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Elio, Mi Imbianca Casa (Seconda parte)


di PattyeFranco
23.09.2015    |    10.536    |    8 9.6
"Elio subito preoccupato per l'urletto, si tolse dalla passera e venne a baciarmi, per impedirmi di urlare di nuovo..."
Dopo la piacevole giornata passata, usciamo a cena, io intanto continuo a provocare Elio anche durante il tragitto verso il ristorante.
Elio era seduto davanti con mio marito, io ero seduta dietro di lui, così che ogni tanto allungavo la mano tra il sedile e la portiera, fingendo di andare a cercare il suo passero, cosa quasi impossibile, perchè con il braccio mi impediva di arrivarci, era molto imbarazzato e sicuramente temeva che Franco si accorgesse di qualcosa.
Arrivati al ristorante, io ed Elio scendemmo dall'auto e logicamente scendendo dal lato passeggero, cercai di far ricordare ad Elio che non avevo gli slip, allargando bene le gambe scendendo, gli occhi gli scapparono decisamente lì.
Una volta scesi dall'auto, mio marito andò a parcheggiare ed Elio ne approfittò per dirmi sottovoce: “Ma sei matta? Vuoi che tuo marito si accorga di qualcosa? Cavoli sono ancora tutto esaltato per oggi e ti giuro che è stata una cosa veramente grossa per me, nonostante la paura per tuo marito, ero troppo eccitato. Ma adesso lui è presente cavoli, ma lo sa che sei senza slip? “, vedendo che mio marito si stava avvicinando, gli risposi di botto: “Anch'io oggi mi sono goduta quei momenti e come vedi ne sono ancora eccitata, ma quando mai potrà capitare ancora un'occasione così, mio marito mica sempre va via, comunque lui non immagina lontanamente che sono senza slip, ci mancherebbe”, stavo mentendo, mio marito sapeva benissimo che gli slip non c'erano.
Comunque volevo che fosse lui a fare il primo passo, ma sicuramente avrei dovuto incoraggiarlo io, in presenza di mio marito lui sicuramente non avrebbe mosso dita.
Una volta nel ristorante ci sedemmo in un tavolo abbastanza appartato, mio marito nel prenotare glielo aveva chiesto.
Tutta la cena fu un parlare di cose serie, ma anche di cavolate. Ogni tanto facevo anche il piedino ad Elio, qualche volta fino ad arrivare con il piede a sfiorare il suo pennello, che nonostante la paura per Franco, era già in piena eccitazione. Iniziò mio marito a intraprendere un discorso sul sesso, anche se in modo abbastanza serio, cercando di alimentare fantasie varie. Infatti sapendo del gioco della birra, chiese ad Elio cosa ne pensava dei giochetti che alcune coppie fanno usando alimenti o bevande, io fingevo di non gradire quel discorso a cena, ma era tutta scena.
Tra me e mio marito c'è una grande intesa, quindi ci viene facile reagire in modo adeguato a certi discorsi e certe situazioni.
Elio tranquillamente rispose, che quei giochetti sono sempre una buona variante nel sesso, ma a lui era impossibile praticarli non essendo né sposato, né fidanzato. Disse anche quanto certi alimenti erano perfetti per questi giochi, ma senza nominarne uno in particolare.
A questo ci pensò poi mio marito, dicendo che lui non era molto fantasioso in questo tipo di gioco, ma sicuramente era interessato e che magari avrebbe anche potuto provare qualche volta con me, quindi gli chiese: “Ma tu che alimenti mi consiglieresti per questi giochi?”, io finsi a questo punto di arrabbiarmi per queste cose, dicendogli: “Franco dai smettila, sai che non voglio parlare di queste cose in giro, mi fai diventare rossa”. Ma ormai il discorso era iniziato e Franco sapendo che ero più interessata che infastidita, continuò. Elio rispose che sinceramente in quel momento era un po' indeciso, e che durante la cena ci avrebbe comunque pensato e che il gioco con gli alimenti è comunque un buon diversivo per molte coppie.
Franco sembrava molto interessato a questo tipo di gioco, ma mi rendevo conto che era una tattica, per capire le effettive fantasie di Elio e sicuramente anche le mie. Infatti dopo aver chiesto a me cosa ne pensavo, gli risposi che non ne avevo la minima idea, che comunque avrebbe potuto essere molto piacevole, ma che sicuramente doveva essere il partner a saperci giocare e che comunque questo gioco se fatto bene, sarebbe stato in grado di coinvolgere e stravolgere la mente di entrambi, e qui ne approfittai per allungare di nuovo il piede sul passero di Elio.
Il discorso era a un punto di non ritorno, e tutto questo parlare di giochi sessuali, iniziava ad eccitarmi.
Arrivammo quindi al dolce, chiedendo al cameriere che dolci avevano, ci fece l'elenco e ne nominò due che illuminarono Elio e cioè il gelato con la panna e un dolce a base di nutella, Franco ed io ci accorgemmo subito del suo illuminarsi, di conseguenza io ordinai il gelato, ma Franco ed Elio optarono per una macedonia di frutta.
Mentre il cameriere si allontanò per preparare il tutto mi allontanai un attimo per andare in bagno, in attesa che qualcuno dei due mi seguisse, mi era venuta una piccola voglia. Fu mio marito a seguirmi, forse anticipando Elio, ma non appena in bagno, mi prese e mi baciò subito intensamente infilandomi pure la sua mano sotto la gonna, ero già bagnata di voglia, poi chiesi a Franco che intenzioni avesse, lui mi rispose: “Lui sicuramente se ci sono io non si muove di certo e tu vuoi che sia lui ad iniziare, quindi non so proprio che dire. Per ora l'ho istigato un po' con la storia dei giochi, ma ho capito che è meglio essere in due a fare questo tipo di gioco e qui il fantasioso è lui. Vedremo, io intanto proverò ad invitarlo a fermarsi a casa a dormire, poi vedremo quello che succede, però dovrai essere comunque tu a provocarlo e tenerlo eccitato”, poi si fermò e mi baciò nuovamente, toccandomi la passera e facendomi aumentare ancora di più la voglia, già questi discorsi mi eccitavano, l'imprevisto di per se era già uno stimolante. Rientrai prima io in sala e andandomi a sedere, accarezzai Elio sui capelli. I dolci erano già arrivati, così io cominciai subito a mangiarmi il gelato in modo molto provocante, Elio si vedeva che era molto eccitato, ma allo stesso tempo molto imbarazzato e approfittò per sussurrarmi: “Patty non ce la faccio più, tra te e i discorsi di tuo marito, mi sono eccitato un casino e al pensiero che non potrà esserci occasione, questo mi fa impazzire, inoltre mi dispiace pure fare un torto a tuo marito che è tanto gentile con me, è la prima volta che mi capita una situazione simile, e mi sento anche molto in imbarazzo e...”, a questo punto si interruppe perché si stava avvicinando mio marito, ma feci in tempo a dirgli di stare tranquillo.
Mio marito se sedette e cominciando a mangiare la macedonia, propose ad Elio di fermarsi a dormire così al mattino seguente era già pronto. In un primo momento Elio rifiutò con convinzione l'invito, ma dopo le molte insistenze di Franco si trovò costretto ad accettare.
Quindi ordinammo il caffè, con tanto di limoncello bello fresco, tutto ciò che era fresco in quei giorni, era come la manna dal cielo.
