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Tranquillo ménage matrimoniale


di motosex6769
23.08.2015    |    15.314    |    8 9.3
"Arrivata sull’uscio lo trovi ancora aperto quindi con passo incerto entri nella casa e, subito ti colpisce il buio quasi totale e una musica gitana ritmata e..."
E’ notte. Mentre tuo marito ti è sopra e ti sta penetrando tu guardi un punto fisso, immaginario, sul soffitto e stai cercando di concentrarti su quello che sta succedendo per i essere più partecipativa possibile. Ma non ci riesci.
Quando è tutto finito, Angelo (questo è il suo nome) con un grugnito di piacere ti fa la stessa, solita domanda: ti è piaciuto amore? E tu, come da tua consuetudine gli dici di si e scrollando le coperte ti giri dall’altra parte per cercare di prendere sonno. Inutilmente: non riesci a pensare ad altro se non che non ne puoi più e che prima o poi gli avresti detto la verità :” non so più cosa sia il piacere “ ma, tutto questo non avviene, come sempre.
Passano i giorni e la routine ti permette di non pensare a te, tuo marito, e hai la triste consapevolezza che ormai è questa la tua vita: una noia mortale e un appiattimento di te stessa in funzione della solidità coniugale.
Un giorno però, mentre stai percorrendo la tangenziale come tutte le sere, noti un’insegna luminosa di un ammiccante rosso che, lampeggiando lentamente indica: CLUB prive’ MOLIN ROUGE. Rimani molto colpita e ti riproponi di approfondire meglio.
Finche’ una sera, dopo cena accenni ad Angelo, dopo un lungo discorso riguardo all’ormai cronica mancanza di eros nel vostro rapporto, a quello che avevi visto e che non sarebbe poi cosi male dare un’occhiata a quel locale: cosa c’è di male, diamo solo uno sguardo e poi ce ne andiamo.
Angelo, con tua grande sorpresa ha una reazione assolutamente neutra e acconsente, se questo è il tuo desiderio, di accompagnarti sabato sera (giusto per dare uno sguardo) al club in periferia.
Il periodo che ti separa dal sabato scorre lento e la tua immaginazione ti porta in quel luogo continuamente ma, finalmente il giorno è arrivato. Nel tardo pomeriggio, rientrata a casa cominci a prepararti, scegli un paio di mutandine nere di pizzo leggerissimo, un reggiseni a balconcino che ti strizza il seno e , un paio di calze nere velate . Poi, come abito, scegli un vecchio tailleur grigio forse un po’ castigato ma che permette di evidenziare le tue gambe rese ancora più sexy dalle scarpe di raso dal tacco alto. Una passata davanti allo specchio per una frettolosa truccata ed eccoti pronta.
Angelo, rientrato a casa, non può fare a meno di apprezzare apertamente il tuo abbigliamento e pensando quanto tu sia troia a prepararti cosi’ magari per piacere ad un altro , mette il suo vestito migliore per renderti la pariglia.
Arrivati nel locale vieni accolta da un ambiente piuttosto buio, dove la musica new age e le scarse luci colorate donano all’insieme un tocco decisamente ambiguo ed intrigante.
Dopo che tu ed Angelo vi siete accomodati su un divanetto e avete cominciato a guardarvi intorno, si avvicina una coppia per presentarsi offrendosi come guida per meglio conoscere la natura del posto in cui vi trovate.
