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Una piacevole sorpresa al BergamoSex


di PattyeFranco
16.09.2016    |    15.476    |    8 9.7
"Io ero eccitatissima, ero freneticamente eccitata, dopo quegli spettacoli, mi sentivo che dovevo essere io parte di uno spettacolo, uno spettacolo per me e..."
Eccomi dopo tanto tempo, con una nuova e per me fantastica situazione, creatasi al BergamoSex, per chi non lo sapesse, la fiera dell'Eros a Bergamo.
Si è conclusa la manifestazione da pochi giorni e ancora sono esaltata da ciò che mi è successo.
Io e Franco decidiamo di andare a questa fiera per curiosità, per vedere l'ambiente e le frequentazioni.
Ci andiamo Venerdi pomeriggio e tanto per creare un po' di pathos, lo scrivo anche nel Last del sito A69. Entriamo, al momento c'è ancora poca gnte, ma è ancora presto il movimento si crea alla sera ci dicono, arrivano altre coppie, molti singoli, come naturale. Ci perdiamo nell'osservare glii spettacoli, conosciamo alcune coppie, alcuni singoli si avvicinano e tentano l'approccio, non fanno per me, troppo ingrifati per tutto quel bel vedere. Un tipo addirittura mi riconosce, ci ha visti dove solitamente facciamo car-sex, ma è molto prudente e ci saluta con rispetto e senza invadenza, poi si perde anche lui ad osservare gli spettacoli ed ingrifarsi osservando tutte quelle belle ragazze.
Sinceramente il tutto è molto eccitante, i ragazzi che mi guardano con occhi desiderosi e voglia di trasgressione, le coppie che guardano con curiosità.
Tutto questo ha portato un paio di volte, me e Franco ad appartarci in punti dove il buio permetteva qualche effusione un po' oltre, dove qualche singolo che passava, si fermava ad osservare, ma mai siamo andati oltre certi limiti. Certo non bisogna esagerare, anche in queste fiere ci sono delle regole, se vuoi fare qualcosa oltre i limiti, devi andare altrove, anche se la tentazione di trasgressione diventa forte.
Il venerdi è passato, nonostane il caldo è stata una giornata veramente piacevole, in tutti i sensi, abbiamo parlato anche con qualche ragazza e con altre coppie, scambiandoci pareri e sensazioni varie. Con i singoli, poco niente e nonostante il Last non abbiamo trovato nessuno.
Tornando a casa, con mio marito decidiamo di tornarci anche sabato, a casa ci scappa una certa voglia e scarichiamo tutta la voglia in corpo.
Arriva Sabato pomeriggio e ci prepariamo per tornare alla fiera, mi vesto in modo un pochino più osèe, rispetto al venerdi, ma senza esagerare, già ci sono le ragazze con tacchi e vestiti al limite, non vado per far spettacolo. a quello ci pensano già loro, noi solo per cercare un po' di piacevole trasgressione.
Entriamo alla fiera che è già pomeriggio inoltrato, non c'è ancora molto caos, ma sicuramente più del venerdì, è il momento migliore per godersi gli spettacoli e potersi guardare in giro, ossevare singoli e coppie intriganti, ma il caldo dentro è veramente impressionante, ogni tano dobbiamo uscire per prendere quel poco di aria che circola e berci una birretta per rinfrescarci. E' un continuo andirivieni di ragazze mozzafiato, mi sento quasi fuori luogo osservando loro, ma molti singoli non tralasciano di lanciare anche a me sguardi di intrigo, alcuni molto intriganti.
Rientriamo, per goderci ancora qualche spettacolo, anche se ormai già ci intriga di più il contorno, la gente comincia ad aumentare.
Franco ogni tanto si avvicina di più al palco per riuscire a fare qualche foto dello spettacolo, mentre io rimango sola ad osservarmi in giro, ed è proprio in uno di questi momenti che mi si avvicina un tipo sulla quarantina, si mette di fianco a me e mi osserva con ostinazione, per un paio di volte lo guardo e lui mi sorride, veramente un bel tipo.
Ogni volta che lo guardo, mi sorride, ormai sono convinta a qualcuno che tenta di agganciarmi, ma è talmente carino e ben vestito che mi sta letteralmente intrigando, Franco è ancora a fare foto vicino al palco e non si è accorto di questo.
