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Il collega... poco dotato


di vonpaulus
19.02.2015    |    21.500    |    4 9.0
"Rimessomi in piena salute e tornato al lavoro dopo alcuni giorni anche Fabrizio torno dal viaggio di nozze, tutti i colleghi si fecero avanti per salutarlo e..."
Fabrizio è un collega più giovane di me di circa 16/17 anni, un tipo simpatico, sempre pronto alla battuta e allo scherzo, insomma mi sono trovato subito bene con lui e ogni volta che è capitato di dover lavorare insieme il piacere è sempre stato reciproco, così quando sono venuto a sapere che si sposava ne sono stato felice per lui e gli ho subito fatto i migliori auguri chiedendogli come avesse fatto a convincere una bella ragazza a sposarlo, ovviamente scherzavo e lui lo sapeva bene e rise della battuta dicendo che pure lui non sapeva come avesse fatto, comunque si arriva al giorno del matrimonio e io a causa di un piccolo intervento chirurgico non potei partecipare, inviai agli sposi i miei auguri e il regalo di prassi, ma ero profondamente dispiaciuto di aver perso una bella giornata insieme a tanti altri amici dove avremmo potuto scherzare a più non posso, ma seppi che loro avevano dato il meglio in fatto di scherzi.
Rimessomi in piena salute e tornato al lavoro dopo alcuni giorni anche Fabrizio torno dal viaggio di nozze, tutti i colleghi si fecero avanti per salutarlo e per prenderlo in giro su quello che poteva essere successo durante la luna di miele, ovviamente lui stava alle battute dei colleghi e si scherniva, poi venne a salutarmi dicendosi dispiaciuto per la mia forzata assenza al suo matrimonio e che lui e Eleonora, sua moglie, avrebbero gradito avermi a cena da loro una delle prossime sere, accettai volentieri il loro invito e fissammo per la sera successiva.
Alle 20.00 in punto mi presentai a casa di Fabrizio ed Eleonora, con un bouquet di fiori per lei e un paio di bottiglie per la cena e il dopocena, alla porta mi accolse Fabrizio facendomi accomodare in casa, subito ci raggiunse Eleonora, bellissima, capelli mori leggermente mossi, alta circa 175 cm, corpo sinuoso, due tette prorompenti sotto la camicetta, occhi chiari e una bocca carnosa che insieme a tutto il resto sprizzava sensualità in ogni dove... rimasi imbambolato per qualche secondo trattenendo la sua manina affusolata tra le mie per portarla alle labbra per soffiarci sopra un languido bacio, lei disse "che galante" e io "merito della sua bellezza" al che lei disse che dovevamo darci del tu, così ci accomodammo a tavola per la cena che filò via abbastanza veloce grazie alle portate leggere, al vino fresco e le chiacchiere tra noi tre, a dire il vero chi parlava eravamo io ed Eleonora, Fabrizio partecipava pochissimo alla conversazione, quasi solo con monosillabi o cenni del capo, dopo il caffè fui invitato da Eleonora a passare sul divano per vedere le foto che avevano fatto durante il viaggio di nozze, cosa che avrei voluto evitare... prima che lei si fosse accomodata sul divano al mio fianco facendomi sentire il suo seno sul mio braccio, quel tocco mi fece trasalire, cercai di rimanere impassibile e di scostarmi un po' da lei che invece si accomodò ulteriormente sul divano con le gambe venendo proprio ad appoggiarsi sul mio fianco, disse a Fabrizio di abbassare la luce, così si sarebbe visto meglio il filmato con le foto sulla tv mega schermo e di versare qualcosa da bere per tutti, Fabrizio in silenzio ubbidì docilmente alla bella mogliettina e abbassate le luci versò da bere per tutti dopodiché si mise a sedere su una sedia distante da noi, sul momento non capivo bene il perché del suo comportamento, mentre le prime foto scorrevano sullo schermo con il commento di Eleonora, in aereo... in hotel... in spiaggia... caspita! avevo intuito che aveva un fisico scolpito ma vederla in foto con un mini bikini che lasciava pochissimo all'immaginazione mi fece venire un erezione prepotente dentro ai pantaloni che non sapevo come gestire visto che lei la percepiva chiaramente sul suo fianco, continuava a commentare le foto come se nulla stesse accadendo, però iniziò anche a muoversi lentamente per spostarsi come a voler cercare meglio il contatto con la mia erezione, così si spostò ancora più sul fianco fino a che appoggiò una tetta proprio li sopra e lentamente anche una sua mano arrivò a saggiare la consistenza della mia carne chiusa nei pantaloni, guardai Fabrizio che rimaneva seduto impassibile senza proferire parola, sentii la sua mano far scendere la lampo dei miei pantaloni, il rumore si sentì chiaramente ma Fabrizio sempre immobile, lei infilo la mano dentro alla lampo appena aperta, ormai solo i boxer dividevano la sua mano dal mio palo di carne... vista la situazione anche io allungai una mano sopra la sua camicetta facendo saltare un bottone e andando a poggiarla sopra uno di quei due globi di carne morbidi e teneri, infilai le dita sotto la coppa del reggiseno alla ricerca del capezzolo che trovai turgido e iniziai a stuzzicarlo, un suo sospiro mi fece capire che non aspettava altro, la sua mano spostò il boxer di lato e riuscì a stringere tra le dita il mio cazzo che voleva esplodere per quanto era duro vista la stranissima situazione in cui mi trovavo.
Eleonora riuscì a tirarlo fuori dai pantaloni e giratasi appena sul fianco prese la cappella tra le sue labbra, una scarica elettrica mi percorse tutta la schiena, in quel momento di Fabrizio non mi importava nulla, ora volevo solo godere dentro quella bocca vogliosa e dopo godere di quel corpo meraviglioso che sentivo caldo e fremente, non so come per un attimo volsi lo sguardo verso Fabrizio, era ancora seduto sulla sedia e guardava verso di noi senza tradire alcun sentimento, ma fui distolto da qualunque pensiero da Eleonora che voleva di più, si alzò dal divano per inginocchiarsi tra le mie gambe per slacciarmi la cintura e farmi scivolare i pantaloni e i boxer ai piedi, così poté prendere bene in mano il mio cazzo già lucido della sua saliva e infilarselo tutto in gola fino alle palle che mi carezza a con una mano, continuò così per un po' fino a quando sentii montare la sborra, la avvisai e lei per tutta risposta aumentò la velocità dell'andirivieni dentro la sua bocca e quando sentì che stavo per schizzare mi infilò un dito nel culo andando a solleticare la prostata, l'effetto fu unico, una goduta e una schizzata come poche altre volte mi era accaduto, lei bravissima non ne perse nemmeno una goccia, continuando a succhiare e leccare come se dovessi sborrare in continuazione, ad un certo momento staccò la sua bocca dal mio cazzo che stava scendendo a riposo, ma il suo dito sempre piantato dentro il mio culo stimolava una ripresa che non credevo possibile così repentinamente, guardandomi negli occhi e muovendo il dito dentro di me Eleonora mi sfidava a farlo tornare duro... in pochi minuti la ebbe vinta lei, il mio cazzo torno ritto e duro e lei lo riprese in bocca per dargli ancora più tono, a quel punto era il momento di vederla nuda dal vivo e non solo in foto, la feci alzare e la spogliai velocemente, un fisico veramente esplosivo, volevo scoparla li sul divano ma lei disse di andare in camera sul letto, così prendendomi il cazzo in mano come fosse un guinzaglio mi trascinò dietro di se verso la camera da letto, entrambi nudi passammo davanti a Fabrizio che rivolse uno sguardo e un sorriso a Eleonora.
Una volta in camera Eleonora chiamò Fabrizio che giunse subito, lei gli disse di sedersi e guardare bene la moglie che veniva scopata da un uomo vero e che se lui voleva essere cornuto lei era ben felice di farlo diventare il più gran cornuto al mondo purché avesse sempre a disposizione dei bei cazzi duri e pieni di sborra come il mio... per un attimo rimasi sorpreso dalle sue parole, guardai Fabrizio che senza dire una parola si sedette su una poltroncina in un angolo della stanza, poi guardai lei bella donna piena di voglia e decisi di prenderla subito, la feci sdraiare di schiena sul letto, le alzai le gambe portandole sopra le mie spalle e avvicinai la cappella alle labbra della fica bagnatissima, le chiesi se lo voleva e lei rispose di si ma voglio che lo dica anche il cornuto e rivolgendosi a Fabrizio gli chiese se voleva che il suo amico scopasse la sua mogliettina, Fabrizio sussurrò appena un si, a me bastava, ma lei gli disse di dirlo più forte perché non avevamo sentito bene, devi dire che tu vuoi che lui mi scopi per bene fino a quando entrambi ne abbiamo voglia, così lui ripeté a voce alta quanto gli aveva suggerito la mogliettina e a quel punto rivolgendosi a me Eleonora mi disse semplicemente "scopami!", così affondai il cazzo dentro una fica bollente e umida che non desiderava altro, ogni centimetro di cazzo che affondava dentro di lei era una espressione estasiata sul suo volto, quando fui tutto dentro rimasi fermo per farle sentire bene come ero entrato, lei allungò le mani sul mio culo quasi a volermi terne per non farmi uscire e rivolgendosi a Fabrizio disse "cornuto guarda, il suo cazzo è tutto dentro la mia fica e mi riempie non come il tuo cazzetto insignificante" rimasi stupito, non sapevo che Fabrizio avesse questo problema ma in quel momento non mi interessava molto, iniziai a scopare Eleonora uscendo ed entrando dentro la sua fica che mi accoglieva come un guanto morbido, riusciva a controllare i muscoli vaginali in modo tale da stringermi il cazzo come se fosse nella sua mano, continuavo a scoparlo ora piano ora più veloce strappandole gemiti e gridolini di goduria e ogni tanto qualche parola a Fabrizio del genere "guarda cornuto come si scopa una donna", ad un certo punto lei ha goduto ha stirato le gambe verso l'alto più che poteva e ha iniziato a gemere piano a lungo quasi un pianto di gioia, mi sono fermato dentro di lei che poco dopo mi ha chiesto di continuare, ho ripreso a scoparla con lei che gemeva sempre di più, fino a che pure io ho sentito di essere giunto al capolinea e sfilatomi rapidamente le ho poggiato il cazzo in mezzo alle tette e con pochi sfregamenti ho schizzato un altra quantità enorme di sborra che l'ha raggiunta sulla gola, sul mento e sulle labbra che ha portato sulla cappella per raccogliere quello che rimaneva, dopo che mi sono sdraiato al suo fianco per riprendere fiato lei mi ha chiesto come mai non le avessi goduto dentro, le ho risposto che non sapendo se fosse protetta da gravidanze indesiderate avevo preferito evitare inutili rischi, allora lei rivolta a Fabrizio "vedi cornuto, questo è un maschio, mi ha scopata meravigliosamente al contrario tuo e ho goduto come poche altre volte in vita mia certo non con te, e ora vorrei che rimanesse qui con me tutta la notte per farlo ancora fino allo sfinimento e magari anche per farmi mettere incinta così diventerai papa' senza fare nessuna fatica, che ne dici cornuto sei contento se lui rimane qui con me?" Fabrizio rispose che qualunque cosa andava bene a lei andava bene pure per lui, allora lei gli disse di andare a dormire sul divano se ci fosse riuscito perché noi due avremmo dormito poco e senza dubbio avremmo fatto anche rumore, tanto i vicini sanno che siamo sposi novelli e penseranno che stai compiendo i tuoi doveri coniugali, invece...
Fabrizio si alzò dalla poltroncina e data la buonanotte uscì dalla camera chiudendo la porta dietro di se, a quel punto Eleonora vedendo una espressione stupita sul mio volto sentì il bisogno di spiegarmi quello che era ormai ovvio, Fabrizio era minidotato e praticamente quasi impotente però si amavano, ma ovviamente lei aveva bisogno di fare sesso, sesso vero non quel misero surrogato che poteva dargli lui, quindi parlandone si erano accordati per trovare una persona giusta per soddisfare lei ma che non creasse problemi e così Fabrizio aveva fatto il mio nome e lei si disse disponibile a patto che le fossi piaciuto, se così fosse stato non ci sarebbero stati freni ne ripensamenti e così era andata, quella notte non abbiamo dormito molto, anzi, quasi per niente, lei aveva una voglia di sesso da poter soddisfare un gruppo di uomini infoiati, per fortuna io ero carico come un toro e riuscii a soddisfarla in ogni modo, al mattino il letto era distrutto e le lenzuola zuppe dei nostri umori, nella camera l'odore di sesso era fortissimo, siamo entrambi andati in bagno per farci una doccia e strofina tu che strofino io abbiamo scopato pure sotto l'acqua bollente.
Ci siamo salutati dopo un caffè con la promessa di rivederci molto presto, anche senza la presenza di Fabrizio, è uscito mi sono recato in ufficio, non so come ho fatto a rimanere sveglio davanti alla scrivania, in tarda mattinata è arrivato Fabrizio che mi ha invitato a prendere un caffè, al bar in disparte mi ha ringraziato per quanto avevo fatto, Eleonora era felice e non vedeva l'ora di riavermi nel suo letto, in quel momento provai un pizzico di pena per Fabrizio ma lui era felice che io facessi felice Eleonora e anche io ero felice di farmi Eleonora.
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