Quindi prima di andarcene, mio marito si alzò ed andò a pagare, ne approfittai di nuovo per tranquillizzare Elio che vedevo alquanto nervoso, dicendogli: “Ti capisco per la situazione di oggi e tutto il resto, devi capire che queste situazioni avvengono così, non si possono programmare, inoltre credo che prima o poi capiterà l'occasione, comunque non ti devi preoccupare così tanto per mio marito, guarda che non è poi così geloso”, lui rispose: “si capisco, ma sono troppo eccitato da tutto quello che mi sta succedendo, non mi è mai successo qualcosa del genere, tutto così piacevole, ma nello stesso tempo pieno di timore, mi spieghi questa notte come farò a dormire? Sapendoti vicina e non poter fare niente nonostante l'eccitazione e la voglia di baciarti, toccarti, e abbracciarti e se posso permettermi di dirlo, di amarti”, poi si interruppe, rimasi sorpresa da quella parola, quindi replicai: “Dai Elio non esagerare con le parole, non è amore, anche se si è creato un ottima situazione di affetto e si è instaurato un ottimo feeling, è una fantastica situazione per condividere dei desideri e dei bellissimi piaceri assieme, comunque non devi far altro che lasciarti andare alle tue sensazioni, ai tuoi istinti, poi si vedrà”.
Elio restò un attimo in silenzio, poi gli spuntò pure un bel sorriso, quindi replicò: “Non intendevo amarti nel senso della parola amore, so che non è così, ma non so come altro definire due che si trovano assieme a godere dei rispettivi piaceri sessuali, in particolare con una persona con cui comunque si prova dell'affetto anche se non è amore”.
Era comunque più sereno, con quelle parole mi fece tanta tenerezza, e sentivo sempre di più la voglia di trovarmi con lui, in una nuova e piacevole situazione, la voglia di condividere con lui dei momenti di piacevole delizia.
Tornato mio marito, ci alzammo e ci avviammo verso casa. Arrivati sotto casa, come al solito non c'era parcheggio, di conseguenza mio marito ci fece scendere dall'auto invitandoci a salire in casa mentre lui andava a cercare un parcheggio libero, sempre così, specialmente in pieno agosto.
Io ed Elio ci avviammo nel cortiletto verso la porta d'entrata, ma non appena sentì l'auto di Franco allontanarsi, mi fermò e da dietro mi abbracciò cominciando a baciarmi sul collo e stuzzicandomi sul lobo dell'orecchio, io mi lasciai andare a quelle effusioni. Mentre mi baciava, con una mano scese sollevandomi la gonna e toccandomi la passera, credo proprio che si era lasciato andare al suo istinto, io aspettavo sinceramente questo momento, sentivo tanto la voglia di riprovare nuove e forti sensazioni con lui. La situazione si stava facendo calda, sentivo le sue dita che mi accarezzavano la passera, stuzzicandomi bene sul clitoride, facendomi sentire sempre più quella voglia che avevo già dentro, e sentivo pure il suo pennello duro e vibrante appoggiarsi dietro di me, quindi mi girai e lo baciai con tanta passione, mentre lui continuava a stuzzicarmi la passera.
Ma non potevamo continuare così, oltretutto mio marito poteva essere già di ritorno, quindi mi ricomposi e gli dissi che era meglio salire in casa. Fu lunga quella scala, era un continuo fermarci e baciarci.
Una volta dentro, ci buttammo decisamente sul divano ed Elio mi sussurrò: “ho una gran voglia di
te, non immagini cosa mi continua passare per la testa, tuo marito è anche un grande istigatore, se solo sapesse...”, lo interruppi baciandolo, non volevo fargli continuare quella frase, stranamente mio marito ci stava mettendo un po' troppo a parcheggiare, così che mentre baciavo Elio, con una mano gli avevo slacciato i pantaloni e mi ero intrufolata, prendendomi in mano il pennello, come lo chiamava lui.
Glielo tirai fuori dai pantaloni e visto che mio marito stava tardando e sicura che forse lo stava facendo apposta, mi abbassai e cominciai a baciarglielo e anche infilandomelo in bocca a succhiarglielo, era eccitatissimo, e sinceramente sarei stata tentata di salirgli addirittura sopra, anch'io ero elettrizzata da tutto questo.
Dopo un bel po' che baciavo, leccavo e succhiavo il pennello di Elio, sentimmo che mio marito stava per rientrare, Elio di fretta si scostò e richiuse il suo pennello nei calzoni andandosi a sedere su una sedia.
Fosse stato per me avrei continuato, per mio marito non sarebbe stato certo sorpreso e avrei gradito di buon cuore anche la sua partecipazione, ma Elio non sapendo niente era molto impaurito di una possibile entrata improvvisa di Franco.
Franco entrò in casa, aveva con sé una borsa, e disse: “sono passato dalla gelateria qui vicino e ho pensato di prendere una vaschetta di gelato, nel caso venisse voglia di mangiare qualcosa di fresco sulla notte, con questo caldo. In casa con il condizionare acceso è sicuramente meglio, ma fa sempre caldo” in effetti non era un grosso condizionatore e non tutte le stanze si rinfrescavano pur lasciando le porte aperte. Comunque capii dove voleva andare a parare.
Elio era comunque rimasto desolato della dovuta interruzione, ma io ero sicura che non era finita lì, pur non sapendo cosa sarebbe potuto ancora accadere.
Mio marito, dopo il tempo di bersi una birretta assieme, disse che sarebbe andato a letto perché un po' stanchino e si avviò in camera, anche Elio, con un po' di rammarico in viso, si propose di andare a letto, dicendo: “si sarà meglio che vado a dormire anch'io, domani sarà ancora un lunga giornata”, io non potei far altro che replicare: “vabbè vorrà dire che vado a letto pure io”, e con un po' di delusione mi avviai pure io in camera con mio marito.
Sembrava che tutto il desiderare, il fantasticare stava finendo lì.
Una volta in camera, mio marito disse che per lui era l'unico modo per togliersi dai piedi, e se proprio avevo voglia di buttarmi tra le braccia di Elio, dipendeva tutto e solo da noi. Poi mio marito, mi si avvicinò lentamente baciandomi e mi spogliò. Nonostante che le porte delle camere erano ovviamente aperte per far circolare l'aria, mi ritrovai completamente nuda, con Franco che mi baciava ovunque, si abbassò addirittura a baciarmi e stuzzicarmi la passera, ovviamente ancora bagnata di piacere, mi stava letteralmente provocando, poi ci sdraiammo sul letto. Io eccitata pur avendo ormai abbandonato il pensiero di Elio, presi a stuzzicare il passero di Franco, abbassandomi e cominciando a leccarlo e succhiarlo. Era eccitatissimo, mentre gli succhiavo e baciavo piacevolmente il suo passero, Franco con una mano accarezzava la mia passera, infilandomi addirittura due dita, facendomi cominciare a gemere di piacere. A questo punto, sinceramente mi aspettavo la comparsa di Elio visto che le porte erano aperte e sicuramente mi sentiva gemere, anche se di nascosto avrebbe potuto pure spiarci. Non so come, forse la troppa eccitazione, mio marito non seppe resistere e fece appena in tempo a togliermelo di bocca che venne con forti gemiti di piacere.
Non mi aspettavo certo una soluzione così veloce, ma mio marito subito si scusò e mi disse: “Mi dispiace Patty, ero troppo eccitato, è tutto il giorno che ho davanti agli occhi la scena della birra, mi dispiace proprio non ho saputo resistere” e mi ribaciò con passione e convinzione.
Restai un po' nel letto a pensare senza rispondere, ero eccitata da mille pensieri e non sapevo che fare. Sentivo nell'altra camera che Elio non dormiva, lo sentivo che si girava e rigirava nel letto, senza tregua, chissà cosa gli passava per la testa, ma anche per me era una vera angoscia, avrei potuto andare di là in camera, ma non mi sembrava opportuno, spudorata si, ma non così.
Alla fine decisi di tornarmene di là in sala, mio marito sembrava che dormisse, quindi nuda com'ero mi infilai il leggero scamiciato allacciando solo due bottoni e andai in cucina, mi presi un bicchiere lo riempii di gelato e andai sul terrazzo a mangiarmelo tranquillamente sulla sdraio.
Dopo un paio di cucchiaiate, mi vedo comparire Elio con un asciugamano allacciato alla vita, che mi sussurra: “non riesci a dormire? Io proprio per niente, tra il caldo e certi pensieri, mi è impossibile, ma tuo marito dorme già? ho sentito che eravate in dolci atteggiamenti”, subito gli replicai: “si lui dorme già, si è addormentato subito dopo, ma io nonostante il condizionatore, non riuscivo proprio a dormire per il caldo e sono venuta a prendermi un po' di gelato per rinfrescarmi, prendine un po' anche tu se lo vuoi”.
Questa sua comparsa, mi stava riattivando, pensieri e voglie, sempre molto eccitata, inoltre si vedeva che sotto l'asciugamano il suo pennello era pronto. Sdraiata così sulla sdraio con lo scamiciato semi aperto, si intravedeva benissimo che sotto non avevo niente, la poca luce dei lampioni bastava per illuminare bene la scena.
Elio andò a prendersi il gelato velocemente e tornò subito sul terrazzo, si sedette in terra di fianco a me, appoggiando la schiena alla ringhiera, ci fu un attimo di silenzio mentre mangiavamo il gelato, ma era un continuo susseguirsi di sguardi furtivi, ma pieni di attese. Poi Elio preso da un attimo di alienazione, si sciolse l'asciugamano restando letteralmente nudo, poi si mise in ginocchio, si avvicinò a me, abbassò un pò lo schienale della sdraio e mi slacciò i due bottoni che tenevano chiuso lo scamiciato, per poi lasciarlo cadere ai lati, ero letteralmente nuda di nuovo davanti a lui.
Il mio cuore stava battendo a mille all'ora, ero lì che aspettavo ogni suo piccolo gesto, poi cominciò baciandomi e accarezzandomi tutta, le sue mani erano fredde a causa del bicchiere del gelato, mi accarezzava e baciava lentamente, ero tutta un brivido.
Mi scappò la mano sul suo duro pennello, cominciando ad accarezzarglielo, lui si avvicinò alla mia bocca baciandomi con tanta intensità, mentre le sue mani si soffermavano ora sul seno, ora sulla passera.
Ma quando arrivava alla passera, si soffermava maggiormente sfiorandomi dolcemente le labbra, per poi stuzzicarmi il clitoride. Tutto era eccitante, la sua dolcezza era impressionante.
A questo punto un po' preoccupato, mi sussurrò: “cavoli, ma sei sicura che tuo marito sta dormendo? E se si sveglia?”, gli risposi: “Tranquillo, lui ha il sonno pesante e nemmeno le cannonate lo svegliano, non preoccuparti, e come ti ho già detto segui il tuo istinto, che non sbagli”, quindi tornò ancora più convinto a baciarmi, lasciandosi andare a tutto il suo istinto.
Ormai una sua mano si era definitivamente soffermata sulla passera, le sue dita erano in continuo movimento, tanto che la mia eccitazione aumentava sempre più.
Ad un certo punto, si alzò e scavalcò con una gamba me e la sdraio, sedendosi così a cavallo sulle mie gambe, poi prese il suo bicchiere con il gelato che ormai si stava letteralmente sciogliendo, e cominciò a versarmelo sul seno. Al contatto del gelato freddo sul mio seno, mi vennero dei veri e propri brividi, quindi si abbassò cominciando a leccarlo dolcemente, soffermandosi sempre di più sui capezzoli induriti, era tutto veramente intrigante ed eccitante.
Questo suo giocare, mi solleticava molto, ci sapeva proprio fare.
Il caldo della sua lingua in contrasto con il freddo del gelato era impressionante, lentamente cominciò a scendere lungo il corpo, versando lentamente il gelato che si stava sciogliendo. Più si abbassava verso la passera più l'eccitazione aumentava, erano sensazioni estremamente piacevoli, era tutto particolarmente piacevole, merito anche della sua capacità a gestire i momenti giusti.
