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famiglia con amante (capitolo 3)


di macchiettadiseta
25.01.2016    |    13.079    |    5 8.4
"Senta io la chiamavo anche per dirle un’altra cosa..."
CAPITO 3

Antonio alle 20:30 in punto si presenta a casa di Laura e Giorgio. Ha portato un bellissimo mazzo di rose per Laura, ci sono rose gialle, rosa e al centro una bellissima rosa rossa. Ma ha portato solo quello, ha anche una bottiglia di amaro e una scatola di cioccolatini.
Quando suona alla porta è Giorgio che va ad aprire, ma viene subito seguito da Laura. L’attenzione di Antonio è tutta presa da quest’ultima, nell’ora che non si sono visti si è cambiata, ha messo un bel vestito scuro che la fascia aderente fino a quasi metà coscia, non proprio a minigonna, ma ci va vicino, dietro, invece, sulla schiena ha una generosa scollatura a v e quasi certamente non ha il reggiseno. Un filo di trucco e la perfezione è davanti a lui.
Antonio, galantemente, la saluta con un baciamano e le dice:
- se possibile sei ancora più bella di oggi pomeriggio … E così dicendo le porge il mazzo di rose.
- grazie, è gentilissimo, non doveva disturbarsi tanto. Queste rose sono bellissime. Grazie davvero.
- ma figurati, è stato un piacere.
- si, sig. Antonio, non si doveva disturbare così tanto, in fondo è una cena informale tra vecchi amici. Interviene Giorgio.
- prego, mi dia il cappotto, che lo porto di là.
Dopo essersi seduti a tavola, i tre iniziano una bella conversazione, si aggiornano a quello che fa ognuno di loro e intanto gustano gli ottimi piatti che Laura in poco tempo ha saputo creare. Ovviamente, i due uomini, non fanno mai mancare il vino nel bicchiere di Laura, che come ogni donna non abituata a bere alchol lo regge veramente poco.
A mano a mano che l’atmosfera si fa più rilassata, il sig. Antonio si permette anche qualche battutina a doppio senso, scatenando l’ilarità della coppia. Anche Giorgio pende dalle labbra di Antonio, è affascinato da quest’uomo che li sta intrattenendo ormai da quasi due ore, con storie, aneddoti divertenti e interessanti. Il tutto condito da una voce calda e rassicurante.
Verso le 23:00 Laura non chiede se è il caso di andare a prendere il piccolo dai nonni, che a quest’ora vorranno certamente andare a dormire.
- ma certo, scusatemi, se mi sono dilungato tanto. È che la compagnia era bella, ma ora tolgo subito il disturbo.
- no, no, non si preoccupi sig. Antonio, ci vado io a prendere il piccolo, tanto è vicino, ci metterò al massimo cinque minuti.
- ah, ottima idea caro, ricorda di farti dare da mia madre la tazza del piccolo. Ok?
Giorgio si prepara e mentre sta uscendo, Antonio, senza essere visto da Laura, gli fa cenno con la mano di fare piano.
Arrivato giù in garage, Giorgio ha un erezione pazzesca, anzi ha avuto erezioni continue durante tutta la cena a dir la verità. Ha il cuore che va a mille all’ora. Ha lasciato sua moglie, l’amore della sua vita, con uno sconosciuto che se la vuole scopare. Non ce la fa più e allora fa una cosa che non si sarebbe mai sognato di fare, si apre la cerniera dei pantaloni e si tira fuori il cazzo durissimo, prima di toccarsi prepara anche un paio di fazzoletti e si inizia a fare una sega, ma l’eccitazione è troppa e dopo neanche 4 o 5 scappellate sente l’orgasmo montare ed ha appena il tempo di mettere un fazzoletto sopra la cappella per non sporcarsi tutto.
Una volta venuto si rilassa un paio di minuti, si gode il momento, ma si chiede pure cosa staranno facendo su a casa sua, sua moglie e Antonio. Ora che è venuto e che non è più eccitato, gli sta venendo voglia di andare su con una scusa e mettere fine a tutto a questo. Potrebbe dire a Laura che ha paura che il figlio non vedendola inizierebbe a piangere. Ma è solo il pensiero di un attimo, anzi se ripensa alla situazione quasi gli diventa barzotto un'altra volta. Per cui si pulisce come meglio può e si avvia, lentamente, a prendere il figlio dai nonni. Fa pure strade diverse per metterci piu tempo.
Mentre sta guidando però, gli viene un idea, è un flash che gli attraversa la mente, una sorta di visione, ha tutto chiaro, sa quello che vuole, sa che sarà meglio e più eccitante del piano originario che aveva concordato con Antonio.
Non vuole più far parte di un trio, Giorgio adesso vuole che sua moglie e Antonio siano amanti a sua insaputa. O meglio, chiaramente Antonio non solo saprà tutto, ma soprattutto gli racconterà tutto. Se prima lo scopo era quello di utilizzare Antonio come una sorta di vibratore, di fallo di plastica, da chiamare per rendere più piccanti le serate, ora Antonio dovrà arrivare a far sua Laura in ogni modo, sia fisicamente che mentalmente. Giorgio addirittura pensa che la cosa più bella sia che Laura si innamorasse di Antonio, la vorrebbe vedere felice ed emozionata come i primi tempi quando si erano messi insieme. Tanto è sicuro che comunque il suo matrimonio non è a rischio, stanno insieme da una vita, hanno un figlio ed è sicuro che anche Antonio non rinuncerebbe al suo matrimonio. E poi pensa che comunque questa sia solo una fase, che più in la quando la passione tra i due diminuirà lui potrà entrare di nuovo nei giochi.
Ormai ha deciso, ne parlerà con Antonio l’indomani.
Intanto a casa dei coniugi, Antonio si è accomodato sul divano e Laura, invece, ne approfitta per sparecchiare la tavola e per mettere i piatti sporchi nella lavastoviglie. Ad un certo punto però Antonio gli dice:
- Laura, ma cosa fai? Lascia tutto così e vieni a riposarti un po’ qua, non vorrai farmi bere questo amaro da solo, no?
- si, scusami, hai ragione, che maleducata … ops, ma le ho dato del tu, mi scusi ancora …
- ma no, figurati, anzi, te lo stavo per chiedere io di finirla di darmi del lei, mi fai sentire vecchio ahahah
- ahahahah, ma no dai, quale vecchio, sei in gran forma, anzi se posso … quanti anni hai?
Ormai intanto Laura si era seduta affianco a lui e il divano essendo piuttosto piccolo ogni tanto li metteva a contatto con le gambe.
- eh, mia cara ormai, ne ho 55… è un bel po’ che calco questa terra eheheh
- 55? Eh? Non l’avrei mai detto … al massimo te ne davo 54! Ahahah
- ahahahah… mi prendi in giro eh? Ahahah
Il vino e l’amaro stavano facendo il loro effetto, Laura, da sobria non avrebbe mai fatto una battuta del genere.
- comunque, no, a parte gli scherzi te li porti benissimo.
Laura intanto si era messa in diagonale verso di lui e una gamba l’aveva fatta passare sotto l’altra e si stava massaggiando il collo del piede, avrebbe dato chissà cosa, per potersi togliere le scarpe che aveva ai piedi.
Antonio guardandola, capisce subito, che magari potrebbe usare quella scusa per poter iniziare a creare una certa intimità.
- ti fanno male i piedi, eh?
- eh, sì … è tutto il giorno che sto in giro con le scarpe …
- se mi permetti, sono ottimo massaggiatore … senza falsa modestia eheheh…
- ma no dai, anche se mi piacerebbe eh.
- mi permetto di insistere, non avere timore, vedrai che dopo mi ringrazierai.
- eh va bene, ma solo perché non ce la faccio più.
