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Regalo di Anniversario


di alberto_lupin
27.01.2011    |    48.297    |    7 8.6
""Tu mi racconti quali sono le tue, ed io ti racconto le mie"..."
Come penso molti mariti, anch'io ho sempre avuto la fantasia di vedere mia moglie Diana scopata da un altro uomo, negro. Immaginavo di vedere mia moglie succhiare e fottere un grosso cazzo nero, mentre io la guardavo e magari la fotografavo e la filmavo mentre faceva la porca con il suo amante negro. Non volevo effettivamente che mia moglie scopasse con altri uomini, ma ognuno ha la sua fantasia. Io solo raramente avevo toccato con lei l'argomento di vederla fare sesso con un altro uomo ed in quelle occasioni lei si era dichiarata inflessibilmente contraria. Per capire la situazione, dovete sapere che tipo di donna fosse la mia avvenente ma pudica moglie. Diana era nata e cresciuta nel sud degli Stati Uniti ed era innata in lei la convinzione che una donna bianca non dovesse avere niente a che fare con un negro, per non parlare, poi, di prendere in considerazione il fatto di fare sesso con lui. Quando sposai mia moglie, io ero il primo uomo con cui avesse avuto rapporti. Fino al giorno del matrimonio si era sempre rifiutata di fare sesso, perché voleva arrivare illibata nel letto nuziale. Devo dire di essere stato felice quando la deflorai il giorno in cui ci siamo sposati. Visto che era vergine, quella non fu una notte di sesso selvaggio, ma fu ugualmente piacevole. Fare sesso con mia moglie era bello e, quando lei si abituò a farlo, migliorò ulteriormente, senza mai arrivare ad una qualità mirabile. Ella conservava la sua puritana: indossava abiti morigerati e costumi da bagno interi. Diana era una donna di classe in tutte le sue connotazioni. Accompagnava il figlio al calcio, faceva parte dell'Associazione Genitori e cantava nel coro della chiesa. Era la personificazione della perfetta moglie e mamma. Non ero mai riuscito a farmi fare un pompino, anche se le piaceva che io le leccassi la fica, procurandole l'orgasmo quasi sempre. Lei affermava che prendere in bocca il cazzo era degradante e umiliante e che non voleva farlo. Inoltre non voleva prenderlo nel culo. Devo ammettere che questo non mi attirasse in modo particolare, ma volevo avere per me ogni buco di mia moglie. Ma avevo accesso solo alla porta principale. Un'altra cosa che mi frustrava era che non mi permetteva di fotografarla nuda, affermando che quelle che lo facevano era donne di facili virtù. Come tutti i matrimoni, il nostro divenne rutinario e, con la nascita e la crescita dei figli, i rapporti sessuali divennero meno frequenti, benchè soddisfacenti. Sembrava che, dopo la nascita dei nostri tre figli, Diana avesse perso interesse nel sesso. Naturalmente ella non aveva mai pronunciata la parola "scopare" e non bestemmiava per niente. Dopo quindici anni di matrimonio la nostra vita sessuale era infrequente ed affievolita. Sempre le solite cose. Diana non era una che volesse variare. Voleva farlo solo a letto. Mai in macchina, presi da un'improvvisa passione, o su una spiaggia deserta o nell'orto dietro la nostra casa di campagna. Non le piaceva provare nuove posizioni, sempre nel modo canonico. Solo raramente sono riuscito a convincerla a farlo in modo differente. In 15 anni l'abbiamo fatto solo due volte alla pecorina e una volta lei è venuta.

"Perchè lo vuoi sapere?" mi chiese.
Le dissi che ero curioso di sapere.
"Tu mi racconti quali sono le tue, ed io ti racconto le mie". Ella mi guardò e mi disse che aveva fantasticato di fare l'amore con alcuni divi del cinema. In particolare con Harrison Ford e Tom Selleck. Aggiunse che ogni tanto pensava anche quanto potesse essere piacevole avere rapporti sessuali anche con altri attori. Pensai che questo non fosse insolito: probabilmente anche altre numerose annoiate casalinghe avevano questa fantasia. Mi chiese, quindi, quale fossero le mie. Esitai un attimo, conoscendo quello che lei pensava del sesso.
Ma mi dissi: "Al diavolo; chi non risica non rosica." Le dissi che sognavo di vederla fare l'amore con altri uomini. Mi guardò negli occhi e mi chiese "Davvero?".
"Si!", le dissi. Mi chiese se avessi in mente qualcuno in particolare. Le dissi di no, che avevo fantasticato sui suoi rapporti con altri uomini, così in generale. Le dissi che avevo fantasticato molte volte di vedere lei leccare e fottere un grosso membro nero. Conoscendo, tra l'altro, cosa ne pensasse dei rapporti interazziali, ero sorpreso che avesse accettato di parlare di questo, visto che in passato, quando avevo accennato l'argomento, era sembrata turbata e aveva lasciata cadere il discorso. Diana non è come le bellissime ragazze che si vedono su Internet, pur tuttavia ella è un'attraente moglie e madre di circa 40 anni. E' una castana naturale, ma ultimamente si è tinta i capelli di un colore rossiccio, avendo provato di farsi prima bionda e poi nera. Ha due deliziose tette piene e sode con i capezzoli che fanno impazzire quando si rizzano. Ha un corpo delizioso, appena un poco appesantito dalle maternità e dall'età: quando la vedo nuda mi diventa duro... anche se ultimamente questo era successo non tanto spesso. Si avvicinava il nostro quindicesimo anniversario di matrimonio e decidemmo di festeggiare andando fuori in città a cena in un buon ristorante francese molto costoso. Per tutta la giornata non riuscivo a concentrarmi sul lavoro, pensando a quella sera. Avevamo concordato di lasciare i figli a casa dei nonni, per avere la casa libera per il dopo cena. Visto che era l'anniversario del nostro matrimonio, ero certo che avremmo finito con fare l'amore, anche se nella solita banale maniera. Abbiamo sempre fatto l'amore il giorno del nostro anniversario. Quel giorno avrei dovuto lavorare fino a tardi, per cui concordai con Diana che sarebbe passata a prendermi al lavoro, portandomi una camicia pulita, per andare poi da li al ristorante. Stavo finendo il lavoro, per cui le telefonai che poteva partire e le chiesi cosa avrebbe indossato.
Ella rispose: "Metterò qualcosa di speciale che ti sorprenderà".
Alle 19 in punto arrivò su in ufficio con addosso un soprabito grigio di lino, un paio di scarpe aperte con tacco alto ed un paio di calze di nylon nero, che si vedevano sotto il soprabito. Il soprabito era slacciato su in alto mostrando un delizioso spacco del seno appena accennato. Intorno alla gola aveva una collana di velluto nero con appeso un cammeo bianco, che ingraziosiva il suo aspetto. Mi resi conto che di non averla mai vista così sexy, considerato che non era avvezza a mostrare il seno. Ma era il nostro anniversario e probabilmente voleva essere speciale per quella sera. Quanto io fossi ingenuo lo scoprii dopo; ma al momento mi gustai la vista di mia moglie così deliziosa. Andammo a cena e passammo due ore piacevoli nel ristorante mangiando e gustando molto quello che ci servirono. Amavo mia moglie e godevo della sua compagnia, anniversario o meno. Ero molto soddisfatto anche di come gli altri uomini presenti guardavano la mia Diana. Ella era molto attraente, anche se non era più giovanissima. Mi dava una piacevole sensazione vedere che altri uomini trovassero mia moglie desiderabile. Brindammo con lo champagne al nostro amore, al nostro matrimonio ed ai nostri figli. Come regalo d'anniversario detti a mia moglie, mentre mangiavamo, un anello con un grosso (per le mie tasche senz'altro) diamante di due carati e mezzo. Lo prese con la mano destra perchè voleva metterlo sul dito anulare sinistro insieme con la fede nuziale. Notai che non indossava altri gioielli se non due orecchini a bottoncino di diamante. Mi meravigliai perchè era solito portare tanti gioielli, che le avevo regalato negli anni. Quando se lo infilò nel dito mi fece uno strano sorriso, e disse
"Oh! Tesoro, è perfetto... proprio perfetto."
Le chiesi se anche lei aveva un regalo per me.
"O si! Un regalo piacevole, che certamente troverai molto inconsueto."
Mi fece uno strano sorriso mentre parlava e lasciò il discorso in sospeso. Pensavo volesse farmi una sorpresa. Oh! Com'era vero!. Lasciammo il ristorammo ed andammo via per tornare a casa. Appena mi misi al volante, mia moglie mi chiese di fare prima un giro in macchina. Le chiesi se dovevo andare in un posto in particolare e mi disse di uscire dalla superstrada e prendere verso nord. La guardai e vidi nel suo viso lo strano sorriso di prima; pensai tra di me
"Chissà cosa si sta inventando?"; visto che fino ad allora l'unica scappatella che avevamo fatto era in un motel che si trovava su quella strada. Avrei visto presto che cosa sorprendente mi doveva capitare. Dopo un po' arrivammo al motel che, dopo la costruzione della superstrada, era rimasto tagliato fuori dal traffico. Tuttavia era ancora aperto, anche se si fermavano pochi ospiti. Si vedeva solo un'altra automobile parcheggiata fuori. Mi disse di entrare e fermarmi di fronte al villino più lontano. L'altra macchina e Diana scese e mi guardò con lo stesso strano sorriso sulla faccia.
"Vieni?" mi chiese. Mentre si allontanava dalla macchina le chiesi dove stesse andando. Si fermò in un cono d'ombra e con il soprabito chiuso con le mani mi disse: "Sto andando a prendere il tuo regalo d'anniversario. Lo vuoi, vero?".
Si aprì il soprabito e con un movimento rapido se lo tolse e, dicendomi "Prendilo", me lo buttò. Non presi il soprabito che cadde sulla macchina: stavo guardando mia moglie che usciva dall'ombra ed entrava nella luce. Ero stupito di veder mia moglie che era lì fuori al chiarore della luna con il solito sorriso sulla faccia e con indosso soltanto un paio di calze nere, un paio di scarpe alte e con la fede di matrimonio e l'anello d'anniversario al dito. Diana era una stupenda visione là in pedi sotto la brillante luna ottobrina. Le chioma rosse contrastavano con la pelle bianca, il bruno triangolo peloso del suo monte di venere, i suoi bruni capezzoli gonfi ed eretti, la luce scintillante dei diamanti alle orecchie e sulla mano.
"Cazzo!", pensai, "Per tutto il tempo che siamo stati al ristorante non aveva niente sotto il soprabito. Per giove, mia moglie è nuda in un posto pubblico" .Senza pensare girai la testa intorno per vedere chi c'era.
"E' così diversa da come la conosco. Chissà come si sarà divertita a prepararmi questa sorpresa: sarà certamente una memorabile notte per me." Avevo ragione, ma non nel senso che io pensavo. Diana mi chiese: "Mi ami veramente, tesoro?" Naturalmente le dissi di si. Che l'amavo, l'amavo moltissimo. Che stava dando molta felicità ed appagamento alla mia vita.
"Anch'io ti amo e sono felice" mi disse
"Ricordatelo... dopo".
Ella si girò e si avviò verso un villino e aprì la porta, si fermò e con il suo sorriso stampato sulla faccia mi disse: "Vieni?"
Eccome! Raggiunsi la porta in un attimo e me la chiusi dietro le spalle. La stanza da bagno era chiusa. Mi avvicinai a mia moglie per abbracciarla e baciarla. Ella mi disse
"Aspetta! Togliti tutti i vestiti."
