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trio

Compleanno


di Begia
07.12.2014    |    7.782    |    4 9.3
"- Roberta dai, se vuoi tenerti gli slip, scostali e siediti sul mio cazzo, fammi entrare..."
Si, devo fargli ricordare questo suo compleanno, bisogna che sia un pomeriggio ricco di sorprese; sarà meglio che mi sbrighi, tra meno di mezz’ora sarà qui.
Aspetto che Filippo vada via e di corsa mi preparo; ecco ora posso mandargli il messaggio: sono sola.
Mi risponde dopo 20 secondi, si vede che smania più del solito.
Lo sento salire, lascio la porta accostata; oggi sono più tranquilla, non ci sono neanche i vicini.
Sento che spinge, apre la porta….
- Mmmmh, tutto buio, solo una candela qui.
- Non ti piace?
- Certo
Sono in camera che lo aspetto, anche qui c’è un’altra candela.
Ecco che entra.
- che ambientino che hai preparato Roberta, non male
- ti piace?
Intanto mi bacia, mi stringe, sento le sue mani che cercano la mia intimità, ma lo fermo.
- come corri, stai calmo! rilassati
- facile dirlo, vedo che la situazione è mooolto intima
- e allora mettiti in libertà, spogliati
si spoglia rapidamente, è nudo.
- dai ora stenditi
- e tu?
- Aspetta
Lo accompagno a stendersi sul letto, lo bacio sulla bocca e appena una sfiorata sul suo uccello.
Allungo le mani e prendo una corda
- dammi un polso
- vuoi giocare? Ma non ti spogli?
- Pazienta un attimo. Per ora non mi spoglio, aspetta.
Si fa legare un polso e poi passo all’altro, mi guarda, io sono ancora addosso a lui a cavalcioni e sento il suo cazzo duro dietro al mio culo che mi sfiora e lo sento vibrare. Mi sembra eccitato, non capisce cosa ho in mente.
La luce della candela è sufficiente a illuminare la stanza, ci vediamo negli occhi.
Vado di la, un po di musica soft e rientro.
- Roberta, vedo che hai pensato a tutto, ti vuoi vendicare?
- No, anzi, mi fai morire quando lo fai tu.
- Visto che non posso muovermi, sono nelle tue mani. Mi sembra che il pomeriggio prometta bene.
Mi abbasso per baciargli i capezzoli, scendo con la lingua sino al suo ombelico, ancor giu, vedo il suo cazzo ritto e…mi fermo. Passo al polpaccio. Baci, leccate e mi avventuro nell’interno cosce,..
- cazzo Roberta, mi vuoi lanciare?
- Non ti va? Mi devo fermare?
- No. No. Basta che continui
Avrei voglia di prenderlo in bocca, di sentire i suoi coglioni tra le labbra, ma devo essere esasperatamente lenta.
I miei baci lo ricoprono, lentamente, le spalle, allunga la bocca e la lingua ma mi allontano.
- Roberta, fammi sentire la bocca dai!
- Stai calmo, abbiamo tempo, perché smani?
- Ho capito, vuoi tirarmi come una corda di violino
- no, voglio farti godere e più godi tu più godo io
- non fare la puttana dai, voglio la tua bocca.
- come non vuoi la tua puttana, pronta, disponibile a tutto, anche a farsi montare da un altro o a leccare una fica?
- dai, la tua bocca!
Cerca di allungare le braccia, ma le corde gli impediscono i movimenti, solo il suo cazzo sbatte, vibra.
- perché lo guardi? Dai prendilo in mano, se non vuoi ingoiarlo.
- Calmo, stai calmo, ti vedo su di giri…
- Troia mi fai morire, un po di saliva sulla cappella, la tua lingua, dai….
Mi alzo in piedi e lentamente mi sfilo la maglia della tuta.
Un reggiseno nero stacca evidentemente sulla pelle, nonostante la stanza in penombra.
