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Marito in affitto


di 1uomo4you
01.05.2012    |    10.627    |    0 9.4
"“ti ricordo che la prossima volta, da buon Marito in Affitto mi devi aggiustare la tapparella!” S..."
Un marito in affitto

I nomi di fantasia di questo racconto sono: Sandro e Anna
Io ho 50 anni sposato, moro capelli corti occhi chiari alto 1,85 fisico magro tonico.
Sono impiegato presso una grande azienda, sono impegnato per 3 giorni settimanali
tutto il giorno, mentre per altri tre giorni mezza giornata. In questi tre giorni vado spesso nei centri commerciali in magazzini di elettronica oppure fai da te e mi piace curiosare, guardare ed informarmi sulle ultime novità.
Un pomeriggio, caldo di primavera inoltrata, entro in un grande magazzino di tappeti che, sono la mia passione, stavo stimando la fattura la morbidezza di un pezzo, quando un profumo un delicato avvolgente e coinvolgente, mi distoglie dalla concentrazione.
Alzo lo sguardo di fianco a me una signora di un età non ben definita 30-40, mora, con un fisico ben curato alta 1,80 con i tacchi , calze a rete bianche, gonna che scendeva accarezzando i suoi fianchi e le rotondità del sedere, con uno spacco posteriore di circa 20 cm, con sopra una camicia leggera, aderente slacciata fino al terzo bottone, lasciava intravedere il solco del seno, della terza misura circa, sembrava adornato da un reggiseno a balconcino, da cui sporgeva il capezzolo che, evidentemente con il fresco dell’aria condizionata era turgido.
Lentamente si china piegando le ginocchia sul tappeto di lato, rimango come incantato ad osservarla nei suoi più piccoli movimenti trattenendo il fiato come non voler disturbare le sue naturali evoluzioni e cogliere ogni suo piccolo atteggiamento come per registrarlo al rallentatore dentro la mia mente, ma la mia immaginazione va oltre al suo vestito e già sento muoversi qualcosa nel basso ventre.
Vedo che gira rigira una passatoia accarezzandone il vello poi ruotando il busto verso di me e alzando lo sguardo senza alzarsi, mi chiede “scusi lei se ne intende di tappeti?” a quel punto il quadro che mi trovo davanti agli occhi è di due occhi neri, come perle, un sorriso ammagliante che mi chiede aiuto è non mi sembra vero… mi do una svegliata: “c..e..r..t..o signora”mi avvicino mi abbasso sul tappeto davanti a lei e scendendo scorro lentamente il suo corpo centimetro per centimetro fino ad arrivare alla gonna e alle gambe messe a forbice, con un ginocchio alto e uno basso, cosi da tenerle strette, comunque sono riuscito intravedere la fascia delle autoreggenti.
Alzo gli occhi e le chiedo :”come posso aiutarla?”e lei inizia a chiedermi, come si può riconoscere un buon tappeto e dove lo vorrebbe mettere che pavimentazione ha ecc… cosi gli do dei consigli sulla collocazione ed in pochi minuti si crea una grande intimità, tanto che il mondo che ci circonda passa in secondo piano e le gambe che prima erano una contro l’altra, ora naturalmente mi lasciano vedere gli slip bianchi di pizzo e sento il suo respiro vicino e le mie mani che in alcuni momenti toccano lo sue e la mia eccitazione sale tutte le volte che la sfioro, sento il suo respiro,il suo profumo, vedo i suoi slip che secondo me sono tanga, perché quando l’ho vista da dietro non si notava nessun contorno.
Mi racconta che è spesso sola il marito lavora lontano torna solo al fine settimana e tutte le scelte di casa, piccoli lavoretti ricadono su di lei e sorridendo mi dice:”avrei bisogno di un marito in affitto perché alcune cose anche le più semplici tipo portare a casa questo tappeto non riuscirei da sola capisce!?”
“Si capisco, ma se è solo per questo oggi posso aiutarla io, al modico costo di un caffè “ le dico sorridendo.
Lei “non so neanche come si chiama!”-Io “Sandro piacere! e lei?”- lei”Anna, il piacere è tutto mio!”
S. “se ti va possiamo darci del tu…anche se non siamo coetanei”
A.”si ok va bene…..ma davvero mi porteresti a casa il tappeto?”
S.”si certo volentieri” A.”allora visto che mi piace, lo compro”. Si reca al punto di pagamento lei paga il tappeto, con la carta di credito, se lo fa arrotolare dal commesso, io lo imbraccio ci avviamo verso l’uscita come fossimo marito e moglie.
