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...E i calciatori


di honeybear
28.11.2014    |    26.057    |    3 8.5
"Io, ormai completamente nudo, comincio a smanettarmi il cazzo per segarmi..."
Mia moglie Manuela è quella che si può tranquillamente definire una bella donna. Giovane, formosa, con due tette e un culo da paura: quando viene a prendermi in ritiro, gli occhi di tutti i miei compagni di squadra, sono sicuro, la puntano… E quel branco di maschioni arrrapati si lascia andare a chissà quali pensieri…
E non sono i soli!!!
La stampa locale si è infatti divertita un sacco a far circolare la notizia che lei ed il mio rivale calcistico hanno una relazione.
Scusate, non mi sono presentato: mi chiamo Daniele Conti e sono l’attaccante della squadra dei rossi. In città sono considerato, insieme a Walter Gross, il centrocampista dei blu, una piccola celebrità!
Per quanto detto sopra, i miei compagni di squadra evitano accuratamente di trattare argomenti che abbiano a che fare con sesso, corna o si prestino a facili doppisensi. È stato il mister ad imporre questa regola.
“Daniele è il nostro fuoriclasse – ci disse durante il meeting pre-derby – La sua concentrazione ed il suo benessere psicofisico devono essere una delle nostre massime priorità. Soprattutto per la partita di domenica che, inutile dirvelo, è fondamentale per tutta una serie di motivi… E bla, bla, bla…”
Risultato!?
I miei compagni compresero al volo la lezione! Il sottoscritto invece, dopo aver letto l’ennesimo articolaccio sul quotidiano locale, perse completamente le staffe e, tirando un calcio di troppo ad un’innocente sedia dello spogliatoio, si procurò una bella frattura…
“Bendaggio stretto e riposo assoluto per almeno una settimana!” sentenziò il medico.
Vi lascio immaginare l’espressione del mister alla notizia. Se avesse potuto fulminarmi, mi avrebbe incenerito sui due piedi.
Fortuna volle che anche il mio avversario avesse le sue gatte da pelare (così almeno ci rivelarono fonti bene informate). Pure lui, sembrava, si fosse procurato uno stiramento o una contrattura non si era capito bene dove…
Morale, anche il suo derby di domenica poteva tranquillamente dirsi archiviato.
Io che non ci volevo rinunciare per niente al mondo, ci andai ugualmente. Assistetti a quella tutto sommato noiosa partita (nonostante la valanga di goals), dalle tribune.
Questa lunga premessa, mi serve per farvi capire la strana sensazione che mi coglie quando, tornando dallo stadio ed entrando in casa, mi avvicino in silenzio alla camera da letto, attratto da quelle che mi sembrano delle grida sommesse, e spiando attraverso la porta socchiusa li vedo…
Walter è sdraiato sul nostro letto puntandosi con i gomiti! Il viso di mia moglie tra le sue gambe divaricate e leggermente flesse…
Manuela ha il suo cazzo in bocca!!!!
Lo sta spompinando mentre si massaggia le tettone e lui la sta guidando a parole: “Brava, succhiami. Ora leccami le palle – le dice – fammi sentire quanto sei porca… – e prendendole la testa aggiunge – Leccami anche il culo!”
Incredibile!!!!
La farsa giornalistica di cui eravamo protagonisti, si stava materializzando lì, sotto i miei occhi…
E Manuela, obbediente e partecipe della situazione come non mai, sembra una troia in calore tanta è la foga e la passione con cui gli sta lavorando la cappella…
Faccio in modo di continuare ad assistere alla scena non visto. Lei si alza per sedersi sopra di lui ed infilarsi quel grosso palo peloso nella fica. Inizia a muoversi, tenendo le mani sul suo petto ispido, mentre quelle del mio rivale abbracciano le sue chiappe scandendo il ritmo della stantuffata.
“Mmmm… Sei fantasticooohhh…. Un vero stallone…” ansima mentre gli sposta le mani dalle chiappe alle tette che tormenta a dovere. Ma evidentemente non gli basta!
“Voglio fartelo sentire nel culo…” le sussurra.