"OK!" pensai "Ha un piano e la devo assecondare." Mi spogliai in un momento.
Avevo il cazzo già dritto e duro. Vedevo mia moglie che me lo fissava. Non ho un membro molto grosso. Sapevo che c'erano degli uomini che l'hanno molto più lungo e più grande, ma non me ne vergognavo. Avevo quasi 40 anni ed ero soddisfatto così. E pensavo che anche Diana lo fosse altrettanto, non avendo mai fatto commenti sulla sua misura durante tutti gli anni di matrimonio. Ero lì nudo che guardavo mia moglie nuda che guardava suo marito nudo. Le dissi
"Certamente ti sarai data un gran da fare per preparare questo piano.. cosa viene dopo?"
Si avvicinò a me di due passi e guardandomi negli occhi, mi disse: "Sto per darti il tuo regalo di anniversario. Qualcosa che penso tu abbia desiderato per lungo tempo... per molti anni. Prima di dartelo, però, voglio chiederti una cosa. Se dici di si, non si può tornare indietro, tesoro. Non importa cosa succeda, non dobbiamo fermarci, ne tornare indietro. Qual è la tua risposta? Lo vuoi?"
Ripensandoci ora, ero stato del tutto ottuso a non indovinare a cosa si riferisse. Ma quella notte non avevo alcun indizio. Sarà anche perchè tutto quello che stava facendo quella sera era così lontano da quello che aveva fatto prima. Le dissi che certamente lo volevo. Guardandomi negli occhi, mi disse:
"Mi devi giurare solennemente sul nostro voto matrimoniale e promettere che qualsiasi cosa dovesse succedere qui dentro, tu non devi interferire e cercare di interrompere. Qualsiasi cosa io dicessi". La guardai meravigliato di quanto mi avesse chiesto:
"Da adesso in avanti... qualsiasi cosa succeda... non devo farlo smettere?"
Accettai e le dissi:
"Giuro sul nostro voto matrimoniale che non cercherò di fermare qualsiasi cosa tu abbia predisposto e non interferirò qualsiasi cosa tu dicessi". Diana aveva uno sguardo rassegnato sulla faccia e negli occhi un piccolo lampo di paura. Pensai "Ho sbagliato qualcosa? Che sta succedendo qui?" Si girò e si diresse verso la porta del bagno con il suo corpo eretto, le sue mammelle piene che ondeggiavano e i suoi capezzoli ritti che sembravano indicare la strada. Si fermò davanti alla porta, prese in mano la maniglia ed esitò per uno o due secondi. Aprì la porta e disse: "Vieni fuori!".
Si voltò verso di me, facendo alcuni passi indietro. Mi stavo chiedendo con chi stesse parlando, quando un alto, muscoloso e attraente uomo negro entrò nella stanza, uscendo dal bagno. Come me e Diana, anche lui era completamente nudo. Come si mosse il suo lungo membro semieretto, con una grossa cappella di colore porpora, si mosse avanti e indietro. Anche se semieretto, il suo membro era più lungo del mio, pur se duro. Pensai che, quando fosse stato del tutto duro, doveva misurare 20-23 cm. di lunghezza e 18-20 cm. di circonferenza, se non di più. Diana, guardandomi sopra la sua spalla, mi disse: "Questo è Max: stiamo per realizzare la tua fantasia erotica, amore mio. Max sta per scoparmi, mentre tu ci guardi. Potrai fotografare e filmare tutto quanto", indicandomi l'angolo dove c'erano una videocamera sul treppiedi ed una macchina fotografica 35 mm sul tavolo. Mentre mia moglie parlava, Max si avvicinava a lei, sovrastandola in statura, e indirizzando uno sguardo sprezzante verso di me. Appoggiò le sue grandi mani nere sulle spalle di lei., le fece scivolare sul suo petto e le chiuse a coppa sui bianchi seni. Ero lì in piedi attonito ed ammutolito. Quando Diana aveva detto "scoparmi", l'aveva detto con forza e con enfasi. Quasi sputandolo fuori. Non sapevo che lei conoscesse quella parola. Non l'avevo mai sentita dirgliela neanche una volta per tutto il tempo del nostro matrimonio. Vedevo la mia candida bianca moglie nuda che veniva accarezzata da un uomo negro nudo...Ella mi guardava con uno sguardo di conquista; allora capii il significato di quello strano sorriso sulla faccia. Non potevo dire o fare niente. Ero come paralizzato. Max la stava baciando sul collo, mi guardò e mi disse
"Scoperò tua moglie al posto tuo, bianco smidollato; guarda come si scopa una donna bianca". Ero ipnotizzato guardando quelle mani nere muoversi senza sosta sul petto di mia moglie, accarezzare i suoi seni, massaggiare e strizzare i suoi rosei capezzoli finchè essi si rizzarono come gomme di matite, scendere sulla pancia, sul peloso monte di venere. Un robusto dito nero sparì tra le labbra vaginali. Diana lo abbracciò e gli accarezzò le spalle lentamente con languore. Stava chiaramente godendo... per essere stata una donna con tanti tabù sessuali, non sembrava per niente imbarazzata a farsi vedere nuda ed avere le mani di un estraneo sulle tette e nella fica mentre io la guardavo.

"O l'estraneo ero io?" Dopo che mia moglie mi aveva fatto promettere di non interferire, il mio membro era diventato molle. Ma alla vista delle nere mani di Max sul corpo nudo di mia moglie e sentire dalle sue labbra che ella stava per essere scopata da lui..
"SCOPATA DA LUI!"... il mio cazzo immediatamente divenne duro; così duro da farmi quasi male.
Me lo presi in mano e lo scappellai un poco. Guardai verso la telecamera e vidi che era pronta. Non sapevo cosa sarebbe successo, ma perdiana ero sicuro che avrei ripreso tutto quanto. Presi la 35 mm dal tavolo dove c'erano anche due cassette vergini e diversi rotoli di pellicola intonsi.