“Ciao, io sono Sabrina e lui è mio marito Simone” trilla la voce della donna “, se volete facciamo un breve tour del locale cosi rompiamo il ghiaccio: vedo che cene è bisogno….” Tu per un attimo esiti , ma poi acconsenti non mancando di dare uno sguardo ai due:
Lei, una donna sulla quarantina , dal fisico non alto ma sinuoso, un viso regolare reso molto interessante da un naso piuttosto importante , da una cascata di riccioli neri e, soprattutto da uno sguardo intenso che le conferisce un’aria di misteriosa sensualità. Lui invece è piuttosto alto, dal fisico atletico (ha una maglia nera attillata che lascia trasparire una muscolatura tonica e guizzante) e movenze elastiche ed eleganti. Comunque la tua curiosità ( e la mano di Sabrina sulle spalle) ti spinge a curiosare intorno. Ai lati della sala ci sono delle pesanti tende di velluto che, prontamente spostate dalla mano di Sabrina ti svelano un potente spettacolo: alcune donne che inossano solo una parte di biancheria sono stese su un enorme letto , e come in trance si stanno accarezzando, baciando e (alcune) penetrando con enormi falli mossi con ritmicità e maestria. Allarghi lo sguardo e come d’incanto scorgi degli uomini completamente nudi che stanno assistendo allo spettacolo masturbandosi. Quindi senti un alito caldo sul collo e la voce di Sabrina , rotta dall’eccitazione ti dice:” ti piace vero? So perché sei qui, mi basta vere la faccia da coglione di tuo marito per capire che hai bisogno di divertirti un po’” Tu, sorpresa, ti volti verso Angelo e vedi che, alla vista di quella scena ha abbassato lo sguardo scandalizzato e ti fa cenno di seguirlo, cosa che docilmente fai. Ma ,velocissima una mano lascia cadere nella tua un foglietto di carta, e una voce calda ti dice:” ciao”. Tu, quasi strattonata da tuo marito guadagni rapidamente l’uscita.
Appena fuori, Angelo tuona: “ ma che cazzo di posto è? Sei impazzita se pensi di restare. In fondo noi non abbiamo bisogno di quelle porcate per essere felici. Vedrai che a casa ti farò impazzire…”
Non è neanche il caso di sottolinearlo: giunti a casa Angelo pretende che tu gli faccia un pompino (esegui) e poi ti salta addosso per consumare il solito rapporto ormai quasi fastidioso; la tua mente prende a viaggiare ed immagini che il cazzo che hai dentro sia di Simone e che la lingua di Sabrina stia titillando il tuo ano che, improvvisamente comincia a contrarsi. Questa tua fantasia diventa cosi reale che sovrapponi al viso di tuo marito quello dell’altro uomo e il tuo dito indugi sul tuo buchetto per poi, lentamente penetrarvi. Ecco che, come per incanto senti l’onda di piacere salire fino a raggiungere il climax come non ti succedeva da tempo. Solo pensando intensamente di non essere con tuo marito ma con Sabrina ed il suo uomo finalmente avevi provato una scossa. Quindi, dopo aver (come al solito) annuito alle domande (conferme) di Angelo puoi lasciarti andare ad un sonno ristoratore.
Il giorno dopo il lavoro in ufficio ti assorbe completamente ma, d’improvviso ti ricordi del bigliettino di Sabrina e infili la mano nella borsetta, sentendo la carta fra le dita ti senti come una ragazzina che scopre un pensiero peccaminoso; lo apri nervosamente e ne leggi il breve scritto: “ ciao, mi fa piacere che tu non lo abbia buttato, se hai voglia chiamami : 347563043, a presto. Un bacio dove vuoi tu…….
Dopo aver letto questo messaggio ti senti arrossire al solo pensiero che tutto questo stia accadendo, proprio a te.
Quindi, verso le cinque prendi il cellulare e ti nascondi nel bagno, componi tremante il numero e, dall’altra parte senti la voce squillante di Sabrina che dice: “ finalmente ti sei decisa, stavo aspettando la tua telefonata e….. insomma voglio vederti ma mi devi promettere che ti vestirai sexy . Ci vediamo domani qui in centro, a casa mia in via Cavour 12 alle sedici, a presto.” Per poi buttare giù bruscamente.
Questa telefonata ti sconvolge ma, allo stesso tempo ti regala quell’adrenalina che ti spinge a correre a casa solo per dare un’occhiata alla tua lingerie giusto per vedere che cosa il tuo guardaroba conservava: roba vecchia.
Fai un rapido dietrofront ed esci per andare in quel negozio all’angolo che ti piaceva tanto.
Entri e, non senza un po’ d’imbarazzo scegli un paio di calze nere con la riga, un paio di tanga sempre neri, un corpetto di pizzo grigio con i lacci dietro la schiena e, dopo aver pagato, esci e torni di corsa a casa cercando di nascondere il pacchetto perché tuo marito non lo vedesse.
Inutile dire che la notte ti sembri eterna, ed il giorno dopo il lavoro fosse insopportabilmente lungo. Ma verso le due vai nel bagno con la borsa che ti eri portata da casa ed indossi quello che avevi comprato: l’immagine che lo specchio ti ritorna è quella di una donna, magari non più ragazzina ma molto, molto piccante. Quindi inventi una scusa e il tuo capo ti permette di uscire, finalmente da quella gabbia.
Stai camminando nervosamente da un po’ e, quasi in trance ti trovi davanti al portone, suoni con fare tremante il campanello e senti lo scatto della serratura che si apre senza udire alcuna voce, Sali le scale e trovi Sabrina sulla soglia che, sorridente , ti sta aspettando ( ha i capelli neri raccolti dietro la nuca, un filo di trucco che le mette in risalto il viso e gli occhi luminosi, una vestaglia di seta chiusa in vita) quindi ti fa entrare per prima, ti appoggia le mani calde sulle spalle e, appena dentro ti fa girare, ti guarda negli occhi e ti bacia improvvisamente. Il contatto delle sue labbra e il movimento della sua lingua fanno si che senza esitazione ricambi trasformando quel bacio in uno scambio umido di passione: le vostre lingue vorticano, la saliva vi bagna e le mani corrono veloci sui vostri corpi scoprendo le vostre intimità già fradice.
Il corpo di Sabrina preme contro il tuo e ti spinge verso il grande letto circondato da ampi specchi, ti fa sedere e, spogliandoti dolcemente ti aiuta a stenderti, comincia a baciarti la bocca, il collo, il seno facendoti rabbrividire, fino a raggiungere il tuo ventre caldo e dopo essersi fermata per guardare meglio dirige la bocca contro la tua fica e comincia a leccarti prima sul clitoride che ti stava esplodendo, poi più in basso sfiorando il tuo fiore bruno con la punta della lingua. Improvvisamente interrompe il gioco, si alza e spogliandosi ti offre alla vista il suo corpo sodo , quindi, viene sopra di te e, mettendo la sua testa fra le tue gambe ti offre la sua vulva. L’ afrore della sua vagina ti colpisce come uno schiaffo ma tu chiudi gli occhi e cominci a frugarla sempre più profondamente mentre lei sta facendo altrettanto e, ormai persa ti inumidisci il dito, le sfiori il culo e quindi la penetri vincendo la resistenza del suo sfintere entrando dentro di lei. Poi, come in un sogno, senti salire il piacere e, proprio mentre lei sta godendo urli finalmente vinta dall’onda di un orgasmo devastante.
Rimanete vicine ansimando finche’ la spossatezza ha il sopravvento e vi assopite ancora umide di sudore.
Dopo un tempo che ti sembra interminabile, ti desti, volgi lo sguardo verso Sabrina e, vedendola ancora addormentata guardi l’orologio: le sette! Ti alzi di corsa e, dopo averle baciato la fronte ti vesti frettolosamente e scappi a casa.
Dopo aver cenato e farfugliato qualcosa circa il ritardo a tuo marito vai a letto pensando di addormentarti subito, ma, non riuscivi a prendere sonno tormentata dai pensieri che ti ronzavano in testa: avevi provato grande piacere a fare l’amore con una donna: proprio tu che adoravi gli uomini, il loro corpo, insomma: ti piaceva il cazzo! Combattuta da questi dubbi arrivavi alla conclusione che si ti piacevano gli uomini ma, erano troppo egoisti e frettolosi: mai nessuno si era preoccupato di te e delle tue esigenze e mai avevi goduto come con Sabrina.
