoro).Io ero in ufficio e finsi di uscirne per rientrare in casa. Ci incontrammo , ci guardammo, lei aveva una minigonna e un paio di tacchi, camicetta sbottonata che lasciava intravedere il grande seno. La salutai e non persi tempo. Le chiesi subito se fosse lei a lasciare, tutte le mattine , quella sia di profumo " non saprei " mi rispose. Mi avvicinai al suo collo annusandola da sopra la spalla fino a sotto l'orecchio. Annusai a pieni polmoni tanto da far sentire il sibilo dell'aria che entrava nel mio naso. Non ce la feci a non far nulla e le diedi un bacio dietro l'orecchio "sei proprio tu" dissi di colpo per levare entrambi dall'imbarazzo del mio gesto. Lei sorridendo imbarazzata e arrossita sali le scale e io continua a guardarle fino alla porta facendole notare apposta che le stavo guardando le cosce.
Rientrai in ufficio ma ero turbato, eccitato, folle di desiderio. Salii le scale arrivai fino alla porta ma poi esitai. Allora salii ancora più su fino sulla scala che portava in soffitta, perchè sapevo che da li potevo vedere una parte dell'interno dell'appartamento grazie a un finestrone posto sopra la porta. Tanto per capirci, i vicini che stavano al piano di sotto avevano oscurato quel finestrone proprio perchè salendo le scale lasciava vedere all'interno, mentre loro lo lasciarono così perchè trovandosi all'ultimo piano abitabile non sarebbe salito nessuno, e non quelle poche volte che si andava in soffitta. Insomma arrivai sulle scale giuste che mi permettevano di sbirciare all'interno ma mai mi sarei aspettavo di vedere la scena che mi si prospettava davanti. Lei era li, sul suo divano, le gambe aperte la gonna alzata, senza slip, che si masturbava energicamente. Era rossa in viso, gli occhi chiusi la bocca semi aperta in una smorfia di immenso piacere.Ero paralizzato ma non potevo permettermi di sciupare l'occasione.Scesi i pochi scalini, le suonai. Prima di aprire mi fece attendere almeno 3 minuti. Schiudendo la porta leggermente "dimmi" mi disse con un filo di voce,"credo che tu abbia bisogno di una mano" le risposi secco e con la faccia da vero porco. Non disse nulla, apri la porta per lasciarmi entrare. Fui una furia, un tornado, la spinsi sul divano facendola quasi cadere per sedersi, mi inginocchia al suo cospetto aprendole le gambe. La sua bella figa depilata a dovere era bagnatissima e io non mi feci invitare, la leccai senza aspettare.La leccai per parecchi minuti, era buona ,sapeva di figa vogliosa e io stavo impazzendo, in quei pochi minuti lei venne abbondantemente e io non mi tirai indietro nel bere quel succo saporito.
Mi alzai continuando a guardarla negli occhi ,tirai fuori il mio attrezzo che era duro, venoso, voglioso. Le ordinai di succhiarlo e devo dire che lei lo fece di gusto e con una certa morbosità. So quasi per certo che anche lei era insoddisfatta della sua vita sessuale. Io era parecchio tempo che non lo facevo così, in modo animalesco come piaceva a me. Mi fece venire nella sua bocca e fu spettacolare. Non contenti e sapendo che quella era un'occasione che non si sarebbe ripetuta a breve o addirittura non si sarebbe ripetuta affatto, ci prodigammo per cercare in camera del figlio maschio, dei preservativi. Lei con il marito non ne usava io nemmeno. Alla fine le trovammo nella camera della figlia.La seconda volta lo facemmo sul tappeto, la pompai per una quarantina di minuti alternando la penetrazione con il leccargli figa e buco del culo. Fu una giornata indimenticabile. Ora ogni tanto ci guardiamo e so di certo, che a casa, di nascosto, si masturba pensando a quel giorno.
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