"Brava!, ragazza" Presi un paio di foto di mia moglie che tirava indietro la testa mentre Max le baciava il collo e le faceva un succhiotto... ed un fievole sussurro usciva dalla bocca di lei.
"Adesso godrò scopandoti, Diana; ma godrò ancora di più sapendo che tuo marito ti guarda mentre ti scopo", disse Max.
"Si," disse lei,
"Voglio che mi scopi davanti a mio marito. Facciamolo contento." Diana mise le braccia attorno al collo dell'uomo e lo baciò sulle labbra appassionatamente. guardavo mia moglie nuda che baciava un nudo uomo negro che stava per scoparla in mia presenza! Le sue mani afferrarono le chiappe di lei fissamente attirandola a se, il suo cazzo contro la pancia di lei, le tette e i capezzoli di mia moglie che premevano contro il petto di lui.
"Oh sì! Puoi contarci", disse lui,
"Ti scoperò alla grande, signora, ma prima mi devi succhiare il cazzo" e spinse Diana a inginocchiarsi. Il suo cazzo era ancora semieretto, proprio davanti alla faccia di mia moglie. Diana guardò verso la telecamera e si sistemò in modo che potesse essere ripreso bene sia la sua faccia che il cazzo scuro. Mi passò per la mente che ella avesse provato precedentemente questa coreografia. Può essere che Max l'avesse già scopata prima? Altre volte prima di oggi? Il mio cazzo era durissimo e me lo menai furiosamente per qualche attimo, poi presi la 35 mm e scattai alcune foto. Diana prese in mano il suo cazzo, gli scoprì la rossa cappella che baciò, fece guizzare la lingua sulla punta, leccandolo poi per tutta la sua lunghezza. Poi tornò sulla punta, aprì la bocca ed avvolse le sue rosse labbra attorno al cazzo nero ed incominciò a succhiarlo. Mi venne in mente quando Diana mi aveva avvertito di non interferire e di non fermare quello che sarebbe successo. Ma chi aveva intenzione di interferire? Si stava realizzando il mio sogno! Ed era vero, concreto! Stavo intensamente godendo ogni attimo di quello che stava avvenendo ed ero certo che il meglio doveva ancora accadere. Diana stava facendo un superbo pompino, succhiava e leccava e pompava freneticamente avanti e indietro quel cazzo color ebano. Per essere una che non aveva voluto mai succhiato il mio membro, sembrava stesse facendo proprio un bel lavoro. Ero esterrefatto di come avesse imparato, Max stava gemendo...
"Bello! Oh si! Succhiamelo!, Succhia il mio cazzo nero! Mostra a tuo marito quanto ti piace succhiare un cazzo nero! Diglielo! Diglielo a tuo marito quanto ti piace succhiare un cazzo nero!" Diana guardò me e la telecamera e disse:
"Oh Dio!, amore... Quanto mi piace succhiare il suo cazzo nero! Non finirei più!".
Lo tirò fuori, se lo appoggiò sulla faccia, sugli occhi, sulle guance, quindi se lo ricacciò in bocca succhiandolo e leccandolo con la lingua intorno alla grossa cappella, mordendolo leggermente con i denti. La mia amata moglie stava venerando quel grosso cazzo nero con la lingua, con la bocca e con le labbra. Max con una mano sulla testa di Diana la fece voltare verso la telecamera, mentre con l'altra la spinse verso di se. Egli incominciò a infilarglielo nella bocca, spingendolo fino in gola, così profondamente da farle mancare il fiato. Il cazzo era dentro per quasi 15 cm. Le forti mani di Max tenevano ben ferma la testa di mia moglie contro di lui, impedendole di tirarla indietro. Suoni inarticolati uscivano dalla bocca di lei, cercava di lottare ma non poteva fuggire da lui. Mani forti la tenevano ferma lì.

"Apri la tua gola piccola, lo devi prendere tutto in bocca prima di prenderlo in altri posti!". Diana smise di lottare, lui glielo spinse ancora più dentro. Il cazzo andava avanti e indietro nella bocca di mia moglie fino in gola...umido di saliva quando veniva fuori dalla bocca. Lui incrementò il ritmo del pompaggio, mentre mia moglie si sistemò meglio sulle ginocchia. Gli occhi di Diana erano spalancati e lo guardavano, guardando ogni tanto verso di me. Io ero preso alternativamente a menarmi il mio duro cazzo ed a scattare fotografie di mia moglie che succhiava quella grossa cappella. Mia moglie controllava che io la riprendessi mentre spompinava quel cazzo nero. Diana gemeva mentre veniva scopata in bocca fino in gola.
"MMMMM! MMMMMM!".
Devo dirvi che mia moglie stava visibilmente godendo mentre veniva scopata nella sua bella bocca, un rivoletto di luccicante succo colava sulle sue gambe inumidendo la sua folta peluria pelvica.
"Tua moglie non è capace di fare un pompino! Devo insegnarlelo io!" mi disse Max mentre pompava avanti e indietro il suo cazzo d'ebano.
"Devo insegnarlelo io?" pensai. Diana aveva entrambe le mani fermamente aggrappate alle chiappe di Max e sembrava spingerlo ulteriormente verso la sua bocca. Max accelerò ulteriormente il ritmo con colpi sempre più brevi finchè non vidi le sue chiappe fremere mentre raggiungeva l'orgasmo.
