Racconti Erotici > tradimenti > mammine di scuola
tradimenti

mammine di scuola


di nikitoma
16.05.2014    |    57.261    |    4 9.0
"Entrai prima io, lei da dietro si chiuse la porta alle spalle, mi girai e trovai la sua bocca attaccata alla mia, le lingue partirono in un turbinio e le..."
Mio figlio frequenta una religiosissima scuola primaria, inevitabilmente si stringono amicizie tra i bambini che poi portano anche i genitori ad avvicinarsi, a volte pericolosamente, come accaduto a me.

Mio figlio a simpatizzato molto con la sua compagna di banco, e quindi ha cominciato a frequentare casa sua e viceversa molto spesso.
i genitori sono persone molto carine, lui super impegnato agente di commercio, sempre in viaggio e mai a casa, lei italo-cinese impiegata in carriera, molto carina con un bel culo e i tratti somatici asiatici.
A primo approccio nulla smuove, poi frequentandoci piano piano ha cominciato a farmi smuovere un po, non perde occasione per dire quanto e sola e trascurata dall'amato marito, e soprattutto per lusingarmi con complimenti davanti anche a mia moglie, su come io, nonostante sia un affermato dirigente, riesca anche ad essere un padre e marito premuroso pieno di doti inaspettate.
Decido si stare al gioco e comincio anche io a fare il simpatico e non perdo occasione per promuovere in contatto fisico, lei comincia ad essere sempre più lasciva nei miei confronti.
Tutto perse la retta via quando in una tiepida giornata di maggio, avevamo invitato alcuni amici di mio figlio per un picnic nel nostro giardino, con rispettivi genitori, avevo aperto 2 ottime bottiglie di vino rosso che fecero un effetto devastante
La mattina avevamo cucinato e lei "AVA" il suo nome mi aveva ronzato intorno tutto il tempo, mentre le altre mamme erano intente a preparare il giardino e badare ai piccoli, suo marito era a casa perché avevano degli operai e non poteva muoversi.
Cominciammo a sorseggiare il vino e subito la temperatura si alzo, lei indossava dei leggins che facevano risaltare il suo bel culo e il fatto che avesse il perizoma e una maglietta larga molto scollata che faceva intravedere in alcuni movimenti il bel seno, piccolo ma sodo.
ci eravamo strusciati diverse volte, io avevo degli short comodi senza mutande perche mi piace essere libero, ad un certo punto lei decise di fare la lavastoviglie, si chino in maniera molto provocante dandomi le spalle, e i leggings scesero un po facendo risaltare il perizoma di pizzo bianco, a quella visione il mio uccello sali subito il quota, evidenziandosi chiaramente attraverso i pantaloni, lei stette in quella posizione diversi secondi, io ero incantato davanti a tutto quel ben di dio, lei si volto e vedendomi assorto, disse" wow e tutto merito mio" riferendosi alla mia erezione, io mo risveglia e feci due passi avanti appoggiando il mia cazzo in mezzo a lle sua chiappe ben definite dai pantaloni aderenti e dissi " e si sono molto sensibile a certi argomenti".

lei spinse per sentire la consistenza, chiuse gli occhi e mugolo, poi fummo riportati alla realta dall'urlo dei bambini, la giornata continuo cosi tra strusciamenti e ammiccamenti vari, poi al momento di salutarci ci
scambiammo il solito abbraccio con bacini di rito, che pero furono molto vicini alle labbra.

due giorni dopo mia moglie mi avverte che il piccolo e da AVA e che devo passare a prenderlo io perché vuole farmi vedere i documenti di cui mi aveva parlato la domenica, era tutto abbastanza chiaro.

mi liberai presto alle 18 ero sotto casa sua, suonai e mi aprirono tra il frastuono i ragazzini, salii e lei apri, era bellissima, aveva un trucco molto bello che risaltava i suoi lineamenti asiatici, un vestito nero che le fasciava il corpo co una zip sul davanti che andava dalla scollattura fino al sotto.