“Sììì… Dai… Fallo! Anzi ci penso iooohhh…” e sfilandosi il cazzo dalla fica, senza la minima lubrificazione se lo spinge nell’ano. Lui l’aiuta a scorrere sulla sua asta, mentre io vedo la sua rosellina slabbrata inghiottire il lungo e largo salsicciotto.
Non pago gli sento aggiungere: “Te lo spacco tutto questo bel culone caldo! E te lo riempio di sborra bollenteeehhh!”

“Te lo spacco io il culo, figlio di puttana!!”
Piomba il silenzio nella camera.
Manuela interrompe la cavalcata mentre entrambi si girano verso la porta spalancata: rimango fermo in piedi a fissarli. Impassibile. Poi, lentamente ed inesorabilmente avanzo verso il letto con un sorriso maligno disegnato in viso.
“Senti… – inizia a balbettare Walter, per tentare di uscire dalla scomoda posizione in cui trova. La presenza di Manuela, ancora sopra di lui con il buco da cui sbrodola la crema con cui l’ha farcita e che ancora gli cola dal cazzo, certamente non lo aiuta – È stato un momento… Io….”
“Lascia stare amico…” faccio io strizzandogli l’occhio di rimando, mentre con la mano aperta premo sul petto invitandolo a rimanere sdraiato, lisciandogli il pelo.
Poi, rivolgendomi a mia moglie:”Manuela, ti stai dando da fare! Non hai resistito e hai iniziato da sola! – continuo sorridendo – Lo sai che mi piace vivere queste situazioni dal principio…”
“Dai Dani, cosa aspetti allora!? – e ammiccando continua – Spogliati e unisciti a noi! Walter era eccitatissimo prima della tua entrata... Ad effetto… E non ho potuto aspettarti!!!!”
Lui ci guarda sbalorditi. Comincio a spogliarmi e non posso fare a meno di posare lo sguardo ora su uno, ora sull’altra.
Da una parte quello voglioso di mia moglie. Dall’altro quello preoccupato del mio avversario sportivo. Sembra quasi in trance. È proprio Manuela a svegliarlo da quello stato di torpore riprendendo a muoversi sopra di lui.
“Mmmmssssìììì…” mugola la troia.
Io, ormai completamente nudo, comincio a smanettarmi il cazzo per segarmi. Salgo sul letto circondando la testa di Walter con le gambe, con i piedi gliela blocco e metto il cazzo in bocca a Manuela tenendola per la testa per regolare il ritmo del pompino.
Credo che lui ora stia pensando ad una ‘normale’ scopata a tre; tuttavia rimane guardingo e dubbioso circa la piega che hanno preso (e che potranno prendere) gli eventi.
E fa bene a restare sulle spine!
Lascio che ricominci a fottere Manuela, ma per poco.
“Basta amore – le ordino – ora tocca al nostro ospite succhiarmelo!” e girandomi, mi chino su di lui puntandogli il cazzo sulla bocca. Prova a liberarsi, ma le mie mani lo strattonano, e dopo avergli tirato i capelli con forza, lo scuoto violentemente dicendogli: “Ti stavi scopando mia moglie… – e, dopo aver vinto la resistenza delle labbra ed infilatogli a forza il cazzo in gola, continuo – …Il minimo che puoi fare è succhiarmelo, stronzo!!”
Sento la sua lingua che lappa ora come quella del più docile dei cagnolini...
“Bravo… Ciuccia tutto per bene, pezzo di merda! – mi godo il pompino cambiando posizione e sdraiandomi comodamente sul letto. Lui è sdraiato tra le mie gambe a pancia sotto – E non provare a fare scherzi, tipo mordermi o altro… Non sai cosa potrei farti per vendicarmi!”
Manuela intanto si è messa dietro di lui: “Sai – esordisce – a mio marito piace vedermi chiavata da altri uomini… - nel mentre gli allarga le natiche e ricomincia a leccargli il buco del culo – …Lo eccita davvero tanto! La storia inventata dalla stampa è arrivata al momento opportuno!”
