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La moglie del politico


di Membro VIP di Annunci69.it londoncalling1
11.10.2012    |    29.470    |    0 6.4
"Il detective Cazz con le prove in mano andò alla villa e fece vedere alla moglie del politico il filmino hard..."
In Italia la politica è l'unica a non accorgersi della crisi; questa gente vive come in un'altra epoca nel paese dei balocchi mentre noi italiani ci facciamo il cosiddetto mazzo.
A questa gentaglia (non si potrebbe definire altrimenti) dedico il mio racconto dal titolo "La moglie del politico".
A Roma c'era un deputato del partito di maggioranza (non ha importanza lo schieramento) il quale era molto vicino alla Chiesa. Tutte le domeniche a messa con la moglie, incontrava vescovi e cardinali ed era molto vicino al Vaticano. Aveva fatto carriera da giovane prima con la DC, poi un breve salto nel PSI e ora nel partito di governo, il perfetto CONFORMISTA come direbbe Giorgio Gaber.
Costui aveva una moglie 50 enne bella, non curata ma molto devota. Tutti i giorni a messa, le domeniche in chiesa col marito, due figli di cui uno in un collegio svizzero e un altro in un'università americana.
Una famiglia perfetta all'apparenza.
Il politico però che professava integrità morale in realtà aveva un'amichetta, la Monica Lewinsky di Roma, che lo consolava nei suoi impegni parlamentari e di partito.
La ragazza aveva 30 anni di meno: i due facevano sesso dappertutto ed erano conosciuti negli hotel più altolocati della capitale dove lui la portava spacciandola per la moglie.
Lui 60 anni, capello un pò yuppie, lunghetto dietro con la fronte alta e un po' stempiata, fisico grassottello un po' come l'attore hard Ron Jeremy ma senza baffi.
Una vita di politica senza mai aver fatto nulla, senza esser mai andato a lavorare in qualche azienda.
La moglie aveva sempre il rosario in mano e stava sempre a pregare nella cappella all'interno della loro villa ai Parioli. Un giorno accadde qualcosa: un'amica di famiglia raccontò alla signora di aver incontrato suo marito con la sua portaborse in effusioni amorose.
La donna non poteva credere a quelle parole, per cui assoldò un investigatore privato, un tale Dylan Cazz, specializzato in tradimenti. Il detective seguì per mesi il politico e alla fine riuscì nel suo intento: grazie ad una sua vecchia conoscenza fece delle riprese alla coppia inequivocabili. Quelle foto costarono tanto al detective che fu costretto non solo a scoparsi la padrona dell'hotel, una signora di 60 anni grassa e brutta, ma alla scopata partecipò anche il marito di lei bisex che amava farsi inculare. Il detective col suo uccellone duro fece godere l'anziana signora e poi preservativo messo, inculò il marito e alla fine della scopata, come a punire i due, pisciò in faccia a tutti e due.
Ottenne dopo tanta fatica una stanza contigua a quella dei 2 piccioncini e una telecamera con la possibilità di filmare e fotografare dettagliatamente la copula.
Il politico prima di ogni rapporto si faceva una striscia di coca e una pasticchetta di viagra per ridar forza al suo cazzo. La portaborse, che chiameremo Barbara, era magrissima, senza forme ma con una voglia di scopare pazzesca, una vera troia che amava prima spompinare il politico e poi non contenta per mancanza di un buon attrezzo, si faceva fare delle penetrazioni di mano in figa e di più dita nel culo. Le urla di piacere di Barbara si sentivano nelle camere dell'hotel. Il detective Cazz con le prove in mano andò alla villa e fece vedere alla moglie del politico il filmino hard. All'inizio la moglie scoppiò in lacrime, poi in rabbia e poi insieme col detective iniziò a pensare ad una strategia di vendetta. Innanzitutto cessò di andare tutti i giorni in chiesa, lasciò il rosario e per non insospettire il marito continuò ad accompagnarlo in chiesa la domenica.
Nel frattempo la donna cominciò ad andare in piscina, curarsi le unghie, cerette varie, perdere qualche chilo e alla fine era venuta fuori una donna nuova: più forte psicologicamente anche grazie allo yoga, più bella fisicamente col nuoto. La signora, che chiameremo Gloria, era una nobildonna romana che apparteneva ad una facoltosa famiglia. Era alta 168 cm, 62 Kg con una 5 di seno, bionda mechata, capello lungo e mosso, occhi verdi; assomigliava un po' alla porno star Alessandra Schiavo. Dopo questa "rinascita" ci voleva una vendetta e insieme al detective pensarono di portare in casa un'"amica" con qualcosa in più.
Questa donna un po' misteriosa, che chiameremo Eva,di circa 30 anni aveva un petto sodo, una terza perfetta, un culo tosto ma con qualcosa in più. In pratica era una donna a tutti gli effetti ma con un attrezzo tra le gambe, era un trans o she-male. Era impossibile da scoprire: voce femminile, fisico idem e un cazzetto di 10 cm piccolo sì ma impossibile da scoprire. Quindi mentre il politico la sera era impegnato in riunioni del partito, votazioni alla Camera in notturno, la signora Gloria spompinava Eva e si faceva trapanare dal detective Dylan Cazz. La villa emetteva gemiti di piacere: il trio era praticamente perfetto, ognuno aveva qualche cazzo da prendere o da dare. Il detective inculava Eva che a sua volta si scopava Gloria e infine sborrava in faccia alla signora. Dylan Cazz si faceva poi spompinare dalle 2 donne e inculava la signora col suo cazzone di 25 cm, non per altro si era guadagnato quell'epiteto.
Alla fine la signora beveva le 2 sborre raccolte nel suo calice mentre il detective ciucciava a turno le tette di Eva e le tettone della signora Gloria.
Un giorno il politico era in villa, la signora Gloria era andata a fare la spesa e in casa c'era solo Eva.
Il deputato era supereccitato nel vedere questa 30 enne mora, statuaria, occhi neri e labbra carnose per cui cercò di mettere le mani in mezzo alle gambe per arrivare alla figa. Quando sentì qualcosa di duro, trasalì e poi capì tutto, comprese che la moglie l'aveva fregato. Lui che per 40 anni aveva illuso la gente, il partito, la moglie, i figli era rimasto fregato da questa donna apparentemente solo casa e chiesa ma in realtà per niente stupida. Al rientro della moglie il politico cercò di alzare la voce, allora la signora preparò le valigie al marito e lo cacciò di casa, venne deriso dal partito e in parlamento e cadde in disgrazia.Il trio continuò il suo menage.
La storia inventata ha un lieto fine sperando che in futuro una sorte simile capiti a questi vampiri dello stato.
I fatti e i nomi del racconto sono completamente inventati e non fanno riferimento a fatti reali (purtroppo)...
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