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trio

Clarissa


di bull44
18.12.2013    |    15.099    |    1 9.1
"Il ragazzo si inginocchiò e inizio' a leccarmi la figa..."
Gladius viene spesso contattato dalle lettrici dei suoi racconti su Facebook e spesso diventano sue amiche e chattano con lui.
Prova sempre a convincerle ad eseguire i suoi ordini sessuali, per tener fede al suo personaggio di Master oltre che scrittore erotico e spesso ci riesce.
Da qualche mese ha conosciuto Clarissa, che dopo una iniziale ritrosia si è piano piano sbloccata, da messaggi e chat prevalentemente riguardanti le attività svolte durante il giorno, lo stato di salute, gli hobbies, Gladius l'ha portata sul terreno del sesso e la cosa ha preso un risvolto inaspettato.
In poco tempo Clarissa ha rivelato una fervida fantasia sessuale, raccontando allo scrittore tutti i suoi segreti più lussuriosi e rendendosi disponibile ad eseguire i suoi ordini.
Inizialmente lo ha fatto relazionandolo per scritto con mail, poi ha iniziato a mandargli le foto e i video delle sua masturbazioni con gli oggetti suggeritigli e quelli che la sua fantasia le ispirava.
Ha iniziato a farlo in casa quando era da sola, in ufficio nella pausa pranzo e anche di notte mentre il marito dormiva.
Il rapporto tra i due è diventato sempre più stretto e hanno deciso di incontrarsi per dare sfogo alle loro voglie e provare ad attuare quello che si erano scritti eccitandosi reciprocamente.
Prendendo spunto da una trasferta a Torino per lavoro Clarissa è riuscita a farsi dare un giorno di permesso supplementare e Gladius è passato a prenderla nell'albergo dove soggiornava e l'ha portata a casa.
Sembrava si conoscessero a sempre, nessun imbarazzo ma solo una grande voglia di sfogare appieno la passione cresciuta a distanza.
Appena entrati in camera da letto, Clarissa ha fermato Gladius che stava per spogliarla e gli ha detto che doveva fargli una confessione.
“Io , ti ho mentito, sono una suora. Sono entrata su F.B. con un falso profilo,


nei momenti liberi mi divertivo a giocare ma amavo molto le pagine erotiche ed ho incontrato la tua.
E stato amore a prima "lettura"...più lo leggevo e più mi masturbavo e allora un giorno ho deciso di mandarti un messaggio, chiaramente non potevo scriverti che ero una suora, ma mi sono inventata un matrimonio un po' scialbo.
Mi sono finta la classica moglie stanca della solita routine per lui..ma lui non sapeva invece che io avevo una vita sessuale molto attiva....anzi attivissima.
Da alcuni anni, dopo una delusione amorosa sono entrata in convento,.ma da quel giorno scoprii un mondo che mai avrei immaginato.
Io avevo sempre pensato che le suore si dedicassero solo alle preghiere e invece di notte, nell'intimità delle celle il sesso lesbico regnava sovrano.
Adesso sai chi sono, voglio un uomo che mi tratti come una troia, mi faccia provare tutto quello che ho sognato mentre mi masturbavo leggendoti, voglio TE.”





Gladius ha sorriso “ ti farò sentire una vera porca, non temere, ti farò godere e urlare di piacere”, poi l'ha spogliata e si è fatto spogliare da lei,. le ha legato le grandi tette, ha preso un tiralatte per farle allungare i capezzoli, l'ha fatta eccitare e poi si è inginocchiato fra le sue gambe,le ha allargate e con la lingua si è messo a succhiarle e leccarle il clitoride e la figa perfettamente depilata sino a farla godere.
Clarissa racconta in prima persona cosa ha provato.
“La lingua di Gladius mi risucchiava l'anima, lo sentivo un animale arrapato, volevo trascorrere quella giornata , come un giorno in mano al demonio, e così fu.
I capezzoli mi facevano male, ma il mio piacere nel sentire le sue dita aprirmi la carne morbida era talmente tanto che il dolore passava in secondo piano.
Mi lascio'  un momento respirare perché si allontano' ma quando torno' notai che aveva fra le mani  un oggetto straordinario , un fallo di gomma dalle dimensioni esagerate,nero mostruoso, me lo pose vicino alla bocca e mi obbligo' a leccarlo.
Io inizia a succhiarlo mentre lui mi toccava le tette,e inizio' a darmi schiaffi sulla figa, sentivo dolore e più si accorgeva di farmi male più calcava i colpi.
Mi allargo' le gambe legandomi le caviglie al letto,la mia figa completamente aperta stava per essere trapassata da quel fallo da cavallo.
Me lo appoggio,.e quasi senza sforzo inizio ad infilarlo,mi sentivo lacerare, ma godevo, chiudevo gli occhi e pensavo ad uno stallone dentro di me, raggiunsi il primo orgasmo in men che non si dica. Lui lo tolse tutto pieno del mio miele e inizio' a leccarlo e poi me lo fece gustare.....