Laura si toglie le scarpe con il tacco e si appoggia di schiena al bracciolo del divano, Antonio gli prende i piedi ne appoggia uno sulla sua coscia e l’altro lo prende tra le mani. Appoggiandosi un piede sulla coscia, Laura è costretta a tenere la gamba piegata e ad offrire uno bello spaccato delle sue cosce ad Antonio. Il quale capendo l’imbarazzo e si affretta a dire.
- non ti preoccupare cara, non si vede nulla ahahahah
- ahahahah, ma dai così mi mai arrossire ahahah, comunque sicuro che non si vede nulla?
Antonio mimando il gesto di avere in mano una torcia fa per guardare sotto la gonna di Laura…
- ahahah no, non si vede nulla!
- ok. Mi fido.
Antonio inizia a massaggiargli il piede che aveva in mano, orami il ghiaccio è rotto, basterebbe poco per baciarla, ma non vuole una semplice scopata, vuole di più. Laura gli piace, oltre che fisicamente, la trova simpatica, intelligente, estroversa, dolce, ne è profondamente attratto, per cui decide di fare le cose con calma, anche se ciò comporta un venire meno ai patti con Giorgio. Ma ormai è deciso, quella ragazza dev’essere sua totalmente.
A Laura quel massaggio piace tantissimo, la sta facendo rilassare come non mai, è anche un po’ stupita di stessa, lei di solito così pudica, timida, ma più che timida riservata, in quella situazione, con un perfetto sconosciuto che le sta massaggiando i piedi sul suo divano. E soprattutto, si trova, con suo grande stupore, anche piuttosto eccitata da tutto questo.
Ora che ci ripensa, gli ritornano alla mente i complimenti, le rose, gli sguardi, le battute a doppio senso, insomma tutto quel corteggiamento discreto che Antonio le ha fatto da quando l’ha vista per la prima volta nel pomeriggio. È piacevolmente lusingata da tutto questo.
Purtroppo, o per fortuna, si sente bussare piano alla porta. È Giorgio che rientra a casa, ha in braccio il figlio che dorme alla grossa. Entrando nota che la moglie gli è andata ad aprire la porta scalza e vede le scarpe vicino al divano, ma fa finta di non accorgesi di nulla, si alza anche Antonio per vedere il bimbo e fa i complimenti alla coppia per quanto è bello. Giorgio allora lo porta in cameretta e lo mette a letto.
Laura, quando Giorgio va di la, si affretta a mettere le scarpe e fa il cenno del silenzio ad Antonio che risponde con un occhiolino. In realtà la cosa lo aggrada molto, adesso si è instaurata anche una certa complicità con Laura ed hanno un segreto in comune, seppur piccolo.
I tre si accomodano altri cinque minuti finchè Antonio non dice:
- signori si è fatta una certa ora, forse è meglio che mi avvii.
- ma no Antonio, rimani un altro pò, non ci dai mica fastidio, anzi. Vero Giorgio?
- certo, dai facciamo un altro giro amaro, ok?
Giorgio ha notato anche che durante la sua assenza sua moglie è passata nell rivolgersi ad Antonio dal lei al tu. Poi ripensa anche alle scarpe e si convince che qualcosa dev’essere accaduto per forza, non sa cosa, ma sa che il tutto lo eccita tremendamente.
- ok, mi avete convinto, l’ultimo bicchierino e poi vado.
- Giorgio, come mai ci hai messo tanto?
- avevo l’auto in riserva e mi sono fermato a mettere benzina, ma non avevo tagli piccoli e ho dovuto mettere il pieno. Voi, invece, che avete combinato?
- eh sapessi… ahahahah. Gli risponde Antonio
- eh già ahahah… Risponde Laura visibilmente arrossata.