A.”io ho l’auto nel parcheggio sotterraneo” S.”io anche” che coincidenza penso e mentre la seguo con il tappeto le ammiro il sedere che sculetta in modo delizioso. Prendiamo l’ascensore che scende a tre piani sotto dove teniamo le nostre auto. Appena dentro appoggio il tappeto a terra, in quel ambiente piccolo sento vicino il suo respiro e il suo profumo e A.”mi piace tantissimo questa passatoia vedrai davanti a quel mobile che ti dicevo come starà bene!” S.”non ho dubbi ti ho aiutato io a sceglierlo!”stiamo per avvicinarsi quasi per baciarci, quando si apre l’ascensore al piano inferiore ed entra una signora con bimbo “oh scusate ho sbagliato piano devo scendere al terzo”peccato penso. Arriviamo al piano si aprono le porte e andiamo alla macchina pagamento automatico tutti e tre e paghiamo il parcheggio e la signora con il bimbo se ne vanno salutandoci e A.”quella… bianca è la mia auto mi segui fino a casa abito qui vicino io entro in garage e tu aspetti al cancelletto che ti apro, a dopo” vado alla mia auto carico il tappeto nel baule metto in moto la seguo dopo 2-3 km arriviamo, lei entra dal cancello automatico di una bella casa con tanto verde attorno, mi fermo davanti al cancelletto, aspetto qualche interminabile minuto poi, clack si apre prendo dal baule il tappeto entro nel giardino percorro qualche metro e mi trovo sulla porta che si apre è A.”entra pure che ti indico dove metterlo” mi indica una madia con pavimento di marmo chiaro, il tappeto è di colori caldi, arancione rosso marrone, di lana morbido e caldo, lo srotolo ed è perfetto wowww anche la lunghezza lei entusiasta A.”ora bisogna collaudarlo!” si toglie le scarpe col tacco e comincia a camminare a piedi scalzi sulla lana morbida e calda e mi invita “prova anche tu togliti le scarpe senti che bello sotto i piedi!!” è veramente piacevole nello stesso momento ci accucciamo per toccare il vello, ci ritroviamo sopra alla passatoia uno di fronte all’altra, A. non bada più a stringere le gambe ma mi lascia vedere bene in mezzo, sorpresa delle sorprese, non ha le mutandine, vedo la grandi labbra della sua fica con appena sopra, un triangolino, di peluria nera, ben curato e mi chiede sorridendo “ti piace vuoi provare quanto è accogliente?” S.”non vedo l’ora da quando ti ho visto nel magazzino, ho il cazzo duro che mi fa male nei pantaloni tanto ti desidero!” A.”alzati e sfilati i pantaloni!”mi alzo mi slaccio la cintura e mi tolgo i pantaloni e lei mi si avvicina e si tira su la gonna fino all’inguine e mi mostra le sue stupende gambe avvolte nell’autoreggenti di rete bianche, si tocca la patata con il dito medio affondandolo dentro e tirandolo fuori bagnato accarezzando il clitoride e mi dice “anch’io ne ho voglia come te” e con l’altra mano mi abbassa i boxer e guarda il mio sesso duro, lo lecca dal basso fino al glande guardandomi negli occhi, affonda la sua bocca succhiando e si esibisce in un fantastico pompino e quando esce mormora voglio essere la tua puttana la tua troia e lo voglio fare su questo vello di lana scelto assieme; ricomincia a succhiare ingoiando tutto fino alle tonsille, non riesco più a trattenere l’orgasmo che arriva prepotente la avverto ma lei non lascia andare succhia con più insistenza S.”ve..nnn.goooooo go..doooooo mia bella stupenda troia!!”gli scarico in gola tutto il mio nettare con più gettate tanto che sembrava non finire più lei ingoia a più riprese come se volesse sentire tutto il mio piacere. Mi sento rilassato, ma ho tanto voglia di donargli piacere allora, la faccio stendere con la gonna sollevata e comincio a leccare la fica ha un sapore bellissimo un profumo eccitante l’allargo con le dita per entrare meglio con la lingua gli succhio il clitoride nel frattempo gli slaccio qualche bottone della camicetta gli scopro i capezzoli e li accarezzo con il palmo delle mani lei comincia ad ansimare A.” cosi …….c…oooo..sììììì continuaaaaaa dai che sto veeee..ne…ndooooooo….” si irrigidisce e mi scarica i suoi