La Studentessa 3 - Notte e Risveglio

Abbiamo consumato la cena voracemente, senza parlare. Fino al dolce: delle classiche fragole con panna montata; osservavo Alessia mentre tenendo il picciolo tra due dita si infilava in bocca il frutto coperto di panna, e pensavo che avesse una bocca veramente sexy! Ad un tratto lei si accorge del mio sguardo e, forse perché distratta le cade una fragola già morsicata dalle dite, sporcandole leggermente un seno e la pancia di panna. Immediatamente mi avvicino e le lecco la panna prima dal seno e poi dalla pancia, lei indietreggia fino al letto e si distende, prende una fragola e con deliberata lentezza se la poggia sulla base del collo guardandomi con aria di sfida. Mi avvicino a lei e inizio a baciarla da dietro l’orecchio scendendo lentamente lungo il collo fino al frutto che assaporo.
“Ti piace la frutta?” mi chiede con voce rocca da vera sgualdrina. “Abbastanza...” rispondo io per non darle troppa soddisfazione. “ Solo abbastanza?” insiste lei mentre posiziona un’altra fragola coperta di panna tra i seni; io le bacio un capezzolo, poi l’altro e seguendo la morbida curva del suo seno arrivo alla fragola che assaporo. “Beh devo mettere che su una fruttiera come questa ha tutto un altro sapore!!!”. Le dico fissandola negli occhi, naturalmente a questo punto il mio uccello è già più che in tiro. “E qual è il tuo frutto preferito?” mi dice infine rovesciandosi il resto della ciotola sul monte di venere, “Quello del peccato!” rispondo affondando la faccia nuovamente tra le sue cosce. Questa volta la lecco con calma, assaporandola a pieno e lasciandole il tempo di scaldarsi per bene, con la lingua alterno la stimolazione del clitoride a profonde esplorazioni della figa, lei sembra gradire e più volte mi fermo bloccandola sull’orlo dell’orgasmo. All’ennesima interruzione mi prende per i capelli e mi spinge forte verso la sua figa, inarcando la schiena: “ Non resisto più bastardo! Ti prego fammi godere!!!”. Soffio leggermente sul clitoride ormai sensibilissimo, prolungando ancora un po’ la tortura, poi la penetro con l’indice ed il medio, prima lentamente per poi accelerare: “ Sì, cosi mi fai impazzire non fermarti!!!” mi incita, io sfilo il medio e mentre con la bocca mi rimpossesso del suo clitoride inizio a massaggiarle l’altro buchetto con il dito ben lubrificato dai suoi umori.
“No, lì no, mi fa male!!!” dice lei non appena capisce le mie intenzioni, ma è troppo tardi mentre col dito le forzo l’ano ben stretto con la lingua accelero il ritmo sul clitoride: gode immediatamente. Senza perdere tempo estraggo l’indice dalla figa e lo sostituisco col cazzo, lei è ancora scossa dai brividi dell’orgasmo. La penetro facilmente e assumo subito un ritmo forsennato, con le dita intanto continuo a solleticarle il culetto, penetrandola di tanto in tanto. Dopo poco la faccio distendere sulla pancia e le infilo il cazzo da dietro, la sua figa ormai è un lago incandescente, e in questa posizione riesco ad arrivare fino in fondo ad ogni affondo!!!
“Mi senti?” le chiedo mentre aumento il ritmo e con la mano destra mi impossesso di un suo seno “Sì o sì, non ti fermare!!!”. Io continuo a stantuffarla deciso: “Ti piace essere la mia puttana?” le chiedo ancora mentre sento montare l’orgasmo “SI, sto godendo come una maialaaa!!!” dice lei, “Dimmi la verità, vorresti essere vista da quel cornuto del tuo ragazzo?” le dico mentre sento le prime contrazioni delle mie palle. “Sei un vero Bastardo!!!!!” mi dice lei con voce rotta mentre viene scossa dall’ennesimo orgasmo: godiamo in contemporanea, non esco da lei e non parliamo più, penso solo a quanto è lieve il suo respiro, poi sfiniti ci addormentiamo in quella stessa posizione.