- ahahahah che simpatici, già mi fate il verso eh…
Dopo poco Antonio si alza:
- signori, adesso è veramente giunta l’ora che io vada. Sono stato benissimo, Laura sei una cuoca eccezionale. La prossima volta però, vi voglio a casa mia, o meglio nel residence dove alloggio, ha una piccola cucina, ma farò del mio meglio. Voglio sdebitarmi e vi voglio a cena da me. Va bene?
- ma dai, non devi mica, mi ha fatto piacere conoscerti e cucinare per te.
- sì è vero, mia moglie ha ragione, non c’è nessun debito da saldare, ci ha fatto veramente piacere averla a cena da noi.
- va bene, siete gentilissimi, ma comunque l’invito resta, anzi guardate se volete possiamo proprio stabilire ora il giorno esatto. Dunque io ritorno qua mercoledì e mi dovrei fermare fino a sabato, per cui se per voi va bene, ci possiamo vedere venerdì sera. Che ne dite?
- va bene Antonio, noi il venerdì e il sabato siamo sempre liberi.
- ok, perfetto. Allora a venerdì.
Come se ne và Antonio, Giorgio chiede a Laura come fosse andata la serata.
- bene, benissimo, mi sono divertita molto.
- si è simpatico, ha sempre la battuta pronta. Che avete fatto quando non c’ero?
- mah, niente di che, abbiamo continuato a chiacchierare, perché sei geloso?
- chi io? No, no.
- gelosone, lo sapevo che t’ingelosivi a lasciarmi sola.
Laura si avvicina e gli da un bacio a stampo sulla bocca. Si sente particolarmente su di giri. Ed eccitata.
- ma smettila dai…
- comunque se tardavi un altro po’ chissà che poteva succedere…
- come? in che senso? Perché?
- ma niente, scemotto, ti sto prendendo in giro…
- ah ok… io mi vado a mettere il pigiama.
- va bene, io finisco di mettere a posto qua e ti raggiungo.
Dopo cinque minuti, Giorgio aspettava la moglie a letto, aveva la sua abat jour accesa, ed era molto eccitato. Sperava di finire la serata facendosi una bella scopata. Laura arriva in camera e si inizia a spogliare.
- amore, perché non mi fai uno spogliarello?
- ma smettila, non fare lo scemo.
- dai per giocare.
- non ci penso nemmeno.
Tolto il vestito, le scarpe e i collant rimane solo in perizoma, Giorgio alla visione di quel culo perfetto, allunga un braccio e prende la moglie per un polso tirandola a se. La inizia a baciare con passione e la fa entrare sotto le coperte.
Gli toglie il perizoma e sente che è bagnata fradicia.
- ahhh, si, toccami.
Si sfila il pigiama e iniziano a strusciarsi a vicenda, finchè Giorgio non si trova sopra di lei, Laura gli preme i fianchi e lui la penetra, entra come il burro. Si baciano con passione e scopano lentamente, Giorgio sa che durerà poco per cui inizia a pensare di non venire subito, allora gli chiede:
- amore, ma perché quando sono tornato tu non avevi le scarpe? Ho visto che le avevi vicino al divano.
- ehm, sì, le avevo tolte, mi facevano male…
Continuando a penetrarla:
- sul serio? Te le sei tolte così, davanti un estraneo, non ci credo dai … che è successo?
- niente, zitto e continua scoparmi.
- sicura? E come mai, quando sono andato via gli davi del lei e quando sono tornato gli davi del tu?
- ehm… me lo ha chiesto lui dato che avevamo raggiunto una certa intimità..
Giorgio a queste parole si ferma di colpo e la guarda negli occhi:
- come una certa intimità? Che è successo? Dimmi tutto o mi incazzo di brutto!!
- calmati amre, non è successo nulla, davvero.
- allora dimmi tutto senza troppi giri di parole.
- va bene va bene, non è successo niente, stai calmo che ti dico tutto.
- ok, inizia allora.
