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Diventare cuckold cap 4


di spp
07.02.2011    |    33.189    |    1 7.9
"Anna, allora, che avrebbe voluto essere penetrata, ubbidiente, si mise con il volto rivolto a lui il quale restando in piedi le infilò il suo grosso cazzo..."
Che splendida visione mia moglie alla pecorina, vogliosa, non aspettava altro che di essere presa. Nicola le diede una sonora pacca sul culo e le disse di girarsi perché aveva deciso di fotterle un po’ la bocca. Anna, allora, che avrebbe voluto essere penetrata, ubbidiente, si mise con il volto rivolto a lui il quale restando in piedi le infilò il suo grosso cazzo in gola.
Prese la testa di mia moglie e tenendola ferma cominciò a darle dei potenti colpi, mimando un atto sessuale in piena regola, le stava letteralmente scopando la bocca; nonostante la difficoltà, perché ogni tanto si percepiva chiaramente la mancanza d’aria e l’enorme ingombro, mia moglie sembrava gradire il trattamento.
Non capivo come fosse possibile ma lei chiaramente godeva, la conosco fin troppo bene e gustarmi da spettatore i suoi orgasmi mi eccitava tantissimo, mi chiedevo come mai io non fossi mai riuscito in quello che per lui sembrava una cosa tanto naturale, inoltre non mi capacitavo come lui potesse resistere tanto a lungo, era trascorsa più di un’ora dal suo arrivo, sempre a cazzo duro e senza essere venuto neppure una volta.
Dopo diversi orgasmi da parte di Anna lui uscì dalla sua bocca e si sdraiò sul letto, lei prontamente gli salì sopra finalmente impalandosi e dando il ritmo alla penetrazione, vedere il suo seno sobbalzare, il suo viso rapito dall’estasi mi mandò in visibilio, sembrava una dea, la dea del sesso, senza toccarmi ebbi un’eiaculazione.
Nicola non perse l’occasione per deridermi; - il cornuto è venuto guardandoci, ti piace vedere come ti fotto la mogliettina, vero? -
Oramai calatomi nel ruolo gli risposi che era bravissimo e che mai l’avevo vista essere tanto disponibile e godere così tanto, lo ringraziai per questo.
Lui allora si rivolse ad Anna chiedendogli di fare un paragone con le scopate che faceva con me; lei rispose che era tutt’altra cosa che desiderava solo essere la sua puttana, non poteva esserci paragone tra un vero maschio, uno stallone ed un ometto e poi aggiunse - scommetto che se te lo inculi gode pure.
fu come un pugno nello stomaco, mai mia moglie mi aveva trattato così, ero arrabbiato con me stesso perché nonostante tutto quello che stava accadendo mi ritornò duro.
- Credo proprio tu abbia ragione, si vede che il mio uccello piace a tutti e due, guarda come gli si è rizzato di nuovo il cazzetto - e lei di rimando - non era mai accaduto che venisse due volte e dopo questo gli tornasse ancora duro -.
Non potevo negare l’evidenza dei fatti, vederla scopata da un simile fenomeno, sentirla godere, farmi umiliare mi eccitava come mai avrei immaginato, ero davvero grato a Nicola per il trattamento che stava riservando alla mia dolce metà, provavo piacere persino a vederla tanto sottomessa, cosa che non era mai accaduta né con me, né con tutti gli altri conoscenti; ubbidiente al ruolo di donna con gli attributi, nessuno dei nostri amici, maschi o donne che fossero, avrebbe mai supposto che Anna potesse essere quella che vedevo in quel momento, il tutto per merito di un ragazzino che la trattava come una puttana facendole fare tutto quel che desiderava: incredibile.
Anna era sfinita, l’inculata prima, il pompino ed ora la cavalcata le avevano procurato un numero incredibile di orgasmi, cominciò a pregarlo di regalarle la sua sborra, voleva sentirlo e vederlo venire e gli disse che davvero non ce la faceva più, persino la sua fichetta era in fiamme per la continua penetrazione e l’ingombro del suo maestoso cazzo. Nicola allora le disse che siccome era stata brava le avrebbe consentito di scegliere dove desiderava che lui sborrasse, mia moglie senza perdere neppure un attimo gli rispose che voleva le riempisse la fichetta così poi io avrei potuto pulirla per bene.
Lui la fece alzare e volle che si mettesse alla pecorina, tenendo le gambe larghe, mi fece segno di mettermi sdraiato, in una specie di strano 69, ed infilare la testa tra le gambe di lei, quindi senza aggiungere altro cominciò a scoparla da dietro, vedevo il suo enorme palo andare avanti e indietro nella fica di mia moglie, lo vedevo a pochi centimetri dai miei occhi, istintivamente mi misi a leccarla, quando affondava a volte i suoi grossi testicoli mi battevano sulla testa.
Nicola cadenzava i colpi alternando quelli lenti e profondi ad altri veloci e bestiali, Anna colava piacere che io inghiottivo golosamente mentre le titillavo la clitoride, poi lui si fermò piantandoglielo tutto dentro, vedevo chiaramente le contrazioni alla base del pene, era fermo e stava sborrando, mia moglie cominciò a godere anch’essa; dopo poco lui lo tolse e appena uscito fui colpito da un potente schizzo che mi arrivò sul viso mentre dalla fica di Anna una colata, un fiume di sperma fuoriusciva che io mi precipitai ad ingoiare.
Deglutii una, due, dieci volte e non finiva, ma quanta ne faceva? Finita la colata infilai la lingua nell’accogliente antro di mia moglie per suggere anche quello che ancora vi era all’interno, un misto di sapori, quello oramai ben noto di lui e quello più acre, ma riconoscibilissimo, di lei; leccavo tutto il sesso di Anna, dentro e fuori, eravamo entrambi in piena estasi, lei venne con un potente orgasmo, quindi si tolse da sopra di me, guardandomi mi disse: - hai visto che meraviglia? vieni amore che ti faccio un seghina - ; prese il mio cazzetto in mano e mi diede qualche colpo, ero talmente eccitato che venni subito sporcandomi la pancia con il mio seme che lei ebbe cura di spalmarmi e poi portandomi la mano in bocca di farmi assaggiare.
Noi eravamo esausti e non ci muovemmo dal letto, Nicola volle che lei gli ripulisse per bene il cazzo. mentre lei eseguiva lui disse che sarebbe andato al mare tornando a casa verso le due per il pranzo, dopo essersi vestito, prima di uscire si avvicinò a lei salutandola con la consueta pacca sul culo ed aggiunse - da oggi ogni volta che entro in questa casa pretendo che ti spogli e resti nuda, capito? -
Anna gli fece segni di sì con la testa. Guardando il segno delle cinque dita sulla chiappa di Anna pensai, che trasformazione in così pochi giorni; poi per un attimo i miei pensieri corsero a cosa sarebbe accaduto al ritorno dei nostri amici nonché genitori di Nicola...

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