Arrivò quindi alla passera, spostandosi mi fece aprire le gambe, e si sedette proprio in fondo alla sdraio, cominciando così a versare il gelato sciolto sulla passera, leccando il tutto avidamente e lentamente, stavo letteralmente impazzendo di piacere, la sua lingua continuava a scorrere su tutta la mia passera e non appena finiva il gelato, si premuniva di versarne dell'altro, ormai era tutto sciolto, visto il gran caldo; più gelato versava, più leccava, più mi accendevo. Ero ormai al punto di un orgasmo, quindi cominciai a gemere per il piacere, non preoccupandomi certo per Franco, ma anche Elio era troppo eccitato e non pensò certo di preoccuparsi, insisteva sempre più con la lingua, facendomi godere sempre più intensamente.
Ero in pieno orgasmo e oltre la lingua ci aveva messo pure le dita, sembravo indiavolata, mi stavo contorcendo e godendo esageratamente, e più godevo più lui aumentava con il movimento delle dita e della lingua, ma al culmine di quell'orgasmo mi scappò un forte gemito di piacere, per non chiamarlo urlo.
Elio subito preoccupato per l'urletto, si tolse dalla passera e venne a baciarmi, per impedirmi di urlare di nuovo. Mi lasciò calmare, quindi smise di baciarmi e per un attimo ci fu un vero silenzio assoluto. Elio sicuramente impensierito, continuava a guardare verso la sala. In questo momento, io mi resi conto, che qualcuno dalla strada avrebbe anche potuto vedere qualcosa ma non mi preoccupai più di tanto, c'era calma piatta sulla strada, poi sussurrai ad Elio: “Tranquillo te l'ho detto, nemmeno le cannonate lo svegliano più” e risi.
Sinceramente a questo punto non sapevo se Franco era ancora sveglio o se si fosse veramente addormentato, ma sicuramente se era sveglio, prima o poi me ne sarei accorta.
Comunque ancora piena di eccitazione, mi alzai e feci sdraiare Elio, questa volta mi misi in ginocchio, mi presi in mano il suo manico cominciando ad accarezzarglielo per poi avvicinarmi con la bocca e cominciare a baciarglielo e succhiarglielo, ora ero io a gestire i giochi, quindi visto che era rimasto ancora un po' del mio gelato, cominciai a versarglielo io sulla cappella e leccarlo.
Ne era rimasto veramente poco, ma tanto bastò per provare se poteva piacermi il gioco in modo inverso e sinceramente era gradevole ed eccitante.
Proseguii un po' con quella piacevole stimolazione orale, ma poi avvertii la voglia di sentirmi di nuovo penetrata, quindi mi alzai in piedi e andai a mettermi a cavallo di Elio, puntai il suo passero alle mie labbra e dolcemente mi abbassai facendolo scivolare dentro, deliziandomi di quel piacere.
Cominciai un dolce cavalcare, volevo sentire quel membro sempre più dentro di me.
Elio allungò le mani accarezzandomi e stringendomi il seno, mentre io gustandomi tutto il piacere di quella penetrazione, già ansimavo ed ero prossima ad un nuovo orgasmo, infatti cominciai ad aumentare il movimento, anche Elio era alla soglia del massimo piacere.
Ora stavo godendo di nuovo e di nuovo iniziai a gemere, Elio che si era tirato su abbracciandomi e infilando il suo viso tra i miei seni baciandomeli, dovette iniziare a baciarmi evitandomi nuovamente di arrivare a gemere sempre più forte, stavo godendo e con quel bacio il piacere aumentò ancora di più, arrivando al massimo di quell'orgasmo, in quel momento eravamo come una cosa sola.
Al termine di quel entusiasmante orgasmo, mi fermai senza togliere quel manico che sentivo vibrare al limite del godimento, sentivo che Elio era al culmine, sarebbe bastato anche solo un paio di movimenti per farlo godere, ma volevo che durasse ancora per un po'.
