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Enigma 1 --La divinità-


di meridiana90
01.04.2015    |    6.622    |    0 9.3
"Se è vero che sei un uomo, come fai ad essere così femminile?- -Ah, ecco, me lo chiedono in tanti..."
Ogni riferimento a persone o a fatti realmente accaduti é puramente casuale. I comportamenti criminali ivi presenti, specie di natura settario religiosi, sono illustrati solo a fine narrativo.

Cerchiamo una "escort" di tipo molto particolare. Una che appartenga già al nostro giro e sappia quello che gli potrebbe toccar fare. A frequentare i nostri riservatissimi festini e le nostre riunioni ce ne sono davvero tante, di tutti i tipi e di tutte le età. Alcune le contatto personalmente io, che sono la segretaria di un potente politico locale, insieme a mio marito, che é un sindacalista. Questa ricerca, seppur agevolata da contatti segretissimi di tipo extra professionale risulta davvero ardua, tal volta si ci va vicini, ma, bastano piccoli dettagli o la riluttanza alla collaborazione a renderle incompatibili per il nostro scopo, così bisogna ricominciare da capo.

Dopo mesi di ricerche inutili un nostro amico ci ha giurato di conoscerne una davvero speciale. Ci prende l'appuntamento direttamente lui e ce la manda a casa.

É sera inoltrata, io e Mauro siamo seduti sul divano a guardare la tv ad aspettarla tranquilli, senza ansie e senza pretese. Il rumore di una macchina ci distrae, io abbasso il volume e vado alla finestra. Una coupé blu parcheggia nel nostro vialetto. Pochi attimi dopo sentiamo suonare al campanello. Apriamo. Il rumore dei tacchi risuona per le scale di marmo, con la regolarità e la maestria tipica di chi ci sa camminare davvero. Trentatré scalini e la mano della mora, alta un metro e settanta, compare dalla ringhiera in ferro battuto. I suoi fianchi ondeggiano sensualmente al salire di ogni gradino. Indossa un paio di meravigliose Gucci rosse che mi attirano parecchio. La prima impressione in questo tipo di cose è di solito quella che conta. Fin'ora è ottima. Ci saluta con garbo, porgendoci la destra ed accennando un inchino.
-Mi chiamano Bafy- sussurra, quasi sibilando come un serpente, -sono qui per voi- dice ancora, con tale delicatezza che mi fa venire i brividi. Nella sinistra ha una gran bella borsa di pelle, abbinata alle scarpe. La tiene dalle maniglie. Me la porge accarezzandomi la mano, stregandomi, io intontita gliela vado a posare direttamente in camera da letto. Il suo nome, la sua bellezza, i suoi modi, qualcosa mi dice che stavolta è davvero quella giusta. La faccio accomodare in salotto, comincio le presentazioni e gli offro un the alla vaniglia. Ha un aria serena e sicura. La sua personalità carismatica ha un fascino quasi magnetico. Le fisso intensamente le labbra, discretamente carnose, imprezziosite da un bellissimo rossetto rosso che non lascia macchia. Morde i biscottini con modi davvero raffinati, lì per lì, penso quasi che il nostro amico ci stia facendo uno scherzo, mio marito conferma di avere la stessa impressione. Esaurite le parole, mando lui a letto a scaldarsi un po. Intanto accompagno lei in bagno, porgendogli delle tovaglie di spugna per lavarsi e prepararsi. Mi siedo alle sue spalle a guardarla.

Si sbottona la camicetta ignorandomi, esaminandosi allo specchio assorta nei pensieri, quasi come se io non fossi li. La sfila lentamente, con grazia, si cura di non sciuparla. Porta i suoi lunghi, lisci, capelli castani davanti, mostrandomi il collo, femminile, per togliersi il reggiseno in una sola mossa, proprio come faccio io. Sotto quel bellissimo collo sottile, compare sullo specchio una bella e soda terza dall'aspetto naturale, con grandi capezzoli rosa. Dietro, la schiena, lunga e sinuosa termina su un sedere rotondo e sensuale, che scopre abbassando la gonna, prima alzando una gamba e poi l'altra.
Ha le gambe davvero esili, le cosce snelle e toniche, i polpacci sottili, le caviglie e le ginocchia piccole. E' un enigma ed io ancora non credo alle parole del nostro amico, -questa é una donna, non può essere altro...-penso...

...finché non si sfila lo slip... un serpente di carne rosa cade delicatamente tra le gambe. Sarà lungo circa una ventina di centimetri, di larghezza discreta. E' liscio e senza venature, quasi sembra fatto apposta per stare in armonia con le forme delicate di un corpo femminile. Si gira verso di me senza guardarmi, per posare i suoi vestiti e mettere l'intimo da notte. Ha l'inguine leggermente bombato, come per il monte di Venere e non fosse per il ciondolo giurerei fosse un fisico da donna, in tutto e per tutto. Appena é pronta andiamo entrambe a raggiungere mio marito Mauro.

Dobbiamo testare la candidata a "divinità", a cui, in caso positivo decidesse di accettare e di partecipare al nostro importantissimo incontro facendo tutto quello che le diremo di fare, verranno donati un mucchio di soldi, dell'ordine delle migliaia di euro.

