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La patente - 1


di bird2012
30.01.2016    |    40.650    |    42 7.6
"“Ho un mio carissimo amico alla motorizzazione, qualche volta è venuto come esaminatore, ma ultimamente mi sembra avesse cambiato mansioni..."
La patente

Cap.1


Ormai me lo ero imposto: volevo prendere la patente, nonostante il parere di mio marito.
Sapevo bene di non essere un asso del volante, ma ce la stavo mettendo tutta.
Facevo manovre su manovre, Luciano, il mio istruttore, era gentilissimo e aveva una grande pazienza, correggeva tutti i miei errori con grande gentilezza e mi diceva di non preoccuparmi: se proprio non fossi riuscita a superare l’esame in quel turno, c’era sempre il turno seguente, dopo un mese.
Quando mi vedeva preoccupata mi prendeva la mano e me la stringeva.

“Gina, non voglio vederti così: ci sono cose più importanti nella vita che superare l’esame di guida, non sarà mica la fine del mondo!”

Ma per me lo era!
Era una questione di orgoglio personale!
Mio marito, Giorgio, non perdeva occasione per trattarmi da deficiente: per lui ero brava solo a letto!
Qualunque cosa provassi a fare secondo lui era solo una perdita di tempo in quanto certamente non sarei riuscita: ora era il momento della patente!
Ogni giorno mi rompeva il cazzo con la solita storia: che avremmo fatto meglio a risparmiare i soldi della scuola guida, tanto mi avrebbero bocciata!
In fin dei conti c’era tanta gente che non portava la macchina, tanto c’era lui che mi accompagnava quando avevo bisogno.

Però quando si parlava di scopare allora ero la più brava di tutte: nessuna gli aveva mai fatto i pompini che gli facevo io, il mio buchetto del culo era il più eccitante che aveva conosciuto, e così via.
Il suo ormai era un ritornello continuo.

“Amore, invece di andare a scuola guida, tanto ti bocciano, va dall’estetista e fatti acconciare la fica da porca: dai, tesoro, che a letto dai il meglio di te!”

Sinceramente la cosa mi lusingava molto: come femmina sentirmi dire dal mio uomo che lo facevo godere come nessun'altra e che ero l'unica donna con cui avrebbe potuto dividere la sua vita mi inorgogliva!
Senza contare che a me il cazzo piaceva molto, ero aperta a tutto, per cui ero ben felice dedicasse molte attenzioni al mio corpo, ma mi sarebbe piaciuto che oltre al cazzo mi avesse dato anche qualche altra soddisfazione!
Invece non perdeva occasione per umiliarmi!

No, stavolta non gliela dovevo dare vinta: dovevo assolutamente superare l'esame!
Però conoscevo i miei limiti e sapevo di non essere un asso del volante per cui le probabilità di superare l'esame erano poche: ci sarebbe voluto un aiutino.
Avevo riflettuto molto prima di prendere una drastica decisione, ma ormai avevo deciso.

Mancava una settimana all’esame e avevo un’altra lezione di scuola guida.
Appena salii in auto dissi subito a Luciano che dovevo parlargli e di condurmi in un posto un po’ tranquillo.
Mi condusse in una stradina isolata dove andavamo spesso per esercitarmi alle manovre.
Non persi tempo.

“Senti Luciano, mi devi aiutare: per motivi personali devo assolutamente essere promossa. Guarda che sono pronta a tutto… e quando dico tutto intendo tutto! Tu mi piaci e potremmo unire l’utile al dilettevole!”

Vidi subito il suo volto cambiare espressione.

“Gina, ho capito bene?”

“Hai capito benissimo! Guarda che ho notato che spesso mi guardi le cosce mentre guido: se mi farai superare l'esame non mi limiterò a fartele solo vedere... potrei aprirle... per il tuo e il mio piacere!”