Ad un certo punto questo decide di parlarmi, e mi dice: “ma non mi riconosci? Mi sembra impossibile”, lo guardo, lo osservo, mi rendo conto che non è un viso nuovo, ma letteralmente con la poca luce, non riesco a riconoscerlo, penso che si stia confondendo con qualcun'altra, ma poi continua: “Dai Patty, vedi di fare mente locale” e sorride. A questo punto, mi rendo conto che in effetti lui mi conosce, comincio a sentirmi un pochino in imbarazzo, arrivasse Franco, magari lui lo riconoscerebbe, ma niente, così che decido di rispondegli: “Scusami ma proprio non riesco a ricordare, dove ci siamo conosciuti? Aiutami”. Naturalmente in quell'ambiente, l'intrigo e la voglia di trasgressione è sempre forte e lui è veramente da sballo, ma finchè non riesco a capire chi sia, certo non riesco a lasciarmi andare a provocazioni.
Poi lui continua: “Ho visto che eri con tuo marito, ma al momento avevo qualche dubbio che fossi tu, ma appena mi sono avvicinato, ti ho subito riconosciuta”, io sempre più rincoglionita a cercare di inquadrare meglio quel viso, poi mi dice; “Dai ti dò un aiuto, ci siamo visti pià volte a casa di mia sorella Lucia, ti ricordi ora?”.
Ecco che il fulmine è sceso ad accendermi la lampadina:: “Luciano, si ora ricordo, ma giuro non ti avrei riconosciuto, anche perchè è tantissimo che non ti vedo e non ci si aspetta di trovare qualcuno che si conosce qui dentro, poi sei cambiato molto”, e in meglio direi.
Per la miseria, ora si che comincio a fremere, ad agitarmi, avevo sempre avuto un certo debole per lui. Il fratello di una mia cara amica, all'oscuro naturalmente di tutte le mie storie e tant'altro, ma mi aveva sempre intrigato. La voce si fa sempre più tremolante, ci scappano i fatidici baci di saluto, di cui al terzo ci sfiorano leggermente le labbra, e visto dove ci troviamo, le fantasie galoppano.
Mi dimentico quasi di Franco, comincio a farmi assalire da brividi intensi, il caldo aumenta sempre più, ma è un caldo strano. Comincio a sventolare una cartolina che avevo in mano per farmi aria. Poi lui mi chiede dove fosse sparito Franco, gli rispondo che è davanti al palco per fare qualche foto. Lui si offre di chiamarlo e andare a berci qualcosa di fresco all'esterno, ma gli rispondo con voce tremolante: “Tra poco si stufirà di stare li in mezzo con questo caldo, vedrai che ci raggiungerà sicuramente fuori, siamo già d'accordo che in caso ci saremmo persi di vista, di trovarci fuori nel padiglione del ristorante”.
Quindi ci avviamo verso l'esterno. Ero fuori di me, avevo sempre avuto un debole per lui, molte volte certi miei pensieri si erano posati su di lui, un ragazzo sempre gentile, carino da far paura, non invadente, il tipo giusto per una fantastica trasgressione, e proprio nel mondo della trasgressione lo vado ad incontrare, dopo tanto tempo.
Andiamo al bar/ristorante e ci prendiamo una birra ciascuno, ci sediamo ad un tavolo e cominciamo a parlare del più e del meno, anche lui mi rivela che è venuto solo per curiosità e mai si aspettava di incontrarmi. Sapevo che anche lui aveva un debole per me, l'ha sempre avuto e ce l'ha ancora; naturalmente come spesso accade, non si osa andare oltre ai pensieri perchè ci sono mogli e mariti di mezzo. Mi rivela inoltre che è solo e che sono un paio d'anni che è separato dalla moglie, motivo? non c'era più rapporto tra loro.
Cavoli tutto si volge a favore di strani pensieri. Non riesco a resistere, siamo qua nel mondo della trasgressione, e ci devo pensare? No assolutamente, Franco sa del mio debole per lui e se mi coglie in flagrante, sicuramente capirà. Non dò il tempo a Luciano di pensare, allungo una mano dietro la sua nuca, lo tiro a me e gli pianto un bacio sulla bocca. Non si fa certo pregare e anche lui si lascia andare con la lingua, un bacio veramente fatto con passione, con le lingue che fremono tra loro con veemenza, finalmente l'ho fatto. Ci interrompiamo, solo quando sento la voce di Franco che dice: “E bravi, sparite così voi? E subito ne apprifittate”.
Luciano rimane un attimo sorpreso e un pochino spaventato, ma il sorriso di Franco basta per tranquillizzarlo, Franco lo ha subito riconosciuto e si abbracciano come vecchi amici, poi Franco continua verso di lui: “mi sembrava di averti intravisto, ma non ero sicuro fossi tu, così elegante e chic, ma appena ho visto Patty baciare qualcuno con tanta passione ho avuto conferma che eri tu”. Poi continua: “scusa un attimo vado a prendermi una birra e torno” a quel punto Luciano, gli porge il biglietto per la birra, che aveva già preso in prima con le nostre.
Luciano rimase abbastanza sorpreso della non reazione al bacio da parte di Franco, ma non appena Franco si allontana, non resisto e di nuovo mi lascio andare, un altro bacio, tanto qua che ci fa caso? E' o non è un luogo di trasgrassione? Quante volte ho fantasticato di farlo, e ora senza timori lo sto baciando. Ormai mi ero abbandonata al piacere, Franco conoscendomi, come al solito assecondava i miei piaceri.
Luciano era comunque un po' in imbarazzo a baciarmi davanti a Franco, infatti si interruppe quando Franco tornò con la birra. Brindammo all'incontro e restando seduti chiacchierammo un po' di noi, bevendo birra. La gente cominciava ad aumentare, ma la serata era ancora all'inizio, Decidiamo di mangiare qualcosa li, io seduta al fianco di Luciano e Franco di fronte, mi sentivo alle stelle Con alcuni sguardi e qualche piedino, faccio capire a Franco che non mi sarei certo trattenuta, quello che sarebbe successo nemmeno io lo sapevo, ma sapevo che ci saremmo divertiti tutti.
Dopo cena ci addentriamo di nuovo nel casino, di fianco al palco, per goderci qualche spettacolo, che ora guardo con altri occhi e stimoli.
Quando le ragazze portavano qualche ragazzo sul palco, mi immaginavo di fare lo stesso con Luciano, intrigante. Ad un certo punto saliamo al piano superiore e passiamo in un punto dove c'erano dei divanetti quasi al buio, mi ci infilo con Franco baciandolo con estrema passione e piacere, anche Franco è intrigato dalla situazione. Non si decide niente, tutto doveva venire al naturale, quello che sarebbe successo, tutto frutto del momento.
Io ero con una gonna non proprio mini, diciamo a mezza coscia, ma visto il luogo dove ci saremmo addentrati, avevo evitato di mettermi gli slip, sopra una camicetta leggera, e naturalmente senza reggiseno, come potevo vestirmi diversamente? Con la mia indole un po' esibizionista, non potevo non farlo.
Trasgressione per trasgressione. Con Luciano si era creato un certo feeling, eravamo sempre assieme ovunque ci spostavamo. Ad un certo punto fermi a guardare uno spettacolo, io appoggiata alla balaustra, Luciano dietro di me mi si appoggia, sento il suo membro duro, mi giro verso di lui e gli dico: “Non istigare così, non sono di ferro”, e sorrido.
Era troppo eccitato pure lui, chissà i suoi pensieri, fantasie e desideri dove stavano volando, nel casino, dove tutti erano intenti a guardare lo spettacolo, lo sento alzarmi la gonna, andando subito a stuzzicare la mia passera, già bagnata di desiderio. Mi guardo attorno e vedo tutti intenti a guardare verso il palco, nessuno si accorge della mia situazione. Lo lascio fare, una situazione estremamente intrigante ed eccitante, la voglia continua a salire, così che anch'io allungo le mani dietro di me e abbasso la lampo dei pantaloni di Luciano, riuscendo in qualche modo a prendermi nella mano il suo eccitato passero.
Caldo e massiccio, era incredibilmente piacevole sentirlo vibrare nella mia mano, glielo accarezzavo e stringevo, una situazione strana, in mezzo a tanti singoli ingrifati, se solo qualcuno se ne fosse accorto non so cosa sarebbe potuto accadere, ma tutto molto stimolante.
A quel punto ero pronta a tutto e infatti in tutto quel trambusto, il pene di Luciano sfuggitomi dalla mano e riuscìe ad intrufolarsi sotto la mia gonna, no non poteva farlo, ero troppo eccitata, se solo sarebbe riuscito anche solo ad appoggiarmelo al punto giusto, lo avrei anche lasciato fare, anche penetrarmi. In qualche modo ci provò, nell'inconsapevolezza di tutti quelli intorno. Mi resi conto subito che non era il caso, mi girai con la testa, lo baciai con estrema passione e gli feci capire che era il caso di fermarsi a quel punto, anche se a malincuore. Certo che se mi avesse penetrata in mezzo a tutti quei singoli ingrifati, non posso immaginare cosa fosse successo, nonostante tutto non mi sarebbe dispiaciuto trasgrdire fino a quel punto, ma a malincuore preferii interromperlo. Luciano arretrò e naturalmente anche lui con forte dispiacere. E Franco? Lui si era accorto del tutto ed era parecchio eccitato e sapeva che dovevamo trattenerci a certi limiti almeno finchè eravamo li.
Ritornando al fatto che pur essendo ad una fiera dell'eros, c'erano pur sempre delle regole da rispetare.
Di nuovo super accaldati, sia per la situazione, sia per il caldo che effettivamente era tanto, quindi ce ne usciamo di nuovo a berci qualcosa.
Una volta fuori e con una bella birra fresca in mano, i nostri sguardi si intrecciano con occhi di desiderio, di voglia di concretizzare quell'iniziale spunto.
Non pensavo che Luciano fosse così intraprendente, lo avevo conosciuto come un tipo quasi timido, forse il mio baciarlo e istigarlo lo aveva veramente portato a lasciarsi andare alle sue sensazioni.
Comunque il desiderio dell'uno e dell'altro era sempre maggiore, un po' l'ambiente, la situazione, gli spettacoli, la voglia di trasgredire veniva quasi naturale. Quando baciavo mio marito e poi baciavo Luciano, qualche singolo si accorgeva di questo mio dividermi tra loro e ci osservava con insistenza, quasi con voglia di unirsi. Era tutto troppo intrigante e l'incontro con Luciano aveva contribuito a rendere questa fiera, un luogo dove abbandonarsi ai piaceri del sesso.
Ormai ci spostavamo da un palco all'altro, osservando gli spettacoli vari e nello stesso momento approfittando per allungarci le mani reciprocamente, Franco, mi baciava spesso e volentieri, Luciano non riusciva ad evitare di provocare i miei istinti più naturali..
Ad un certo punto, sempre in mezzo alla tanta gente davanti al palco interno, mi sento una mano infilarsi sotto la mia gonna, credevo fosse Luciano e per un attimo lo lascio fare, ormai ero abbandonata alla voglia di godermi tutta la trasgressione possibile, poi mi accorgo che è uno dei tanti singoli che ci circondava, uno che avevo notato in precedenza mentre osservava il mio scambio di baci con Luciano e Franco, ma nonostante fosse un bel ragazzo e la cosa intrigante e anche eccitante, decido di fermarlo. Ero troppo vogliosa di trasgressione, ma avrei rischiato di diventare io lo spettacolo. Ero ormai prossima al limite e visto che ci avviavamo all'orario di chiusura, guardando Franco gli feccio capire che è ora di andarcene. Con Luciano più di una volta ci eravamo lasciati andare a toccamenti e palpeggiamenti vari, lo stesso con Franco, e non vedevo l'ora di concretizzare tutte le voglie finora represse.
Franco si gira verso Luciano e gli dice: “Noi andremmo a casa, ormai abbiamo già visto tutto, e sinceramente abbiamo proprio bisogno di farci una bella doccia fresca, sono sudato da far paura, tu che fai?”, Luciano in un primo momento ci rimane male, anche lui non aspettava altro che concretizzare il piacevole discorso tra noi, ma non osava certo proporre qualcosa, e siccome tra me e mio marito era sottinteso che la serata non poteva finire così, Franco gli dice: “Tu fai la nostra stessa strada per tornare a casa vero?” Lui fa cenno di si con la testa, quindi Franco continua: “Ecco allora se torni con noi, ci fermiamo a casa mia e ci beviamo qualcosa di fresco in tutta tranquillità”.