Elio mi sussurrò: “Patty se ti muovi ancora un colpo, godo. Ti prego non muoverti, vorrei che non finisse subito”, ma purtroppo era veramente alla fine, sentii aumentare sempre più quella vibrazione, quindi saltai indietro appena in tempo, per vederlo a godere, godendo pieno di piacere e soddisfazione.
Entrambi eravamo pieni di godimento ma sentivamo ancora il desiderio di dover continuare, quindi dissi ad Elio: “Vai a farti una doccia, poi aspettami in camera”, infatti visto il caldo eravamo entrambi abbastanza sudati e una doccia ci stava.
Mentre lui era in doccia io tornai in camera da mio marito, che in effetti era ancora sveglio, con tanto di passero sull'attenti e senza tanti preamboli, mi tirò per un braccio e cominciò a baciarmi, per poi sdraiarmi sul letto e allargandomi bene le gambe, si infilò con tanto di lingua a leccarmi la passera con tanto trasporto, ero ancora piena di piacere e Franco me ne stava facendo provare dell'altro, oltre che con la lingua ci si mise anche con le dita facendomi di nuovo aumentare il desiderio.
Sicuramente Elio uscendo dalla doccia, si sarebbe trovato davanti la scena, anche perché la camera restava proprio di fronte alla porta del bagno e abbastanza illuminata dai lampioni della strada, e che avrebbe fatto? Come avrebbe reagito? Questo pensiero, mi riempiva ancora di più di desiderio.
Ero preda del piacere, mio marito mi stava facendo provare nuovamente un forte piacere, quando sento la porta del bagno aprirsi e il tic dell'interruttore della luce, è Elio, cosa farà, resterà a guardare o parteciperà anche lui? Per lui la sorpresa sarà tanta, mio marito è sveglio, quindi avrà visto e sentito tutto? Un bell'enigma, ma un enigma che mi stava elettrizzando.
Mi scappa l'occhio verso la porta e vedo che Elio è nudo sulla porta della camera a guardare, nella penombra si notava il viso sorpreso, ma era effettivamente imbambolato. Mio marito preso a farmi godere, dandogli le spalle non lo vide, e nemmeno si accorse che era lì. L'impegno che ci stava mettendo Franco, ed Elio che ci guardava con tanto di uccello in mano, mi portò ad un nuovo sconvolgente orgasmo, iniziando con gemiti e sospiri sempre più intensi, stavo smodatamente godendo di nuovo, tanto che non resistendo feci un cenno con la mano ad Elio e tra sussurri e gemiti gli borbottai: “che diavolo fai lì impalato? Vieni e baciami” continuando a godere.
A questo mio invito, con non poco imbarazzo per la presenza di mio marito, si avvicinò e venne dritto a baciarmi e come la benzina sul fuoco, il mio incendio si ravvivò, e quell'orgasmo fu veramente strabiliante.
Mentre Elio mi baciava, in ginocchio sul letto, allungai la mano per prendere il suo passero, volevo sentirlo ancora duro e vibrante, fu interminabile quell'orgasmo.
Mio marito, vista la sua tremenda eccitazione per la situazione venutasi a creare, si tira su, mi apre meglio le gambe, appoggia il suo passero e dolcemente mi penetra, era talmente bagnata dai miei umori, che entrò dentro molto piacevolmente, sentirmi finalmente penetrata anche da Franco fu fantastico, quindi tirai il passero di Elio vicino alla mia bocca, cominciando a leccarlo e succhiarlo con avidità.
Ero super elettrizzata, mio marito con colpi piacevolmente convinti, alzandomi inoltre le gambe, mi faceva sentire una sorta di beatitudine; Elio, mentre gli baciavo il suo passero dal glande fino ai testicoli, si preoccupava pure di accarezzarmi il seno con decisione, tutto questo mi portò ad avere un nuovo orgasmo al termine del quale, Franco ed Elio mi girarono, scambiandosi così il ruolo.