Così dicendo sollevai la gonna fino alla vita e allargai le gambe: la mia fica coperta da un minuscolo perizoma apparve ai suoi occhi in tutta la sua oscena bellezza!

“Che ne dici? Pensi sia di tuo gradimento? Come ho detto mi piaci e sarebbe un vero piacere farti entrare dentro, dobbiamo solo trovare l’accordo.”

Luciano fissava la mia fica con uno sguardo estremamente eccitato: la sua mano si era posata sopra il pacco e aveva preso ad accarezzarlo.

“Gina, hai ragione quando dici che ti guardo le cosce: sei molto bella e desiderabile e ho fatto spesso qualche pensierino osceno su di te! Appena hai allargato le cosce per mostrarmi la tua fica ho avuto una erezione istantanea: dovresti sentire come è duro, sarebbe un sogno infilartelo dentro!
Ma devo essere onesto con te: io sono solo il titolare della auto scuola e faccio l’istruttore, non sono io che faccio gli esami, per questi viene un funzionario della motorizzazione, è lui che decide!”

“Lo so, per questo devi aiutarmi: non conosci il funzionario che verrà ad esaminarmi? Non puoi convincerlo a promuovermi? Ovviamente ce ne sarà per tutti e due! Però devo saperlo quanto prima, altrimenti devo trovare qualche altra soluzione! Ti preciso che se lo convinci ti dò subito un anticipo: il saldo dopo la promozione!”

Luciano mi guardava sempre più eccitato.

“Ho un mio carissimo amico alla motorizzazione, qualche volta è venuto come esaminatore, ma ultimamente mi sembra avesse cambiato mansioni. Un punto a nostro favore è che gli piacciono molto le donne! Provo a chiamarlo per sentire: scusa se per convincerlo dovrò usare un linguaggio un po’ spinto!”

“Tranquillo, non mi scandalizzo, usa il linguaggio che credi più opportuno: se sapessi cosa mi dice mio marito mentre mi scopa non ti faresti di questi problemi!”

Prese il cellulare e compose il numero.

“Franco, ciao, sono Luciano, puoi parlare? Dovrei farti una proposta: fai sempre gli esami per la patente? Talvolta sostituisci qualche collega? Benissimo! Ti andrebbe di divertirti con una bella signora molto disponibile ai piaceri della carne? Devi fare del tutto per farti assegnarti l’incarico per gli esami che dovranno svolgersi la prossima settimana nella mia auto scuola e la devi promuovere! Ti assicuro che è una gran fica, sarebbe un peccato perderci una occasione del genere: mi ha detto che sarebbe disponibile per entrambi!”

Mentre Luciano stava parlando con il suo amico, mi ero tolta il perizoma, avevo cominciato a passare libidinosamente il dito lungo tutta la fessura, mentre lo fissavo negli occhi e, nel contempo, mi passavo la lingua sopra le labbra, come fanno le troie!
Più eccitavo Luciano, più lui avrebbe fatto del tutto per convincere il suo amico.
Luciano mi fissava la fica con gli occhi fuori dalle orbite!
Seguitava a parlare.

“Dio mio, dovessi vedere che porca: pensa che sta in macchina davanti a me, tutta scosciata, si è tolta le mutandine e si sta accarezzando la fica mentre mi guarda! Mi sta facendo scoppiare il cazzo! Nel culo? Vuoi sapere se lo prende nel culo?”

Non potevo rifiutarmi di dargli il culo: era troppo importante superare l'esame e poi mi piaceva molto farmi impalare il culetto! Avrei unito l'utile al dilettevole... molto dilettevole!
Gli feci un cenno affermativo con la testa.

“Si, mi ha confermato che lo prende anche nel culo! Te l’ho detto che è una gran porca! Non pensi valga la pena di chiudere un occhio, anzi, tutti e due, per la sua promozione? Vorresti sentire la sua voce?”

Feci nuovamente un cenno affermativo con la testa: dovevo essere disponibile al massimo per farmi promuovere, ma tutto questo il mio maritino lo avrebbe pagato caro, mi era venuta una brillante idea in testa!

“Si, te la passo!” disse Luciano.

Presi il cellulare.

“Ciao, mi chiamo Gina. Senti, Franco, credo la situazione sia chiara, ma te la riassumo brevemente.
Devi venire tu come esaminatore e devi promuovermi! Credo tu abbia capito quale sarà il giusto compenso: per dimostrarvi la mia serietà, ritengo giusto darvi un meritato anticipo… a Luciano glielo do questa sera, a te quando vuoi!
Quando avrò superato l’esame provvederò a saldare il corrispettivo delle vostre prestazioni e ci accorderemo circa le modalità del compenso!
Tu promuovimi e ci divertiremo molto! Dacci conferma che sarai tu l’esaminatore: ovviamente mi fido di te! Non vorrei incassassi l’anticipo per poi scappare senza farti più vedere! Sei un uomo di parola? Bene! Ti ripasso Luciano.”

Luciano chiese a Franco di fargli sapere quanto prima se la cosa fosse fattibile e chiuse la conversazione.
Seguitava a fissarmi la fica abbacinato.

“Posso segarmi mentre te la guardo?” mi chiese quasi sussurrando.

Gli sorrisi.

“Pensi che il mio anticipo si limiti solo a fartela guardare? Dai, andiamo sui sedili dietro che stiamo più comodi!”

Ci accomodammo dietro.
I discorsi fatti e le carezze sulla mia fica mi avevano eccitato e poi Luciano era proprio un bel ragazzo.
Prima che se ne rendesse conto lo abbracciai e lo baciai: appena gli infilai la lingua in bocca mi strinse forte e me la succhiò con passione… cominciai a fremere.

“Dai, tiralo fuori… fammelo vedere!”

Si slacciò i pantaloni e se li abbassò insieme agli slip: quando vidi il cazzo trasalii.
Una meraviglia di cazzo, non eccessivamente lungo, un po’ più della media, ma grosso da paura!
Non riuscii a trattenere un moto di sgomento.

“Dio santo, Luciano, hai un cazzo enorme: sarà certamente la delizia di tua moglie!”

“Non sono sposato, né fidanzato: sono single!” rispose.

“Allora un bel cazzo libero per donne porche!” esclamai.

“Si, per chi sappia apprezzare la sua grossezza!” replicò.

“Credo proprio che io saprò apprezzarla, tesoro!” pensai tra me e me.

Lo impugnai: Madonna mia, non riuscivo a chiudere il pugno per quanto era grosso.
Mi misi in ginocchio sul sedile, al lato di Luciano, e mi abbassai sul suo ventre: dovetti spalancare completamente la bocca per poter imboccare la cappella!
Con il cazzo di mio marito non avevo problemi a ingoiarlo completamente fino alle palle, mentre con quello di Luciano la cosa si presentava quasi proibitiva!
Cominciai a pomparlo con gusto, cercando di imboccarne più che potevo, mentre con la mano gli accarezzavo e gli stringevo dolcemente e ritmicamente i coglioni.
Luciano cominciò a gemere.

“Dio mio, che bocca! Dio, come pompi, sei una meraviglia! Tesoro mio, non avrei mai pensato fossi così brava a succhiare il cazzo! Che dolce pompinara sei, tesoro! Dai seguita… sei stupenda!”

Nel sentirmi chiamare “tesoro” e “dolce pompinara” sentii andarmi il sangue in testa.
Intanto lui, mentre muoveva il bacino per spingermi il cazzo in bocca, con una mano mi accarezzava languidamente i capelli, mentre con l’altra si era insinuato tra le mie cosce per accarezzarmi la fica.

Aprii le gambe per facilitargli il compito: appena sentii le sue dita entrarmi dentro mugolai come una porca!
La fica sbrodolava che era una meraviglia: quel mega cazzo mi stava eccitando come non mai, ma non mi bastava il pompino, lo volevo nella fica!
Non avevo alcuna intenzione di aspettare la fine dell'esame: quel cazzo me lo volevo gustare subito!
Sollevai la bocca, baciai nuovamente Luciano e lo guardai.

“Sei stato molto bravo a convincere il tuo amico, meriti molto di più di un pompino! Dai togliti i calzoni, tanto non c’è nessuno… dai, che questo cazzone lo voglio nella fica!”

Luciano non credeva alle sue orecchie, ma non se lo fece ripetere due volte: si tolse i calzoni mentre io mi tolsi la gonna.
Fissavo il suo cazzo estasiata: gli andai sopra a cavallo, afferrai quella meraviglia, me la appuntai sulla vagina e piano piano cominciai a scendere con il bacino.

Sentii la fica aprirsi più che poteva per ricevere quella bestia: sentii il cazzo piano piano guadagnare terreno, centimetro dopo centimetro cominciò a penetrarmi nel ventre!
Luciano intanto mi aveva afferrato le natiche e mi teneva la fica aperta per facilitare l’introduzione, mentre io gli avevo gettato le braccia intorno al collo e lo tenevo stretto a me, mentre lo riempivo di baci, gli leccavo il viso come una cagna, gli mordevo le labbra, gli baciavo il collo e gli sussurravo frasi oscene per farlo impazzire!

“Che meraviglia di cazzo hai angelo mio, mi stai squarciando la fica! Uhmmm! Che delizia sentirti dentro: me l’hai riempita… non me la sono mai sentita così piena di cazzo in vita mia!”

Seguitai a scendere sempre più giù, piano piano, finché non riuscii a infilarmelo tutto dentro: Dio santo che goduria!
Cominciai a muovere leggermente il bacino per assestare bene il cazzo nel ventre e iniziai a fottermi lentamente con un delizioso su e giù: dovevo far abituare le pareti vaginali a contenere un cazzo di tali dimensioni.
Cominciammo a baciarci con passione, mentre ci facevamo reciproci complimenti.

“Luciano mio, hai un cazzo da sogno! Dio che meravigliosa scopata! Uhmmm! Senti come si è aperta la mia fica: si sta abituando meravigliosamente alle tue dimensioni! Cazzo santo, come godo… come godo! Troppo bello… troppo bello!”

Luciano replicava da par suo.

“Gina, angelo mio, che fica calda! Sento che stai godendo, sento le contrazioni della tua vagina! Sapessi quante volte ho desiderato di scoparti mentre ammiravo le tue cosce ed ora ti sono dentro! Uhmmm! Come mi stai cavalcando! Spero tu non ti offenda, ma ti stai chiavando sopra il mio cazzo come una porca, una dolcissima porca… e a me le porche sono sempre piaciute!”

“No, tesoro, non mi offendo, anzi, mi eccita sentirmi chiamare porca! Qualunque tuo apprezzamento osceno è ben accetto: quando faccio sesso mi piace sentirmi troia!”

La mia fica si era perfettamente adeguata: dilatata al massimo e bagnata come non mai!
In quel momento non pensavo più alla patente, all'esame, a mio marito: mi stavo godendo quel cazzone dentro la fica che mi stava facendo sbrodolare come una troia!

Aumentai il ritmo della galoppata: avvinghiata al mio amante, con la bocca incollata contro la sua, iniziai un dentro e fuori portentoso!
Sollevavo il bacino per sfilarmi l’uccello dalla fica lasciando dentro solo la cappella e poi mi lasciavo cadere spingendo la fica contro il cazzo!
Su e giù, su e giù… dentro e fuori… dentro e fuori… sempre più veloce!
Sentii scoppiarmi la testa: stavo per venire!

