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UN AMICO VERAMENTE PORCO


di ursulatroia
28.08.2016    |    38.904    |    15 9.5
"Dopo cena siamo poi finiti in un night club, molto elegante e non lontano dal ristorante..."
UN AMICO VERAMENTE PORCO

Sono sempre io, la vostra Ursula, che vi racconta una sua recente avventura, sperando di suscitare in voi anche solo un po’ dell’incredibile eccitazione e godimento che ho provato io in quella circostanza.
Come ho gia’ avuto occasione di dirvi, sono sposata ad un uomo danaroso e abbastanza maiale, ma gelosissimo. Io stessa sono una donna molto porca e ingorda di sesso, ma purtroppo non ho la liberta’ che desiderei e devo cercare le mie occasioni profittando delle assenze di mio marito o trovando qualche sotterfugio per sfuggire alla sua gelosia.
Non troppo tempo fa e’ venuto a Roma il responsabile dell’ufficio milanese di mio marito che ci ha proposto di andare fuori a cena con lui ed un’amica. Avevo gia’ avuto occasione di conoscere questo tipo, anche se piuttosto superficialmente, e ricordavo con piacere la sua persona, specialmente il fisico, nel senso che ricordavo un gran bell’uomo, molto attraente, alto e robusto e vero milanese nei modi, insomma irruento, concreto e molto interessato al sesso.
Ho approfittato dell’occasione per vestirmi e truccarmi da super vamp, con tacchi vertiginosi e abitino micro che a stento mi copriva le chiappe e lasciava intravedere i miei seni e i capezzoli nudi, poiche’ avevo deciso di non mettere il reggiseno. Sotto la gonna indossavo uno dei miei perizoma piu’ arrapanti, con filo di swarowski che passava tra le labbra della fica e mi solleticava continuamente il clito. Essere (s)vestista da troia sotto il vestito e’ un qualcosa che adoro e che non mi faccio mai mancare quando vado a qualche incontro stimolante.
Mio marito nel vedermi uscire dal bagno, pur non sapendo ovviamente cosa indossavo sotto il vestito, mi ha guardata abbastanza scioccato e mi ha domandato se ero proprio sicura di non aver esagerato colla mia mise, ma un bacetto malizioso sulla sua bocca con slinguatina appena accennata sulle labbra lo ha subito zittito. Abbiamo cenato in un elegante locale di via veneto, e lui, il socio di mio marito, e’ venuto accompagnato da una bellissima ragazza, una russa, che certamente aveva pescato in albergo. La cena e’ stata deliziosa e lo stesso la conversazione, anche se sin dall’inizio mio marito piu’ che al collega si e’ dedicato a fare una corte spietata alla russa.
Dopo cena siamo poi finiti in un night club, molto elegante e non lontano dal ristorante. Era pieno di gente, quasi tutti uomini d’affari, e pullulava di prostitute d’alto bordo che cercavano di rimorchiare. All’inizio mi sono un po’ spaventata e mi sono sentita anch’io una prostituta, come certamente era l'amica russa, ed ero imbarazzatissima di fronte a mio marito, ma poi ho visto che mio marito non si e’ fatto per nulla intimidire dall’atmosfera peccaminosa del locale e galantemente ha fatto accomodare la russa al tavolino assegnatoci mentre il socio si occupava di me. Inutile dire che l’atmosfera erotica, lo champagne che mio marito ha subito voluto offrire, e la musica hanno cominciato ben presto a fare effetto.
Ha iniziato mio marito che ha invitato la russa a ballare e li ho visti quasi scomparire in un angolo buio della sala. L’amico non si e’ fatto pregare a lungo e mi ha invitato anche lui a ballare. Era proprio un pezzo d’uomo e mi ha subito stretta tra le braccia al punto che avvertivo chiaramente il suo grosso sesso, lungo da non credere anche se ancora flaccido, che cercava di sistemarsi tra le mie cosce... Poi ha cominciato a parlarmi all’orecchio, mentre ballavamo, e si e’ subito rivelato il porcone che avevo immaginato… Ha iniziato coi soliti complimenti, ma intanto con un dito scorreva su e’ giu’ lungo la mia schiena e mi schiacciava sempre di piu’ su quella bestia che aveva tra le gambe e che sentivo gonfiarsi rapidamente. Poi ha attaccato a parlare di sesso, chiedendomi senza mezzi termini, quanto mi piacesse fare l’amore e se avevo mai tradito mio marito; poi, alle mie risposte telegrafiche e un po’ imbarazzate, ha dilagato, senza ritegno, con domande sfacciatissime che riguardavano le mie preferenze per il sesso maschile: se mi piacevano gli uomini col sesso grosso o piuttosto mi spaventavano, e se avevo mai fatto sesso anale e provato il sapore dello sperma maschile.. Insomma un bombardamento erotico incredibile, che mi ha fatto perdere l’autocontrollo ed eccitare come una cagnetta in calore, e al quale non ho saputo opporre alcuna resistenza, se non quella di stringermi sempre di piu’ a lui ansimando arrapata nel suo oreccchio. La domanda piu’ maliziosa e’ stata poi quella dove mi chiedeva se, avendo per mia ammissione gia’ fatto sesso anale, avevo il culetto ben aperto e disponibile a prendere anche membri veramente grossi… Senza dire una parola, ma arrapata all’inverosimile, gli mordicchiavo ormai l’orecchio stringendomi al suo bestione e ansimando come una cagna in calore…
Nel frattempo guardavo ogni tanto terrorizzata verso l’angolo del nostro tavolo, ma fortunatamente l’altro porco, mio marito , continuava evidentemente a pomiciare colla sua russa in qualche angolo del night e non si vedeva in giro. I primi due brani musicali sono trascorsi cosi’, con me sempre piu’ eccitata e lui che ormai senza ritegno mi faceva correre il pollice su e giu’ tra le natiche. Poi ho sentito che infilava la mano intera sotto il mio vestito e cominciava a carezzarmi sfrontatamente le chiappe. Era ormai impossibile per me staccarmi, perche’ la mia eccitazione era ormai almeno pari alla sua e sentivo la fica gia’ fradicia di desiderio. Quando poi si e’ accorto che portavo solo il perizoma a filo ed ero praticamente nuda e liscia sotto il vestito e gia’ tutta fradicia, ha iniziato a farmi gli apprezzamenti piu’ volgari e provocanti sul fatto che ero depilata e bagnata di voglia, gia’ pronta a farmi sbattere dal primo cazzo che si offriva, e commentando che proprio non si aspettava che la moglie sempre cosi’ distinta del suo capo si preparasse come una troia per una semplice cena, evidentemente per sedurre e farsi scopare dal primo sconosciuto che agganciava.
Quando la musica e' terminata mi ha riaccompagnata al tavolino, ma mio marito e la russa non c’erano ancora. Allora ha tirato fuori dalla giacca una busta e ha cominciato a mostrarmi delle foto. Erano foto scattate al bordo della piscina dell’albergo, dove lui era in costume super-succinto e in pose molto appariscenti e provocanti. All’ultimo ne ha tirata fuori una dove era completamente nudo, con una membro semi-eretto meraviglioso e impressionante per dimensioni. Sono rimasta come impietrita, colla bocca secca dalla voglia e senza fare commenti, finche’ il porcone ha rimesso le foto nella busta e mi ha chiesto se mi erano piaciute e quale mi era piaciuta in particolare. Poi, sentendo la mia mano che sotto al tavolino cercava disperatamente di raggiungere il suo membro, senza neanche aspettare la mia risposta, mi ha presa per mano e mi ha invitata a seguirlo, commentando che tanto mio marito non si sarebbe fatto vedere cosi’ presto.
Ho capito a quel punto che era stata tutta una messa in scena e che mio marito aveva rimorchiato la bella russa a qualche parte per scoparsela chiedendo all’amico di ballare e intrattenermi finche’ rientrava. Ma ormai ero cotta e l’ho seguito come un’agnellina mansueta, senza nemmeno chiedere dove mi portava. Mi ha rimorchiato cosi’ in uno squallido alberghetto, proprio di fronte al night, e mi sono ritrovata in una camera semibuia, con musica erotica di sottofondo, e con un letto gigantesco a forma di cuore tutto circondato da specchi. Tremavo tutta dalla voglia e dall’eccitazione… Mi ha sfilato il vestito lasciandomi col solo perizoma e i sandaletti di strass e mi ha semplicemente ordinato di mettermi a pecora sul letto col viso sul cuscino, le cosce aperte e il culo in aria, perche’ ormai aveva capito che ero una vera troia e scoppiavo dal desiderio di farmi montare. Mi son messa come mi ha chiesto e ho sentito che tirava fuori quel suo incredibile uccello, lo riempiva di una qualche crema con un profumo puttanesco alla fragola, e poi mi passava quella grossa cappella ormai dura come una pietra tra le chiappe, su e giu’, continuando a chiedermi se avevo voglia di questo suo uccello, se mi piaceva ed era grande abbastanza per i miei gusti, e invitandomi ad aprire le natiche ben bene e offrire i miei buchi al suo cazzo. Ero ormai preda completa della sua sessualita’… Mi sono anche resa improvvisamente conto che non usava alcuna protezione ma ormai ero così cotta di lui e del suo cazzo che non pensavo a nient’altro e non facevo altro che mugolare e muovere oscenamente le chiappe implorandolo di prendermi dove voleva lui ma presto.. L’ho sentito finalmente infilarmi la sua enorme cappella e poi tutto il suo intero arnese nel culo, fino ad avvertire le palle che sbattevano sulle mie chiappe.. e’ stata pura estasi sessuale… mi ha fatto cavalcare come una troia infoiata e continuava a insultarmi cogli epiteti peggiori e aschiaffeggiarmi le natiche, finche’ l’ho sentito venire e riempirmi di non so quanto sperma caldo… sono venuta come una cagna tante di quelle volte che non ricordo e lui continuava a sbattermi, a uscire dal culo, a leccarmi la sborra che scorreva tra le chiappe, e poi passava alla fica e ripeteva il tutto…
Nel pieno di questa follia erotica, mio marito mi ha chiamata sul cellulare. Mi ha chiesto cosa stavamo facendo e da vero cornuto, si e’ tranquillizzato quando gli ho detto che eravamo al bar e che doveva sbrigarsi a raggiungerci perche’ eravamo stanchi di aspettare. Il cornuto mi ha chiesto di avere ancora un po’ di pazienza perche’ erano in un altro locale dove aveva incontrato un cliente (??) ma sarebbe arrivato certamente entro mezz’ora…. Giusto il tempo per la sua mogliettina troia di spompinare per un’ultima volta il meraviglioso cazzo del suo partner e ingoiare tutta la sborra calda senza sprecarne una goccia…
Un bacetto arrapato e appassionato ai miei ammiratori da parte di URSULA
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