A Luciano spuntò un sorriso impressionante e naturalmente accettò l'invito. Prima di avviarci verso casa, chiesi a Franco se gli sarebbe dispiaciuto se fossi salita in auto con Luciano, la risposta fu chiarissima: “Già lo sapevo, non riesci più a risistere, Ok!!! ci vediamo a casa”.
Franco salì sull'auto e si avviò, io seguii Luciano, che non si aspettava certo che fossi rimasta sola con lui.
L'auto di Luciano era molto più avanti, e sorpreso che non ero andata con Franco, disse: “Ma non ci aspetta?”, gli risposi: “Tranquillo, si è avviato prima, così da potersi fare una doccia con calma, prima che arriviamo noi, e così prepara qualcosa di fresco da bere” e feci una risata.
Saliamo in auto e partiamo, subito dopo troviamo un semaforo, che casualmente diventa rosso, tanto basta a Luciano per girarsi verso di me e baciarmi, con tanto desiserio addosso, slacciandomi pure la camicetta e lasciarmi con il seno in bella vista, dove ci si piombò decisamente ad accarezzarlo e baciarlo.
Al momento che scatta il verde, qualcuno dietro suona, Luciano subito parte, ma al primo spiazzo si ferma, per continuare a baciarmi ed accarezzarmi il seno, entrambi siamo eccitati all'estremo, entrambi con l'impazienza di sfogare tutta la voglia dentro, ma perchè lì in macchina scomodi? quando a casa ho un letto o un divano tremendamente comodi?
Infatti ripartiamo, ma mentre faccio per chiudermi la camicetta, lui mi prega di non farlo, dicendomi che mi vuole vedere così a seno nudo, anche se qualcuno avrebbe potuto vedermi.
Per tutto il tragitto, non fece altro che toccarmi il seno e infilarsi con le dita sulle labbra della mia passera, aumentando sempre più il desiderio, non vedevo l'ora di arrivare a casa, ero all'estremo della resistenza.
Non impiegammo molto ad arrivare, Franco era già in casa e si stava già facendo la doccia. Entrando in casa Luciano non fece certo complimenti, appena chiusa la porta dietro di se, mi fermò, mi girò a sé, avevo ancora la camicetta aperta, si inginocchiò, mi alzo la gonna e andò a fare quello che da un po' aspettava, baciarmi la passera, poi si alzò.
Tanto che ero accaldata, mi diressi in camera, mi spogliai e avvolgendomi con un asciugamano andai dritta a farmi una doccia, invitando Luciano di fare lo stesso. Franco era ancora sotto la doccia e naturalmente bella fresca. Luciano non si fece certo pregare, si spogliò e ci raggiunse in doccia, dove io e Franco eravamo concentrati in un fantastico bacio a lingue frementi.
Naturalmente nella frenesia di quel bacio, l'asciugamano andò decisamente in terra, ritrovandomi così del tutto nuda davanti a Luciano che ci osservava nelle nostre effusioni. Non seppe resistere al solo guardare, si avvicinò ed iniziò a baciarmi sul collo, arrivandò poi a cingermi con le braccia fino ad stringermi e poi accarezzarmi il seno. Che piacere stretta tra loro due, e specialmente senza vincoli.
Tanto era caldo che le nostre effusioni continuarono sotto la doccia fresca. Luciano, nella sua totale nudità, continuava nel baciarmi il collo ed accarezzarmi il seno, ma nello stesso tempo, sentivo il suo passero appoggiarsi sui miei glutei, sentivo il suo vibrare, tanto che non potei proprio resistere. Finora, non lo avevo ancora visto, ma solo sentito, quindi mi girai e, meraviglia delle meraviglie, veramente degno di uno scultore, quindi mi inginocchiai, lo presi tra le mani e iniziai con l'accarezzarlo in una leggera masturbazione, poi mi avvicinai con la bocca sfiorandolo delicatamente con la lingua. Mi lasciai trasportare da tanta passione, fino ad affondarlo tra le mie labbra e sempre più dentro, accompagnando il movimento della bocca con la mano, finalmente me lo stavo veramente gustando e godendo. Luciano, super eccitato, mi accarezzava sulla testa, incredulo di quello che stava succedendo, mi rivelò quanto aveva sognato questa cosa. Franco nel frattempo, se ne era uscito dalla doccia ed era andato ad asciugarsi, preparando pure da bere, mentre io mi stavo godendo quel tanto desiderato momento.