Ora era Elio che mi penetrava nuovamente, il suo super pennello mi penetrava sino nella più profonda intimità, sentivo i suoi testicoli battermi contro, sembrava un martello battente, anche le gambe me le aveva aperte al limite, facendomi sentire ancora di più quel passero entrare ed uscire, facendomi contrarre sempre più i muscoli della mia passera. Intanto quello di Franco era nella mia bocca che si gustava il passaggio della mia lingua su tutta la sua lunghezza, per poi sprofondare nella mia bocca con un sempre più intenso succhiare.
Fu un'altra volta uno strepitoso godere, il loro impegno a farmi provare più piacere possibile era impressionante, ormai pure loro erano all'estremo, quindi dopo un ennesimo orgasmo, li feci mettere vicini, cosi da poter prendere entrambi i loro passeri tra le mani e avvicinarmi con la bocca iniziando una profonda stimolazione orale dei loro peni, con convinzione e amorevolezza, volevo che entrambi venissero simultaneamente e volevo che provassero un immenso piacere, come loro avevano fatto con me, mi alternavo con la bocca, ora su uno ora sull'altro, con tanto trasporto.
Non appena sentii che Franco era quasi pronto a godere, smisi con la bocca e continuai lentamente con la mano, quindi mi dedicai con più impegno a quello di Elio, succhiandolo con decisione, quando sentii che pure lui era al culmine, mi tirai su continuando con le mani, entrambi cominciarono a godere, gemendo e sospirando di piacere, i loro sospiri era entusiasmanti, riuscirono così a riempirmi il seno di tutto il loro sperma possibile. A turno poi mi baciarono, per lasciarsi andare stravolti sul letto.
Io a questo punto mi alzai dal letto e andai subito a farmi una doccia, dovevo necessariamente lavarmi e rinfrescarmi.
Dopo di me ci andò Franco e per ultimo Elio, che venne nuovamente in camera, si sedette sul bordo del letto e disse: “Ora pero mi dovete dare una spiegazione, ma tu Franco sei sempre stato sveglio o ti sei svegliato quando Patty è tornata in camera?”, subito mi marito decise di rispondere: “Caro Elio devo proprio confessartelo, ero assolutamente sveglio e tutto il giochetto del gelato con seguito me lo sono proprio goduto, ma non preoccuparti certo per questo, mi rendo conto che in certe situazioni è quasi impossibile resistere, poi tra me e Patty c'è talmente complicità in questa cosa, che non ci nascondiamo niente, il sesso fatto con passione non è tradimento, il tradimento c'è solo nell'amore.”
Elio rimase un attimo come stordito allo scoprire che mio marito sapeva e aveva visto tutto, ma appena si riprese, disse: “Capisco, ma non è facile, più che altro mi sento un po' in imbarazzo, pensando che era come farti un enorme torto, ma talmente era forte l'eccitazione che non mi sono proprio reso conto, Però mi sento felice che tutto è servito per provare un grande piacere, per godere insieme di un piacere della vita.”
Andammo avanti ancora un pò a parlare della situazione creatasi, tanti pensieri e tante riflessioni, ma risultato finale di tutte queste riflessioni, fu che tutti ci eravamo goduti di piaceri propri e piaceri altrui con tanta serenità e spensieratezza.
Poi andammo a dormire tutti tranquilli, rilassati e felici.
Il giorno dopo, la sveglia fu estremamente difficoltosa.
Si parlò poco della situazione, se non in pochissime occasioni per eventuali chiarimenti e spiegazioni, anzi lavorammo tutti come dannati per riuscire a finire il lavoro entro sera, Elio purtroppo il giorno dopo aveva un altro lavoro che non poteva assolutamente rimandare.
Durante l'estate ci trovammo ancora spesso e volentieri in alcune serate di feste e anche qualche cena in compagnia con altri amici. Tra di noi si era instaurato un grande affetto e una forte amicizia, ma non successe più niente tra noi, a parte una piccolissima parentesi.
E pensare che eravamo solo all'inizio di queste vacanze...
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