- dai spogliati, strofina il tuo culo sul mio cazzo…
- questo vuoi?
- Voglio la pelle della mia puttana addosso!....dai Roberta
Lo guardo in viso, lentamente mi sfilo i pantaloni della tuta.
- cazzo slip neri e autoreggenti?
- Ti piace la tua puttana così?
- Nooo, tronchi il respiro soltanto.
Ora ho solo la biancheria intima e le autoreggenti, mi abbasso sul suo petto, lo mordicchio, gli lecco i capezzoli, sento che è teso.
Scendo sulla sua pancia, i baci seguono un percorso a distanza dal suo uccello ma gli alito solo il calore della mia bocca, rigiro sui fianchi e continuo all’interno cosce…
- dai ingoiamelo
- aspetta
non riesce a star fermo.
- spogliati dai, fammi vedere la tua fica, il tuo culo
- ah…vorresti il mio culo?
- Si puttana, non vuoi?
- Decido io quando
Mi alzo in piedi, gli porgo il culo, sculetto a poca distanza dal suo viso.
- vuoi che me le levo?
- Si dai…fatti leccare culo e fica, dai!....non vuoi sentirti qualcosa dentro?
- Cosa vuoi?
- Entrarti dentro,…non vuoi qualcosa dentro?
- no tesoro
- come no!
Mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe, la mia fica è a pochi centimetri dal sua cappella ma cerco di non sfiorarlo, anche se indosso ancora gli slip neri. Gli massaggio le cosce evitando di toccargli l’uccello.
- Roberta dai, se vuoi tenerti gli slip, scostali e siediti sul mio cazzo, fammi entrare.
- Gino ma non ricordi?...resisti, …resisti,….come facevi con me?
- Allora dillo che è una vendetta! Ma ti conosco puttana, hai una voglia di avercelo dentro, magari nel culo eh?
- Chi te lo dice?
- Lo dico io che ti conosco! Dai non fare la puttana, scostatele e scopami.
- sarò buona, sono troppo buona.
Mi alzo in piedi, infilo due dita in bocca, le insalivo e mi avvicino alla sua bocca.
- volevi un po di saliva no?
- Si, si…ma non mi basta!
- Dai baciami!
- Noooo.
Mi scosto gli slip di lato e passo due dita tra le labbra della mia fica. Mi guardi in silenzio. Vedo che stai gia aprendo le labbra, hai proprio voglia.
- vuoi assaggiare la mia fica?
- Si, si, dai, ….fattela leccare
- Come una cane lecca la sua cagna,…eh?
- Lo sai che ti lecco così, con una voglia animale…
- Senti il suo sapore!
Allungo le dita ricoperte dei miei umori e mi avvicno alla sua bocca. Ha già la lingua fuori, ora mi lecca davvero come un cane.
- ti piace?
Non mi risponde, si gusta il sapore della mia fica.
- cazzo Roberta, come sei buona, fattela leccare.
Mi sollevo, gli sfioro le spalle e giù giu sino ai piedi.
- ora spogliati, dai,……se vuoi tieni le calze da troia ma levati gli slip.
- Che fretta hai?
- Voglio che il mio cazzo sia dentro di te!
- Tu no? Non vuoi qualcosa dentro?
- Ma io ho gia qualcosa che mi riempie….
Cammino lentamente, mi avvicino a lui, abbasso appena lo slip, sono vicino al suo viso.
- sento il profumo della tua fica, devi essere zuppa.
Non gli rispondo, vedo che allunga il viso, me la morderebbe e io vorrei che me la mordesse.
Abbasso ancora gli slip, gli faccio vedere il mio primo pelo e l’abbasso lentamente, mi sfioro il clitoride, le labbra.
- lecca, dai, lecca, ……
non esita, la sua lingua è li che succhia e lecca.
Ho voglia di sentirlo dentro.
Lentamente mi giro, abbasso con lunghe pause lo slip, tra poco vedrà il mio culo, il suo culo da sfondare.