mi disse che era appena tornata e ancora non aveva avuto modo di spogliarsi, e li entrai in gamba tesa, dicendo "posso darti una mano volentieri" lei sorrise e si morse le labbra.
Salutai i piccoli che mandammo in cameretta a giocare con la baby sitter, lei si raccomando di non disturbare perché dovevamo parlare un po in pace, andammo in cucina la sua casa era molto grande e la cucina era dall'altra parte della casa, quindi eravamo molto tranquilli.
entrai prima io, lei da dietro si chiuse la porta alle spalle, mi girai e trovai la sua bocca attaccata alla mia, le lingue partirono in un turbinio e le mani cominciarono una danza impazzata, la sollevai mettendo le mani sul culo, era un fuscello tra le mie mani, io sono alto 1,85 x 100 kg, lei poco più di 1,6 cx 50 kg
la appoggiai sul tavolo e cominciai a far scendere la zip, con sorpresa notai che sotto era nuda, cominciai a leccare le sue tette non grandi ma belle sode e con due grossi capezzoli, era mia continuai a scendere e a leccare fino alle fichetta, splendidamente rasata con solo una strisciolina ad indicare la via, profumatissima e dolcissima, la troia si era preparata ben bene quale appena tornata.
cominciai il mio lavoretto di lingua lei si dibatteva e gemeva tappandosi la bocca per non farsi sentire, ebbe un orgasmo manifestato da una serie di contrazioni che fecero vibrare il suo corpo e da liquido caldo che mi arrivo il bocca.
mi alzai per riprendermi anche io, era bellissima in quella posizione oscena, con la fichetta completamente aperta e vogliosa, mi liberai della giacca e tirai fuori il mio uccello che stava esplodendo nei pantaloni, puntai subito al fiore caldo che avevo davanti, appoggiai la cappella e la spinsi piano dentro, lei caccio un urlo e disse che fai? sei pazzo?

io rimasi interdetto e dissi, che cazzo dici?

disse no la fica no!!
si alzo si sedette e prese in bocca il cazzo cominciando un pompino davvero notevole, massaggiando le palle e inghiottendo buona parte del mio uccello, guardandomi negli occhi con il cazzo in mano mi disse "hai cazzo da paura, ma non lo metterai nella mia fica", io risposi subito, infatti voglio mettertelo nel culo!!!

lei sgrano gli occhi e disse ma e troppo grosso!!, io risposi tranquilla ti faccio impazzire!! lei rispose che lo stavo gia facendo.

la feci alzare e la feci stendere sul tavolo, alzai le sue gambe sopra le mie spalle scesi giu e comincia a leccare il buchetto, bagnandolo e mettendoci dentro un dito, era chiaramente un buco abituato e prendere cazzi, mi alzai e puntai la cappella sul buco, lei i imploro di fare piano, feci entrare la cappella e poi con un colpo secco le infilai dentro tutti i miei 18 cm, lei fece un urlo, mi disse "stronzo bastardo", io le dissi " troia prendi il cazzo nel culo e zitta".
cominciai a scoparla con violenza davo colpi ben assestati, lei godeva da gran troia, dopo alcuni minuti la feci girare, volevo godere della vista migliore mentre le spaccavo il culo, continuai a scoparla per un bel po fino a che non le feci il pieno con una abbondante sborrata nello sfintere.
tirai fuori il cazzo e una sonora scoreggia indico che il buco era stato sfondato a dovere, le colava lo sperma era una visione porchissima.

si giro e si sedette, le misi il cazzo davanti alla bocca e le dissi " pulisci troia" lei ubbidi senza battere ciglio e fece una bel lavoro tanto che il mio cazzo ritorno duro dopo poco, mi guardo in faccia e disse " sei un porco, cazzo quanto mi piaci" io risposi che la cosa era reciproca.

era passata una buona mezzora dovevamo ricomporci, rimandammo la seconda scopata ad un momento più tranquillo....

segue
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per mammine di scuola:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni