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Un trasloco eccitante


di PattyeFranco
01.10.2014    |    19.124    |    11 9.7
"Durante il viaggio raccontai a mio marito le sensazioni provate sul camion con Massimo, della storia del letto sul camion e dei suoi sguardi, gli rivelai..."
Anche questa volta complice la Costa Azzurra e La Liguria. Nell’appartamento di Menton c’erano mobili ormai vecchi e decrepiti, quindi si decise di cambiarli, ma senza doverne comprare di nuovi. I Nostri li ritirò un tipo di Sanremo, glieli regalammo. Mentre quelli che avevamo deciso di mettere, li ritirammo ad un’asta ad Imperia. Per portarli a Menton, ci voleva qualcuno in possesso di un camion, non volevamo prendere un’agenzia di traslochi, troppo costose. Tramite conoscenze varie, trovammo un ragazzo che abitava vicino Sanremo e aveva un camion grosso abbastanza per farcela in un paio di viaggi. Ci incontrammo una sera a cena per decidere giorno e orari. era un gran bel ragazzo, simpatico e di una gentilezza sconvolgente, era di una simpatia impressionante, aveva sempre una battuta spiritosa ad ogni cosa. Ci incontrammo il giorno deciso, nel pomeriggio a Imperia, dove dovevamo ritirare i mobili, dopo aver dato un’occhiata si capì che per trasportare il tutto ci sarebbero voluti proprio due viaggi.
Cominciammo cosi a caricare le cose sul camion, aiutai anch’io portando fuori le cose piccole, mentre mio marito e Massimo portavano fuori le parti più grosse, li aiutai pure a caricare. Una volta caricato il camion, al momento di partire mio marito dovette fermarsi per firmare delle pratiche, quindi propose a me e Massimo di avviarci, che poi lui ci avrebbe raggiunti. Così io avrei dovuto fare il viaggio da Imperia a Menton sul camion con Massimo, in un primo momento non ero tanto convinta, mi sentivo un po’ imbarazzata, ma non potevo farne a meno, anche perché se mio marito avesse tardato avrei dovuto mostrargli la strada per l’appartamento.
Avevo un vestito di quelli che si aprono davanti, con i bottoni, ad ogni modo alla fine salii sul camion e partimmo, prese l’autostrada per fare più in fretta, ci sarebbe voluto troppo sull’Aurelia. Durante il tragitto parlammo del più e del meno, di molte cose, ma ad un certo punto mi venne in mente di chiedergli se era vero che su certi camion c’era anche il letto, e lui rispose dicendomi che anche sul suo c’era un specie di cuccetta, con tanto di letto e che era anche molto comodo, ma non volli entrare nei particolari. Durante il viaggio ad un certo punto accavallo le gambe, e come sempre capita con quei vestiti, la coscia si scopre. A Massimo, cadde subito lo sguardo sulla gamba scoperta, e questo bastò per farmi eccitare. Cominciò a crearsi un attimo di imbarazzo, perchè si accorse che avevo capito che continuava a guardarmi le gambe, cercai pure di coprirle, ma poi andava a finire che si scoprivano di nuovo. Proseguendo il viaggio, (che potrebbe sembrare corto) sembrava diventare sempre più lungo, il suo sguardo ormai non si posava più solo sulle gambe, ma mi guardava anche negli occhi, la situazione si stava rendendo sempre più imbarazzante, ma anche molto intrigante. Ad un certo punto Massimo se ne usci con una sua battuta: “Pensa se dovevamo fare un viaggio molto lungo avresti potuto anche provare a dormire nel letto, sai quante volte la mia ex compagna ha dormito lì mentre guidavo e non solo quando dovevo fermarmi” e sorrise, in un primo momento feci solo un sorriso anch’io, poi gli dissi che non mi sarebbe dispiaciuto provare dormire su un camion, ma certamente in un viaggio lunghissimo. Questa cosa mi puzzò di un tentativo di proposta, ma sia lui che io sapevamo che dietro ci avrebbe raggiunti mio marito e quindi era tutto senza un inizio e una fine. Il discorso si fermò li, ma i suoi sguardi erano sempre più penetranti e cominciavano a farmi sentire quelle strane sensazioni di voglia, tanto che ormai non coprivo più nemmeno la coscia, anzi in un momento che era fisso sulla guida, mi slacciai un altro bottone. Fortuna dopo tanto imbarazzo e anche tanta eccitazione, arrivammo all’appartamento, mio marito era già subito dietro. Cominciammo subito a scaricare e portare dentro l’appartamento tutto, perché dovevamo ancora tornare a prendere il resto e già si stava facendo tardi.
Mentre mio marito e io finivamo di portare dentro le ultime cose, le più leggere, mio marito disse a Massimo di avviarsi, che lo avremmo raggiunto subito. Massimo si avviò e noi finimmo di portare dentro gli ultimi pezzi, poi partimmo subito anche noi. Durante il viaggio raccontai a mio marito le sensazioni provate sul camion con Massimo, della storia del letto sul camion e dei suoi sguardi, gli rivelai anche della mia eccitazione. Lui subito mi confidò, che era sicuro che avrebbe anche allungato le mani, ma io gli confermai che si era fermato solo agli sguardi e a tante battute. Poi mi disse: “nel ritorno dovrai ritornare con lui, perché io dovrò fermarmi ancora per concludere le pratiche, se ti trovi in una situazione in cui non riesci a resistere e la tua eccitazione ti porta a voler fare qualcosa, sai come la penso, poi al massimo vi raggiungo e vediamo”. Non sapevo proprio cosa dire, ma la cosa mi stava stuzzicando un casino. Arrivammo dietro a Massimo appena prima di Imperia, una volta arrivati cominciammo subito a caricare, mentre caricavamo Massimo non finiva di fissarmi e approfittare in certe situazioni di guardarmi le gambe, il vestito era abbastanza slacciato. I suoi continui sguardi ricominciarono ad eccitarmi e mio marito se ne accorse subito, tanto che in un momento in cui ci incrociammo gli sguardi, mi schiacciò l’occhio sorridendo, segno appunto che aveva capito i miei pensieri.
Finito di caricare, mio marito mi disse di salire con Massino, che ci avrebbe raggiunti e visto che era quasi ora di cena avremmo potuto fermarci all’autogrill a mangiare qualcosa. Ma prima di partire, andai al bagno a fare pipì e dopo aver fatto quello che dovevo fare, in un attimo di pura follia, mi tolsi gli slip e pure il reggiseno, in poche parole sotto il vestito niente. Ero già eccitata solo al pensiero che qualcosa avrebbe potuto succedere, in fondo Massimo era carino, con un bel fisico e sapeva anche metterti a tuo agio, si era già creata una certa sintonia. Infilai il tutto in borsa e poi salii sul camion, dicendo a mio marito che l’avremmo aspettato all’autogrill. Già salendo sul camion mi sentivo piena di brividi, e forse già sentivo qualcosa dentro, Massimo invece aspettava solo di guardarmi le gambe.
Una volta salita partimmo, io ero tutta un fremito, aspettavo che da un momento all’altro provasse ad allungare una mano, ma logicamente non osava. Poi per smuovere un po’ le acque, me ne tornai sul discorso del letto, e lui mi disse, che se spostavo la tenda dietro, avrei visto com’era. Senza farmelo ripetere due volte mi girai mettendomi in ginocchio e spostai la tenda e come mi aveva detto lui, c’era un letto che a prima vista sembrava comodo, ma mi resi conto che era comodo solo per una persona, in due si stava abbastanza stretti e se si voleva far qualcosa non mi sembrava molto facile, ma sicuramente eccitante. Massimo a questo punto mi disse: “Prova ad andarci sopra e poi dimmi come ti sembra stare li dietro mentre io guido”, non me lo feci ripetere due volte, e andai subito a sdraiarmi nel letto, ma con quel gesto involontariamente, mi si slacciarono due bottoni del vestito, e quindi nello sdraiarmi si vedeva che il reggiseno non c’era, vedevo che lui mi guardava da una specie di specchietto retrovisore, così fingendo di provare a girarmi e rigirarmi gli feci vedere un bel po’ di cosce e sicuramente anche buona parte del seno, sicuramente si stava eccitando pure lui, poi mi chiese: “allora come ti sembra? Comodo?” io gli risposi sinceramente: “comodo è comodo ma in due credo sia dura”, lui senza tentennamenti mi disse, “adesso sto guidando, ma appena arriviamo all’autogrill ti dimostro che volendo ci si sta bene anche in due, se rimani lì poi te lo dimostro, siamo quasi all’autogrill” e sorrise. Cavoli mi sarei ritrovata in quel letto su un camion con Massimo vicino e mezza nuda, cosa sarebbe successo? sarei riuscita a trattenermi dal fare qualcosa? Non c’era mio marito, sebbene sapevo che sarebbe arrivato. Gli risposi: “tranquillo io non mi muovo di qua, sono abbastanza comoda”, non feci in tempo a dirgli così, che mi disse che eravamo arrivati, infatti entrò nel piazzale dell’autogrill riservato ai camion, stava già facendo buio. Parcheggiò e subito dopo aver spento il camion, si girò verso di me, ma mentre fece il gesto di venire dietro, nello spostarmi per fargli posto, se ne uscì un seno dal vestito, lui restò un attimo un po’ sorpreso, ma non poté farne a meno di prenderselo in mano sdraiandosi al mio fianco. Quella mano che mi prese il seno, fu una scossa e lui non staccando un attimo la mano, mi sussurrò: “che seno fantastico che hai, qui ci sarebbe da impazzirci, ma come si può qua? Tra un po’ arriverà anche tuo marito”, a questo punto gli stoppai la parola baciandolo con vigore e passione, ero troppo eccitata e non volevo che continuasse a parlare. Si lasciò quindi andare anche lui con tanta passione, io ero sdraiata e lui sul fianco mi baciava e accarezzava il seno, poi piano piano iniziò a slacciarmi i pochi bottoni che mi erano rimasti, lasciandomi così bella nuda, ma pur che fuori era già buio, una luce di un lampione illuminava bene l’abitacolo. Dopo avermi aperto il vestito, restò fermo incantato ad osservarmi, non si aspettava questa totale sorpresa, cominciò così ad accarezzarmi tutta, mi sfiorava dolcemente ricominciando a baciarmi con tanta passione, io ero super eccitata e anch’io in quell’intreccio di lingue mi sentivo pienamente a mio agio, era un ottimo baciatore. Quella mano che mi accarezzava seni e pube, mi faceva fremere di piacere, non si fermava mai sulla passera, ma nel passarci mi sfiorava dolcemente le labbra. Poi non so come, riuscì ad abbassarsi fino a baciarmi i seni, sempre con tanta passione. Solo il fatto che eravamo fermi in un parcheggio di un autogrill in mezzo ad altri camion, mi venne un attimo di forte eccitazione, ma anche il timore che qualcuno ci vedesse, glielo dissi ma lui mi assicurò che nessuno poteva vederci, in quanto si era posizionato proprio in modo di evitare questo, ma per rassicurarmi, si spostò nell’abitacolo, tirò tutte le tende sui vetri e accese una piccola lucina appena sopra il letto, così ero un pò più tranquilla, mi resi anche conto, che lui si era dimenticato che da li a poco sarebbe arrivato anche mio marito, ma io feci finta di niente. Ritornò subito a baciarmi ed accarezzarmi, io ero sempre li con il mio vestito aperto, praticamente nuda, le sue carezze erano piacevolmente sinuose e il suo baciare fantastico. La mia passera era già in un fremito e sentivo una forte voglia di essere toccata proprio lì, quindi mentre mi accarezzava allargai un po’ le gambe, non poté farne a meno di infilarsi proprio lì, fu una cosa incredibile, si mise ad accarezzarmela con tanta dolcezza, cominciando poi a stuzzicarmi il clitoride. Ero troppo eccitata, quella situazione sul camion era incredibile, ma lui da buon esperto in quella piccola cuccetta riusciva a muoversi molto naturalmente, tanto che riuscì ad arrivare a baciarmi pure la passera, ma non solo, si mise a leccarmi con avidità il clitoride e lentamente mi infilò pure un dito muovendolo delicatamente sulle pareti interne della passera, io non stavo più capendo niente, ero già pronta per un orgasmo. Quel suo leccarmi il clitoride e il dito che entrava e usciva roteando nelle pareti, mi fecero avere un forte orgasmo, ma proprio mentre godevo, sentii che un altro dito si stava intrufolando facendomi sentire ancora più piacere, stavo per urlare dal piacere, le due dita e la sua lingua era stupefacenti, stavo godendo troppo e più godevo più lui insisteva, ma questa volta un altro dito si intrufolò, ma non nella passera, ma dietro. Fu come dare fuoco ad una miccia, non riuscivo più a trattenermi, ero all’estremo del piacere mi agitavo e ansimavo veramente come una pazza, ma al limite dell’orgasmo lo fermai stringendo le gambe e lo feci alzare per riuscire a baciarlo, ma mentre lo baciavo, le sue dita ricominciarono a muoversi, cavoli non ce la facevo più, così gli dissi: “ spogliati anche tu, mentre prendo fiato, a questo punto vorrei vedere anche io qualcosa, non ti pare? “, ma la verità era che volevo sentire il contatto pelle a pelle. Quindi si spostò nell’abitacolo e si spogliò di gran fretta, mi tirai davanti anch’io sul sedile dicendogli di sdraiarsi lui sul letto, così da potermi muovere un po’ anch’io. Si sdraiò sul letto, aveva il cazzo duro da far paura, anche di dimensioni piacevoli e importanti. Senza pensarci molto me lo presi in mano e cominciai ad accarezzarglielo, per poi abbassarmi e prendermelo piacevolmente in bocca, ero in ginocchio sul sedile mentre mi gustavo soavemente quel passero duro come il marmo, e proprio mentre ero concentrata in tutto questo, ecco qualcuno che picchia sul vetro del camion e chiede: “non c’è nessuno? Massimo, Patty siete qua? “ era semplicemente mio marito che continuò: “vi ho cercati dentro l’autogrill, ma non vi ho visti, siete qui?” proprio in quell’istante Massimo, si ricordò di mio marito, la sua reazione fu fantasticamente di paura, non sapeva più cosa fare, faceva mille gesti con le mani e mi disse sottovoce: “cazzo tuo marito, cosa facciamo adesso? Non possiamo nemmeno nasconderci e siamo nudi entrambi” cavoli era veramente impaurito, cercava di prendersi i vestiti, ma erano in terra sulla guida e non poteva riuscirci, “chiuditi almeno il vestito tu”, gli si era anche ammosciato, ma io con tutta calma risposi a mio marito: “si Franco siamo qua, volevo provare come si stava nel letto del camion e ci siamo persi a provarlo in tutti i sensi”, mi interruppe dicendomi: “vuoi che me ne vada e torno dopo? Se vuoi vado a mangiare”, lo interruppi e gli risposi: “no sali anche tu, che ho proprio voglia di dividere anche con te questa esperienza, su un camion è davvero eccitante”, Massimo a quel punto mi guardò sorpreso della reazione sia mia che di Franco, non riusciva a capire ed era rimasto letteralmente senza parole. Mio marito salì sul camion e con un grosso sorriso, guardò Massimo e gli disse: “ma dico io, volevate divertirvi senza di me?” Massimo non rispose, ma a questo punto io per rompere un po’ l’imbarazzo, baciai mio marito con tanta passione, mentre con le mani cercai di togliergli i vestiti, era una situazione dove volevo sentire il contatto con entrambi. Poi mi rigirai baciando anche Massimo che aveva bisogno di sbloccarsi dalla sorpresa e dall’imbarazzo.
L’aria si stava riscaldando di nuovo e mentre in ginocchio sul sedile baciavo Massimo, sentii le dita di Franco intrufolarsi da dietro stuzzicandomi la passera, ora ero molto più sciolta, c’era anche mio marito. Quindi mentre mio marito mi stuzzicava la passera con le dita, allargai le gambe per favorirlo, ma purtroppo mi trovavo scomoda con Massimo che era sul letto nella cuccetta, decisi cosi di traferirmi pure io nel letto, la situazione non era comodissima, ma esageratamente eccitante. Essendomi tolta anche il vestito ero molto più comoda nel muovermi, e sdraiata al fianco di Massimo con il contatto a pelle il piacere era ancora più intenso. Tenendo le gambe aperte, lasciandone una appoggiata sullo schienale del sedile, mio marito cominciò a baciarmi e laccarmi la passera, con la lingua mi stuzzicava con dei colpetti sul clitoride facendomi avere brividi continui, mentre con una mano massaggiavo e masturbavo il cazzo di Massimo che era tornato di nuovo duro, continuando a baciarlo mentre lui mi accarezzava appassionatamente il seno. Ero di nuovo nel mondo del piacere, mio marito oltre che con la lingua, iniziò pure con le dita, infilandone due; ansimavo con intensità dal piacere, il desiderio di sentirmi dentro un cazzo dentro era al massimo, stavo godendo di nuovo, un nuovo orgasmo mi stava investendo, cominciando a muovermi sempre di più, perché quella lingua e quelle dita insistevano, la passera era bagnatissima dei miei umori di piacere.
Il cazzo di Massimo nella mia mano, era sempre più massiccio, quindi nel pieno del piacere con le dita e la lingua, di scatto mi spostai sopra Massimo e senza dargli il tempo di pensare, me lo infilai decisamente, entrò deciso tanto ero bagnata, sentendomi riempita. Cominciai a muovermi sopra di lui, stando appoggiata sopra di lui, il contatto con il suo petto e il mio seno era molto piacevole, in questa posizione riuscivo anche a baciarlo con tanta intensità, quel cazzo mi stava facendo continuare quell’orgasmo che avevo iniziato, il mio movimento era eccessivamente intenso, non riuscivo a fermarmi, e ripensando che il tutto stava succedendo in un parcheggio su un camion aumentava ancora di più il senso di piacere, anzi cominciava a piacermi anche il pensiero che qualcuno potesse vedermi. Mio marito purtroppo si ritrovò a dovermi guardare mentre godevo abbracciata a Massimo, purtroppo lo spazio era limitato, ma ogni tanto una limonata anche con lui riuscivo a farla e le sue carezze sulla schiena facevano la sua parte. Continuavo a godere come una dissennata e anche Massimo cominciò a muoversi mantenendo il mio ritmo, così facendo riusciva a farmi sentire ancora di più le nodosità del suo cazzo, fu una lunga cavalcata, ma dopo aver goduto per un’altra volta, anche Massimo era al limita e non appena sentii il famoso tremolio del cazzo, segno che stava per venire, mi spostai di colpo, glielo presi subito in mano e lo aiutai a godere, si mise ad ansimare anche lui, sussurrando: “ sto venendo, sto godendo, non fermarti, continua con quella dolce mano”, alla fine sentii il suo sperma esplodere e colare sulla mia mano. Senza perdere tempo, mi pulii un po’ la mano con un asciugamano che era appeso li vicino, saltai davanti sul sedile e ancora con tanto desiderio, salii a cavallo a mio marito che si era messo seduto in attesa della sua volta, entrò anche il suo in modo agevole, era troppo bagnata la mia passera, questa volta cercai di muovermi in modo più dolce, salendo e scendendo lentamente, dall’inizio alla fine. Mi stavo gustando con piacere il pisello di mio marito, mi muovevo dolcemente e mi gestivo il piacere, conoscendo lui sapevo che amava questo mio muovermi. Massimo che era ancora sdraiato, mi guardava con il suo cazzo in mano ancora duro, che si masturbava lentamente. Stavo per godere di nuovo, un nuovo orgasmo mi stava assalendo, e proprio appena cominciai ad aumentare il ritmo, cominciai ad ansimare ancora di più, Massimo a quel punto si avvicinò, e cominciò a baciarmi intensamente, incendiandomi di nuovo, un fuoco ricominciò ad assalirmi, il ritmo aumentava sempre di più, stavo godendo ancora molto intensamente, quel bacio mi aveva incendiata del tutto, non capivo più niente, con le mani Massimo mi accarezzava i capelli e mi tratteneva, voleva che godessi di nuovo anche per quel bacio intenso, oltre che per il cazzo di mio marito che mi stava penetrando già da un po’; a questa situazione anche mio marito non riuscì più a resistere, e avendo capito che avevo già goduto di nuovo, anche lui mi sollevò spostandomi innaffiandomi tutta con il suo sperma, era troppo eccitato anche lui. Non appena mi spostai seduta e sfinita sul sedile, mi accorsi che la tendina non era chiusa del tutto e che uno ci stava osservando, non so da quanto, ma era fuori che guardava e si masturbava fortemente, non appena si accorse di essere visto venne subito anche lui, poi mi fece un gesto con il ditone, come dirmi “Okay” e si allontanò. Non mi arrabbiai per questo fuori programma e nemmeno mi turbò, anzi mi fece quasi piacere, pensai anche: “peccato non averlo visto prima, sicuramente mi avrebbe incendiato ancora di più”. Mio marito e Massimo non se ne accorsero, ma non glielo dissi, al momento me lo tenni per me.
Dopo esserci ripuliti e sistemati, andammo subito nell’autogrill a mangiare qualcosa, eravamo molto affamati, una volta dentro cercammo di comportarci come se non fosse successo niente, almeno per me e mio marito, ma Massimo mi guardava continuamente con compiacenza e non riusciva a togliermi gli occhi di dosso, ma poco più in là vidi che c’era anche il tipo che ci spiava dal finestrino, che mentre si mangiava il suo panino non smetteva di guardarmi. Quel suo continuare a guardarmi mi stava facendo avere ancora dei brividi di piacere, al pensiero di ciò che poteva aver visto, la mia eccitazione si stava ancora ripresentando.
Anche noi mangiammo abbastanza in fretta, avevamo ancora un bel lavoro da fare, ma dopo quell’intermezzo di piacere, tutto diventava molto più semplice e piacevole.
Dopo mangiato ripartimmo per casa, era già buio e dovevamo ancora scaricare, io feci quell’ultima parte di viaggio ancora sul camion con Massimo, che ancora eccitato di tutta la situazione accaduta, mi guardava senza più dire parola, era silenzioso, poi poco prima di arrivare non so come ma gli tornò la parola, e mi disse: “Patty sei stata stupenda, non mi aspettavo certo una situazione così intrigante, non avrei mai pensato di trovarmi così piacevolmente eccitato e soddisfatto nonostante l’attimo dell’arrivo di tuo marito. Hai un corpo da favole e starti vicino completamente nudo mi sembrava di essere al settimo cielo. Comunque, mi dispiace della scomodità del camion, ma ti garantisco sei stata straordinariamente eccezionale ed eccitante, inoltre tuo marito mi ha sorpreso per il suo amore che si vede che prova per te e che tu provi per lui, ne è stata la dimostrazione di tutto quello che è successo. Rimane comunque che è stata un’esperienza per me, che non dimenticherò facilmente, ma ti voglio rivelare che non mi dispiacerebbe rifarlo, ma sicuramente in modo più comodo e tranquillo, ma ancora una volta in modo del tutto naturale”, durante queste parole arrivammo a casa, quindi si fermò e mi baciò con passione ed entusiasmo, fu un bacio che contraccambiai piacevolmente, poi prima di scendere dal camion, gli risposi: “guarda è stato piacevolissimo sul camion e la scomodità non è certo stata un problema, anzi è stata una situazione piacevolissima anche per me, una situazione assolutamente nuova, comunque ti ringrazio per i tuoi complimenti, ma è stato piacevole per tutti”.
Poi scendemmo subito dal camion per scaricare il tutto. A lavoro finito, ci salutammo con l’intenzione di ritrovarci in settimana, perché si era offerto di aiutarci a montare i mobili, in quanto aveva esperienza anche in quel campo.
Anche questa volta tra me e mio marito ci fu una piacevole complicità e come sempre dopo situazioni del genere, ci sentivamo sempre più innamorati, in più questa volta gli rivelai che sicuramente una bella serata ancora con Massimo non mi sarebbe dispiaciuta, ma che avrebbe dovuto succedere con il massimo della naturalezza senza programmare niente, mio marito sorrise e mi disse semplicemente che se doveva succedere, non ci sarebbe stato problema per il piacere di tutti.
Comunque vi devo rivelare che con Massimo ci fu un seguito, molto ma molto eccitante.
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