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LA NOSTRA PRIMA VOLTA CON UN SINGOLO - SECONDA PARTE


di CuriosaPA
16.04.2015    |    22.732    |    8 9.3
"Se devo essere sincera non pensavo che avrei potuto godere in questo modo succhiando un altro cazzo, non pensavo che sentire ansimare e godere un altro uomo..."
Il nostro ritorno a casa è stato quasi surreale, in macchina non riuscivamo a parlare, guidavo ma più che la strada rivedevo lei che guardando negli occhi Manuel lo faceva godere con la bocca, lei fissava la strada in silenzio ma ogni tanto si passava la lingua sulle labbra, forse, ripensando a quel fantastico pompino che aveva appena fatto.
Tornati a casa, ci siamo nuovamente abbracciati e baciati, un bacio lungo e appassionato e poi ci siamo messi a ridere, ma guardandola negli occhi ho notato qualcosa di diverso, è come se avesse acquisito una nuova consapevolezza, come se, finalmente, si fosse resa conto di essere ancora una donna bella e desiderabile in grado di far godere un altro uomo che non fossi io.
Il dado ormai era tratto, ed io ero un uomo o forse dovrei dire un cornuto felice.
Anche lo status di cornuto che da sempre è visto e vissuto da noi uomini con un'accezione negativa e degradante aveva acquisto per me un significato diverso, non mi sentivo per nulla cornuto nel senso di tradito, offeso e umiliato. È vero mia moglie aveva fatto sesso con un altro uomo e quindi per definizione ero un cornuto ma lei non aveva tradito la mia fiducia, non aveva usato sotterfugi, anzi la decisione era stata presa consapevolmente da entrambi, però, se essere cornuti, vuol dire perdersi nel godimento della donna che si ama, se essere cornuti vuol dire che non ha nessuna importanza il fatto che abbia goduto con un altro uomo e che ciò anzi sia semplicemente un modo per godere di più e più intensamente, allora si è vero, posso felicemente e tranquillamente affermarlo...io sono un CORNUTO!!!.
Finite le solite incombenze domestiche e familiari, andiamo a coricarci, lei si avvicina e mi sussurra all'orecchio:
“sento ancora in bocca il buonissimo sapore di Manuel!”
Nell'ascoltare queste parole sento come una scossa attraversarmi tutto il corpo e comincio a baciarla e ad accarezzarla, il mio sesso è diventato immediatamente durissimo, lei lo prende in mano e lo accarezza mentre comincia a raccontarmi le sue sensazioni ed emozioni:
“amore mi devi perdonare ma mi è piaciuto tantissimo e ciò mi ha fatto riflettere su quella che sono diventata e la consapevolezza che l'aver fatto una cosa così porca non mi abbia dato fastidio, ma che anzi mi sia piaciuto da impazzire e che non veda l'ora di rifarlo, mi stravolge e un po’ mi fa paura. Se devo essere sincera non pensavo che avrei potuto godere in questo modo succhiando un altro cazzo, non pensavo che sentire ansimare e godere un altro uomo potesse provocarmi certe sensazioni, non pensavo che sentirmi la bocca piena della sua sborra potesse lasciarmi così appagata e soddisfatta, ma soprattutto non pensavo che per me sarebbe stato così naturale farlo, credevo che almeno all'inizio avrei potuto provare fastidio nel sentire il sapore di un altro cazzo o addirittura ribrezzo nel farmi venire in bocca e invece è stato fin da subito bello e naturale, come se fare pompini a sconosciuti fosse una cosa normalissima per me. Non pensavo che essere offesa ed essere chiamata troia, puttana e vacca da lui mi avrebbe fatto fremere di piacere come invece è successo, non pensavo che sentire le sue mani che stringono e palpano le mie tette potesse farmi venire quei brividi che ho sentito lungo tutto il corpo. Credevo, inoltre, che avrei provato un forte senso di colpa nei tuoi confronti e invece in quel momento pensavo soltanto al mio piacere e al piacere che stavo dando con la mia bocca. Era bellissimo godere mentre tu mi toccavi e mi guardavi, non avrei mai potuto farlo da sola, ma non provavo nessun senso di colpa di vergogna o d’imbarazzo. Mi dispiace amore mio ma hai veramente sposato una troia, perché soltanto a una troia può piacere così tanto fare un pompino in un parcheggio ad uno sconosciuto, perché soltanto una troia può avere la voglia che ho io di rifarlo ancora, perché soltanto una troia può avere la voglia che ho io di essere scopata da altri, di essere usata da altri”.
Mentre parlava, non aveva il coraggio di guardarmi in faccia come se soltanto adesso si vergognasse delle emozioni e sensazioni che aveva provato, come se soltanto adesso si vergognasse di quanto aveva goduto. Allora io l'ho stretta fra le mie braccia, ho cominciato a baciarla e le ho detto:
“amore, ciò che conta siamo noi, ciò che conta è quanto ci amiamo, ciò che conta è il nostro piacere e il nostro godimento, è stato bellissimo vederti godere in quel modo, lo sai che voglio farti godere sempre di più, lo sai che godo anche soltanto guardandoti godere, lo sai quanto ho desiderato e sperato che succedesse, lo sai quanto volevo che facessi la troia, lo sai quanto sono felice di aver sposato una troia, lo sai quanto amo la mia bellissima e fantastica troietta”.
“si amore mio lo so, non avrei mai potuto farlo se non avessi saputo questo, e spero tu capisca quanto sia importante per me, anche perché mi è piaciuto così tanto che non ho nessuna intenzione di fermarmi..., ma adesso baciami e fai l'amore con me”.
Mi avvicino e cominciamo a baciarci, nel frattempo scivolo con le mani lungo i suoi fianchi fino ad arrivare al suo culetto che comincio a toccare e palpare, poi con le dita cerco la sua fighetta e comincio a giocare con il suo clitoride mentre con la bocca ciuccio le sue bellissime tette, lei ansima e gode:
“siii amore così fammi godere, fai godere la tua troietta, bravo!, toccami la fica lo sai quanto mi piace quando mi masturbi”
io continuo il mio lavoretto infilando adesso anche due dita dentro la sua fica bagnata e vogliosa
“siii non fermarti, masturbami e scopami con le dita, continua così, che mi viene voglia di cazzo”
con la lingua comincio a leccare le sue tette e a scendere lungo il suo corpo fino ad arrivare alla fica, ha un sapore forte e al tempo stesso inebriante, comincio a leccare il clitoride per poi scendere fino ad arrivare al buchetto del culo, poi torno indietro e inizio ad infilare la lingua dentro di lei come se volessi scoparla, risalgo ancora e inizio a ciucciare il suo clitoride, ho la bocca ed il viso pieni dei suoi umori, lei mi fa alzare, si avvicina e comincia a ripulirmi le labbra ed il viso con la lingua assaporando il sapore della sua fica, poi mi dice:
“adesso ho voglia di succhiarlo, sdraiati e rilassati”
comincia a succhiare e a leccare il cazzo e ripenso alle parole di Manuel e a quanto avesse ragione, sono un uomo fortunato è veramente una gran pompinara!
Dopo una decina di minuti di pompa si alza e si impala sul mio cazzo e comincia a scoparmi con un bellissimo smorza candela prima lentamente per poi aumentare sempre di più la velocità, io la stringo per i fianchi e comincio a muovermi seguendo il suo ritmo e lei raggiunge l'orgasmo:
“siii, cosììì non rallentare che vengooooo”
io aumento ancora il ritmo e le bacio le tette mentre gode,
“amore non fermarti prendimi ancora, lo sai quanto mi piace essere scopata dopo aver raggiunto l'orgasmo”
la giro a pecorina e ricomincio a scoparla ormai sono al limite anche io, sono troppo eccitato e non riesco a trattenermi quando lei mi dice:
“amore, sto pensando che a scoparmi al tuo posto ci sia Manuel e sto godendo come una troia”
“siii, troiaaaa, tanto ti faccio scopare da lui stai tranquilla!!!”
e comincio a sborrare dentro la sua fica
“mmmm bravo maritino mio, mmmm sborrami in fica, siii godi dentro di me cornuto che non sei altro!!!”.
Lei comincia a sgrillettarsi e viene per la seconda volta
“sii, cazzi voglio tanti cazziii, quanto sono troiaaaa, mmmm siii godoooo”
ancora ansimanti per il piacere provato durante l'orgasmo ci abbracciamo e ci baciamo e poi le chiedo:
“come mi hai chiamato poco fa?
“ti ho chiamato cornuto, perché ti dispiace?”
“no amore non mi dispiace per nulla, anzi sentirmi dire cornuto da te è stato molto eccitante, e poi è la verità, sono un marito cornuto e ne sono felice”
“ed io sono la tua mogliettina troia e ne sono felice” mi dice con un sorriso malizioso e poi aggiunge guardandomi negli occhi “e soprattutto non vedo l'ora di riempirti di tante bellissime corna”.
Ci mettiamo a ridere, ci abbracciamo e stanchi ma appagati e soddisfatti ci addormentiamo.

Fine seconda parte
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