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IN CERCA DEL SINGOLO FIDATO


di emozionidicoppia2013
20.03.2015    |    11.717    |    14 9.7
"Nel pomeriggio facciamo la doccia insieme, ci depiliamo aiutandoci a vicenda senza nascondere la voglia che ci avvolge al pensiero dell’incontro..."
(CONTINUAZIONE: INIZIO DEL PIACERE DOPO VACANZA INASPETTATA)
Dopo l’avventura in vacanza e la conferma che lei desiderava conoscere un singolo della nostra regione, libero, disponibile ai nostri desideri, ho cercato e contattato alcuni affidabili, conoscendo i suoi gusti
Le qualità per lei importanti e non trascurabili sono: cultura, eleganza, riservatezza, non da meno dotazione.
Quella esperienza vacanziera inaspettata, aveva lasciato il segno ad entrambi, il ricordo era sempre vivo in noi e il nostro amico era sempre nei nostri pensieri per le sue qualità amatorie.
Infatti quando siamo in intimità i nostri pensieri ricordano con piacere quei momenti di intrigo ed eccitazione.
Spesso la provoco, la stimolo, la informo che sto cercando un singolo per lei.
La notizia la incuriosisce e la eccita, mi abbraccia, stringendomi come per ringraziarmi dell’interessamento, mi bacia, mi tocca, percepisce subito che anche io sono eccitatissimo dal rigonfio degli sleep.
Allunga la mano stringendo sul pacco rigonfio e duro, lo porta fuori dagli sleep, incomincia a masturbarlo, prima lentamente e poi con vigore, rallenta, lo scappella con forza, segno di una forte eccitazione chiedendomi:
E’ un bell’ uomo è di bell’aspetto dotato, voglio aiutarti nella scelta, scegliere insieme a te, tu che ne pensi?
Certo che voglio tesoro, deve piacerti, anche se conosco i tuoi gusti, sei tu la regina di quei momenti e devi essere soddisfatta in tutto. Ora ti faccio vedere quelli che ho scelto, poi se vuoi, puoi cercare tu da sola con più cura e attenzione.
Mentre parlava la sua mano armeggiava, continuava a masturbare.
La mia partecipazione e complicità la eccita, la troia senza esitare tira fuori il cazzo, si intrufola sotto le lenzuola, e con la lingua incomincia a titillare il prepuzio gonfio e turgido, poi se lo infila in bocca, affonda con colpi decisi roteando la lingua come una vera troia.
Lo lecca lo mordicchia, lecca le palle infilandole in bocca una per volta, facendomi saltare per la stretta decisa e per il piacere che mi trasmette.
Spompina come una zoccola. Le mie mani decise fra le cosce, accarezzano, spostano il perizoma con cura e delicatezza, le infilo prima un dito poi due nella sua fica bagnatissima in un movimento lento intenso continuo.
IL mio interesse nella ricerca del singolo l’aveva eccitata tanto, con maestria sfila il cazzo gocciolante di saliva dalle labbra, mi bacia e sottovoce mi chiede:
Tesoro lo voglio dentro voglio sentirti, si solleva a cosce aperte, allarga le gambe e si infila il cazzo di colpo in fica.
Mi cavalca, galoppa poi si ferma, scappella il cazzo, si masturba il clitoride e le grandi labbra per sentire meglio il contatto, poi se lo infila nuovamente dentro la fica, galoppa, sobbalza freneticamente, spinge fino in fondo per sentirlo tutto dentro da farci entrare le palle.
E’ bellissimo ti sento, lo sento gridava la troia mentre galoppava.
Cavalca, mentre gli strapazzo il clitoride turgido e duro con le dita, sento il suo corpo tremare, vibrare.
La tiro a me l’abbraccio la stringo, la tengo ferma e ora sono io che mi muovo sotto di lei con colpi secchi e lancinanti.
Ti piace troia, lo senti, immagina in questa posizione come in vacanza, Roberto dietro di te che ti incula, e lei: siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, mmhhmmmmm lo immagino e bellissimo. Gli punto il cazzone lo poggio vicino il culo e con dolcezza spingo lentamente per far entrare il prepuzio, una volta entrato un colpo secco la fa sobbalzare, gridare; un grido misto di dolore e piacere, poi lei si inarca per accoglierlo tutto, le piace gode sono dentro di lei.
Il momento e il ricordo la fanno deliriare: Bellissimo immagino ricordo siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii state dentro di me in una morsa presa fra due cazzi godo e mi sento un calore in tutto il corpo dalla testa ai piedi, in quei momenti di ricordo mi sentivo zoccola e facevo capire che desideravo tanto un altro cazzo.
Dopo essere stata sbattuta a dovere, bagnata e sbrodolante, si solleva e si mette a 69 comincia a spompinare, mentre io le lecco la fica che è un lago.

La penetro con la lingua, le mordo il clitoride, lo succhio. Siamo eccitati al massimo, cosi approfitto ad osare ancora più sono sotto di lei, apro le natiche e con le mani e con lingua gli lecco il buchino stretto e bagnato facendomi strada penetrando la lingua in profondità. I suoi gemiti sono incontrollabili la sento godere e ansimare, parlava mi chiedeva di continuare. Di non fermarmi. La sentivo mia e lei: sono la tua troia, la tua zoccola, la tua porcellona SIIIIIIIIIIIIIIIII Godooooooooooooooooooo.
La troia era al massimo e imperterrita affonda i colpi ingoiando tutto il cazzo facendo venire, scoppiare, in un orgasmo come se fosse un vulcano in eruzione.
La sua bocca è piena di sborra calda che le cola dalle labbra e da attenta pompinara lo lecca senza perdere una goccia.
Idem la mia bocca, il suo nettare a fiotti fuoriesce e la mia lingua insaziabile di quei umori deliziosi raccoglie tutto.
Sfiniti e avvinghiati ci promettiamo di accelerare la ricerca del singolo perché la cosa ci intrigava ed è sentita da entrambi.


Tutta le sere a letto ci siamo dedicati alla ricerca su annunci 69 per la scelta del singolo. Una scelta difficile con personaggi di ogni tipo e cultura, e poi finalmente la scelta.
Lo contattiamo, uno scambio di mail, ci fornisce il suo numero di telefono per verifica che siamo coppia.
Ci chiama gli risponde Daniela, inizia una conoscenza telefonica per una settimana, il suo modo di fare galante, gentile e premuroso la incuriosisce, il suo tono di voce la eccita tanto da infilarsi una mano fra le cosce, toccarsi sotto i miei occhi increduli mentre la porcellina contemporaneamente parla al telefono e guarda le foto del fortunato sul sito, parla e guarda le sue foto, il suo cazzo. Poi convinta gli comunica che siamo liberi il sabato sera, e se poteva rendersi libero potevamo conoscerci. Nicola il nome del prescelto resta in silenzio, incredulo ma subito si riprende e con voce euforica gli dà conferma.
Daniela era visibilmente eccitata da quella telefonata, mi avvicino a lei l’abbraccio, forse presa dalla telefonata non si è accorta che la stavo osservando e lei: scusami non mi sono trattenuta avevo voglia di toccarmi.
L’ho incoraggiata baciandola e infilando la mano fra le cosce ho continuato a masturbarla, dai tesoro è arrivato il tanto sospirato momento, domani fatti bella, sexy, voglio che ti deve mangiare, spogliare, con gli occhi.
Il sabato mattina Daniela incomincia la preparazione, si fa bella, va dal parrucchiere, quando torna mi chiede di accompagnarla per consigliarla all’acquisto della nuova lingeria. La scelta non è difficile, acquista calze autoreggenti e reggicalze neri (sono i miei preferiti), un sottile perizoma, un reggiseno a balconcino da rendersi gradevole e generosa agli occhi di Nicola
A pranzo siamo solitamente loquaci, ma quel giorno, non diciamo una parola, siamo tesi e pensierosi.
Nel pomeriggio facciamo la doccia insieme, ci depiliamo aiutandoci a vicenda senza nascondere la voglia che ci avvolge al pensiero dell’incontro.
La guardo in ogni suo movimento, incomincia a vestirsi, infila le calze autoreggenti nere, il reggicalze, il perizoma.
La guardo e mi viene spontaneo nel dirle: Tesoro perché non gli facciamo una sorpresa a Nicola,
Che sorpresa
Non indossare il perizoma è più eccitante, che ne dici, tace, è titubante, poi al pensiero della sorpresa; ok sono d’accordo.
II pensiero che non indossava il perizoma tutta depilata mi eccitava e immagino l’aria stupita di Nicola quando le avrebbe infilato la mano fra le cosce,
Cosa che ho fatto io per ammirarla, infatti dopo che si è vestita, ho alzato la gonna dal lato dello spacco laterale, portando fuori calze e reggicalze facendo mettere a nudo quel bel fiore rasato e voglioso.
Ormai siamo pronti per recarci all’appuntamento, in macchina un silenzio di tomba, finalmente giunti con qualche minuto di anticipo, attendiamo, poco minuti dopo squilla il telefono, è lui, ciao sono Nicola dove siete, con che macchina siete, che colore?
Usciamo dalla macchina e lei con aria incuriosita volge lo sguardo ovunque in cerca di Nicola. Vediamo venire incontro un giovanottone alto ben messo fisicamente biondo, lei sottovoce: che fico.
Capiamo che è lui, si presenta con aria disinvolta piacere Nicola, con molto garbo, bacia Daniela con un fare sensuale, non nasconde un pizzico di timidezza.
Ci invita nel bar vicino con saletta interna molto riservato, ci appartiamo, ci fa accomodare.
Nicola siede accanto a Daniela, la ricoprire di apprezzamenti senza togliere gli occhi dalla sua scollatura generosa e invitante. Lei apprezza moltissimo in modo evidente e senza pudore si fa notare accavallando le gambe, mostrando le cosce e il pizzo dell’autoreggente che fuoriescono dallo spacco laterale della gonna.
Continuammo a conversare e il suo interessamento per Nicola era evidente e ricambiato, gli dice chiaramente che siamo interessati a conoscere un singolo non per una scopata e via, ma un amico da coltivare, un amico di famiglia.
Gli sguardi si intrecciavano e lui con il suo fare gentile risponde a Daniela che è molto interessato e l’idea di essere l’amico di fiducia lo coinvolgeva tanto.
Tutto dipende da te e che impressione ti ho fatto, se sono di tuo gradimento gli risponde Nicola.
Subito intervenne lei, senza farmi parlare, certo mi hai fatto una buona impressione, sei molto gentile e a modo.
Rosso in viso e più spregiudicato Nicola dà certezze e sicurezza, continuando nei suoi apprezzamenti: anche tu mi hai colpito tanto, otre essere una bella donna, sei moto sexy, poi quel vestitino ti aggrazia tanto.
Ormai era un discorso fra loro due con pochi interventi da parte mia. Spero dopo questa conoscenza di vederci quanto prima, voglio rivederti Daniela, certo a me farebbe piacere vero Roberto? Tirandomi in ballo. Certo una amicizia da coltivare rispondo, mentre ero intendo ad osservare i loro sguardi, i loro occhi che si scrutavano in ogni dove.
Nicola ci offre qualcosa da bere, io e lui un caffè, Daniela un cono gelato.
Entrambi siamo attratti da Daniela, dal modo di leccare il gelato, sembrava leccasse un cazzo, la lingua protratta tutta fuori roteava intorno al cono come se fosse una cappella, lo sguardo malizioso intrecciava quello di Nicola, come per dirgli te lo voglio succhiare, leccare.
I mie occhi e quelli di Nicola osservano incantati e increduli lo spettacolo, facendomi gonfiare dall’eccitazione i pantaloni, cosa che si nota benissimo anche a Nicola avendo il pacco molto gonfio segno che doveva essere ben fornito.
Dopo la consumazione decidiamo di uscire dal bar, dopo una lunga conversazione, parlando del più e del meno, ci salutiamo lui bacia Daniela, con fare disinvolto ed eccitato.
Stavamo quasi per andare via, quando inaspettatamente Nicola rivolgendosi a Daniela: se non siete impegnati e gradite, possiamo fare una passeggiata al mare la serata lo permette, che ne dite.


Non pensate male solo passeggiata, è gradevole conversare con voi.
Anticipando la mia risposta, certo rispose Daniela, evidentemente contenta dell’invito, andiamo con la mia macchina poi vi riaccompagno qui.
Sottobraccio a Roberto ci rechiamo alla macchina seguendo Antonio,
sottovoce lei mi suggerisce di volersi sedere davanti con il nostro amico, con mio parere favorevole .
Da gentil uomo, apro lo sportello, accomodati tesoro siediti davanti con Nicola.
Con occhi increduli e stupiti la guarda seduta tutta scosciata evidenziato ancor più dalla gonna con lo spacco e dall’accavallare delle gambe.
Nicola per alcuni minuti rimane incantato e assente, poi mette in moto la macchina e costeggiamo il lungomare. Non so come guidava lo vedevo distratto da quello che mostrava la troia evidentemente eccitata. Si girava e rigirava sul sedie mostrando tutto il suo ben di dio mentre, gli occhi del nostro amico non sapevano dove guardare alla vista di quel panorama messo in vista con malizia.
Nicola è confuso che per poco non tamponava, gli dico che se voleva poteva fermarsi, cosi fece prese una strada secondaria e ci fermammo vicino al mare.
Nicola preoccupato: scusatemi mi sono distratto vi siete spaventati, Daniela mi fa perdere la testa, meglio conversare da fermi.
Lei non perde l’occasione quindi la colpa e mia, io ti faccio perdere la testa, allora ti piaccio.
Certo sei una bella donna, sexy e desiderabile, in più hai un abbigliamento che mette in mostra tutte le grazie.
Ormai ascolto il discorso diventato un discorso a due.
Cosa ti piace di me chiede lei
Tutto, hai un seno stupendo, poi la maglietta aderente mette ancor più in risalto i tuoi grossi capezzoli
Mentre lei fa di tutto per mostrare tutto quello che può, scosciandosi sempre più, facendo intravedere le autoreggenti e le cosce
La descrizione di Nicola mi aveva eccitato, guardo come se la mangia con gli occhi intervengo:
quello che vedi non è tutto, ci possono essere altre sorprese.
Quali sorprese replica lui, dai dimmi mi incuriosisci toccandosi il pacco gonfio e duro, cosa non passata inosservata da Daniela
Lei: non dargli retta Roberto scherza è un giocherellone .
Chiedigli cosa indossa sotto replicai io
Lei in silenzio aveva capito a cosa alludevo
Così lui si fa intraprendente, poggia la mano sul ginocchio e chiede se poteva accarezzare la coscia di Daniela


Lei in silenzio lascia fare, mentre lei agevola l’intrusione aprendo leggermente le cosce sempre più.
L’aria si era riscaldata eravamo tutti e tre eccitatissimi, lui continua ad accarezzare il ginocchio e parte dell’interno coscia senza affondare, elargendo complimenti.
Lo sguardo di Daniela è evidentemente eccitato, si passa la lingua fra le labbra, lasciandosi scappare un gridolino soffocante, cosa non passata inosservata da lui, che ormai rotti gli indugi si fece più audace, affonda con più decisione la mano spostando sempre più la gonna.
Ormai era tutta scosciata e le sue mani stavano per raggiungere la meta.
A vederli mi sono eccitato, apro la cerniera, metto fuori il cazzo e incomincio a masturbarmi sul sedile posteriore.
Nicola la stava palpando dappertutto, affonda la mano in cerca del perizoma, ed ecco la sorpresa, porcona sei senza perizoma, brava la porcellina, brava la troia scusandosi del commento volgare, girandosi verso di me, accorgendosi che mi stavo masturbando.
Daniela è in estasi, ha gli occhi pieni di voglia a cosce aperte, la gonna tutta sollevata per farsi meglio toccare, penetrare dalle sue dita, è visibilmente eccitata, alunga la mano sulla patta di lui, stringendo con forza il cazzo sopra i pantaloni, cerca di aprire la cerniera, cosa che fece lui, per agevolare la sua presa più velocemente ormai eccitato al massimo.
Infila la mano all’interno lo tirò fuori e con sorpresa per entrambi dai pantaloni venne fuori un cazzo enorme, teso, duro pulsante. Era tanta l’eccitazione che lo afferrò con due mani, lo scappellò, dandogli un bacio sulla penta, continuò a masturbarlo, esclamando è enorme.
Le mani sapienti di Nicola ormai eccitatissimo, stavano perlustrando ovunque i gioielli di Daniela, sollevano la maglietta, mettendo fuori il suo seno, stropicciando i capezzoli turgidi che sembravano ciliegie. La quinta misura anzi quasi sesta di Daniela, ora è in balia della bocca e della lingua di Nicola, lei ansima e gode come una troia e io più di lei
Anche io ho voglia e consiglio Nicola di abbassare il sedile.
Ormai è distesa e io non aspettavo altro stando dietro per avvicinarmi e infilargli il cazzo in bocca, mentre Nicola incomincia a leccare la fica sbrodolante
E’ eccitata lo vedo e sento da come mi succhia il cazzo, ansima e stringe il cazzone del nostro amico con la mano, mentre lui instancabile la lecca, la penetra con la lingua, le morde il clitoride, glielo succhia
Poi con sapienza passa a leccare l’ano, lo scopa con la lingua, aiutandosi ad allargarlo con le mani, con le dita per penetrarla ancora più in profondità,
La sento lei gemere, tenere ferma con le mani la testa di Nicola, al culo alla fica tenendolo fermo dicendogli continua, continua
Lei stava impazzendo godeva tanto da mordermi il cazzo mentre gridava dalla voglia, implorava, si ancora dai non ti fermare leccami, leccami, cosa che Nicola stava facendo benissimo sia con la lingua che con le dita penetrandola in fica e in culo
Incominciò a dimenarsi il suo corpo vibra, in modo armonico, il suo culo e le sue tette sobbalzano, segno che era visibilmente eccitata e che stava per raggiungere il culmine del piacere;
Nonostante il dimenarsi non lasciò il mio cazzo che succhiava e spompinava con avidità da brava pompinara.
Nicola lo capì e con maestria gli leccava e titillava il clitoride con vigore, facendola gridare e scoppiare in un orgasmo frenetico, intenso, lasciando per qualche secondo il mio cazzo dalla bocca, gridando dal piacere siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sei bravissimo mi fai impazzire scopami, gridava la troia, per poi riprendere in bocca il mio cazzo, aumentando il ritmo e facendomi venire sborrando nella sua bocca.
Era tanto la sborra che le colava dalle labbra vogliose, gocciolando sul volto sul seno.
Nicola non esitò un attimo, si solleva gli apre le gambe e punta il suo cazzo sulle grandi labbra, giocherellando con il clitoride turgido e duro da sembrare un cazzetto.
E’ solo l’inizio perché il cazzo enorme e durissimo punta dritto nella fica bagnatissima cavalcandola con forza.
I suoi colpi sono secchi, facendo sobbalzare i suoi seni che mi accingo a stringerli tenerli fermi per leccarli e succhiarli
La cavalcata continua sembra non finire mai, mentre ad ogni orgasmo gridava e incitava ancora ancora, ti sento, lo sento, lo voglio dai continua. Cosa che lui stava facendo divinamente per il piacere di lei che allargava sempre più le gambe per riceverlo tutto ma proprio tutto, tanto erano forti i colpi che gli infieriva Nicola, sempre più stimolato dalla voglia della porcona, più insaziabile che mai.
Lui aumenta il ritmo con più vigore ed eccitazione sembra un martello pneumatico che la trapana in profondità, sente la troia che sta per esplodere nuovamente, infatti con un grido liberatorio lei; vengooooooooo, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, godo, godo sono la tua porcona. Un orgasmo che coinvolge anche lui; che viene insieme a lei, co un gridando insieme dal piacere un grido liberatorio, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii godo anch’io sei la mia puttana prendimelo in bocca
Nicola accaldato e ancora eccitato si toglie il preservativo, il suo cazzo ancora duro, turgido, colante del suo nettare caldo, lo poggia sula bocca di Daniela per farselo leccare ripulire per bene con conseguente spompinamento.
Vedendo quella scena il mio cazzo ammosciato ridiventò duro nuovamente, incitai lei; dai ripulisci bene il cazzo di Nicola fai vedere come sei brava, troia, spompinalo
Cosa che non si è fatta ripetere, ha cominciato a spompinarlo e leccare il suo nettare, lui la incita dai ancora prendilo tutto troia; lei mettendo fuori dalla bocca il cazzo rispose;
E’ grosso e enorme impegnandosi a prenderlo con più vigore, continuando e affondando, si cosi fallo scivolare nella gola cosi la incitava lui
Mi avvicino anche io, il mio cazzo ora attende la sua bocca cosa che lei si accorge accogliendo entrambi i cazzi in bocca mentre le nostre mani continuano a palpare dappertutto, i suoi seni mostrano tutto l’eccitamento i capezzoli sono turgidi, duri, arrossati dai morsi e dallo stropicciare delle nostre mani, facendola saltare, in un misto di piacere e dolore.
La troia è insaziabile non si ferma un attimo si vede che ha voglia di prenderli entrambi in bocca, le sue mani stringono entrambi i due cazzi, leccandoli avidamente ficcandoli in gola uno per volta, facendoci venire nuovamente, in bocca sul volto sui seni, ormai era piena di sperma dappertutto. Eravamo sfiniti ma lei ancora non sazia, perché la sua opera non era finita, voleva dimostrare tutta la sua troiaggine, complicità.
Con eccitazione e guardandoci negli occhi con uno sguardo libidinoso incomincia con cura a ripulirci i cazzi, ha raccolto ogni goccia colante, roteando la lingua intorno ai nostri cazzi per ripulirli come se volesse tirarli a lucido, raccogliere tutto il prezioso nettare.
Ci abbracciammo tutti e tre e lei, siete due splendidi complici e tu Nicola ti sei rilevato un amante di fiducia un amico da coltivare, ma non più in macchina ma la prossima volta nel mio letto matrimoniale che ne dici?
Nicola accaldato e sfinito gli confermò: Certo, sei tu lo vuoi esaudiremo i tuoi desideri, come si fa a contradirti sei una donna splendida, siete una coppia intrigante volentieri sarò il vostro amico di fiducia, stringendo e baciandoi Daniela che aveva ancora rivoli di nettare ai bordi delle labbra.
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