trans

Paola


di bettytrato
06.02.2016    |    34.697    |    11 9.3
"Dopo circa un anno cominciammo a fare il 69, lei si metteva sotto e si faceva leccare mentre mi succhiava il pisello; spesso mi infilava un dito nel culo e mi..."
All'età di dodici anni frequentavo una famiglia che abitava nella strada dove abitavo io e che erano amici dei miei genitori.
Questa famiglia aveva una figlia, di nome Paola, più grande di me di quattro anni con la quale mi capitava ogni tanto di giocare. Con il tempo la frequentazione con questa ragazza divenne più assidua e lei cominciò ad interessarsi a me e cominciammo a chiuderci nella sua stanza con la scusa di aiutarmi a fare i compiti.
Nella sua stanza si divertiva a truccarmi; mi metteva rossetto e fondotinta, mi ritoccava gli occhi e poi si metteva il rossetto e mi baciava sulle labbra chiamandomi Betty.
Questo mi divertiva e soddisfaceva le mie prime pulsioni giovanili, anche se non capivo perchè lo facesse.
In seguito cominciò a farmi indossare mutandine, reggiseni, canotte, collant e gonne, poi mi metteva ai piedi delle scarpe della madre con un tacco che mi sembrava altissimo; le prime volte non riuscivo a camminare ma lei mi insegnò facendomi camminare anche per un'ora intera senza fermarmi e così imparai a muovermi bene con i tacchi; in seguito mi resi conto che in realtà mi aveva insegnato a sculettare.
Quando mi facevano male i piedi mi faceva sedere sul letto e cominciava a massaggiarli, poi mi accarezzava le gambe e mi toccava il pisello sopra i collant fino a farmi provare l'orgasmo.
Dopo circa un anno cominciammo a fare il 69, lei si metteva sotto e si faceva leccare mentre mi succhiava il pisello; spesso mi infilava un dito nel culo e mi faceva avere anche due o tre orgasmi prima di lasciarmi andare a casa.
Avere il culo pieno mentre me lo succhiava mi eccitava tremendamente.
Ormai ero diventato dipendente dei suoi trattamenti, mentre ero a scuola non pensavo ad altro.
Qualche volta mi faceva passare da casa sua prima di andare a scuola e approfittando della assenza dei suoi genitori mi faceva indossare mutandine e collant sotto i pantaloni e poi mi faceva andare a scuola;ero terrorizzato che qualcuno mi scoprisse ma di nascosto mi accarezzavo le gambe e il pisello e nascondevo l'orgasmo sotto i pantaloni.
Una volta, mentre mi trovavo a casa sua completamente vestito, entrò un suo amico.
Era un ragazzo enorme, maggiorenne, di nome Andrea ed io mi trovai in grandissimo imbarazzo.
Lei lo fece entrare, mi presentò come Betty, mi baciò e cominciò ad accarezzarmi; questo mi tranquillizzò.
Poi baciò lui e cominciò a toccargli l'uccello fino a tirarlo fuori dai pantaloni; mi sembrava enorme.
Mi prese la mano e la mise sull'uccello accompagnandola avanti e indietro.
La sensazione fu strana ma dopo poco lei aveva tolto la sua mano ed io muovevo la mia ritmicamente.
Intanto Paola cominciò a toccarmi il pisello
Quando l'uccello di Andrea fu duro, lui mi afferrò dietro al collo e avvicinò la mia bocca fino a toccarne la punta.
Poi con una pressione maggiore mi obbligò ad aprire la bocca e a prenderlo tra le labbra; muovendomi la testa mi ritrovai a fargli un bocchino.
Intanto Paola per non essere da meno tirò fuori il mio pisello dal collant e cominciò a succhiarmelo infilandomi due dita nel culo.
Dopo venti minuti Paola mi fece stendere di schiena sul letto, si mise sopra di me facendomi leccare la sua figa, poi ruppe il collant sul dietro, mi lubrificò abbondantemente e, dopo aver preso in bocca il mio pisello, sentii l'uccello di Andrea spingere sul mio buchino.
Paola mi spingeva verso il letto con il suo peso e mi teneva spalancate le gambe; dopo diversi tentativi Andrea entrò spaccandomi il culo.
La figa di Paola sulla bocca mi impedì di urlare, respiravo a malapena ma il dolore fu grandissimo.
Dopo qualche minuto e molte lacrime cominciai a sentire piacere, sentivo un fremito che partiva dalle gambe e arrivava fino alla schiena; era qualcosa che non avevo mai provato e dopo poco ebbi un orgasmo che Paola si premurò di pulire bene.
Dopo un quarto d'ora l'uccello di Andrea cominciò a trasmettere al mio sfintere delle pulsazioni e dopo poco ebbe un orgasmo poderoso.
Andrea non finiva più di farmi complimenti, diceva che ero carina e che avevo un culo eccezionale.
Quando rimanemmo sole Paola ricominciò ad accarezzarmi e facemmo un altro 69.
Purtroppo dopo pochi mesi la famiglia di Paola si trasferì e non la vidi più.
Da allora ho continuato ad indossare privatamente ma non ho più voluto incontrare nessuno.
Un bacio a tutti
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