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"Un lavoro particolare"


di Membro VIP di Annunci69.it Elegante26
12.02.2016    |    20.920    |    6 9.1
"RImango un attimo interdetto, ma dopo lo sgomento iniziale inizio a vedere la situazione più chiaramente, sono nel bel mezzo di una fantasia erotica, di una..."
Negli ultimi tempi il mio lavoro mi porta spesso a fare interventi d'urgenza.
Molto spesso quando mi trovo a casa delle persone, mentro svolgo diligentemente il mio lavoro, fantastico sulla signora che trovo ad aprirmi la porta, ma da serio professionista non mi sono mai permesso di fare delle avances, specialmente se in casa c'è anche il marito.
Squilla il telefono, una voce maschile, mi chiede se mi occupo della manutenzione dei serramenti, io rispondo affermativamente e mi faccio spiegare il tipo di intervento, annoto l'indirizzo e parto.
Quella mattina mi ero vestito proprio come un classico operaio, salopette scarpe di sicurezza, camicia a quadri, che sta bene con la barba che porto ora.
Arrivato a destinazione, busso il citofono, mi carico gli attrezzi e salgo le scale.
Ad aprirmi la porta un 'uomo sulla cinquantina:
io: Enzo?
Lui: si ciao piacere accomdati.
Mi fa vedere dove è il problema ed io diligentemente mi metto a lavoro.
D'un tratto dalla cucina spunta fuori una bella donna mora, alta capelli lunghi lisci fino al sedere, legati in una coda con un elastico colorato.
La sua voce suadente rompe il silenzio e la mia concetrazione:
Lei: faccio il caffè?
Io: si grazie signora.
Il marito: cara a me no, io vado a fare la doccia.
Tutto continua come prassi, io continuo a lavorare, la signora va in cucina ad occuparsi del caffè, il marito in bagno.
Arriva il caffè, io non posso far altro che buttare un occhio, alla signora, vestaglia lunga di pile, che non lasciava intravedere un gran chè, però era di un colore rosso acceso, come le unghie dei fantastici piedi, che si intravedevano nelle ciabatte, sento lo scroscio dell'acqua della doccia, il marito si sta lavando.
Rimango solo, la signora si allontana, sento che ha aperto la porta del bagno anche lei.
Dopo un pò di tempo, sento rumore di tacchi, immagino che la signora si sia cambiata per andare a lavoro, ed in effetti esce dal bagno, con una mise molto seria ma allo stesso tempo spettacolare, decoltè nere lucide con tacco 12, gonna al ginocchio grigia gessata, camicetta bianca, calze nere, una splendida collana di perle, abbinata ad un bracciale, capelli sempre legati in questa fantastica coda lunga, un trucco leggero ma sensuale, e la ciliegina sulla torta, un rossetto rosso fuoco, si avvicina a me, e mi chiede:
Lei: come andiamo? A che punto sei?
Io: signora ho quasi finito.
Lei: appena hai finito ho un altra cosa da mostrarti.
Rimango ammaliato dalla sua voce profonda e sensuale, rimango ipnotizzato da quegli occhi neri e profondi, magnetici.
Termino in breve tempo e chiamo la signora, lei mi porta in bagno, dicendomi che la finestra non chiudeva bene, entriamo in bagno e da quello che vedo non sapevo se scappare o mettermi a ridere, il marito, legato con delle manette al termosifone tutto nudo, ancora gocciolante di acqua.
Lei: caro enzo, maritino mio, è vero che sei un grandissimo cornuto?
Lui: cara si, tutto quello che vuoi, tu, io godo quando vedo godere te.
RImango un attimo interdetto, ma dopo lo sgomento iniziale inizio a vedere la situazione più chiaramente, sono nel bel mezzo di una fantasia erotica, di una coppia cuckold, un sogno per ogni uomo che ama la trasgressione.
La signora si avvicina lentamente a me, mi accarezza il collo ed io faccio per baciarla, le nostre labbra si incrociano, sento un fuoco, il fuoco della passione, una stupenda donna mi sta baciando con ardore, un turbinio di emozioni mi avvolge, lei mi stringe una mano dietro la nuca, io la cingo con un braccio e la tiro verso di me, le faccio sentire l'erezione spettacolare che mi è venuta, allungo una mano e le alzo la gonna, altra sorpresa fantastica, le calze sono delle fantastiche autoreggenti nere, e ancora più spettacolare, non porta le mutandine, delicatamente gli accarezzo l'interno coscia, sento un brivido lungo la sua schiena, lei mi bacia il collo, non l'ho ancora toccata a fondo, continuo a girare intorno alla sua vagina con delicatezza, mentre con l'altra mano le sbottono la camicetta, uno stupendo reggiseno di pizzo nero, abbasso la coppa e le tiro fuori un capezzolo, mi ci avvento rapidamente, lo stimolo dolcemente con la lingua, è turgido, duro, sintomo che lei esplode di eccitamento.
Butto un occhio al marito, è li appoggiato al termosifone che ci guarda, e anche lui ha un'erezione spettacolare, ma non si può toccare è legato, la cosa mi eccita da impazzire, poter possedere la sua donna senza che lui possa fare niente.
Giro la signora con un movimento rapido, le faccio appoggiare le natiche contro il mio pacco, gli sfilo la camicia e le alzo la gonna, e passo dall'essere delicato ad essere un pò rude, infilandogli una mano in mezzo alla figa, lei gronda di piacere e geme, guarda il marito, si scambiano degli sguardi eccitati, la chino sul lavadino, sbottono la mia salopette e lo tiro fuori, davanti ho un sedere spettacolare, un lato b degno di un calendario, molto dolcemente glie lo infilo dentro, lei geme forte, poi sinuosa lo accoglie tutto, la scopo lentamente molto lentamente, voglio assaporarmi ogni attimo, ogni millesimo di secondo di questa fantastica esperienza.
La scopo a pecorina, prima dolcemente, e poi aumento il ritmo, fin quando lei non esplode in uno stupendo orgasmo, si gira verso il marito:
Lei: vedi come voglio essere scopata?
Lui: sei la mia troia, ti amo ogni giorno di più.
La giro, la prendo in braccio a gambe aperte e la appoggio delicatamente sul lavandino, dall'eccitazione sento dentro di una forza immensa, mi sento un toro, anzi un cosiddetto BULL, inizio a scoparla così, alterno colpi lenti e profondi, a colpi veloci, sto per esplodere, quando lei, se lo sfila, e si china davanti a me, lo lecca avidamente, lo lascia solo per un secondo:
Lei: voglio che mi schizzi tutta in faccia come una gran puttana.
Lo riprende in bocca e quando sto per venire glie lo appoggio in faccia e la riempio di sperma.
Ci ripuliamo e lei va dal marito, gli da un bacio e lo slega.
Io mi accomodo fuori, vado per prendere gli attrezzi, quando lui si avvicina e mi dice:
Lui: senti quanto ti devo?
Io: ma guarda non so che ti devo dire.
Lui: tieni, 50€ il lavoro è sempre lavoro, e ora il mio balcone funziona di nuovo.
Io molto interdetto ringrazio, e gli dico che sono sempre a loro disposizione.
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