- cazzo Roberta! ……Cosa vuoi fare, ……..mi manca il respiro! Che puttana che sei!
In effetti vede il tondo nero del plug ……..è nel mio culo.
- non ti piace?
- Te lo sei preparato gia?
- Certo è da mezz’ora che è nel mio culo, apposta per prepararlo bene.
- Te lo sei slargato per il mio cazzo?
- Che dici?
- Allora dai.
Mi sfilo gli slip.
- hai voglia del mio culo? Che strano!
- Tu invece no? Dai che non aspetti altro.
mi sposto, mantenendomi il plug affinché non scivoli fuori dal mio culo.
Mi metto a cavalcioni sulle sue gambe, gli accarezzo l’uccello, lo sento più eccitato del solito.
- sento che hai voglia
- no Roberta, mi fai esplodere così, non mi sleghi?
- No
- Sei una puttana!
- Ho avuto un gran maestro….
Accenno una lenta sega ma subito ripasso a massaggiargli le palle, avrei voglia di averlo e di averle in bocca ma non posso, devo continuare.
- Roberta sieditici sopra dai!
- aspetta porco!..... Come fremi….
- Tu hai piu voglia di me e non lo dici!
In effetti è da un pò che vorrei sentirlo dentro, ma più lo esaspero e più il gioco si fa piacevole ma non penso di reggere più di tanto neanch’io.
Sempre mantenendomi il plug mi alzo in piedi.
- cazzo Roberta che fica che sei, ti monterei ma non posso
- infatti ci penso io!
Mi accovaccio lentamente, come se dovessi pisciare.
- lo vuoi?
- Cosa Roberta
- Che io ti scopi?
- Dai,…..apriti….dai
Mi abbasso ancora e subito mi rialzo.
- cazzo che fai?
- Aspetta
- Dai smettila di giocare, tra poco sborro all’idea
- Gino non farmi scherzi!
- Allora sbrigati dai!
- tesoro volevo solo farti ……..un regalo!
Scendo giù dal letto, accendo una lampada, vado verso il suo viso, mi giro
- cazzo com’e bello, com’è aperto
mi sono sfilata il plug davanti ai suoi occhi affinché possa vedere il mio culo ben dilatato
- com’è?
- Incredibilmente aperto….pronto….ho un buco allo stomaco
Risalgo sul letto, mi accovaccio e prima che il culo ritorni a chiudersi, mi siedo sul suo cazzo.
- noooooo è incredibile, Roberta è una cosa incredibile…………..
Spingo fino in fondo, entra senza difficoltà, anzi ora mi ci siedo e mi ci muovo, si muove liberamente, entro ed esco senza problemi. Il gioco è straordinariamente eccitante e bello.
Il tuo viso è in estasi, hai un sorriso compiaciuto e più che soddisfatto.
Sento che la muscolatura si sta restringendo e tu subito commenti:
- ecco ora la sensazione che piano piano me lo stai stringendo è incredibile, il tuo culo è totalmente pieno del mio cazzo, lo senti?
Lo sento bene, ho continue contrazioni, sempre più ravvicinate, ho paura che un orgasmo tra poco mi porterà nel piacere estremo. Ho i palmi delle mani sul tuo petto e alzo e abbasso il mio culo sul tuo cazzo.
- Gino lo sentio il mio culo?
- Si, continua dai, me lo sento divinamente il tuo culo, il culo della mia cagna.
Continuiamo così per alcuni minuti, con brevissime pause, ogni tanto mi lascio seduta su di lui, lui lo fa vibrare dentro di me, sento che il piacere si fa più presente, spingo piu che posso per sentirlo piu dentro, mi muovo su di lui, ondeggio ed ecco che:
- siiiii …..ecco …ci sono…..siiiiii….cazzo……siiiiiiii
Pochi attimi di un orgasmo incredibile mi invade, mi muovo appena e tu cominci a spingere ed ecco che di nuovo il piacere si fa spazio nel cervello, un orgasmo più prolungato del precedente mi prende, mi muovo scompostamente e vorrei le tue mani, ancora legate, sul mio seno, sulla mia bocca, sul clitoride, ….
