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Alessia


di Membro VIP di Annunci69.it leonebis
17.05.2015    |    19.343    |    19 9.8
"Anche lei era stata bene con me, le piacevo come uomo e come maschio, l’avevo scopata bene e soprattutto aveva gradito come mi ero comportato con lei, ..."

Il sexy shop era ubicato in una strada discreta e poco frequentata, defilata rispetto al traffico convulso di Via Tuscolana. Pensai che fosse il posto adatto in cui entrare per fare acquisti, senza l’imbarazzo di degli sguardi dei passanti curiosi.
Era il classico negozio di tale genere, con tutti gli articoli ordinatamente esposti e suddivisi per tipologia di prodotto: sex toys, video, lingerie, lubrificanti intimi ed altro ancora.
Mentre mi aggiravo tra i diversi espositori, lo sguardo mi cadde su una bacheca, posta in posizione defilata rispetto agli scaffali, piena di foto e di cartoncini colorati.
Incuriosito mi sono avvicinato per guardare meglio ed ho visto che i cartoncini, ciascuno corredato da una foto, riportavano annunci per la ricerca di un partner, una partner od una coppia ed i colori differenziavano gli annunci a seconda della tipologia del soggetto desiderato.
Tra quelli gialli, in cui si cercavano dei singoli, fui attratto dall’annuncio e dalla fotografia che lo corredava. Alessia, una travestita, che cercava un partner attivo per incontri di sesso. La fotografia mostrava un corpo snello e molto femminile in una posa maliziosa, il volto non era visibile ma, guardando l’immagine, la voglia di incontrarla scattò immediatamente.
Interessato ho chiesto al gestore come si facesse a rispondere e lui, precisando che svolgeva per i clienti del suo locale una sorta di servizio di fermo posta, mi ha consegnato una busta con un cartoncino di colore analogo a quello dell’annuncio, dicendomi che dovevo scrivere la risposta, chiuderla nella busta e lui avrebbe provveduto al recapito.
Dopo circa una settimana ho ricevuto una chiamata al cellulare ed era lei, Alessia, che aveva avuto dal gestore la mia risposta e diceva che era interessata ed avrebbe avuto piacere di incontrarmi. La voce era gradevole, molto femminile e squillante, con un tono allegro. Abbiamo fatto un po’ di conversazione fissando il nostro appuntamento dopo due giorni, nel pomeriggio, presso un appartamento di Via Somalia.
Arrivato all’appuntamento, ho suonato il campanello ed ho atteso, non senza emozione, avevo solo visto un corpo in fotografia ma non il volto, come era? Mi sarebbe piaciuta? Come sarebbe andata? Dopo un po’ ho sentito un ticchettio di tacchi che si avvicinavano alla porta, questa si è aperta ed è apparsa lei. Sul vano della porta si è stagliato un corpo femminile ed aggraziato, custodito in un completo di lingerie di pizzo nero con autoreggenti, il tutto velato da un baby doll nero, tacchi altissimi, le unghie laccate con cura ed un volto grazioso e molto ben ben truccato incorniciato in una cascata di capelli scuri.
Una volta entrato, mi ha fatto accomodare sul bordo del letto ed abbiamo iniziato a parlare un po’, per conoscerci meglio diceva lei, ma mentre parlava io fantasticavo rapito ed eccitato dalla sua bellezza e femminilità ed immaginavo, pregustandolo, il sesso con lei.
Mi ha raccontato di se, del suo desiderio da sempre di essere femmina e di come aveva cominciato la sua trasformazione, della sua passione per la lingerie e per i corsetti, di alcuni brutti episodi che le erano capitati in precedenti incontri. Parlava ed io ero affascinato dalla sua voce ed il mio pensiero continuava a vagare assaporando in anticipo le delizie che Alessia poteva offrire. Evidentemente non dovevo darle l’impressione di ascoltare attentamente perché dopo un po’ mi ha chiesto a che cosa stessi pensando e le ho risposto che pensavo a quanto fosse bella, molto più di quanto avessi potuto immaginare dalla foto ed ero contento di stare li con lei e, mentre le parlavo, ho allungato una mano cominciato ad accarezzarle una coscia.