“Vuoi dire cheeehhh… Pianooohhh…”
“Sì, sono stata io a fare in modo di combinare l’appuntamento facendoti credere – Slap… Slap… - che fossimo soli e volessi tradirlo…”
“E poiiihhh – ansima. Ansima sempre più forte! Il doppio trattamento deve cominciare a piacergli – E poi sarei io il… - Slurp! Slurp! La sua lingua pennella il mio cazzo a meraviglia, sommergendolo di saliva - …Il figlio di puttanaaahhh…”
“Ehi amore, ci sono anch’io… - mi sfilo da Walter per sdraiarmi accanto a lui - Non viziarlo troppo questo bastardo!! Lascia qualcosa anche per me…” così dicendo, gli trapano la bocca con la lingua mentre pretendo che mia moglie riservi al mio culo lo stesso trattamento del mio ‘socio’.
“Ma certo caro… Devi scusarlo Walter, ma a lui piace essere un po’ sboccato quando facciamo sesso!”
Continua a guardarci tra l’allibito e il perplesso, ma risponde ai miei baci. Gran bella bocca e, soprattutto, una magnifica ed insaziabile lingua bollente!!
Dietro sento invece quella di Manuela scorrere tra i peli delle chiappe, soffermarsi sull’increspatura della mia rosellina e percorrerla delicatamente. Mi da una leggera pacca per farmi sollevare e mettermi carponi. Subito inizia a martoriare l’orifizio ed infine il suo dito mi penetra. Seguito da un secondo ed un terzo.
Inaspettatamente la mano di Walter afferra il mio uccello mentre subisce analogo destino. La sua reazione è quella di ritrarsi; suppongo per il fatto che siano sensazioni totalmente nuove per lui… Mmmm devo dire che è davvero bravo a menarmelo: delicato ma deciso, come piace a me!!
Tuttavia il meglio deve ancora venire!!
“Sei pronta amore?”
“Quasi! – risponde Manuela, sempre intenta a giocare con le sue dita nel culo di Walter e nel mio – Ancora un poco e potrai finalmente sodomizzarlo...”
“Come vedi, stronzetto – e mi posiziono dietro di lui cominciando a strusciare la mia bestia tre le sue chiappe dopo averci sputato sopra - le mie parole iniziali non sono state pronunciate tanto per dire!!”
Sistemo Walter in modo da avere il suo culo ben in alto, alla mia mercé!!
Il resto è un attimo: gli afferro le chiappe allargandole con forza e appoggio la cappella sul buchetto per forzarlo. Il culo che sto penetrando è vergine: il suo destino è segnato! Lo sento cedere lentamente, ma inevitabilmente: la foga e la voglia che ho di sfondarlo mi indurrebbero ad agire selvaggiamente, come un animale. Riesco invece a controllarmi, iniziando a varcare il suo punto di non ritorno con molta calma. Lo sento contrarsi per tentare di respingermi.
“Ti ho avvisato! Non fare scherzi… Lasciami entrare…”
Walter, sempre chiuso in un silenzio rassegnato e, credo, ancora dubbioso sul fatto di essere stato colto in flagrante, finalmente parla. E lo fa, pronunciando una delle richieste (banalissima se vogliamo) che mi scatena le più potente delle libido: “…Fai… Fai piano… Per favore…”
“Non preoccuparti – gli rispondo – mi limito a fotterti come tu hai fottuto mia moglie! Ecco… Così… - i muscoli dell’ano completamente rilassati - …Lasciami entrare da bravo… Bravooohhh!!!!”
Ed il glande, posizionato su quel buchetto così appetitoso, può continuare a premere per scivolare in quella galleria inesplorata, senza farsi troppi scrupoli.
“Ooohhh… Aaahhh…” l’orifizio ormai allentato cede, ingoiando prima la mia cappella e poi, a poco a poco, tutta l’asta. Lui china la testa stringendo con forza sovrumana le lenzuola. I miei testicoli intanto continuano imperterriti a sbattere sui suoi glutei pelosi: prima piano, poi sempre più velocemente; allo stesso modo, vedo il suo scroto ballonzolare man mano che aumento la velocità con cui lo chiavo.
“Amore sfondalo per bene…” mi incita Manuela.