“Luciano… Luciano… sto per venire! Mi stai facendo sborrareeee! Il tuo cazzo è meraviglioso! Tu sei meraviglioso! Siete meravigliosiii!”

“Gina, tesoro, aspettami: anche io sto per venire! Veniamo insieme, voglio venire insieme a te!”

“Uhmmmm!!! Si… si… sborriamo insieme! Vienimi dentro, voglio sentire i tuo schizzi inondarmi la fica! Ti aspetto… io sono pronta!”

Aumentai il ritmo della cavalcata e lo feci venire.

“Gina, amore… eccomiii!!! Ti vengo dentrooo!!!”

“Siiiii!!! Ti sentooo!!! Ahhhhhh!!! Vengoooo!!! Vengooo!”

Unimmo le nostre bocche in un appassionato bacio mentre venivamo insieme!
Ebbi un orgasmo strepitoso, mentre sentivo gli schizzi bollenti riempirmi la fica!
Rimanemmo abbracciati a baciarci.
Ero in estasi.

“Luciano, mi hai riempito di sperma: la sento colare lungo le cosce!”

“Se vuoi mi piacerebbe pulirti la fica con la mia lingua!”

Sentii un brivido di piacere.

“Dio quanto sei porco! Mi piaci ancora di più! Dai, puliscimela bene!”

Mi alzai e mi sdraiai sul sedile: in un attimo sentii le sue labbra sopra la mia fica e il suono osceno del risucchio dello sperma!
La sua lingua, oltre che raccogliere tutto lo sperma che colava dalla fica, iniziò a tormentarmi in maniera deliziosa il mio grilletto: mi stavo nuovamente eccitando.
Il suo sguardo cercò il mio: mi leccava la fica e mi mangiava con gli occhi!

“Luciano, oltre ad avere un superbo cazzo lecchi divinamente: saresti un ottimo amante! Quando hai finito di leccarmi vienimi sopra e baciami: voglio gustare il sapore del tuo sperma!”

Dopo aver leccato per bene la mia fica salì sopra il mio corpo e unì le labbra alle mie: il dolce sapore del suo sperma fu un ottimo afrodisiaco!
Sentii il suo cazzo sbattermi forte contro la fica: la bestia era nuovamente in tiro!

“Luciano, hai il cazzo ancora duro: mi vorresti ancora? Mi hai appena scopata, abbiamo goduto insieme e ancora hai desiderio di me?” gli chiesi lusingata di eccitarlo di nuovo.

“Si, Gina, sei una femmina stupenda, mi vai maledettamente a sangue: vorrei ancora impazzire dentro di te!”

Lo abbracciai forte.

“E allora cosa aspetti? Mettimelo ancora dentro! Anche io voglio che mi scopi ancora: dai, tesoro mio, facciamocene un’altra! La mia fica reclama ancora il tuo cazzo! Fottimi… fottimi… fammi sborrare ancora tra le tue braccia!”

Me lo infilò dentro in un attimo: la mia fica ancora dilatata e sborrata accolse il suo grosso cazzo senza più alcun problema.
Questa volta fu lui a dettare i tempi: mi era sopra, cominciò ad affondare il cazzo con colpi da togliermi il respiro, ogni spinta mi mandava in paradiso, mi stava montando come ogni donna dovrebbe essere montata dal suo uomo!

“Così! Così! Anima mia… fottimi così! Sbattimi forte… forte… la mia fica sta godendo! Luciano, Dio quanto ce l’hai grosso, me la stai sfondando, ma mi piace da morire! Figlio di puttana! Mi stai facendo venire ancoraaa! Affonda il cazzo, forte: sfondami la fica che sto sborrandooo! Bastardo, non ti fermareee! Vengooooo!!! Allagami ancora la ficaaaa! Ancora! Sborrami tuttaaaaaa!!!”