- quando te ne sei andato, io ho iniziato a sparecchiare, ma lui mi ha chiesto di sedermi e bere con lui, mi ha detto che era maleducazione fare le faccende con un ospite. E così sono andata a sedermi sul divano insieme a lui.
A Giorgio, il racconto lo stava eccitando terribilmente e così ricomincia a pompare piano piano.
- poi?
- poi niente, parlando mi ha detto non dargli più del lei
- ah, e basta? Le scarpe si sono tolte da sole?
- no, io, aaaahh, si continua piano, mi piace… io mi stavo massaggiando il collo del piede, non vedevo l’ora di togliermi quelle scarpe, ahhh, siii… lui deve averlo capito e…
- e cosa?
- e…mi ha detto che era bravo a massaggiare e
- e poi, ti sei fatta massaggiare i piedi? Sul serio?
- sì, ha insistito, ha detto che era bravo… che potevo dirgli? Ahhh sii, così, non fermarti
- quindi?
- me li ha massaggiati un po’, anzi uno solo, l’altro non ha fatto in tempo perché sei arrivato tu.
- ah vi ho disturbati?
- beh sì, mi piaceva un sacco …. ahhh, dai spingi forte
- eri eccitata? Ti piaceva?
- si…ahhh
- sì cosa? Eri eccitata o ti piaceva solo?
- sì…tutte e due…ahhhhhh ….spingi spingi forte
- davvero?
- siiiiii....ohhh…godoo
A quelle parole anche Giorgio non riesce a trattenere l’orgasmo e si toglie appena in tempo per sborrargli sopra la pancia. Il miglior orgasmo della sua vita. Anche Laura è venuta molto intensamente.
Dopo aver finito di eiaculare, Giorgio si accascia affianco e Laura dopo qualche secondo gli si accuccia vicino e lo abbraccia.
Dopo che quel torpore post orgasmo finisce Giorgio gli chiede:
- insomma, ti ha eccitato? Per questo stasera sei venuta così?
- boh, non so, non ci pensare dai.
- come non ci pensare? Ci penso eccome. Quindi ti piace?
- chi?
- ma come chi? Antonio?
- beh, è un bell’uomo questo sì, chi può negarlo? Però è vecchietto.
- sì sì, sarà vecchio, ma a quanto pare la sa lunga.
- eh sì…
- ah lo vedi?! Allora ho ragione, ti piace?
- uffa, dai che vuoi che ti dica? Sì è un bell’uomo, mi ha massaggiata i piedi e lo ha fatto bene, mi piaceva quando lo faceva, ok? Altre domande ora?
Giorgio sta in silenzio qualche secondo, è appena venuto, ma questi discorsi, queste ammissioni da parte della moglie lo stanno eccitando di nuovo, ancora non ha il cazzo dritto, ma stasera sarebbe pronto anche a fare la seconda, o meglio la terza, visto che in macchina si era già fatto una sega.
Decide, che forse sì, se la moglie lo aiuta e si dimostra compiacente, forse si ricomincia. Quindi gli prende una mano e se la porta sul cazzo.
- ma che fai?
- niente… dai toccami un po’. Ti vedo molto eccitata, erano anni che non ti vedevo così.
Laura inizia ad accarezzargli delicatamente il cazzo, le palle, lo scappella piano piano e tira giù la pelle fino in fondo, sa che al marito piace così. Anche lei, stranamente, sente tornare una certa voglia.
- ma dimmi, mi stavi dicendo che ero arrivato troppo presto, perché?
- così, te l’ho detto apposta per scherzo.
Senza mai smettere di segare il marito.
- sì come no, ti saresti fatta scopare, di la verità?
- no scemo, che vai pensare?
- però, nella fantasia, non ti è passato nella mente?
- no, per me ci sei solo tu.
Dicendo questo si alza e si mette sopra di lui impalandosi sul cazzo del marito. Inizia a baciarlo e a scoparlo lentamente, lo fa quasi uscire tutto e poi lentamente scende fino in fondo, fino a toccare con il clitoride i peli pubici del marito e a strusciarlo forte contro di essi. Giorgio godendosi quella scopata, vuole approfittare di questo momento di eccitazione della moglie per eccitarla con il tarlo di un possibile amante.