Le giornate passano con la consueta monotonia, tuo marito, sempre più distante non si accorge di niente, nemmeno quando fate l’amore, anzi, rinvigorito dalla tua apparente “soddisfazione” crede che i problemi siano solo “passato” e che ora tu sia più appagata. Sbagliato: ogni volta che ti tocca senti un brivido di disgusto, immagini che a toccarti siano le sottili mani di Sabrina, e che Angelo sia una specie di alieno chissà come capitato nella tua vita.
Finche’, un giorno, il fattorino ti porta la solita posta ma, fra le tante buste una ti colpisce, forse per l’insolito colore rosso e tu nervosamente la prendi in mano, la soppesi e vinta dalla curiosità la apri-
Il contenuto è un foglio scritto con una grafia leggera , esitante che dice:
Ciao cara, non ti ho telefonato perché tu non possa sentire la mia voce in quanto tradirei il mio desiderio, quindi passo al dunque: ci vediamo domani, sempre al solito posto ed alla solita ora.
Non ho usato il condizionale perché so che verrai-
P.S.
Mettiti una tutina a rete e nient’altro sotto,
Il tuo cuore sembrò fermarsi , il tono perentorio di quella lettera ti colpiva e pensando di non andare all’appuntamento continui il tuo lavoro cercando di non pensare. Inutile: all’uscita dall’ufficio ti dirigi verso quel negozio di intimo un po’ osé e compri quello che ti era stato chiesto. Il giorno dopo fai la solita strada e, come guidata, sali le scale, bussi alla porta che, essendo aperta si schiude per farti entrare nel buio della casa
“Ciao”. La voce di Sabrina ti accoglie con un sussurro: “Ti stavamo aspettando”
Sorpresa ti guardi intorno e scorgi delle figure appena illuminate dalle luci soffuse: erano quattro donne che vestite con tutine aderentissime nere che lasciavano scoperti i seni e le zone intime, degli stivali anch’essi neri dal tacco vertiginoso, ti guardavano con occhi taglienti ammiccando fra loro e sorridendo in maniera un po’ strana.
Non fai in tempo a renderti conto di quello che sta avvenendo che le mani di Sabrina ti spingono con decisione verso la camera, le donne si avvicinano e ti fanno accomodare con dolcezza sul grande letto.
Poi una di loro avvicina la bocca alla tua e ti bacia profondamente facendo mulinare la lingua , un’altra ti sfila l’impermeabile che copre l’unica cosa che indossi e, insieme ti fanno sdraiare, accarezzando il tuo corpo delicatamente fino a raggiungere la tua vulva che, tuo malgrado è fradicia. Quindi si avvicinano anche le altre che con i loro aliti caldi percorrono il tuo corpo e con le loro lingue ti fanno letteralmente perdere la testa, finche’ senti delle mani che, afferrate le caviglie ed i polsi le legano agli estremi del letto aprendoti le braccia e divaricando allo spasimo le gambe.
Sollevi la testa allarmata e vedi Sabrina che, indossata una cintura con fissato un’enorme dildo , ti guarda sorridendo e ti ordina di stare brava e di lasciarla fare. Con un movimento felino una delle donne sale sopra di te e si siede sul tuo viso schiacciando la sua fica sulla tua bocca e sibilando “lecca troia, leccami la fica ed il culo che mi devi far godere” . Nel frattempo senti una bocca frugarti e una lingua insinuarsi dentro di te con una foga mai sentita.