Ce ne venimmo nuovamente insieme e nuovamente sentii una marea di sborra bollente riversarsi nella fica!
Fu un’altra scopata da favola! Quel cazzo così grosso mi mandava ai matti: mi dilatava la fica in maniera impressionante procurandomi un piacere indicibile!

Mentre ci stavamo rivestendo per ritornare, arrivò un messaggio a Luciano da parte di Franco: confermava la sua presenza per l’esame e chiedeva se la sera dopo ero disponibile per incontrarlo.
Guardai Luciano: quel ragazzo mi stava proprio attizzando, quel suo cazzo mi aveva proprio stregato!

“Digli che va bene, ma è meglio non venga davanti alla scuola guida, meglio non farci vedere insieme, dagli un appuntamento lontano e fallo venire con la sua auto. Ovviamente voglio ci sia anche tu: quando avrò finito con lui mi piacerebbe dedicarmi ancora a te, ma da soli, con una scusa lo manderemo via!

A mio marito dirò che domani prenderò una lezione doppia, di due ore, in vista dell’esame! Sempre se anche tu hai piacere di stare ancora con me! Digli che ci siamo accordati che come anticipo vi farò una sega, dopo la promozione sarò completamente vostra: ovviamente questo vale solo per lui perché a te darò ben altri anticipi! Comunque digli che a te la sega già te l’ho fatta questa sera: una splendida sega a due mani!”

Non mi fece seguitare: mi abbracciò e mi baciò in bocca… mi fece fremere!

“Certo che ti voglio: è bastata mezz’ora e mi sei entrata nel sangue! Di a tuo marito che, in vista dell’esame, gli unici orari disponibili sono rimasti dalle 19,00 alle 21,00: con il buio saremo più liberi!”

Rispose al messaggio dando a Franco tutte le indicazioni e chiedendogli se fosse d’accordo.
Franco rispose subito: inizialmente si sarebbe accontentato anche lui di una sega a due mani, ma poi voleva il culo!

“Rispondigli che io i patti li rispetto: dopo la promozione il culo ve lo darò a tutti e due!”

Luciano inviò il messaggio di conferma.
Mi accompagnò sotto casa: quando lo salutai gli misi una mano sul pacco e glielo strinsi.

“Luciano, ti dico sinceramente, al di fuori del nostro accordo per la promozione, che sono stata molto bene insieme a te! Mi sta venendo un certo pensierino nella testa… vedremo!”

Dopo aver assaggiato quel meraviglioso cazzo ed essermi fatta due stupende scopate tornai a casa.
Mio marito mi chiese motivo del mio ritardo.
Risposi senza problemi.

"Scusa amore, come sai la prossima settimana ho gli esami e ho chiesto all'istruttore di prolungare la lezione per migliorare le manovre, che mi rimangono ancora un pò difficili.
Anche domani sera ho chiesto di fare altre due ore di lezione: sai, l'esame si avvicina! Purtroppo gli unici orari disponibili sono dalle 7 alle 9 di sera: abbi pazienza che l’esame è vicino!"

Altro che lezione: dovevo divertirmi con due cazzi e quello di Luciano me lo volevo godere per bene e a lungo! Cominciai a pensare di farmelo mettere nel culo: sarebbe stato eccitante farmi inculare in macchina, mentre magari qualche guardone si segava eccitato dalla mia porcaggine!
Mio marito ricominciò come il solito.

“Che rottura di coglioni queste lezioni, tutto tempo perso: tanto lo sai che ti bocciano!”

Mi incazzai come una bestia!

"Senti, Giorgio, adesso mi hai rotto il cazzo! Visto che non hai alcuna stima di me e pensi io sia una nullità ti sfido: che tu sia uno stronzo che non ha alcuna fiducia nelle mie capacità lo so bene, vediamo però se sei un uomo ed hai il coraggio di accettare una sfida.
Secondo te io sono brava solo a letto: bene, allora facciamo così!