Bafy entra, vestita di rossa lingerie pregiata, seguita da me in vesti casalinghe. Si guarda intorno e comincia a girare indagatrice. -Il letto va bene- dice concentrata. Prende delle corde, dalla sua borsa accanto al letto e me ne tira una. -Leghiamolo- sibila. Guardo come fa e giro la corda attorno ad i suoi polsi, come fa lei, bloccando Mauro, eccitatissimo, alle sbarre del letto.
Appena lui è legato bene... -Spogliati, nuda- mi ordina, sempre con gentilezza. Mi tolgo le ballerine e getto a terra il mio abbigliamento casual. Bafy si avvicina a me, mentre mio marito ci guarda. Mi mette una mano sul mento con estrema dolcezza e con l'altro braccio mi stringe, cercando di far coincidere i nostri capezzoli il più possibile. Mi fissa dritto negli occhi, mi sfiora con qualche bacino, poi infila con decisione la sua lingua nella mia bocca, come un serpente. Io tremo tutta. Nessuna delle ragazze, specialmente tra i trans, che abbiamo testato per questo ruolo, mi ha mai fatto provare una cosa simile. Nessuna si è mai comportata con noi, in questo modo così sensuale. Di solito le loro performance si sono sempre limitate alla cruda e meccanica penetrazione degli orefizi, esclusivamente da parte di mio marito, senza nessun mio coinvolgimento. Abbiamo incontrato un mucchio di sgualdrine e volgarissimi transessuali che fanno sesso solo per soldi, solo per dovere. Lei però è una persona davvero diversa, davvero straordinaria, ci trascina insieme nel vortice dell'erotismo, come una coppia. L'assecondo. Il suo bacio diventa appassionato e la sua lingua vortica attorno alla mia dandogli dei leggeri colpettini. Ogni volta che la sua lingua abilissima incontra la mia, sento fremermi qualcosa tra le gambe. Mi spinge sul letto, facendomi sedere sulla pancia di Mauro.

Si abbassa sui nostri sessi, gattonando audace, abbassa la testa come una pantera. Prima mi sfiora il clitoride con la punta della lingua... lentamente, guardandomi negli occhi. Poi scende, piano piano, lecca le grandi labbra, il forellino di dietro e si cala più in basso ancora a prendere in bocca il fallo di mio marito. Lo fa rizzare di brutto fino a farlo sbattere contro la mia vulva.

Assesta bene il mio bacino, con tutte e due le mani, per far coincidere la punta del pene di Mauro col mio clitoride poi prende a leccarli, insieme... la sensazione é surreale. Entra ed esce la sottile punta della sua lingua dal buchino del glande, intanto non dimentica di tenerla premuta contro la mia piccola protuberanza... io e mio marito godiamo insieme, é un momento magico. Appena vede che le mie labbra sono stradilatate di eccitazione mi spinge leggermente un po più su, per far coincidere il pene con l'entrata e farlo stare conficcato proprio in mezzo, come un hot-dog. Continua a fare destra e sinistra dall'asta alle labbra, poi sempre con la lingua fà colare una bella quantità di saliva e lo spinge dentro, facendo pressione sui bordi del glande. Mio marito é in estasi, io sto quasi per raggiungere l'orgasmo. Bafy ci invita a farlo muovere. Con sinuosi movimenti di bacino il pene, scivola lentamente avanti e indietro di qualche centimetro. Lei si diverte a leccare, ora i suoi testicoli e l'asta, ora ancora il piccolo grilletto.
Gli umori mi colano copiosissimi sul corpo di Mauro che al sentirsi succhiare insistentemente la base del pene e lo scroto scoppia in un vulcano di seme caldissimo dentro di me. Io vengo con lui, incessantemente... è l'estasi, il paradiso e l'inferno dei sensi insieme.

Mentre Mauro ancora legato, sta lì, mezzo addormentato, con un sorriso da imbecille, io l'accompagno ancora stralunata, nella camera degli ospiti e gli do la buonanotte salutandola con la manina come una drogata.

Il giorno dopo a colazione dopo mille lusinghe ed apprezzamenti interminabili, vogliamo proprio toglierci una curiosità che ci tartassa:
-Bafy, vorremmo farti una domanda un po personale-,
-Certo tesoro, dimmi pure...-
-Riguarda il tuo corpo. Se è vero che sei un uomo, come fai ad essere così femminile?-
-Ah, ecco, me lo chiedono in tanti. Io sono nato solo con l'asta, senza i testicoli, quindi a differenza degli altri transessuali, che scelgono di cambiar sesso quando i tratti si sono già delineati, in me quelli maschili non si sono mai sviluppati. Sono rimasto fisicamente asessuato non avendo mai avuto la spinta del testosterone, in adolescenza l'ossatura mi é rimasta esile come quella di una ragazza. Da lì ho scelto la strada della femminilità e a parte il serpentello tra le gambe, che tiro su quando mi serve, con un paio di pillole blu, mi sono sempre sentita donna. Infine da adulta ho assunto estrogeni e fatto l'intervento al seno-.
-Sei bella come un angelo- gli dice mio marito.
-Direi più che altro un demonio, vista la duplice natura...- il suo commento ci compiace e ci delizia.
Abbiamo proprio la persona giusta davanti a noi, pensiamo, ma purtroppo, ci sono ancora molte altre carte da scoprire.
-Il vostro collega mi ha già illustrato molte cose, sono pronta a tutto- ci stupisce continuando.
-Cose di cui comunque io non sono nuova: festini di lusso, orge, ammucchiate, rituali esoterici. Frequento questi ambienti da moltissimi anni. Io sono nata in una famiglia molto facoltosa.-
Queste parole ci mettono di un'allegria indescrivibile. Mi guardo, sorridendo, con mio marito. La parte più difficile della ricerca è stata superata: abbiamo la nostra "divinità"!

Dopo le dovute spiegazioni, effettuate nel dettaglio, prendiamo appuntamento per l'ultima luna piena del mese di dicembre. Ci assicuriamo ancora che sia pronta per tutto quello che dovrà fare e dispiaciuti di lasciarla così presto, la salutiamo abbracciandola, impazienti che quel giorno arrivi...: i protagonisti di quella magica notte saremo proprio noi tre.
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