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Laura ed un regalo di compleanno particolare


di Membro VIP di Annunci69.it shark_pa78
21.01.2014    |    17.073    |    4 6.0
"Sperando che non fosse gay e approfittando che in quel momento eravamo soli, gli chiesi se voleva fare l’amore con la mia donna..."
La mia domanda è: Che cazzo posso regalare a Laura che compie trent’anni?
Come spesso succede, la risposta è insita nella domanda e quindi ho pensato di regalarle un bel cazzo! No, non finto, tipo quelli di gomma o di lattice, rosa, neri o color pelle. No, parlo di un cazzo vero, un cazzo al quale c’è attaccato un uomo. Lei compie gli anni il giorno ventisei di dicembre e per quella data devo riuscire a portarle a casa il mio regalo.
Questo io pensavo quindici giorni or sono, proprio quando lei si adoperava a farmi notare nelle vetrine del centro commerciale, una infinità di anelli, braccialetti e collanine. Io che sogghignavo dentro di me pensando al regalo che le avrei donato la sera di Santo Stefano. Finalmente il giorno ventidue, in palestra individuai il tipo che faceva per me. Lo notai negli spogliatoi, sui venticinque anni, bruno, occhi azzurri, alto sul metro e ottantacinque, fisico palestrato, un bel tipo insomma. Attesi di osservarlo meglio sotto la doccia e quando lo vidi mi convinsi ancora di più che poteva essere proprio lui il mio dono per Laura. Io che frequento la palestra almeno tre volte la settimana, mi posso vantare di aver visto un sacco di cazzi. Grandi, piccoli, lunghi, corti, stretti, larghi, incappucciati, scappellati, insomma un assortimento molto variegato e complicato da descrivere.
Spesso poi succede che ad un fisico muscoloso e pompato corrisponde un pisellino che al confronto di tanta massa muscolare fa veramente ridere. Invece lui era come dire, proporzionato, due grosse palle e un cazzo di tutto rispetto. Non avevo il centimetro negli occhi ma ce l’aveva all’incirca sui venti a riposo e di questo ne ero perfettamente sicuro. Pensavo a cosa dirgli, che faccio, vado da lui e gli chiedo se vuole scoparsi la mia donna? Ero incerto sul da farsi, poi presi il coraggio a quattro mani e mi infilai anch’io sotto la doccia, quella attigua alla sua.
Glielo guardai ancora bene da vicino e lo vidi un po’ cresciuto in confronto a poco prima. Probabilmente lavandoselo, come spesso succede, il membro era un po’ gonfiato e appariva ancora più grosso e lungo. Sperando che non fosse gay e approfittando che in quel momento eravamo soli, gli chiesi se voleva fare l’amore con la mia donna. Mi guardò e si mise a ridere, non sguaiatamente, ma rise di gusto, poi mi chiese se a me non veniva più duro ed io lo rassicurai che non si trattava di quello, ma che avrei voluto fare un bel regalo alla mia donna e magari con lei avremmo potuto giocarci tutti e due assieme. Gli specificai anche che io sono bisessuale convinto e che se anche lui lo era magari……
A confermare la cosa lui mi toccò il pene dicendomi che, in quanto a cazzo, anch’io non scherzavo per niente. Fu la volta che toccò a me ridere di gusto. Così, come da accordi, il giorno ventisei verso le diciotto, Paolo suonò alla porta di casa mia e di Laura. Avevo programmato tutto mandando la mia splendida donna a ritirare le mie camicie dalla lavanderia e così ebbi il tempo di sistemare il ragazzo nella camera degli ospiti, quella che noi non apriamo praticamente mai. Gli consegnai uno slip, comprato in un sexy shop, di quelli tutti leopardati e molto aderenti. Cenammo verso le diciannove e vedevo lei con uno sguardo strano, pareva offesa per il fatto che io non mi fossi nemmeno ricordato di farle un regalo. Dopo cena, con fare indifferente mi buttai in poltrona e attesi che anche lei si sedesse, era vestita da grande festa, con un abito lungo, nero, molto elegante, con uno spacco che le lasciava scoperta la coscia e che faceva intravedere il bordo di una calza autoreggente. Le strette bretelline dimostravano che sotto non indossava il reggiseno e le sue poppe, data la profonda scollatura, erano ampiamente scoperte. Con la scusa di andare in bagno, girai in corridoio ed entrai nella cameretta, lui stava seduto sulla poltroncina totalmente al buio, lo chiamai per nome e me lo trovai immediatamente davanti. A parte lo slip maculato per il resto era completamente nudo. Avevo preparato un grosso fiocco rosso e glielo piazzai proprio sopra al costume, quindi lo feci uscire e lo accompagnai davanti a Laura. Che spettacolo vedere il suo viso sorpreso, la bocca spalancata, gli occhi sgranati con uno sguardo interrogativo e attonito. Glielo presentai e lei si alzò in piedi per salutarlo, lui si complimentò con galanteria dicendole che era una bellissima donna, che per lui era la prima volta che si prestava ad una situazione del genere…. Lei mi si buttò al collo e mi baciò con trasporto, con gli occhi languidi, mi ringraziò e mi chiese se lo poteva spacchettare. Naturalmente acconsentii e subito si sedette ancora in poltrona e tirò le cime del nastro che si sciolse e mostrò il grosso pacco celato dal costume leopardato. Lei lo fece girare e gli accarezzò il culo che il perizoma lasciava scoperto. Io mi sedetti in poltrona e mi misi ad osservare attentamente, come deve fare un cuckold che si rispetta. Lei si alzò in piedi e gli