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SONO DIVENTATA UNA BOCCHINARA


di SISCO69
06.05.2016    |    32.331    |    7 6.3
"Ci eravamo fatti prendere entrambi da questa storia, ci vedevamo tutte le mattine e ci facevamo delle scopate sublimi..."
Ho 50 anni, sono sposato e mi piace giocare.
Mi piace giocare a qualunque cosa specie se c’è da correre o saltare.
L’anno scorso ho ripreso a giocare a pallavolo, ho incontrato un’amica che non vedevo da anni che mi ha chiesto se mi andava di far parte di una squadra mista: tre uomini e tre donne.
Perché no? Mi sono detto e così abbiamo iniziato gli allenamenti 2 sere a settimana.
Oltre a lei non conoscevo gli altri membri della squadra che però si sono rivelati simpatici.
Fin dai primi tempi ho adocchiato una biondina, decisamente la più carina del gruppo anche se non la più brava. Io ero il più vecchio, gli altri avevano dai 25 ai 40 anni.
Grazie alla mia esperienza mi sono preso cura di Sara, le ho insegnato come piazzarsi in campo e altri trucchetti inerenti il gioco.
Sara ha 35 anni, 2 figli piccoli che spesso portava con se agli allenamenti e un marito sempre fuori per lavoro.
Mi sono presto reso conto che la simpatia era reciproca anche se non pensavo potesse trasformarsi in qualcosa di più.
Ma con le donne non dare mai nulla per scontato.
Una sera finito l’allenamento andiamo a mangiare qualcosa tutti assieme, lei era senza auto e mi chiede se la posso accompagnare a casa. Io accetto volentieri. Quando mi fermo per farla scendere mi da un bacio in bocca. Io non ho capito più niente, abbiamo cominciato a baciarci, io ho cominciato a toccarle il seno e il culo.
Lei mi dice: “ma cosa fai?” ma continua a baciarmi. Le metto una mano nella figa: è bagnata fradicia.
Ho l’uccello che mi scoppia e le chiedo di prendermelo in bocca. Lei è scandalizzata, mi dice che sono pazzo e poi scende e va a casa.
Dopo quella sera abbiamo cominciato a frequentarci, ad ogni momento libero la cercavo.
Lei non aveva mai avuto altri uomini oltre a suo marito con il quale faceva sesso si e no una volta al mese. In bocca glielo aveva preso una volta sola ma non le era piaciuto e così non lo aveva più fatto.
Fare l’amore la prima volta è stato un problema tra sensi di colpa da parte sua e l’obbligo di usare il preservativo.
Ma dopo la prima volta lei si è lasciata andare e ha cominciato ad assecondare le mie fantasie con molto piacere.
Appena ci vedevamo la prima cosa che faceva era prendermi l’uccello in bocca.
Ho capito subito che era portata per fare i bocchini tanto che le ho chiesto se potevo venirle in bocca. Lei acconsentì e da quella volta non abbiamo più usato i preservativi perchè era lei a chiedermi di venirle in bocca e ingoiava tutto con gusto.
Anche se era mamma di due figli, ai primi tempi mi sembrava di avere a che fare con una verginella, molto pudica e soprattutto estremamente inesperta nelle cose che riguardavano il sesso, ma con una gran voglia di imparare….
Ci eravamo fatti prendere entrambi da questa storia, ci vedevamo tutte le mattine e ci facevamo delle scopate sublimi.
Era un po’ che puntavo al suo culo. Era bello, tondo, morbido e bianco. Ogni volta che le leccavo la figa mi soffermavo sul buchetto posteriore, non avevo mai assaggiato una figa così dolce, mi sembrava di mettere la lingua in un vasetto di miele. Quando si metteva a pecora, le penetravo l’ano con la lingua e lei gradiva molto il trattamento. Ho iniziato a metterle un dito e ho notato che aveva un buco strettissimo. Non osavo chiederle di darmi il culo perché avevo troppa paura di farle male.
Durante una delle nostre scopate mattutine ci ha pensato lei. Mi ha chiesto di provare a metterglielo nel culo! Fantastico, non vedevo l’ora. Non avevo a portata di mano lubrificanti ma non ce n’era bisogno tra saliva e gli umori della sua figa era diventato tutto molto scivoloso. Ci siamo messi a cucchiaio e ho puntato il suo buchetto, le ho detto di rilassarsi e ho cominciato a spingere. Incredibilmente entrava senza sforzo. Poi ho sentito che il buco si stringeva ma ormai ero dentro, lei ha lanciato un piccolo grido ma non più di tanto. Mi sembrava di avere il cazzo in un canale stretto ma scivoloso. Cominciai a stantufare prima piano e poi sempre più velocemente. Il primo grido di dolore si era trasformato in grida di piacere. La prima volta non resistetti a lungo e le venni tutto nel culo.
A lei piacque molto ma mi disse: non pensare di venirmi sempre nel culo perché voglio continuare a bere il tuo succo….
Da quel giorno ogni scopata era un andirivieni tra figa culo e bocca ma il finale era sempre lo stesso…..
Andava tutto liscio come l’olio fino a quando il marito si accorse che c’era qualcosa di strano in Sara le chiese cosa le stava succedendo e lei le disse che si era innamorata di un altro.
Lui la cacciò di casa con i due bambini, lei se ne andò senza protestare e così rimase con 2 bambini da mantenere con quel poco che le passava il marito.
Mi disse che anche io avrei dovuto dirlo a mia moglie, lo feci ma lei mi prego di non lasciarla, di farlo x i nostri figli….e così un sabato andai da Sara e le dissi che fra noi era finita e che non la volevo più vedere.
Pianse disperatamente, mi chiese di vederci ancora almeno una volta a settimana anche solo x scopare ma io le dissi che non lo avrei fatto x rispetto nei suoi confronti.
Sono passati circa 6 mesi da quel giorno e un amico che frequenta un bar alla moda mi dice che alla mattina c’è una biondina che se le offri la colazione ci vai nel bagno e come minimo ti fa un bocchino con ingoio.
Incuriosito una mattina andai a vedere.
Nel parcheggio del bar vidi la macchina di Sara.
Entrai ma non la vidi. Mi sedetti al tavolo e ordinai un caffè.
Dopo 10 minuti la vidi uscire da bagno e poco dopo uscì un ragazzo sulla trentina con un gran sorriso stampato in faccia che si sistemava i pantaloni.
Sara era bella come sempre, forse un po’ sciupata, ma sempre bellissima.
Mi vide, aveva il rossetto sbavato. Venne verso di me e mi disse: “hai visto? Sono diventata una bocchinara!”
Mi veniva da piangere, mi resi conto di essere ancora innamorato di lei ma non dissi niente, pagai il caffè e uscii dal locale.
Da quel giorno evito di passare davanti a quel locale la mattina.

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