“Certo caraaahhh… Questo maialone lo sistemo per le festeeehhh…” ed ora lo fotto davvero senza ritegno! Esco un attimo prima di venire ma soprattutto senza dar tempo al suo sfintere di riprendere le dimensioni normali. Lo faccio girare, gli sollevo le gambe caricandomele sulle spalle per riprendere l’inculata.
“Mmmm… Continuaaahhh… - mi incita – Dio come godooohhh…”
“Eh già! – sono madido di sudore ma non ho la minima intenzione di abbassare il ritmo anche perché sta gioendo quanto me delle straordinarie sensazioni di quel momento - Da maiale sei diventato una perfetta troiaaahhh da montaaahhh…” e gli strizzo l’occhio in segno di complicità.
“Sììì… Continua a spaccarmi il culo… Bello… Bellissimooohhh!!” intanto Manuela gli prende in mano il cazzo e, massaggiandogli le palle, glielo fa tornare duro.
“Amore… Come sempre in questi momenti, sei troppo generoso… Devi pensare anche a te!”
Mia moglie ha ragione: anche io ho diritto alla mia razione di cazzo!
È per questo che mi fermo e mi sfilo per mettermi a pecora. Walter torna ad assumere quell’espressione interrogativa ed incredula di quando ho fatto irruzione nella stanza.
“Non hai capito?? Adesso tocca a te sfondarmi!! E fallo per bene… O ti sputtano senza il minimo ritegno!” alla minaccia faccio seguire una pacca sulla mia chiappa destra. Afferro anche l’altra e le allargo per mettergli in bella vista il bersaglio da centrare!
Senza colpo ferire, il suo fallo largo e nodoso, s’insinua dentro di me guidato dalla mia mano esperta. Esito un istante… Il cazzo che sto prendendo ha dimensioni ragguardevoli, devo lasciarmi il tempo di abituarmi! Fortunatamente il leggero fastidio iniziale è subito travolto dall’ondata di piacere che il mio ospite mi sta regalando e che arriva a battermi in testa. I colpi di bacino si susseguono violenti e precisi. Senza sosta! E non hanno nulla da invidiare a quelli riservati alla mia dolce metà! Che si sta lasciando succhiare i capezzoli dal porco maiale mentre si masturba freneticamente.
In conclusione, a Walter quello strano triangolo deve piacere da matti e, quando prende l’iniziativa, riesce a sorprendermi!
“Adesso ti voglio sopra di me… – mi ordina mentre mi scivola sotto sdraiandosi sul letto – Qui! Avanti!!”
Ubbidisco docilmente! Non chiedo di meglio che riprodurmi in uno smorzacandela semplicemente da urlo. Me lo faccio sparire dentro in un secondo, per poi divertirmi a salire e scendere da quel palo fradicio dei miei umori, dimenandomi e gridando come la più consumata delle troie. Davanti a me, in piedi sul letto, la fica bagnata di mia moglie da leccare ed annusare. Le mie mani corrono sulle sue tettone turgide, mentre quelle di Walter guidano la stantuffata nel mio culo.
Le ultime spinte sono le più violente e le più veloci.
Ed infine la quiete prima dell’impetuosa tempesta!!
“Non… Non resisto… Devo sborrare… Sborro… Sborrooohhh…” il seme di Walter mi cola dal buco ancora tappato dal suo biscione. Anche Manuela mi riempie la bocca con gli umori della sua passera che non ho mai smesso di sgrillettare.
Manco solo io. Due lingue si mettono al lavoro per agevolare l’eruzione della colata di liquido caldo che esplode dal piccolo orifizio in cima al mio vulcano.
Ci accasciamo tutti sul letto esausti e madidi di sudore.
Stringo il mio rivale continuando a baciarlo ed accarezzarlo. Lui ricambia con dovizia, mentre mia moglie ripulisce il cazzo ad entrambi.
“Ma che bravi che siete stati!!” ci dice a lavoro ultimato.
“Grazie amore…”
Lei continua sorridente: “Vado a prendere i bambini…” e ci abbandona in quella posizione.
Lui mi guarda sorridendo: “Che domenica insolita…”
“Vero! Del resto chi l’ha detto che la domenica dev’essere per forza passata a guardare le partite di calcio…”
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