umori sulla lingua e nella bocca stupendo!!!! Ci spogliamo andiamo in bagno ci facciamo una doccia insieme ci insaponiamo a vicenda e ci sciacquiamo mettiamo l’accappatoio, io del marito, lei il suo e andiamo a farci un caffè, con la gaggia e ce lo beviamo in salotto sul divano, di fronte al nostro acquisto. Con il sapore del caffè cominciamo a baciarci appassionatamente ci slacciamo l’accappatoio a vicenda ci ritroviamo a 69 sul tappeto io sotto lei sopra a succhiarmi e io a leccarla dal buchetto alla fica e lei dal buchetto alla cappella mi manda in paradiso con il cazzo più duro di prima, a questo punto gli dico:” ti voglio mia dolce puttana ho voglia di entrare dentro di te” si sdraia e apre le gambe per accogliermi; appoggio con il mio sesso alla sua morbida fica ed entro con dolcezza e decisione, sento che mi risucchia, così come la sua bocca. A.”dai scopami porco perverso maiale fammi godere come la tua cagna in calore!” la scopo con un ritmo incalzante la bacio sul collo gli succhio i lobi dell’orecchio gli succhio i capezzoli prima uno poi l’altro è bellissima mentre si muove con il respiro affannato; gli dico quanto mi piace e lei mi dice cosa sente con me dentro, incrocia le gambe dietro alla schiena io gli prendo i glutei e ruoto il suo bacino contro voglio aderire a lei come fossimo una cosa sola. Non vorrei mai uscire da questo paradiso, dopo un po’ che la pompo in questa posizione, le faccio alzare e ruotare le gambe, fino appoggiarle a terra di lato e poi la faccio mettere in ginocchio, con me dietro, la prendo per i fianchi e la metto a carponi,mentre la trombo, gli tocco la fica bagnatissima, guardo il mio cazzo che entra e esce accompagnato dalle sue grandi labbra, guardo il suo buchino che si allarga e si stringe, mentre sotto gli tocco i capezzoli penzolanti, S.”quanto sei troia quanto sei puttana non vedevi l’ora di farti chiavare di sentire il cazzo dentro!” arrivo sul collo dietro a baciarla,leccarla all’attaccatura dei capelli gli faccio sentire i miei denti mi dice”muoviti forte cosi mi piace god… gooo….doooohhh” raggiunge un nuovo orgasmo e bagna il tappeto. In quel momento mi sento ancora più carico S.”voglio tutto di te anche il tuo buchetto” A.”lo voglio anch’io ma il mio buchetto non è abituato a essere penetrato ho paura di sentir male” S.”non preoccuparti se sentirai male mi fermo” comincio sputarci sopra e a fare entrare un dito con dolcezza, ci metto altra saliva e un altro dito, sento che si rilassa due tre dita entrano facilmente, mentre entro con le dita gli lecco fica, ha le labbra gonfie e il clitoride impregnato dai suoi umori, mi metto dietro, appoggio piano il mio pene al buco lubrificato dalla mia saliva S.“ rilassati sarà bellissimo!” e piano entro nel buchetto mi fermo ogni tanto per abituarla al mio cazzo e gli tocco la patata mentre entro piano piano, fino a che non ho superato la parte più stretta. Appena dentro comincio a muovermi poco poco, a questo punto A.”dai incula la tua puttana continua lo voglio tutto dentro!!!” faccio avanti indietro per 5 minuti, poi non capisco più nulla la pressione del suo buco sul mio sesso aumenta la pressione anche nella mia testa e monta il mio orgasmo S.”ho voglia di sborrarti nel culo e riempirti l’intestino!!!!” A.”si sborrami dentro voglio sentire il tuo getto” a quel punto dopo quattro o cinque affondi più forti le sborro e mi svuoto dentro di lei S.”sborrooooooo…..vengoooooooooooo ohhh Anna sei unica!” appena mi tolgo esce dal suo buco un filo di sperma, sono in ginocchio lei si gira e mette in bocca il mio cazzo lo ripulisce e mi succhia delle ultime gocce di sperma rimaste in canna che SCOPATA!!!
Dopo esserci ripuliti e vestiti ci salutiamo con un bacio passionale ci scambiano i nostri numeri di cellulare e A. “ti ricordo che la prossima volta,da buon Marito in Affitto mi devi aggiustare la tapparella!” S.”certo signora come lei desidera!” alla prossima!


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