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famiglia con amante (capitolo 4)


di macchiettadiseta
27.01.2016    |    14.478    |    4 7.0
"Tutto ciò che ha immaginato, desiderato per tanti anni, finalmente si sta avverando..."
CAPITOLO 4

Dopo quel fantastico sabato sera culminato con quella favolosa scopata a Giorgio sembra di vivere in un sogno ad occhi aperti. Tutto ciò che ha immaginato, desiderato per tanti anni, finalmente si sta avverando. Si sta godendo ogni attimo di quello che sta succedendo, anche l’attesa gli procura un piacevole senso di benessere, dovrebbe essere smanioso per l’incontro di venerdì prossimo, invece no, si sta gustando pure l’attesa e se la sta gustando bene.
Domenica sera infatti, appena aver messo a letto il piccolo, sdraiati sul divano, o meglio accoccolati, Giorgio ha iniziato a sfiorare delicatamente il seno di Laura. A mano aperta da sopra il pigiama, sfiorava appena il capezzolo, fino a quando è diventato bello turgido, allora ha incominciato a giocare con l’altro, poi, vedendo che Laura lo lasciava, insolitamente fare, ha iniziato a prendergli le tette da sotto, come a volerle mungerle, sempre piano però, in maniera delicata. Mentre si divertiva con le mani, standogli dietro, vicino l’orecchio gli ha incominciato a dargli dei piccoli colpetti di lingua alternati a leggeri soffi.
Un sospiro più pesante, più profondo, di Laura, gli ha fatto capire che la cosa le stava piacendo molto ed è stato il segnale per fare il passo successivo. Con la mano destra scende giù, le accarezza la pancia e poi la infila sotto il pigiama e sotto la mutandina di Laura, che per agevolargli la strada gli allarga un po’ le gambe, non tanto, perché non è una zoccola (non ancora almeno), ma poco, giusto quel tanto da non farlo faticare troppo a trovare il clitoride.
Giorgio trova un piccolo laghetto, ne è soddisfatto, si domanda se è tutto merito suo o anche della sera di prima, questo dubbio non sa se toglierselo subito o aspettare di chiederglielo sul più bello, tra pochi minuti quando se la starà scopando. Decide di aspettare e di giocare un po’ con il clitoride di Laura, glielo stuzzica, va nella vulva, si bagna le dita e ritorna su a lubrificare quel piccolo cazzetto per poi stimolarlo prima in senso orario e poi antiorario, la sta facendo impazzire, non vuole farla venire così, gli vuole dare il cazzo.
Anche perché poi fino a venerdì ha deciso di non scoparla più, di lasciarla senza sesso per un po’, per farla arrivare carica da Antonio.
Smette di toccarla, la fa girare e si iniziano a baciare. Poi lui si gira un po’ e gli fa capire di mettersi sopra, Laura scende dal divano si abbassa i pantaloni del pigiama insieme alle mutandine e si mette a cavalcioni di Giorgio, il quale la prende e se l’avvicina per baciarla ancora in bocca. Mentre si baciano gli fa alzare un po’ il culo e con la mano indirizza il cazzo in quella calda e bagnata figa. Entra che è un piacere, lei inizia a muoversi, prima lentamente, scende fino in fondo e poi risale fino a quasi farselo uscire fuori poi prende il ritmo e inizia a cavalcarlo sempre più velocemente. Lui le mette le mani sui fianchi e gli fa tirare via la maglia, rimasta con le tette al vento, Giorgio si bea di quella visione, ha davanti a se due tette perfette a pera, una terza piena, sode e all’insù, gliele palpa bene, gli stringe i capezzoli, a volte anche forte, a volerle farle male, ma stranamente Laura non gli dice nulla, anzi il ritmo della scopata aumenta e si accorge che sta per venire.
- guarda che mi manca poco.
- si anche a me, non ti preoccupare…
- come mai sei così passionale stasera, ancora eccitata per ieri sera?
Invece di rispondere lei va ancora più veloce e infatti dopo pochissimo esplode in un bellissimo e appagante orgasmo, anche Giorgio non ce la fa più e fa appena in tempo a sollevarla per venire da solo senza neanche farsi toccare.
- ah sei uscito proprio all’ultimo eh?
- si, madonna, un altro po’ e ti venivo dentro. Dimmi, stavi pensando a ieri quando sei venuta?
- smettila. E lasciami godere il momento.
Si accascia su di lui, non curandosi del fatto che la pancia di Giorgio è piena di sborra calda.
Dopo qualche minuto lei si alza e nota che la sborra gli si è seccata addosso.
- bleah che schifo, guarda qua come mi hai ridotta?
- bhè che non lo sapevi, ti ci sei sdraiata te sopra. Dai fammi alzare che mi devo andare a lavare.
Si alzano e si vanno a dare una sciacquata, mentre lei è intenta a farsi un bidè Giorgio le chiede:
- allora? Sei venuta così pensando a ieri?
- ma no! smettila con queste domande! Sei petulante, sai?
- mmm, sarà… però non me la racconti giusta.
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