Lei ha ringraziato degli apprezzamenti schernendosi, le piacevano i complimenti e sorridendo si è avvicinata di più a me, consentendomi così di accarezzarla meglio e di baciarla sul collo e sulle spalle. Intanto la mia mano è risalita lungo la coscia fino a toccarla in mezzo alle gambe, dove ho sentito il suo piccolo sesso diventare duro sotto il velo dello slip.
Si è sfilata il baby doll e si è sdraiata sul letto, attirandomi a se e baciandomi. Volevo poterla accarezzare ancora meglio ed allora le ho calato un po’ gli slip, infilando la mano dentro e stringendo il suo cazzo, che si ergeva durissimo, e mentre le nostre lingue si intrecciavano ho cominciato a masturbarla lentamente.
Lei mi ha detto di fermarmi perché era così eccitata che rischiava di venire subito ed allora, sempre continuando ad accarezzarla tra le gambe, ho indirizzato la mia attenzione al suo buchetto posteriore e, con un dito, ho iniziato a stuzzicarlo continuando a baciarla.
Assecondava la mia esplorazione sotto il suo slip, le piaceva come la toccavo ma dopo un po’ mi ha detto che non potevamo continuare così, ero ancora vestito, e mi ha invitato a spogliarmi mentre lei faceva altrettanto, rimanendo solo con le autoreggenti.
Che spettacolo il suo corpo nudo. Magro, slanciato, la pelle leggermente abbronzata, liscia e setosa, andava spesso dall’estetista, con due gambe perfette ed affusolate, i seni piccoli ed un po’ pronunciati, aveva iniziato da poco una cura ormonale, ma con i capezzoli dritti ed appuntiti ed il suo piccolo cazzo che svettava tra le sue cosce.
Era meravigliosa, un ottimo e ben riuscito connubio di pronunciata femminilità in un corpo maschile efebico ed aggraziato, emanava desiderio e passione ed io la volevo.
Si è quindi sdraiata sul letto, aprendo le braccia per attrarmi a se ed io mi sono steso sul suo corpo offerto al mio desiderio, ci siamo baciati ancora e mentre le lingue si cercavano i nostri cazzi si strusciavano pieni di desiderio, poi le ho baciato i seni, mordicchiando e succhiando i capezzoli, e sono quindi sceso più giù, lentamente, continuando a baciandola sulla pancia e sul pube, perfettamente depilato, fino a sfiorare il suo sesso.
Non aspettava altro, mi ha preso la testa tra le mani ed, inarcando il bacino, mi ha attratto di più verso il suo cazzo, strusciandolo sulle mie labbra. Ho iniziato a leccare e succhiare la sua cappella gonfia e poi l’ho fatto entrare agevolmente tutto in bocca, facendole un pompino, scorrendo su e giù lentamente, e leccando di tanto in tanto anche le sue palle.
Alessia sospirava, mi ha detto che ero bravo ma voleva farlo anche lei e quindi ci siamo girati nella posizione del sessantanove. Io sotto ed Alessia sopra e, mentre succhiavo, con le dita sono tornato ad esplorare di nuovo il suo buchetto posteriore.
Ero molto eccitato, il cazzo durissimo e gonfio, Alessia leccava e spompinava con maestria, se lo faceva entrare in bocca e se lo spingeva fino alla sua gola, poi lo sfilava e con la lingua faceva dei ghirigori intorno alla cappella, vicino al frenulo dove la sensibilità era massima, era una vera artista del pompino e, con un dito, ha anche ricambiato l’interessamento per l’orifizio anale.
Siamo andati avanti così per un po’, poi ha detto che mi voleva e desiderava che la possedessi ed io non aspettavo altro.
Mi ha dato un preservativo da mettere e si è sdraiata supina con un cuscino sotto i suoi reni, sollevando le gambe in alto e mi ha detto che voleva che la prendessi come una donna, che la scopassi nella sua fichetta anale che, dapprima stuzzicata con il dito e poi lubrificata con un po’ di crema, era già pronta a ricevermi.
Ha preso il mio cazzo con una mano e lo ha guidato verso di se, poggiandolo sul suo buchetto ed invitandomi a spingere piano per evitare di farle male.