L’indomani mi sveglio prestino, nonostante le fatiche della sera, mi lavo mi vesto e vado a fare una passeggiata. È sempre così, quando faccio del buon sesso mi sento più vivo!!!! Cammino per mezz’ora sulle rive di un laghetto di montagna, poi i morsi della fame mi convincono a rientrare. Nell’atrio del piccolo albergo c’è solo il ragazzo che ci ha portato la cena la sera prima: come lo vedo mi balena un’idea, mi avvicino a lui ed in breve gli faccio la mia proposta a che naturalmente accetta con gioia. Torno deciso verso la nostra camera.
La mia splendida partner dorme ancora, ha indosso un baby doll bianco stile schiava con una culottes abbinata con degli squisiti nastri rosa sui fianchi, dorme su un fianco: sembra un angelo. Mentre cerco nella mia borsa dei nastri in seta penso che non sono mai stato con una ragazza così bella. Mi avvicino al letto e lo do un bacio leggero sulle labbra, borbotta e si gira sull’altro fianco. Io le prendo delicatamente le due braccia e gliele sposto sopra la testa, la bacio ancora: “ Lasciami dormire!”mi dice con voce impastata, io approfitto per legarle insieme le mani con un nastro di seta che poi fisso alla testata del letto. Lei, ancora assonnata, in un primo momento sembra non accorgersene, poi esclama: “ Ma che fai? Sei impazzito?”. “Shhhhhhhh!” le sussurro
“ Vedrai che non te ne pentirai” la tranquillizzo, e intanto le passo un altro nastro sopra gli occhi.
“ Sei bellissima, sembri proprio una schiava, la sgualdrina più ambita di tutta l’antica Roma” intanto prendo un fiore dal vaso posizionato sul tavolino e le sfioro le gambe con i petali, le sfugge un sospiro.
“Sai che in questo momento sei interamente in mio potere?” le chiedo, mentre dopo aver risalito col fiore tutta la sua gamba, dalla caviglia all’inguine, sollevo il fiore e glielo riappoggio sui polsi. “Si, mi sono accorta?” mi dice dubbiosa. “ Ti piace questa sensazione? Ti eccita?” continuo a domandarle. Lei non risponde ma si lascia sfuggire un altro profondo respiro quando il fiore passa sopra l’ascella perfettamente depilata e le sfiora la parte laterale del seno.
Intanto un leggero fruscio attira la mia attenzione, la porta che avevo lasciato socchiusa inizia ad aprirsi molto lentamente, fino a quando vedo apparire il volto eccitato del giovane cameriere. Gli faccio segno di fare silenzio, mentre con una mano inizio ad accarezzare la pancia di Alessia. Lei trema sotto le mie carezze, io sposto le mani in alto verso il seno e me ne impossesso, contemporaneamente le bacio l’ombelico, il ragazzo intanto seguendo le mie istruzioni si spoglia interamente. È ancora acerbo, magrolino con un cazzo un po’ sotto la norma, già pienamente in tiro. Io intanto sento che la mia bella schiava si sta scaldando, trema ad ogni mia carezza e tende il corpo per offrire le parti più sensibili alle mie dita. Sposto le mani dal suo seno e le sfilo le culottes, lei per la tensione si morde il labbro inferiore. “Sei mai stata con più uomini?” le chiedo all’improvviso mentre la osservo quasi completamente nuda: ha solo il baby doll tirato su a lasciare scoperto il seno e le bende. Dico la verità è tanto bella che un po’ sono pentito di aver invitato il ragazzo: sono quasi geloso. “ Ma che dici? Sei impazzito?” mi risponde lei continuando a contorcersi, “ Ti piacerebbe?” le chiedo ancora. “Dai Piantala e scopami, non ce la faccio più” mi dice arrossendo. Una vera sgualdrina con la timidezza di una bambina!!! Faccio segno al ragazzo di avvicinarle il cazzo alla bocca, mentre io mi sposto dietro di lui, il giovane poggia il cazzo sulle labbra di Alessia, che lo imbocca immediatamente e inizia a fare un fantastico pompino al giovane, a questo punto non ci vedo più mi spoglio rapidamente e mi posiziono tra le sue gambe, poi le tolgo la benda dagli occhi. Vedo sul suo volto prima la sorpresa, poi la paura ed infine la rabbia. Non le do il tempo di parlare, anche perché la bocca è impegnata sul cazzo del ragazzo che intanto inizia a tremare. Penetro Alessia in un sol colpo ed inizio a possederla con foga, portando le sue gambe sulle mie spalle, in maniera che non possa fare nessuna resistenza. Lei è bagnatissima e dopo poche pompate viene rumorosamente. Vedo che il ragazzo è al limite della resistenza, perciò gli ordino di mettersi un preservativo e gli cedo il mio posto, mettendo il mio cazzo in bocca ad Alessia e slegandole, finalmente le mani. Lei porta subito una mano sula mia verga e l’altra sulle mie palle, ripetendo il magnifico massaggio che già avevo assaporato nel mio studio. Di lì a poco il ragazzo viene rumorosamente, è durato ben poco ma lo credo bene con un bocconcino del genere alla sua età era veramente difficile fare di meglio. Io intanto mi godo il pompino e la lingua scatenata di Alessia. Sento salire l’orgasmo ma quando la mia bella schiavetta se ne accorge mi stringe forte la base del cazzo per bloccarlo. Poi si mette a gattoni sul letto e mi invita a prenderla da dietro a pecora. Vedendo questa scena il cameriere che aveva iniziato a rivestirsi inizia a segarsi, troppo timido per prendersi maggiori libertà. Io intanto sto scopando Alessia le cui urla di piacere sono appena attutite dal cuscino. In rapida successione veniamo tutti e te: prima Alessia, a cui cedono le gambe esausta per gli orgasmi ; poi il ragazzo ed infine io.
Accarezzo la guancia della mia bella schiavetta, scostandole una ciocca di capelli sudati da sopra l’occhio.
“Ti piaciuto la sorpresa?” le chiedo all’orecchio.
“Sei un porco bastardo” mi dice con sguardo duro, poi sorride “ mi stai trasformando in una vera puttana!!!” e arrossisce di nuovo violentemente, la bacio appassionatamente mentre il nostro amico si chiude la porta dietro le spalle.

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