"Oh si, piccola! Sto venendo! La tua prima bevuta di sperma di un negro!" Max teneva ferma la testa di mia moglie e le ficcò il suo cazzo ancora più dentro. Il naso di lei era affondato nel pelo pubico di lui. La schiena dell'uomo s'inarcò quando venne ed io vedevo gli spasmi del suo cazzo contro le guance di lei. Ripetutamente il suo cazzo scaricò fiotti di sperma nella bocca e nella gola di mia moglie. Sperma bianco gorgogliava fuori dalle sue labbra, fuori dal suo naso; ella incominciò a dimenarsi mentre lo sperma continuava a riempirle la bocca. Stava affogando nella sborra. Riuscì a staccarsi dalla morsa e quando il cazzo venne fuori un getto di sperma le spruzzò sulla faccia, proprio in mezzo agli occhi, scivolando sulle guance e sui capezzoli eretti. Altri getti di sperma andarono a finire sul suo orecchio destro e sui suoi capelli. Max le afferrò i capelli, spinse indietro la sua testa e le ordinò di pulire il cazzo.
"Puliscilo, piccola! Fai vedere a tuo marito come si fa!" Diana afferrò di nuovo il suo cazzo sporco di sperma e messolo in bocca lo leccò e lo succhiò fino a quando anche l'ultima goccia di sperma non fu nella sua bocca. Diana pulì la sborra dai suoi capelli e dall'orecchio. Inginocchiata davanti a noi con lo sperma sulla faccia e sulle tette e con ancora più sperma che le usciva dalla bocca, volse il suo sguardo verso di me. Poi guardò giù le sue mani e vide la sua fede matrimoniale e il suo anello di anniversario tutti pieni di sperma. Alzò la testa e mi guardò negli occhi con un largo sorriso di vittoria sulla faccia! Si passò le mani sulla faccia come per pulirsi dello sperma di Max.
Si alzò in piedi e dopo essersi passate le mani sui capezzoli venne verso di me.
"Mi ami ancora, tesoro?" mi chiese con uno sguardo indagatore e fiducioso negli occhi.
"Si, naturalmente ti amo" le risposi. Diana mi si avvicinò, appoggiò le sue tette appiccicose di sperma sul mio torace e prese la mia faccia tra le sue mani madide di liquido vischioso. Chinò la testa e mi baciò sulle labbra. Io contraccambiai il suo bacio, provando il gusto salato dello sperma che aveva sulle sue rosse labbra. La sua lingua guizzò dalla sua bocca aperta e la mia bocca, istintivamente, si aprì per accoglierla dentro di se. Insieme con la lingua, entrò nella mia bocca aperta un'abbondante quantità di sperma di Max. Il vischioso, salato e appiccicoso sperma che pochi minuti prima era depositato dal grosso e duro cazzo nero di Max! Diana tornò verso Max che era rimasto fermo lì dove l'aveva lasciato. Ella cinse con le sue braccia il collo dell'uomo e lo baciò sulla bocca, spingendo profondamente la sua lingua tra le labbra aperte di lui. Max accarezzò e strizzò le tette di mia moglie, spostando, poi, le sue mani su tutto il corpo di lei, palpandolo con voluttà. Girandosi, in modo che la telecamera potesse riprendere il più possibile, fece scivolare le sue grandi mani nere tra le cosce di Diana, facendole aprire. Un dito massaggiava le labbra della fica, mentre un altro dito sparì dentro di esse a titillare il clitoride. Prontamente lei incominciò a dimenarsi muovendo il suo culo, mentre continuavano a baciarsi. Lei emetteva dalla gola mugolii di piacere, le dita di Max erano madide dell'umore di lei. Ella visibilmente eccitata all'inverosimile e stava per raggiungere il culmine del pi Max titillava il clitoride freneticamente, le grida di lei si fecero sempre più forti.

"AHH! UMM!" mugolava; il suo succo mieloso fuoriusciva dalla fica bagnandole le cosce fino alle ginocchia e inzuppando le calze nere che ella aveva su. Vidi il suo corpo, prima teso, agitarsi in modo incontrollabile quando ondate su ondate di orgasmo la percorsero interamente.

"AAAHHH!! UUUUMMM!!" ella gridava mentre l'orgasmo sconvolgeva il suo corpo. Le sue tette sobbalzavano oscenamente. Max doveva essere più giovane di noi di circa 10 anni. Non ho mai saputo la sua età. Egli aveva un corpo muscoloso: non aveva un grammo di grasso. Era più alto di me di una spanna. Max alzò mia moglie come fosse una piuma, si diresse verso il letto e la depose su sulla schiena. Diana prontamente allargò le gambe offrendosi nella classica posizione da scopata. Il letto non aveva né cuscini né coperte, solo un lenzuolo sul materasso. Max sistemò mia moglie in modo che la macchina fotografica potesse riprendere quello che succedeva, ficcò la sua faccia tra le gambe di lei ed incominciò a baciarla e a leccare il vischioso umore che era uscito dalla fica. Diana sicuramente gustava quello che le stava facendo ed incominciò a miagolare come una gattina. La bocca dell'uomo si mosse sul monte di venere e leccò anche il liquido di cui era impregnato. Le sue labbra scesero giù andando ad esplorare le profondità della fica. La sua lingua apriva le sue labbra gonfie, si abbassò ulteriormente e leccò lo spacco peloso. Diana era ancora un volta su di giro e si capiva che presto avrebbe avuto un altro orgasmo. E Max non aveva ancora iniziato a leccarle veramente la fica! L'uomo alzò le gambe di lei sopra la sua testa e le divaricò portando la vulva verso la sua bocca avida ed incominciò ad introdurre la sua lingua nella fica invitante di mia moglie. Egli fece roteare la sua lingua nell'umida caverna per diversi minuti mentre Diana si eccitava sempre di più. Ella roteava la sua testa da una parte all'altra, con gli occhi chiusi e le mani di fianco al suo corpo e con le dita che scavavano nel lenzuolo. Le mani di lui erano su entrambi i capezzoli e li strizzava violentemente, i capezzoli erano diventati duri e ritti, le aureole le si erano gonfiate per il piacere. Diana abbassò le sue gambe sul letto, la sua eccitazione era al massimo ed incominciò a dimenare i suoi fianchi sotto il viso e la lingua del negro. Lei ficcò le sue dita nei capelli corti dell'uomo ed afferrò la sua testa e la spinse con forza verso la sua umid Nella stanza echeggiavano le sue alte grida di piacere AAAHHH! UUUUMMM! Non l'avevo mai sentita gridare così tanto e così forte prima d'allora, quando le avevo succhiato e leccato la fica io. Il massimo che avevo ottenuto era stato un lieve mugolio. Una volta le era scappato un Oh!. Ma adesso mia moglie era cambiata, guaiva, si dimenava, gridava a Max quanto le piaceva che lui le leccasse la fica.

"Leccami! Leccami la fica! Oh Dio! Che grande piacere mi dai! Sto venendo ancora! Vengooooo!! Vengooo!! Vengooo!!!"
Una forte scossa percosse il corpo di mia moglie facendola sobbalzare e tremare violentemente, i suoi fianchi andavano su e giù ed un mare di umido vischioso liquido inondò la bocca e la faccia di Max. Le mani di lui continuavano a palpare le tette di lei, stringendole e massaggiandole violentemente, strizzando i capezzoli tra le sue dita fino a farli diventare ritti e duri. La faccia dell'uomo continuava ad essere affondata nella fica di mia moglie... continuava a leccarla e a succhiarla portando il piacere di lei sempre più in alto. Finalmente prima rallentarono e poi cessarono i suoi spasmi e i suoi dimenamenti. Lei distese le sue gambe e lentamente allontanò la sua fica madida dalla faccia dell'uomo. Max era in ginocchio tra le gambe aperte e distese di lei, il suo cazzo nero era duro e ritto. Lo prese in mano, liberò la cappella e lo puntò verso la fica di mia moglie.

"Penso che tu sia pronta per questo cazzo nero! Non è vero Diana?" Mia moglie aprì gli occhi e guardando tra le sue gambe vide il cazzo che stava per impalarla.
"Oh sì! Sono pronta ed ansiosa di prenderlo" Volgendo il suo sguardo verso di me, Max, con il cazzo appena appoggiato tra le labbra della fica, ordinò a mia moglie di dirmi cosa volesse.
"Voglio che tu mi scopi con il tuo grosso cazzo nero!" Gli disse, mentre il cazzo lentamente scivolava su e giù tra le labbra umide, toccandole appena.
"Ah sì, è questo che vuoi da me?" mentre lei muoveva i suoi fianchi, cercando di farsi penetrare.
"Digli di chiedermi di chiavarti!" ordinò sommessamente
"E guardalo quando glielo dici!" Diana mi guardò dritto negli occhi e disse
"Fottimi! Dammi il tuo bellissimo grosso e duro cazzo nero! Metti questa stanga fenomenale nella mia fica! Scopami! Per piacere scopami!" Max ribattè
"Vuoi che scopi la tua fica di donna bianca mentre tuo marito ci guarda?"
"SIIII! Si per piacere! Voglio essere scopata mentre mio marito ci guarda. Voglio che veda come un uomo negro scopi la sua moglie bianca!" Gli occhi di mia moglie non si distolsero per un attimo dai miei per tutto il discorso. Fica! Non l'avevo mai sentita pronunciare questa parola per tutto il tempo del nostro matrimonio. Pensai che loro due si erano incontrati almeno una volta prima di quella sera. Tutto sembrava progettato e preparato così bene per essere una cosa improvvisata. Max appoggiò le sue mani sulle cosce di mia moglie, là dove finiva la stoffa degli autoreggenti, le divaricò le gambe, aprì le labbra della fica e mise allo scoperto il clitoride gonfio e duro. La fica di Diana era tutta aperta e pronta. Lui fece scivolare le mani sul monte di venere e con il suo pollice incominciò a frizionare il clitoride. Lei gemeva mentre lui premeva sul centro del suo piacere, torcendolo e stimolandolo. Diana cercò, senza riuscirci, di avvicinare la sua passera al cazzo dell'uomo per farsi impalare.
"Chiavami!" miagolava,
"Dammi questo cazzo! Ficcalo dentro la mia fica e chiavami! Per piacere!" Max, guardandola, le disse
"Digli anche il resto" Diana, guardandomi fissamente negli occhi, mi disse
"Chiedigli di scoparmi, tesoro. Io voglio che tu gli dia il permesso di scoparmi davanti a te. E chiediglielo per favore" Guardai mia moglie nuda sul letto che desiderava ricevere un grosso cazzo nero. Guardai Max, che mi lanciò uno sguardo sprezzante, disteso tra le gambe di lei. Se era questo che voleva, così sia.
"Max hai il permesso di scopare mia moglie, qui, adesso." Guardai ancora mia moglie ed aggiunsi
"Scopala per favore!" Mia moglie aveva una faccia contenta. Max mi rivolse un'altra occhiata di disprezzo, magari pensando che io fossi un rammollito pervertito se gli chiedevo di scopare mia moglie, o addirittura un pederasta che volesse fargli un pompino, dopo che avesse finito di chiavare Diana.
"Va bene, amico. Scoperò tua moglie e le farò fare la scopata migliore che abbia mai avuto. Per cui fa' attenzione e potrai imparare qualcosa. Ma sappi che quando avrò finito con lei, tua moglie non ne vorrà più sapere del tuo cazzo." Guardai il suo grosso cazzo, pronto per entrare nella fica di mia moglie. Era davvero enorme. Non come quello di un cavallo, ma, tuttavia, molto grosso. Guardai giù verso il mio cazzo eretto. Era un cazzo che faceva la sua bella figura, ma non c'era paragone, non poteva competere con quello di Max. Mi stupii che Diana potesse riceverlo nella sua stretta fica. Naturalmente lo poteva. Ella aveva avuto tre figli che erano più grandi del cazzo nero, ma era stato 10 anni prima. Max continuava a stimolare il clitoride con le dita introdotte nella fica. Il succo del godimento le usciva a rivoletti scorrendo tra le natiche fino al lenzuolo. I suoi fianchi erano scossi dai fremiti di un ennesimo orgasmo.