Che bella che era, con le gambe alzate ed aperte poggiate sulle mie spalle, il mio cazzo nella sua mano che lo guidava dentro di se, mentre io spingevo, e sentivo il suo sfintere cedere pian piano fino ad aprirsi tutto ed accogliermi nella sua profondità. Era mia, voleva me e voleva far l’amore con me.
Sono entrato tutto dentro di lei lentamente, evitando di forzare, con una spinta graduale e progressiva, e mi sono appoggiato sul suo corpo baciandola. Alessia ha passato allora le sue gambe affusolate dietro i miei reni dicendo che ero tuto suo e non mi avrebbe lasciato uscire.
Io non volevo sfilarmi da lei, ero prigioniero contento del suo corpo, della sua passione e della sua femminilità. Ho cominciato a muovermi su e giù, dapprima lentamente, e poi sempre più intensamente man mano che il suo culo cedeva e si apriva sotto le mie spinte.
Abbiamo continuato così per un po’ e le piaceva, lei mi guidava nella penetrazione e mi diceva di spingere forte oppure di rallentare e fermarmi un po’ quando sentiva l’impulso dell’orgasmo, non voleva venire subito e soprattutto non da sola.
Mi ha detto quindi di sfilarmi ed ha cambiato posizione, mettendosi a pecorina sul letto, e mi ha chiesto di scoparla così fino a venire insieme.
Ho ripreso a possederla, tenendola per i fianchi ed inculandola con spinte più forti e decise che facevano sobbalzare il suo corpo magro, mentre lei si masturbava. Il suo culo era aperto e lubrificato ed il mio cazzo entrava tutto dentro di lei senza difficoltà ad ogni affondo.
Dopo un po’ l’ho avvisata che stavo per venire ma lei ha chiesto di trattenermi ancora un po’ e di aspettarla, mi avrebbe detto lei quando era pronta. Cosa che ha fatto poco dopo quando, agitando ancora più furiosamente il proprio cazzo, ha detto a voce alta “eccomi, eccomi …”
Ed all’unisuono siamo venuti, io con un fiotto caldo di sperma che ha gonfiato il preservativo dentro il suo intestino, e lei spargendo schizzi che hanno bagnato il lenzuolo tra le sue gambe.
Poi si è girata, mi ha sfilato il preservativo, ed ha detto che voleva assaggiare il mio sapore di maschio ed ha succhiato tutto il mio cazzo, leccando fino all’ultima goccia di sperma.
Mi ha chiesto se mi fosse piaciuto ed io le ho detto che mi aveva fatto provare sensazioni uniche, fare l’amore con lei era un’esperienza bellissima e travolgente, meglio che con una donna. Ridendo mi ha detto che lei era molto meglio di qualsiasi donna perché aveva un attributo che le donne non avevano, aggiungendo che sapeva anche usarlo bene. Era piccolo ed era un cazzetto da culo, come lo definiva lei, non troppo grosso, per entrare bene, ed abbastanza duro per soddisfare a lungo il partner e lo diceva con cognizione di causa avendolo usato sia con uomini che con donne con cui era in contatto tramite gli annunci del sexy shop..
Questa volta aveva voluto fare la femmina ma la prossima volta le sarebbe piaciuto fare anche il maschio, del resto lei godeva in entrambe i modi.
Era una proposta molto interessante, quel pomeriggio con Alessia era stato tutto meraviglioso, avevo conosciuto una bella persona, trovato una compagna piacevolissima ed avevamo fatto una scopata fantastica, anche con un’opzione intrigante per futuri incontri.
Anche lei era stata bene con me, le piacevo come uomo e come maschio, l’avevo scopata bene e soprattutto aveva gradito come mi ero comportato con lei, educato, delicato e gentile, l’avevo fatta sentire una vera femmina e voleva che continuassimo a frequentarci.
Io non chiedevo di meglio e, da quella prima volta, pur se saltuariamente, il rapporto con Alessia è continuato ed i nostri incontri sono stati sempre piacevoli e molto passionali ed ho avuto anche il piacere di provare il suo piccolo ma efficiente cazzo da culo.

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