Obbligata in quella posizione dolorosa, non puoi fare a meno di leccare avidamente e di raggiungere un orgasmo tremendo che ti fa mancare il respiro, proprio mentre la donna che ti è sopra gode urlando e bagnandoti la bocca con suoi umori. Non fai a tempo di riprenderti che le donne fi slegano facendoti girare, mettendoti a quattro zampe e legandoti nuovamente. Volti la testa e riflessa negli specchi vedi la tua figura : una donna (una troia pensi) seminuda, legata in una posizione oscena circondata da altre donne dall’aspetto diabolico e ne provi quasi piacere.
Improvvisamente, nello specchio vedi Sabrina che brandendo il grosso cazzo fra le mani ordina ad una delle donne di mettersi sotto di te e di leccarti come solo una schiava sa fare, quindi, ridendo si avvicina alle tue natiche e, dopo aver cosparso di liquido lubrificante appoggia l’enorme cappella al tuo ano che per un attimo fa resistenza, premendo sempre di più fino ad entrare un poco facendoti strillare, per poi uscire e quindi ripetere l’operazione finché senti l’arnese che dilatandoti allo stremo , entra completamente scivolando nel tuo culo ormai aperto.
Il movimento della lingua sul tuo clitoride e quel cazzo che ritmicamente ti squassa le viscere fanno si che provi una sensazione unica e (sorprendentemente) piacevole finché non senti un orgasmo pervaderti e poi una altro ed un altro ancora.
Sei ancora scossa e debole quando ti rendi conto di essere libera dai legacci e completamente sola. Ti rivesti frettolosamente e guadagni l’uscita ritrovandoti in strada a camminare come ubriaca verso casa. I pensieri che ti affollano la mente sono controversi: da un lato ti senti usata ma d’altra parte non puoi fare a meno di nascondere che la situazione nella quale ti trovi renda la tua vita finalmente eccitante come mai ti era successo.
I giorni che si succedono rapidamente, divisi fra casa e lavoro, ti fanno dimenticare di quello che era successo finche’ una mattina, compare sulla scrivania una lettera rossa che come in un gorgo ti risucchia e ti obbliga ad aprirla con ansia e un pizzico di paura. Il foglio contenuto è scritto dalla solita mano e recita:
Ciao cara. Ti sei mica dimenticata di me? Non credo, ma, comunque ti volevo dire che ti aspetto domani, alla solita ora e al solito posto. Voglio che indossi una sottoveste nera, naturalmente trasparente, delle calze a rete e un paio di scarpe di vernice con tacco a spillo. Nient’altro.
P.S. Nel caso tu dubitassi, ti informo che ho filmato i nostri incontri e se non li vuoi vedere sui computer dei tuoi colleghi e di tuo marito ti consiglio di ubbidire da brava donnina onesta e morigerata quale pensi di essere.
CIAO
Alla lettura di tutto ciò senti un brivido lungo la schiena e ti rendi conto di non avere scampo, non puoi certo rischiare di finire sulla bocca di tutti e allo stesso tempo ti chiedi cosa vorrà fare di te tanto da indurla a ricattarti.