accarezzò il petto glabro interamente depilato, gli sfiorò con le dita gli sviluppatissimi pettorali, soffermandosi sui capezzolini che si ersero immediatamente. Lui la abbracciò stringendola a se, con le dita fece scendere lungo le braccia, le spalline del vestito scoprendole il seno sodo. Ancora le mani di lui a coppa sulle tette di Laura, lei appoggiò il capo sulla spalla sinistra dell’uomo e rivolse a me il suo sguardo velato dalla lussuria, e dalla irrequietudine. Le sorrisi dolcemente e con un gesto la invitai a continuare. Vidi fra di loro apparire per una frazione di secondo le sue aureole raggrinzite, i grossi e sporgenti capezzoli, duri ed eretti. Lei si sfilò le spalline dalle braccia e il vestito cadde a terra ammonticchiandosi ai suoi piedi. Laura, splendida Laura, le calze autoreggenti nere, il perizoma di pizzo anch’esso nero, ridottissimo e velato, che contrastava enormemente con la sua pelle bianca e morbida, stava per mia volontà, fra le braccia di quell’uomo, giovane più di me e pure pieno di muscoli. Mentre gli si inginocchiava davanti, lei mi guardò ancora, poi le sue mani artigliarono il tanga dell’uomo e lo fecero scendere lungo le cosce. Il pene apparve in tutto il suo splendore, che bella bestia che aveva, anche lei lo notò e unendo le labbra lo baciò sulla cappella. Terminò di sfilargli gli slip e lui li scalciò nella mia direzione, li raccolsi e li annusai. Sapevano di maschio, sapevano di desiderio di virilità ed io li leccai proprio all’interno dove pochi secondi prima lui ci aveva ospitato la sua grande mazza. La fece sollevare in piedi prendendola sotto le ascelle e poi a sua volta le tolse l’esile e impalpabile perizoma nero. Rimase così, sexy all’inverosimile, con quelle calze autoreggenti e le scarpe nere di vernice con l’immancabile tacco dodici. Lui la fece girare in modo che io avessi il marmoreo culetto a pochi centimetri dal mio viso e poi me la spinse in braccio. Laura si sedette su di me mentre lui accucciandosi davanti le apriva le gambe sollevandole in modo di appoggiarsele sulle spalle, il suo viso fra le cosce di lei che rovesciò all’indietro il capo appoggiandosi sulla mia spalla sinistra. Le presi in mano i seni lei portò le mani all’indietro e mi attirò a se, ci contorcemmo in due ma riuscimmo a baciarci poi lei si staccò e con un soffio di voce mi disse solamente: Grazie!
Lui smise di leccarle la figa, e la fece sollevare in piedi. Notai che con il fisico imponente che possedeva, il ragazzo riusciva a manovrare Laura con estrema naturalezza. Poi con mia grande sorpresa si inginocchiò davanti a me e febbrilmente mi slacciò la cintura dei pantaloni e me li abbassò, quindi mi liberò anche delle mutande. Io mi tolsi la cravatta e sbottonai la camicia, in men che non si dica fui nudo, lui si occupò allora del mio pene che nel frattempo era diventato durissimo. Me lo inghiottì tutto, fino alla radice, iniziando a spompinarmelo delicatamente, mi pareva che il mio cazzo fosse dentro ad una cavità scivolosa ed estremamente lubrificata, non percepivo alcun attrito ma solo intenso e piacevolissimo calore. Smise poi il pompino e fece accucciare Laura vicino a lui, tenendo il mio cazzo in mano glielo porse spostandolo un po’ a destra, lei non si fece pregare e a sua volta lo ingoiò profondamente. I due si davano il cambio, quattro o cinque affondi uno e quattro o cinque affondi l’altro. Godevo come non mai, poi lui, che ormai comandava le operazioni, mi lasciò lì seduto, con il cazzo duro, vibrante e completamente lucido di saliva, prese Laura la mise a quattro zampe sul tappeto e poi gli si accomodò dietro al culo. Anche io amavo quel culo ma ora se lo sarebbe goduto il mio amico palestrato. Le insalivò per bene il buco leccandola per qualche minuto poi vidi lei che muoveva le chiappe invitandolo a possederla analmente. Entrambi mi guardarono e contemporaneamente mi sorrisero. Lui glielo appoggiò allo sfintere e lo spinse dentro. La mia troietta con la bocca spalancata dal piacere emise un suono lungo e gutturale e ancora mi guardò, mentre lui iniziò ad incularla profondamente.
Mi alzai e mi piazzai dietro a lui, che si immobilizzò per darmi modo di puntargli il cazzo contro il suo buco anale, io lo appoggiai e glielo spinsi dentro. Che bel trenino io inculavo lui e lui sodomizzava la mia Laura. I nostri corpi avvinghiati si muovevano in modo armoniosamente sincronizzato e la nostra bella puttanella venne. Gridò forte il suo orgasmo, mentre io sborravo nel culo di Paolo. Lui arrivò dopo alcuni minuti di profonda galoppata e subito lo sfilò lasciando una abbondante colatura biancastra che uscendo dal culo scendeva fino a riempire la figa della mia adorata Laura. La serata proseguì fin verso le due di notte e devo dire che quella sera successe veramente di tutto e di più. Anche io me lo presi nel culo da Paolo e poi lo spompinai a dovere, lui lo succhiò a me fino a farmi venire in bocca. Penetrammo entrambi contemporaneamente Laura nella figa e poi riuscimmo a ficcarglielo tutti e due simultaneamente nel culo. Che meravigliosa doppia penetrazione!!!! Alla fine salutammo Paolo e lo ringraziammo. Quando la porta di casa si chiuse Laura mi saltò al collo e mi strinse forte urlando Grazieeeee!!!!!
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