Se mi promuovono mi faccio scopare da chi dico io e tu dovrai assistere allo spettacolo; se invece mi bocciano ti faccio scopare una mia collega di lavoro.
È una gran troia e più volte mi ha detto che ti si farebbe: allora che ne dici? Accetti questa sfida? Se sei così sicuro che io non valga niente avrai una bella scopata assicurata, se invece perdi... Beh! Mi vedrai scopare davanti ai tuoi occhi!
Caro maritino non hai sempre detto che sono una troia? Mentre facciamo sesso non mi dici spesso che ti piacerebbe vedermi farmi fottere da un altro maschio?"

Diventò rosso come un peperone: ovviamente non si aspettava una sfida del genere.

“Ma che significa! Quelle sono fantasie che vengono al momento dell'eccitazione, la realtà è diversa!"

Lo vedevo titubante: dovevo aumentare la posta in gioco a suo vantaggio per farlo accettare!

“Si, fantasie che però in caso di mia vittoria si tramuterebbero in eccitante realtà.
Voglio venirti incontro: hai sempre espresso il desiderio di vedermi lesbicare con un'altra donna.
Bene. La mia collega è bisex: se accetti la sfida e vinci, mentre te la scopi le lecco la fica! Ah! So bene quanto ti piacciano le porcate: ho dimenticato di dirti che la mia amica è anche una gran depravata e mi ha confessato che le piace molto farsi pisciare nella fica!
Come vedi ti ho fatto una offerta molto vantaggiosa, anche perché sei sicuro che tanto mi bocciano!”

Ovviamente non avevo alcuna intenzione di leccare la fica della mia amica: a me piace solo il cazzo e pure tanto e non ho alcun interesse per la fica, ma tanto sapevo che non avrebbe vinto!
Avevo fatto del tutto per fargli accettare la sfida: volevo levargli il vizio di insultarmi!
Rimase un bel po’ in silenzio, poi disse la sua.

“Si, è una offerta molto stimolante, ma solo se vinco, ma se superi l’esame e perdo?”

“Beh! In quel caso, amore mio, vedrai la tua mogliettina farsi fottere davanti ai tuoi occhi! Sei tu che mi dici sempre che io sono brava solo a letto e voglio confermare il tuo giudizio: sai bene che quando faccio sesso mi concedo completamente, senza limiti e ugualmente farò con chi mi scoperà! Allora che fai, accetti? Non mi dirai che sei così vigliacco da non accettare la sfida!”

Mi avvicinai a lui e gli diedi un sensuale bacio sopra le labbra, mentre con la mano gli strinsi il cazzo sopra i pantaloni: lo sentii bello duro!
Lo fissai negli occhi.

“E poi cosa ne puoi sapere: potrebbe anche eccitarti vedermi scopata e inculata! Sento che ti si è addrizzato il cazzo: perché già pensi di chiavarti la mia amica mentre le lecco la fica e poi le pisci dentro… o perché le tue fantasie di vedermi fare la troia davanti a te non sono solo fantasie? A questo punto non sono più sicura se preferisci che sia promossa o bocciata!”

Non mi rispose: mi baciò con passione… era eccitatissimo!
Mi fissò, mentre sentivo il cazzo vibrare nei pantaloni.

“OK, accetto la sfida: se ti bocciano, porti a casa la tua amica, vi leccate la fica, vi scopo e poi le piscio dentro! Se ti promuovono ti porti a casa chi vuoi e ti fai montare davanti a me!
Come si dice: vinca il migliore!”

Caro maritino, sarà un piacere metterti un bel po’ di corna davanti ai tuoi occhi: così la farai finita di trattarmi come una deficiente!


Seguita… se vorrete!

Considerato che ormai i miei racconti vengono puntualmente boicottati con punteggi bassi, per sapere se il racconto è piaciuto devo basarmi solo sui vostri commenti.
Sono molto graditi, pertanto, commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere. Vi attendo alla mia e-mail [email protected]


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