Racconti Erotici > trio > Paradisia
trio

Paradisia


di Blu1
04.05.2016    |    4.669    |    4 9.2
"Adoro andare sott'acqua e trattenere il fiato: ogni volta, cercavo di resistere qualche secodo in più..."
(Racconto di fantasia. Magari fosse vero!) :)
Non ho mai resistito al richiamo dell'acqua... Quel giorno ero più eccitato del solito: la vasca, già coi getti spenti, era tutta mia! Indossai il costume che non osavo indossare di giorno (un pochino di "pancetta" e le sgradevoli "maniglie dell'amore" me lo sconsigliavano)... Poi, alle tre del mattino, mentre tutti dormivano, andai a godermi un bel bagno caldo.
Adoro andare sott'acqua e trattenere il fiato: ogni volta, cercavo di resistere qualche secodo in più. Solo da poco avevo scoperto che è una sorta di "fetish". Prima, non mi ereo mai spiegato perchè la cosa mi eccitasse tanto e anzi, pensavo di non essere del tutto normale...
Ero in acqua da circa un quarto d'ora e già più volte la mia mano era "scivolata" dentro il costume: l'acqua, specie quella calda, mi fa letteralmente impazzire. Ma subito, tornavo sui miei passi: sono una persona estremamente timida e riservata... Se solo qualcuno mi avesse visto, mi sarei vergognato da morire!
Era tutto così bello e silenzioso... Fuori nevicava e io ero coccolato dall'acqua caldissima e invitante: sarei rimasto tutta la notte lì!
Ripresi con le mie "immersioni eccitanti". Resistevo sempre qualcosina in più: è così che coloro che praticano apnea allenano i polmoni.
Dopo circa un'oretta di "solitudine subacquea", mi sentivo ancora carico e come se fossi stato lì solo da 5 minuti. Ripresi ad immergermi, sempre più "in tiro". Uscito da una bellissima e lunga apnea, con la bocca spalancata e affamata d'aria e il costume deformato da una violenta erezione, mi trovai di fronte ad una scena meravigliosa: dure ragazze splendide si erano sedute sul bordo della grossa vasca (praticamente una piscina), coi piedi giocherellavano nell'acqua e mi osservavano con un sorriso smagliante e divertito, sussurrandosi frasi d'intesa a vicenda. Da quanto tempo erano lì? Avranno visto qualcosa di "strano"? Spesso non so controllarmi e mi abbasso il costume sott'acqua, perchè in tal modo l'eccitazione mi consente di resistere di più... Ero imbarazzatissimo e paralizzato dalla loro visione. Che meraviglia: una era mora, con occhi cerulei ed un bikini rosso con coppe a triangolo letteralmente appiccicato alle sue splendide forme. L'altra, una meravigliosa bionda i cui occhi facevano a gara con il blu delle piastrelle della piscina. Indossava un monokini nero, di quelli con l'anello metallico all'altezza dell'ombelico a raccordare lo slip col reggiseno: sembrava glielo avessero disegnato addosso.
Ancora a bocca aperta, ansimante e rosso come un pallone, rimasi abbagliato da quella visione, al punto di pensare che stessi sognando. Fortunatamente, non era un sogno! Improvvisamente, quei due angeli, con un saltello entrarono in acqua. La vasca era uniformemente profonda circa un metro e venti, per cui risultarono anche loro immerse per più della metà dei loro meravigliosi giovani corpi. Si presero per mano e cominciarono ad avvicinarsi a me. Contrariamente a quanto potrebbe pensarsi, dopo essermi reso conto di non essere solo, la mia erezione era quasi del tutto scomparsa: l'emozione fa brutti scherzi ai timidi! Ma quello che stava per accadere avrebbe cambiato le cose ne breve volgere di meno di tre minuti...
Appena mi furono vicine, cercai di farfugliare un "ciao", ma la bionda col costume nero, portandosi il dito nei pressi del naso, mi fece cenno di tacere e poi aggiunse: "non dire nulla... ti abbiamo osservato. Non solo oggi. E sappiamo cosa ti piace: è "acquafilia"! Anche noi amiamo l'associazione fra sesso e acqua!"
Detto questo, mi abbracciò delicatamente e mi stampò un bacio sulla bocca da far girare la testa. Intanto, la mora dagli occhi cerulei non era rimasta ferma, ma si era portata alle mie spalle e mi carezzava come una brezza primaverile e mi baciava sul collo... Mai provato nulla di simile: e il bello doveva ancora arrivare! Improvvisamente, la bionda dal monokini nero, sempre abbracciata a me, mi bisbigliò all'orecchio: "sei mai stato a Paradisia?". Neppure il tempo di capire che senso avesse quella domanda che, con un rapido gesto, mi spinse indietro facendomi retrocedere di circa mezzo metro, mentre la sua gamba destra faceva un abilissimo sgambetto alla mia gamba sinistra, sbilanciandomi. Il movimento era studiato, perchè in quel momento intervenne da dietro la mora col bikini afferrandomi per il collo e agevolando la mia "caduta" all'indietro.
Senza neanche capire cosa stesse accadendo mi ritrovai sott'acqua, stretto in una meravigliosa morsa: la mora col bikini, infatti, divaricando le gambe si mise a cavalcioni sulla mia gola, mentre la bionda mi sollevò le gambe letteralmente mettendomi quasi al contrario rispetto alla mia posizione originaria. Fortunatamente, benchè preso alla sprovvista, ero riuscito a prendere una bella boccata di ossigeno prima di finire sotto, quasi per istinto. Era una situazione terrificante e meravigliosa. Meravigliosa e terrificante. Non riuscivo a dibattermi più di tanto, un po' perchè la loro presa era perfetta e "preparata", un po' perchè temevo che scalciando avrei potuto far loro male, e non me lo sarei mai potuto perdonare! In quel momento, sebbene sott'acqua, riuscii a sentire le loro voci che mi rassicuravano: "sappiamo che è questo che vuoi. Sappiamo ciò che ti piace". E continuavano a carezzarmi tutto il corpo. E attesero. Attesero circa un minuto: il tempo oltre il quale la mia erezione raggiunse livelli mai raggiunti in vita mia... Mi sembrò di non aver mai avuto il pene così grande e duro! Fu in quel momento che la bionda in monokini, con una manovra degna di una angelo di Paradisia, afferrò il mio slip da entrambi i lati (lungo le anche) e con me sempre più desideroso di tornare a respirare, me lo sfilò con una delicatezza ed una lentezza che mi sembrarono infinite! Me lo sfilò completamente, facendolo uscire dai piedi.
Ridete pure di me, ma la sola frizione della lycra sulla mia pelle, lo sfiorare delle sue mani, il ritrovarmi completamente nudo, indifeso e sommerso e la mia ormai lunghissima (per i miei standard) apnea, mi fecero venire in maniera selvaggia: schizzai il mio seme in acqua come se non mi fossi mai toccato in vita mia... mentre la mia testa, separata dalla vagina della mora solo dal suo splendido bikini rosso, era ancora intrappolata fra le sue gambe ed in preda a spasmi di annegamento e godimento allo stesso tempo... Mentre il mio sperma si diffondeva tutt'intorno disegnando forme fluide nell'acqua...
Che dite, vale la pena continuare?
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Paradisia:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni