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Una notte di fuoco a Roma. In 40 cazzi.


di Membro VIP di Annunci69.it GiadaLabbraBollenti
12.03.2013    |    13.239    |    10 9.2
"Intanto uno dopo l'altro arrivano tanti cazzoni tutti meravigliosi..."
Avevo una gran voglia. Così preparata da gran Troia vado a Roma. I cazzoni romani sono fantastici: adoro l'accento e la simpatia di quei bei ragazzoni voglioso di godere. Faccio così un salto all'Eur in auto e subito si affianca un ragazzo che mi chiede: "che me fai un bocchino?" io gli dico di si che ho voglia di divertirmi e lo rassicuro che non sono una di strada ma ho solo una voglia irresistibile di cazzo. Così infiliamo nel boschetto e mi dice "ah bbella succhiame sto cazzo" e sbottonandosi i jeans mi mostra un meraviglioso calibro 20 tutto da succhiare. Mi inginocchio subito ed inizio a farlo impazzire come solo io so fare. Sento i suoi gemiti mentre mi dice: "però sei proprio na succiacazzi" ed io senza perdere tempo mi giro e mi infilo il suo cazzone nel culo fino a quando non lo sento scaricare tutta la sua sborra dentro. Neanche il tempo di salutarlo che si avvicinano tre ragazzi giovani e molto sexy che mi dicono "c'avemo er cazzo duro". Io mi metto in ginocchio subito e loro mi mettono in cerchio i loro cazzoni. Li succhio con avidità mentre uno di loro mi sborra dall'eccitazione tutta la sborra in gola. "Mamma mia che bocchiniche ffai" io instancabile lavoro gli altri due. Ho un cazzo in gola ed uno in culo. Un ragazzo fa all'altro: "Oh ma è brava eh! Cia' Na bocca de fuoco" e l'amico in estasi "Zitto, zitto che sto a veni'...ecco Totti, Totti, Tottiii...goalllllll" urlando mentre mi scarica uno schizzo potentissimo direttamente in gola e l'amico dopo pochi secondi fa lo stesso nel mio culetto. Per niente sazia volevo andare in un locale a prendere altri cazzi quando arriva un ragazzo bonissimo con le gambe da calciatore come piacciono a me. Ha il pacco gonfio e non resisto a soddisfarlo. Intanto uno dopo l'altro arrivano tanti cazzoni tutti meravigliosi. Ad un certo punto c'era la fila! Non riuscivo a smettere dalla voglia e chi mi conosce sa che sono insaziabile. Arrivo in un attimo di pausa alla macchina quando accostano due ragazzi che fanno:"E mo mica te ne poi Anna'" così con la portiera aperta i due parcheggiano uno entra in macchina al posto del guidatore, se lo tira fuori e l'altro rimane in piedi dietro di me a palparmi il culetto. "Ma che c'hai Na figa non è un culo questo che bbello" e mi infila nel culetto un cazzone enorme che sento scivolare dentro dalla cappella fino alle palle mentre sono chinata a succhiare il cazzo dell'amico. Sborrano anche loro è sento colare la sborra dalla mia fighetta apertissima che inizio a leccare con le dita avidamente. Faccio una corsa al locale dove subito mi do da fare. Esco ed un ragazzo mi chiede un passaggio in auto. Si siede e mi prende la mano per mettersela sul cazzone duro. In mezzo alla via Appia mi cavalcava in macchina mentre altri ragazzi vogliosi guardavano da fuori. Abbasso il finestrino così possono toccarmi mentre uno a uno li faccio salire e sborrare. Ritorno all'Eur dove mi aspettava un gruppo di 5 amici portati da un ragazzo che avevo spompinato qualche ora prima e che era rimasto entusiasmato dalla mia bocca, dice lui, mai sentito niente del genere. Mi porta suo fratello, suo cugino ed altri due compagni di squadra visto che giocano a rugby. Intanto e' giorno ma io continuo insaziabile come sempre. Uno dal cazzo fantastico mentre mi incula mi dice: "Nun ce la faccio a resiste, mo' te 'ngravido" e sento schizzi potenti che mi arrivano fino in pancia. Il finale alle 9 passate di mattina e' con Marco detto il Porco che mi porta dentro un casotto di un garage al riparo da sguardi indiscreti. Mi lecca il culo oramai aperto e sfondato da una notte di fuoco e mi fa impazzire. Lo spompino e mi incula talmente bene da farmi impazzire. Vuole far godere anche me così mi tocca e sono eccitata a tal punto da venire mentre lui mi fa mettere in ginocchio con violenza e mi scarica talmente tanta sborra da riempirmi la bocca poi il viso ed il vestito. Sembrava un'idrante. "Mamma mia stavo carico e m'hai fatto gode come un maiale, anzi come un Porco visto che me chiameno così". Roma e' fantastica, non so quanti fossero ma una quarantina di sicuro. Che meraviglia!
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