Mi accascio su di te, lo sento ancora dentro, duro.
- Gino, incredibile! Non si può raccontare….
- Perchè a chi devi dirlo?
- Cretino! È un modo di dire.
- Dai slegami
- Scusa…ecco.
Lo slego e sento che mi abbraccia e sento ancora il suo cazzo per metà dentro di me.
- ma non sei arrivato!
- Eh…credo bene…avevo le mani legate…
- Cretino!
Lo bacio, mi sfilo dal suo uccello e mi poggio sul fianco, lo abbraccio e seguono dolci baci.
- però non male la sceneggiata che hai messo in piedi.
- Ti è piaciutà? Sicuramente tu avresti fatto di meglio!
- No perché il culo ce l’hai messo tu…quindi sei tu vincente.
Squilla il cellulare, un sms, ti alzi, spegni la luce, leggi:
- Mmmmh, mio marito, cambiato programma stasera, vabbè.
Mentre rispondi mi alzo e vado in bagno, rientro dopo poco.
- Roberta, vieni qui dai che dobbiamo riprendere.
Ripartono coccole e baci, ora un po di pausa.
Gli sfioro l’uccello, lo sento morbido, ho voglia.
Scendo e lo ricopro di baci, poi la mia lingua concia a scivolare dolcemente e non posso far altro se non accoglierlo nella mia bocca. Lo sento gemere, mi sfiora le testa, cerca il mio seno, i capezzoli,…
- continua Roby, continua,…
Uno squillo del campanello di casa congelo tutto.
- cazzo Roby. È quello di casa?
- Si. Aspetta tu stai zitto e fermo
Mi alzo velocemente, mi infilo la tuta, chiudo la porta della camera.
Rispondo al citofono, aspetto e dopo poco apro la porta di casa.
Scambio veloce di parole e richiudo. Vado in bagno un attimo, mi rinfresco e rientro in camera riaprendo le ante della porta.
- allora?
- Niente di che, mi hanno portato le cialde per il caffè e non potevo mandarlo via, sono senza da troppo tempo.
- Tu ti sei spaventata?
- Oddio,…Filippo le chiavi le ha….. non avrebbe mai citofonato da sotto e quindi nessun problema.
- Strano, tu che sei così apprensiva e ansiosa, sei così calma.
La musica copre un po le nostre voci, riprendiamo con dolce passione.
- di?!... ma non mi hai fatto nessuna richiesta….io avrei voluto procurati una rossa..
- vabbè anche mora o bionda, sarebbe andata bene.
- Certo un regalo così sarebbe stato epocale.
- In effetti sto gioco ci ha catturato e siamo usciti allo scoperto entrambi. La cosa ci rode.
- Così avresti voluto due donne per te?
- Certamente non le rifiuterei, certamente non starei fermo, certamente vorrei farle godere, tu per prima, e soddisfare il mio, si fa per dire rodimento, ……..vederti che lecchi una fica.
- Sei proprio maiale dentro,….ti piace proprio la fica…..dai entra Federica.
-
Vedo che sobbalzi, una sagoma bianca appare sulla porta della camera, tu ti irrigidisci, sento che deglutisci.
Federica entra, bella donna mia coetanea, carina di viso, capelli castano ramati, fisico normale ma con due tette veramente notevoli.
Tu la guardi, ti presenti, un pochino imbarazzato ma in un attimo tutto passa, lei è abbastanza sciolta e con un gran sorriso
- Buon compleanno Gino!!
e io
- ti piace il mio regalo vero? …… ha un seno da urlo, le ho parlato tanto di te, di noi, delle nostre voglie, e lei delle sue e alla fine ci siamo trovate d'accordo che si poteva provare. Ora tu penserai che noi due siamo già state insieme, invece no, ti vogliamo far godere la nostra prima volta.