Il mio sapore mi piaceva, lo assaggio spesso in convento quando per punizione la madre superiora mi infila un grosso manico in legno , mi masturba fino a farmi raggiungere l'orgasmo e poi me lo fa ripulire prima che io lo infili a lei.
Gladius mi stava facendo impazzire ,le sue dita torturavano i miei capezzoli viola,turgidi e poi inizio' a leccarmi la figa rimasta aperta da quel fallo,più leccava e più godevo .
Vicino a se trovo' una bottiglia in vetro ,di quelle a collo lungo , e senza indugio me la appoggio' all'apertura ,avendo la figa inondata il vetro inizio' a scivolare dentro. Una strana sensazione quel oggetto freddo mi fece rabbrividire ma quando Gladius affondo ' il colpo tirai un urlo, sembrava mi avesse oltrepassato la figa ! Godevo come una cagnetta in calore e lui mi guardava eccitato .
Il suo cazzo era duro rosso una cappella pronta a scoppiare!,ma era ancora presto, altri regali mi aspettavano.
Gladius aveva capito che nella il figa ci poteva entrare di tutto,talmente morbida e capiente avrebbe potuto aprirmela con due mani, cosa che infatti inizio' a fare., mentre aumentava il numero delle dita introdotte , dentro e fuori ,dentro e fuori poi le leccava e mi diceva, buona la mia suora, 
Volle che gli raccontassi cosa mi era successo la sera prima in convento ,visto che gli dissi che ogni sera nella mia cella si giocava fra noi.
Allora mentre sentivo la sua mano invadermi sempre più la figa, gli raccontai come avevo fatto lo stesso gioco anch'io con una novizia la notte prima.
Era arrivata da pochi giorni, carina capelli rossi,giovanissima ,timida,le affidarono il letto accanto l mio.
La prima sera,mentre si spogliava girata di spalle ,notai uno splendido culo,e la mia mente perversa già immaginava a cosa le avrei infilato un giorno.
Ma quella sera io feci finta di nulla, ma sapevo che la madre superiora le aveva già dato il benvenuto ,come faceva con tutte.
Il mattino all'alba sdraiata nel letto io nuda,iniziai a masturbarmi con un grosso cetriolo che avevo preso dalla cucina, lei si svegliò e mi vide ,giro' subito la testa,io le dissi “ Marta ti disturba vedermi le chiesi?” E lei timidamente mi disse, no ma non volevo disturbarti .
Vieni le dissi,avvicinati , le appoggiai le labbra alla bocca e iniziai a baciarla, lei si lascio' andare e iniziai a frugarle la figa ! Splendida , aveva una piccola fessurina morbida entrai con un dito e lei emise un gemito , le piaceva alla suorina.
Mi tolsi il fallo dalla figa e glielo feci leccare , mentre le aprivo le cosce ,
Ma Gladius nel frattempo mi stava facendo godere come non mai ,eccitatissimo dal mio racconto,mi aveva chiuso a pugno la mano in figa e mi incitava ,continua,racconta troia.
Io iniziai a slapparla e lei si dimenava tutta, un corpicino di zucchero sembrava,e la mia lingua affondava e due dita la sgrillettavano e lei gemeva ,quanto mi piaceva questa nuova compagna.
Avrebbe voluto di più, ma la campanella del risveglio suono' , e a malincuore dovetti smettere ma le dissi “piccola stanotte sarà la nostra prima notte”
Lanciai un urlo, Gladius aveva affondato un colpo fortissimo prima di togliere il pugno!
Brava ora rilassati a fra poco, ed uscì. 
Gladius torno ' dopo un po' ma lo sentivo ridacchiare ,non era solo,io ero ancora sdraiata nuda con le tette legate e la figa tutta bagnata .
Spalanco' la porta e a sorpresa con lui entro' un ragazzo di colore, rimase fermo a guardarmi poi guardo' Gladius e con un cenno di testa , gli disse di si.
Il ragazzo si inginocchiò e inizio' a leccarmi la figa .
Più leccava e più diventava una furia , mentre Gladius mi strofinava la sua cappella sulle labbra , dicendomi fra poco questo bel cazzo sverginerà il tuo paradiso , così avrò aperto la strada al nostro amico .
Capii solo dopo il perché di questa frase ! 
Eccitatissimo come un toro il negro si tolse i pantaloni e apparve una bestia 
Non avevo mai visto nulla di simile in vita mia grosso e lungo penzolava fra le sue gambe duro quasi fino alle ginocchia .
Gladius gli disse, “prova ad infilarne un po' nella figa , vediamo se le piace”
Fai piano dissi io e' mostruosamente grande.
Ma il ragazzo inizio' ad aprirmi piano piano e Gladius osservava da vicino e mi fotografava .
Rimasero stupiti quando il cazzo riuscì a sparire tutto bella mia figa e il mio godimento comincio' a farmi danzare al ritmo dello sua scopata.
Ero in preda ad orgasmi stupendi , la mia sborra colava fuori come un fiume mentre Gladius sempre più eccitato aspettava il mio culo.
Il ragazzo mi scaricò tutta la sua sborra calda in figa , urlo' come un dannato mentre mi riempiva la figa.
Gladius prese la sborra in mano e inizio' a farmela leccare, “Lecca troia solo un poco, il resto te la spalmo sul culo.
Era arrivato il momento tanto atteso .
Come era arrivata la sera in convento .
Dopo la cena , avevamo l'ora di preghiera solitaria nella nostra cella, ma da quella sera le preghiere di Marta e le mie divennero più interessanti.
Iniziammo subito dopo aver chiuso la porta, con un bacio intenso , Marta si strusciava contro il mio corpo come una gatta in calore, mi disse e' tutto il giorno che ho uno zucchino nella e figa ho una voglia matta .
Ci spogliammo e la feci sdraiare a gambe aperte vidi lo zuccino nella sua bella fessurina, lo tolsi lo leccai tutto e poi iniziai a lapparla delicatamente.
Calda e profumata raggiunse un orgasmo immediato ,la penetrai allora con quattro dita, sapevo di farle male, ma volevo aprire quella carne tenera.
Gemeva e mi pregava di continuare, poi allora mi venne un'idea.
Sul tavolo avevo una candela accesa , la presi e mi avvicinai alle sue tette e lasciai cadere della cera calda, Marta sussulto' per un attimo ma il piacere era più forte del dolore. le lasciai i capezzoli pieni di cera e qualche goccia cadde sul suo ventre , spensi la candela e gliela infilai con un colpo secco in figa !
Urlo' avevo raggiunto il suo ventre , entravo ed uscivo ma la candela era troppo piccola, dovevo romperle quella fighetta con qualcosa di più maschio .
Gladius mi fece girare, due cuscini sotto il ventre e inizio' a massaggiarmi il culo ,
Le sue mani erano fredde mi davano i brividi , non capivo il motivo di quel freddo, ma poi vidi il ghiaccio ,cubetti di ghiaccio nella ciotola,
Ne prese uno lo succhio' e me lo infilo' nel culo , uhhhhh che sensazione favolosa,
Ma ne prese un altro e un altro ancora ,il piacere mi stava facendo impazzire ma il dolore mi chiudeva l'intestino.
Mi riempi il culo di ghiaccio e man mano inizio ' a sciogliersi,
Si avvicino ' il ragazzo e cominciai a sentire una lingua bere quel che usciva.
Avevo il culo gelido e la lingua calda che leccava l'acqua che fuoriusciva , creava in me un mistodi piacere e dolore .
Fu così che dopo un po' Gladius fece spostare il ragazzo che aveva il cazzo che scoppiava dalla voglia davanti a me perché io potessi leccargli la cappella .
Sentì le mani stringermi le natiche , mi massaggio' e poi sentì un dolore fortissimo , una frustrata sul culo mi fece sussultare .
Gladius inizio' a frustarmi mentre il suo cazzo spingeva sul mio sfintere , non capivo quale fosse più forte fra i due dolori, , ma provavo anche era una strana sensazione di piacere .
Smise col frustino mi cinse i fianchi ed inizio' ad incularmi sempre più forte e mentre il cazzo mi rompeva quel piccolo forellino vergine urlava siii troia la mia suora, siii ora il tuo culo e' mio .
Lo sentì entrare tutto e si fermo'.
Marta era sdraiata davanti a me il suo taglietto morbido pieno del succo della sua fighetta, presi quei lembi di carne fra i denti , succhiavo e mordicchiavo mentre lei gemeva e si muoveva come un serpentello voglioso.
Mentre succhiavo la figa di Marta pensavo a cosa avrei potuto usare per farle raggiungere un orgasmo da urlo , ma forse niente di meglio di una visita ginecologica avrebbe potuto piacerle; iniziai con due dita , ma sentivo la carne fare resistenza e lei che contraeva i muscoli .
“Stai ferma cagna le urlai , adesso sentirai quanto ti piace essere frugata a fondo” ,strinsi la mano e le affondai un colpo secco ,la mia mano entro' fino al polso e Marta urlo.
Le avevo rotto l'imene ora si non era più vergine.
Come non lo era più il mio culo mentre Gladius ricomincio' a spingere il cazzo dentro e fuori.
Il dolore era passato e la voglia di cazzo anche in figa mi stava salendo sempre di più .
Lo dissi al ragazzo con quel cazzo mostruoso, “Voglio sentirvi dentro di me insieme” .
“Non potevi chiedere di meglio” furono le parole di Gladius dandomi uno schiaffo sul culo.
In un attimo mi ritrovai impalata su quel cazzone nero e quello di Gladius sempre più duro nelculo. Trovarono il ritmo giusto e iniziai a godere e sborrare come una porca.
Il mio liquido scendeva copioso dalla mia figa mentre le mie tette ballavano davanti alla bocca del ragazzino.
Duro' un bel po' quel gioco fino a quando Gladius inizio' ad incitarlo dicendogli “ora la riempiamo tutta” e con colpi tremendi mi riempirono figa e culo di sborra.
Avevamo goduto tutti e tre con piena soddisfazione e quel pomeriggio fu il primo di una lunga serie che mi avrebbe portato a diventare completamente schiava di Gladius e di tutte le sue più perverse fantasie.
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