Il matrimonio 2

Il matrimonio 2

Grandi festeggiamenti in un agriturismo nel pavese, una bellissima cascina ristrutturata, con stalle e animali vari...era stata invitata dalla sposa, che era una sua amica di infanzia. Tutto molto bello: la cerimonia in chiesa, il rinfresco. Brindisi prima del pranzo e ora tutti riuniti a festeggiare in campagna, bambini che correvano ovunque… Ma lei era stanca, aveva lavorato tutta la settimana come una matta ed era arrivata a quella domenica distrutta e con una gran voglia di stare da sola e di rilassarsi, si era messa un tubino nero di maglina, le metteva un caldo addosso tremendo, cercava un po’ di fresco…fu così che si allontanò dalla sala principale per avviarsi verso il retro della struttura e poi più in là tra i pioppeti…era quasi al limite della proprietà quando si accorse della presenza di qualcuno tra l’erba alta…si avvicinò attirata dalla curiosità. Restò bloccata dalla visione dello sposo che stava dietro ad un altro uomo…”oh cribbio! Lo sta inculando!! Ora cosa faccio?” pensò, doveva dirlo alla amica? I due uomini erano presi dal loro amplesso, ignari della sua presenza, ci davano dentro, gemevano nel verde come se non esistesse nient’altro…Crack…oh cazzo! Lo sposo portò il suo sguardo su di lei che presa dal panico iniziò a correre via. Via, doveva scappare e lasciare il posto il più velocemente possibile, non poteva mentire alla sua amica. Si ritrovò nelle stalle, ansimando si guardò intorno per cercare un posto dove nascondersi, dietro di sé sentiva la voce concitata dello sposo che la stava raggiungendo…Poi si sentì prendere per le spalle e trascinare in uno sgabuzzino buio, un uomo dietro di lei la teneva per la vita con un braccio, lo spazio era così esiguo che finì per sedersi su di lui che le stava dietro…”Shhh…non ci troveranno qui” .
Si trovavano in un quadrato di poco più di un metro, fuori arrivò l’inseguitore con altri suoi amici “ Quella troia, se la trovo l’ammazzo!! Cerchiamola e spaventiamola così se ne starà zitta!!” Non riusciva a respirare, sentiva le voci fuori e il respiro del suo compagno sull’orecchio…poi nella stalla restò solo uno della compagnia ad accarezzare i cavalli, cavolo!
Erano intrappolati! “Respira, sei al sicuro” , lui iniziò a baciarle il collo, lentamente le abbassò il vestito dalle spalle, lei lo lasciò fare e si lasciò andare. Si appoggiò al corpo dell’uomo che intanto la baciava ovunque: sulle spalle, sulla schiena. Non aveva mai provato una tale sensazione di sicurezza e di desiderio. La voglia di scopare e far sparire tutta la stanchezza era più forte di qualsiasi altra cosa.
Con un braccio la teneva stretta a sé, mentre con l’altra mano iniziò ad accarezzarle i capezzoli liberi senza reggiseno, dolcemente…non poteva, non voleva muoversi, lo voleva da impazzire…col sedere si sfregò fortemente contro di lui.
La situazione si evolse: sentiva l’erezione di lui farsi sempre più presente, si stava bagnando tra le gambe come un’adolescente presa da una frenesia che le faceva chiedere di più. Intanto lui le aprì le gambe, accarezzandole le cosce arrivò piano piano alla sua passera… ”Cribbio, non porti mutandine!!?” Non voleva perdere tempo, gli disse: ” Dai , toccami” …non se lo fece ripetere e inserì la sua mano allargandola e titillandole il clitoride…un lago.
Iniziò a penetrarla con le dita, poi però si ritrasse e la fece alzare un poco, si tirò giu la zip e liberò il suo cazzo, non ce la faceva più a tenerlo stretto nei calzoni…la fece risedere e lo posizionò tra le sue labbra, sfregandolo sulla sua figa…”Ora lo prendi”…lei si alzò leggermente e senza farselo dire due volte lo prese dentro di sé…
Dio! Com’era stretta!! Dovette farsi forza per non venire subito e iniziò a muoversi…un paradiso, la penetrava e con una mano le stimolava il clitoride, era bagnatissima, voleva farla godere.
Dio! Era fantastico, proprio quello che ci voleva per finire la giornata …
Spank! Caz…la porta si aprì e apparve un ragazzo biondissimo, bello come il sole, lui sorrise e si mise a guardare lo spettacolo che aveva davanti: una bella donna impalata a gambe aperte sul cazzo del suo migliore amico, che ci dava dentro e gemeva come un gatto in calore…lei imbarazzatissima cercò di chiudere le gambe ma lui glielo impedì “No, lascia…è meraviglioso vedere come ti scopa, sbrodoli…mm…chissà che sapore hai…” fu così che si inginocchiò sul davanti e iniziò a leccarla sostituendo la mano del suo compare… “Sono in paradiso”, il piacere era incredibile, due colpi ancora e venne…
A quel punto il biondino si tirò su e liberò il suo cazzo e le chiese:” Che ne dici di fare felice anche me?” Lo sfregò sui suoi umori e piano piano, tenendo un po’ su le gambe per le ginocchia, lo infilò dentro…”No, non può, non ce la farai…” ma piano piano entrava e la riempiva…era piena, due alla volta! Non l’avrebbe mai creduto possibile…era una meraviglia…si mosserò insieme, era incastrata tra due stalloni che via via aumentavano il ritmo…Vennero dopo un bel po’, insieme, sudati e sfiniti dalla scopata…restarono così, abbracciati, in silenzio finchè si accorsero che forse era ora di andare. Il biondino si staccò, con il pene molliccio che penzolava, lei si alzò, si rimise su il tubino, poi guardò i due uomini negli occhi, un sorriso, poi a turno li baciò. Un intreccio di lingue…si baciarono per un po’, lei senti colare sulle sue gambe il piacere dei due tizi. “Devo andare, grazie per avermi salvata” “E’ stato un piacere” , uscirono insieme dopo essersi rassettati. Li precedette e si diresse alla sua macchina…”Davvero un bel matrimonio…” si sentiva indolenzita ma felice e appagata…

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