"Oh Dio! Per piacere chiavami, Max! Dammi questa mazza che hai tra le gambe! La voglio!" Diana gridava ansimando.
"CHIAVAMI SUBITO!! NON POSSO PIU' RESISTERE!" Max appoggiò la rossa cappella tra le labbra della fica. Il suo cazzo aprì le labbra lentamente e , centimetro dopo centimetro, scomparve dentro la passera di mai moglie.
"MMMMM, Max! è questo che voglio! Dammelo tutto!" Dalla mia postazione ero testimone che il grosso cazzo nero di Max entrava lentamente dentro mia moglie. Diana si contorceva mentre quella specie di anaconda entrava nella sua fica, centimetro dopo centimetro.
"Oh Gesù, che bello che è!" gemeva.
"Fino in fondo! Lo voglio tutto dentro fino in fondo!" Diana sollevava i fianchi per farlo entrare tutto. Potevo vedere le labbra della fica che si aprivano per bene per far passare quel cazzo enorme. Lui lo estrasse appena un po' e con un colpo lo fece entrare per quasi la metà della sua lunghezza. Lentamente continuava ad entrare ed a riempire la fica di mia moglie con il più grosso cazzo che lei avesse mai avuto. Alla fine era entrato del tutto. Il suo osso pubico premeva contro le labbra della fica. Il suo pelo pubico si confondeva con quello di mia moglie. Lentamente incominciò a muovere il suo cazzo dentro di lei. Avanti e indietro. Dentro e fuori. Fuori e dentro. Usciva quasi del tutto fuori, lubrificato dal succo di lei. Per poi sparire ancora dentro.

"Oh sì! Eccolo! Chiavami Max! Ficcamelo tutto dentro e chiavami!" Diana gemeva. Gli occhi di lei erano chiusi mentre lui la scopava lentamente. Un sorriso di contentezza era impresso sul suo grazioso viso, tuttora ricoperto di sperma secco. Erano posizionati sul letto in modo che la telecamera potesse chiaramente riprendere il cazzo dentro la fica. La loro scopata si vedeva benissimo sullo schermo di un televisore. Ero stato così preso da quello che stava accadendo che non mi ero accorto che la telecamera era collegata ad un televisore, fino a quando un lampo chiaro non attirò la mia attenzione. Allora incominciai a guardarli fottere alternativamente ora sul televisore, ora nella realtà.

"Ehy, omuncolo bianco!" gridò Max
"Sto godendo la fica di tua moglie come mai tu l'abbia goduta" disse ridendo. Ero ipnotizzato vedendo come il grosso cazzo nero scivolasse facilmente dentro e fuori. Egli spingeva il suo cazzo in modo deciso ma lentamente, con colpi possenti. La dimensione del suo cazzo distendeva la fica causando lo sfregamento del clitoride sulle vene gonfie per tutta la lunghezza dell'asta, portando Diana all'orgasmo ancora una volta. Pensai che mia moglie stava avendo più orgasmi quella notte che in tutta la nostra vita matrimoniale. Sentii il mio nome e realizzai che mia moglie stava per dirmi qualcosa.
"Amore, guardami!" mi comandò. La guardai dritto negli occhi.
"Tesoro, è questo che tu volevi? Guarda tua moglie" disse facendo le fusa
"Sono nuda davanti a te con le mie gambe aperte mentre uno stupendo uomo negro sta scopando la mia fica con il suo poderoso cazzo nero. Guarda come esso scivola avanti e indietro nella mia caldissima e fradicia fica di donna bianca. Non è bellissimo, amore? Non era questo che tu sognavi? Non è quello che tu volevi? Un negro che scopasse tua moglie?"
"Un negro che scopasse mia moglie! UN NEGRO CHE SCOPASSE MIA MOGLIE!" Pensai bestemmiando mentalmente. Un negro stava scopando mia moglie ed io ero lì a guardare! La verità era li davanti ai miei occhi, nuda e cruda. Nemmeno nei miei sogni più ottimistici avevo ritenuto possibile che arrivasse il giorno in cui questo si verificasse. Ero così eccitato da sentire male alle palle e al mio cazzo duro.
"Si amore! Questo è quello che ESATTAMENTE io volevo" le risposi.
"Buon anniversario, amore!" Max mi guardò, dicendo
"Sono contento che tu sia soddisfatto; ma siamo solo all'inizio. Ora scoperò tua moglie facendola godere come non mai." Lo stesso sguardo sprezzante era sulla sua faccia. Mi venne voglia di prenderlo a pugni e far smettere la scopata. Ma mi venne in mente la promessa che avevo fatto a Diana fuori nel parcheggio:
"non fermare, non interferire".
Max prese le gambe di mia moglie e le fece andare su piegate il più possibile. Con le gambe, anche la fica andò verso l'alto, nella posizione di massima penetrazione. Potevo vedere le labbra della vulva gonfie e ipersensibili. Max incominciò ad aumentare il ritmo del suo stantuffare, scopandola profondamente e portandola vicino all'orgasmo. Il cazzo iperstimolava il clitoride, mia moglie si dimenava, sgroppava cercando di mantenere il ritmo di lui. Rispondeva ad ogni colpo di lui. Diana scuoteva la testa avanti e indietro, con le le mani che vagavano sulle chiappe di lui. L e sue unghie graffiano la pelle del negro. Con voce roca e ansimando guaiva e gridava.
"Chiavami, stallone! Oh sì! Chiavami! Sfondami con il tuo bellissimo cazzo nero! Chiavami il cervello! Chiavami! Chiavamiiii!".