Io mi sdraio sul letto insieme a Federica, lei allunga una mano verso il mio seno ed inizia a baciarmi (effettivamente fino a qua c'eravamo già arrivate da sole), tu ci guardi, ammiri le nostre lingue che si intrecciano e intanto, quasi inconsapevolmente, te lo meni. Le nostre mani si fanno più esigenti, ci sfioriamo dappertutto finché le dita non iniziano a penetrarci, a quel punto le nostre bocche hanno voglia di dissetarsi, in un attimo siamo impegnate in un meraviglioso 69, lei sotto io sopra.
Siamo accanto a te, tu ci guardi con interesse, io prendo la tua mano libera e l'appoggio sul seno di Federica, tu allora ti rianimi e inizi a toccarla con foga, ti avvicini a lei e glielo prendi in bocca, iniziando dal capezzolo ma poi prendendo quanto più puoi. Sei eccitato, quasi non sai che fare, le cagne godono e tu devi infilare il tuo uccello da qualche parte, almeno per un po', allora mi vieni dietro e mi inculi con forza, quasi con rabbia come per dire "la lingua della tua puttana ti farà godere ma mai quanto un cazzo in culo", ti muovi dentro con sapienza e intanto, da sotto, Federica si dedica un po' alla mia fica e un po' alle tue palle.
Io sto morendo, vorrei gridare, ho un cazzo in culo e una troia che mi lecca, cerco di non lasciarmi andare subito ma dopo un po' inondo Federica, che mi beve con piacere, lo sento, anche lei sta venendo nella mia bocca.
Ci stacchiamo, sdraiati sul letto, io lascio il mio posto vicino a te, voglio che la senti vicina, voglio che la desideri, voglio che la prendi come hai fatto con me, che te la godi (è il tuo regalo del resto). Siete attaccati, ti sposti su di un fianco, mi guardi, io mi avvicino e ti bacio, tu inizi a vagare con la mano sul suo corpo, la accarezzi, la titilli, la lecchi, io la bacio e tu la penetri con le dita, poi le tiri fuori, zuppe e le infili tra le nostre lingue.
Continui, le stai riempiendo tutti i suoi umidi buchi con le dita, poi le tiri su le gambe e la scopi, la sbatti come fai con me, con la tua cagna, io intanto continuo a baciarla e a guardarla godere del tuo uccello, quando vedo che ti stai calmando ti faccio segno di scostarti, la faccio girare, vengo al tuo posto e inizio a giocare col suo buchino, la lecco.
Ora le faccio colare la saliva fino in fondo mentre lei ti fa un pompino. Ecco mi sembra pronta e vogliosa di averti nel culo.
- Gino......... È pronta, dai……vieni al mio posto.
Ti vedo, sei ancor più eccitato; ti avvicini a lei, sei agitato e non ti fermi sino a quando non affondi il tuo uccello.
Una smorfia di dolore di Federica, ma poi procede tutto al meglio, io mi scosto, potrei farmela leccare, ma voglio vederti, voglio vedere se reggo la situazione.
Rimango quasi inebetita, non capisco ciò che provo, poi incrocio i tuoi occhi, nonostante il godimento hai uno sguardo interrogativo, hai capito tutto, io ti sorrido, mi avvicino, ti bacio e piano:
- basta che non la baci e che mi fai bere, poi goditela quanto vuoi.
Mi stacco e mi godo finalmente la scena rilassata, toccandomi la fica e ogni tanto facendoti sentire il suo sapore.
Te la stai inculando veramente con voglia, attaccato alle sue tettone, fino a che, improvvisamente esci ci fai inginocchiare per terra ed esplodi tutto il tuo piacere sui nostri visi.
……………..
- Buon compleanno amore!


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