Vai quindi al “solito” negozio, compri quello che dovevi e percorri la strada che ben conosci. Arrivata sull’uscio lo trovi ancora aperto quindi con passo incerto entri nella casa e, subito ti colpisce il buio quasi totale e una musica gitana ritmata e sensuale. Poi, come dal nulla due mani ti guidano verso la camera dove con grande fatica intuisci delle forme attorno al letto ma non riesci a capire quante sono visto che gli specchi creano un effetto distorsivo, e la voce roca di Sabrina ti dice di spogliarti. Tu, con un gesto lento sfili l’impermeabile lasciandolo cadere a terra e rimani solo con l’intimo a coprirti. Quindi Sabrina, eccitata ,ti conduce sul letto, ti fa accomodare a carponi e quindi ti lega sugli occhi una benda nera che subito ti fa sprofondare nelle tenebre. Perciò con un battere di mani dice: “forza, divertiamoci un po’” e senti attorno a te dei corpi che si muovono, delle mani che ti frugano ovunque e degli aliti caldi che soffiano su di te tutta la loro eccitazione. Ti stai lasciando andare quando due mani ti afferrano le natiche aprendole e senti il contatto di “qualcosa” contro la tua vagina umida mentre le tue narici sono colpite dall’afrore di maschio e senti la pressione sulla tua bocca di un cazzo che, spingendo sempre di più ti fa dischiudere le labbra e la tua bocca accoglie il glande turgido e odoroso .Quasi contemporaneamente senti la fica dilatarsi e il membro entrare lentamente, quasi assaporando il momento per poi cominciare il suo movimento costante e profondo dentro di te. I due movimenti ritmici, quasi a seguire la musica ti portano verso un orgasmo ma, Sabrina, urla : “non ancora , devi farci divertire un po’ tutti” e fa uscire i due dal tuo corpo . Passano pochi secondi che la tua fica sia sfiorata di nuovo da un membro che intuisci essere più grosso e la tua bocca sente un altro cazzo, automaticamente apri le labbra per accoglierlo ma ti rendi conto che, per permettergli di entrare devi spalancare la bocca allo spasimo. Improvvisamente, il membro che è dietro di te, entra in tutta la sua grandezza e, lasciandoti senza respiro, comincia a stantuffare con forza. Stai perdendo la ragione e, sotto quei colpi vigorosi, ti dedichi al cazzo che stai succhiando avidamente e che lasci scivolare dentro la tua gola fino a sentire salire dentro di te il piacere più assoluto che sfocia in un orgasmo liberatore.
Subito dopo, i due cazzi escono da te per fare posto ad altri due, poi altri due ancora. Tutto quello che sta accadendo ti sembra una follia ma l’unica cosa che ti interessa è godere e far godere. Gli orgasmi che seguono sono come perle di una collana : si susseguono rapidamente, finche’ il cazzo che ti sta scopando esce improvvisamente e, un urlo precede la pioggia bollente che ti bagna la schiena e le natiche , tu, contenta di aver procurato cosi tanto piacere continui il tuo appassionato pompino fino a sentire il cazzo che si gonfia e, pulsando libera nella tua bocca tutto lo sperma che conteneva. “ bevi tutto e pulisci fino all’ultima goccia” ordina Sabrina. Esegui l’ordine con diligenza inghiottendo la sborra amarognola e leccando avidamente le palle, la lunga asta e la cappella ancora turgida smettendo solo quando Sabrina, soddisfatta ti saluta e ti consiglia di fare una doccia.
Finalmente ti togli la benda e, visto che non c’era più nessuno, ti alzi, vai in bagno e lavi via gli umori che ti insozzavano. Dopo essere tornata a casa ed aver tranquillizzato Angelo per il ritardo, ti ributti nella tua vita cercando di riacquistare il tuo solito equilibrio di mogliettina ed impiegata modello.
Finche’ un giorno, sedendoti alla tua solita scrivania vedi La Busta rossa e ansimando la apri. A l suo interno vedi con stupore un fascio di banconote e una lettera con scritto:
Ciao Cara. Ti devo dire che sei stata bravissima, i miei amici e amiche del Prive’ sono rimasti sbalorditi da te e visto che sei stata eletta troia dell’anno hanno deciso di farti un regalino ( sono 5000 euro).
Per quel che riguarda le riprese che ti ho fatto ti informo che le ho distrutte, quindi non ti preoccupare: le immagini rimarranno “solo” nelle nostre menti e non ti creeranno problemi.
Un bacio dove sai tu da Sabrina e friends.

Dopo una lettura del genere rimani allibita:” come una troia mi hanno trattato!” e sdegnata appoggi la fronte sulla scrivania. Finito il lavoro fai due passi per schiarirti le idee e, per caso ti trivi di fronte alle vetrine della boutique di lingerie, vedi un completino nuovo molto sexy e, sorridendo prendi il telefono, componi il numero e sussurrando: Sabrina?.......................................

FINE
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