- dimmi la verità, aaahhh, ti saresti fatta scopare?
- non so
- la verità amore, dai non mi arrabbio
- ero eccitata ok? Forse, non lo so, ma so che ti amo.
- ah, mi ami, ma forse ti saresti fatta scopare eh?
- ah sììììì….
E insieme godono per la seconda volta, come non gli succedeva dai primi tempi quando si erano appena fidanzati.
Il giorno dopo Giorgio esce di casa piuttosto presto e telefona ad Antonio.
- buongiorno sig. Antonio
- buongiorno Giorgio, dormito bene?
- si si, una nottata fantastica, ieri sera quando se ne è andato abbiamo fatto l’amore 2 volte. Anche Laura ha avuto due orgasmi eccezionali. E questo solo grazie a lei.
- ti ha raccontato tutto?
- si penso sì, del massaggio, intende?
- sì, credevo che non te lo voleva dire.
- no, in verità, sono stato io farglielo dire, lei ha cercato di non dirmelo fino all’ultimo, ma poi davanti l’evidenza ha dovuto confessare. E c’è anche dell’altro…
- cioè?
- mentre stavamo scopando la incalzavo con domande su di lei, su quello che avevate fatto eccettera, così gli ho anche chiesto se si sarebbe fatta scopare da lei ieri sera e …
- e…?
- ha detto che forse sì, era molto eccitata. Ha detto che la trova interessante, che si è diverti tanto e che è un bell’uomo.
- molto bene.
- senta le volevo chiedere se oltre il massaggio c’è stata qualche altra cosa, che magari Laura non mi ha detto.
- no, nulla, assolutamente. Neanche un bacio… ma solo perché non ho voluto. Lo si vedeva che era eccitata e che pendeva dalle mie labbra, ma non ho voluto forzare troppo la mano.
- ok. Senta io la chiamavo anche per dirle un’altra cosa.
- cioè? Dimmi pure. Ci stai ripensando per caso?
- No, no, anzi. Vede, ho pensato che sarebbe più bello e più eccitante che io rimanga fuori dalla vostra relazione, almeno per i primi tempi.
- in che senso, spiegati bene.
- vorrei che lei ci provasse con mia moglie, che la facesse diventare la sua amante fissa, il tutto alle mie spalle. Cioè Laura non deve sapere che io e lei siamo d’accordo.
- ah ok , si , mi piace come idea, si può fare.
- le chiedo però di raccontarmi tutto, nei minimi particolari. E che seguirà comunque le mie istruzioni. Va bene?
- certo, noi abbiamo un patto.
- bene. Vede, il mio sogno è quello di vederla nuovamente innamorata, vederla felice, appagata, vorrei che Laura arrivasse ad amarla.
- caro Giorgio, non ti nascondo che ti sto ascoltando con grande felicità, anche io voglio esattamente questo. Ci stavo pensando proprio ieri, quando ci hai lasciato soli. Ed è anche per questo che non ho voluto accelerare le cose. Voglio conquistarla soprattutto con la mente, voglio che sia mia in tutto, voglio che mi ami.
- mi creda sig. Antonio, io adesso ho il cuore che batte a mille all’ora, sono emozionatissimo, i miei sogni si stanno materializzando. Sto vivendo in un sogno. Non finirò mai di ringraziarla.
- Giorgio, senti io in questi giorni dato che ho il suo numero credo le manderò un paio di messaggi, giusto per tenerla un po’ su di giri, non so se mi spiego. Per fargli capire che ci sono. Tutto qua.
- si ok, perfetto, faccia come crede.
- per venerdì poi, dobbiamo pensare a come potervi lasciare soli. Ci pensiamo in settimana, qualche idea ci verrà in mente.
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