Max accelerò ulteriormente i suoi colpi, mentre dalla fica di mia moglie usciva un liquido vischioso che scorreva tra le chiappe e il buco del culo. Poi si fermò un attimo tirò fuori il suo cazzo e menandoselo prima furiosamente , poi lentamente, incomincio a scaricare sul corpo di mia moglie un mare di sborra. Sui peli, sulla pancia, sulle tette e sulla faccia. Mi aspettavo di veder il cazzo afflosciarsi; invece rimaneva duro come se non fosse ancora venuto. Egli mise una mano sotto il culo di mia moglie e con un dito, dopo averlo inzuppato nella fica, incominciò a lavorarne il bruno buco ancora vergine. Appoggiò il dito e con un colpo deciso lo fece scivolare tutto dentro. Lo tirava fuori lo ficcava nella fica per poi rientrare nel buco del culo, facendolo andare avanti e indietro. Poi cambiò dito, invece del medio usò il pollice, sempre dopo averlo inzuppato nella fica. Diana era estasiata Allora lui chiese a mia moglie:
"Ti piace sentire che ti sditalino il tuo buco del culo? O vuoi che ti ficchi dentro qualcosa di più sostanzioso?" Mia moglie sbarrò gli occhi, in preda alla paura.
"Il tuo grosso cazzo nel culo? No! Mi faresti troppo male!" e rivolto verso di me
"Amore! Non permetterglielo! Fallo desistere!" Io ero eccitatissimo e continuavo a menarmi il cazzo furiosamente.
"Amore! Non posso farci niente. Ho giurato che non avrei fermato qualsiasi cosa fosse accaduta e non avrei interferito!"
"Cosa avresti potuto fare tu per fermarmi, rammollito!" disse, rivolto verso di me con il suo sguardo sprezzante. Ficcò il suo cazzo nella fica, lo estrasse ben lubrificato e lo appoggiò al buco più stretto di mia moglie. Era grossissimo e, pur temendo per l'incolumità di Diana, ero lì che attendevo, come in tranche, la profanazione del vergine sfintere. Appoggiò la rossa grossa cappella del suo grosso cazzo nero sulle pieghette del buchetto ed incominciò a spingere, lentamente ma con decisione. Mentre il buco incominciava ad aprirsi, sentivo mia moglie che gridava e piangeva per il male. Quando la cappella fu entrata, max diede un colpo più forte e ficcò dentro il cazzo per un bel pezzo. Poi si fermò e aspettò la reazione di mia moglie. La quale gridava
"NOOO! PER FAVORE NOOO" Con un altro colpo deciso fu tutto dentro. Lo tirava fuori lentamente per poi rientrare con impeto. I lamenti di mia moglie si era tramutati in mugolii di piacere. Allora lui lo tirò fuori quasi del tutto, lasciando dentro solo la cappella. Le chiese se voleva che lo tirasse fuori e lei incominciò a gridare.
"NO! PER FAVORE NOOO! METTIMELO TUTTO DENTRO! SCOPAMI IL CULO! SPACCAMELO".
Con un colpo più deciso tutto il cazzo fu dentro alle viscere di mia moglie. Incominciò a scopare il culo con movimenti prima lenti e poi sempre più forti, fino a quando vidi che tutte e due incominciarono a tremare.
"Sto venendo nel tuo culo, ti riempio tutte le tue viscere della mia sborra!" Delle lacrime incominciarono ad uscire dagli occhi di Diana.. Iniziò un singhiozzare incontrollato . le lacrime scendevano a rivoletti sulle sue guance. Non capivo le sue lacrime. L'udivo borbottare qualcosa come "ancora!" o qualcosa di simile.
"Oh Dio, che bello! Non avrei mai pensato di poter avere un orgasmo anale. Ho tutta la fica che si sta contraendo e sto sborrando" Mia moglie sbrodolava da tutti i suoi buchi. La sua sborra che usciva dalla fica si mescolava allo sperma che gorgogliando usciva dal suo buco del culo, anche se ancora pieno del cazzo di Max. Dopo alcuni minuti, Max estrasse il suo cazzo e chiese a mia moglie di pulirglielo. Diana lo prese prontamente in bocca e con decisi colpi della lingua lo pulì perfettamente. Dopo di che, cascarono sul letto esausti; mia moglie aveva una faccia contenta come non l' avevo vista mai. Rimasero lì sul letto come due amanti dopo una notte d'amore. Incominciava ad albeggiare. Dopo alcuni minuti mia moglie, alzandosi dal letto ed andando verso il bagno, mi guardò con la sua faccia sognante e mi disse:
"Amore! è stato una cosa stupenda! Ma è ora di tornare a casa. Vestiti mentre io faccio una doccia".
Io mi vestii in fretta, ricuperai le cassette registrate e i rullini adoperati, mentre sentivo scorrere l'acqua della doccia. Mia moglie uscì dal bagno dopo pochi minuti. Incrociò uscendo Max che stava per entrare a sua volta nel bagno. Lo baciò sulla bocca appassionatamente e con occhi riconoscenti, le disse: "Grazie di tutto. E' stato bellissimo."
Lui rispose: "Lo è stato anche per me. Quando vorrai...".

Diana mi raggiunse, mi abbracciò e mi baciò teneramente. La coprii con la mia giacca sulle sue spalle. Avvinti l'uno all'altra uscimmo dalla stanza e ci avviammo verso la macchina. Diana si rimise il soprabito grigio, allacciandoselo fino al collo. Prima di salire le dissi: "Grazie, amore! È stato proprio un bellissimo regalo d'anniversario" ma pensai
"O dovresti essere tu a ringraziare me?".

Ero convinto che la nostra vita sessuale non sarebbe stata più la stessa, dopo quella sera. Mia moglie avrebbe voluto sicuramente provare altre esperienze... Ed io pure!
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