Luciano ad un certo punto mi fermò, mi fece alzare ed iniziò a baciarmi intensamente, con le sue mani mi stringeva a se, accarezzandomi ovunque. Io ero eccitatissima, ero freneticamente eccitata, dopo quegli spettacoli, mi sentivo che dovevo essere io parte di uno spettacolo, uno spettacolo per me e per loro due, ma a differenza degli spettacoli che avevo visto su quel palco, dove le ragazze comandavano il gioco sui fortunati avventori, volevo lasciare a Franco e Luciano il piacere di condurre i giochi.
Ormai ci eravamo abbastanza rinfrescati, il sudore si era lavato, ma la voglia di tanto piacere era forte, Luciano mi accompagnò fuori dalla doccia, prese l'asciugamano e dolcemente iniziò ad asciugarmi, quasi accarezzandomi, si inginocchiò di fronte a me e mentre mi asciugava i glutei, si avvicinava con la bocca, passandomi la lingua sulle labbra della passera, sfiorandomi il clitoride, era troppo piacevole, una volta asciugata, mi prese in braccio, mi portò in sala e mi adagiò sul tavolo.
Ma che aveva in mente? Franco aveva preparato dei cocktail con del ghiaccio dentro, quindi subito tutti e tre brindammo all'inaspettato incontro e al tanto più inaspettato seguito.
Certo che brindare così nudi, non mi era ancora capitato e mi sembrava di vivere una fantasia,
Subito dopo il brindisi, Luciano prese d'iniziativa, mi fece sdraiare sul tavolo, ed allargandomi bene le gambe si tuffò decisamente con la lingua sulla mia passera, con una mano mi accarezzava sul basso ventre, mentre con l'altra, cercava di allargarmi le labbra, mettendo in risalto il clitoride, all'attenzione di quella lingua, che scorreva sulle labbra per soffermarsi proprio in quel punto.
Franco si prese cura del mio seno, baciandolo e succhiandomi i duri capezzoli, non ci volle molto a portarmi agli estremi del godimento, le loro attenzioni sui punti cruciali del mio corpo, erano veramente un portento, erano tremendamente concentrati a volermi portare al massimo del piacere.
Luciano iniziò con il penetrarmi con le dita, così che tra lingua e dita ero gia al settimo cielo, Franco che mi baciava freneticamente pieno di passione e accarezzandomi il seno, come potevo non avere già un orgasmo, da troppo ero eccitata, da troppo aspettavo questo momento di piacere, quindi riuscirono nel mio ansimare, a farmi godere con estremo piacere, questo primo orgasmo, fu una vera e propria liberazione.
Durante quel primo orgasmo, Luciano era sempre più intenso nel suo movimento dentro e fuori con le dita, e ancor più frenetico con la lingua sul clitoride, facendomi assaporare sempre di più quel piacere, al punto di pregarlo di non fermarsi assolutamente. Fu un lungo e piacevole orgasmo.
Che piacevole sorpresa che si stava mostrando Luciano, dopo questo primo orgasmo, mi fece mettere a pancia in giù sul tavolo, prese del ghiaccio che era rimasto nel bicchiere, e iniziò a farlo scorrere sulla mia schiena, poi se ne mise dell'altro in bocca, accompagnandosi allo stesso modo dal collo al fondo schiena, che brividi quel ghiaccio e che piacevole sensazione.
Franco si trovava di fronte a me con il suo pene ad altezza giusta della mia bocca, così che me lo presi in cura, ma pure io con un certo giochetto, presi del ghiaccio me lo misi in bocca e subito lo feci seguire dal pene di Franco, avevo la bocca esageratamente piena dei due, ma il ghiacchio subito si sciolse, visto il calore che stavamo emanando, continuai le attenzioni al suo eccitatissimo passero, e di nuovo stavo cominciando un piacevole orgasmo. Luciano mi aveva nel frattempo fatto mettere in ginocchio sul tavolo, con le gambe ben larghe, quasisi alla pecorina e dopo aver giocato bene con la lingua sulla passera, iniziò col penetrarmi di nuovo con le dita, poi con dell'altro ghiaccio cominciò a stuzzicarmi l'ano, rinfrescandolo bene, per poi penetrarmi anche li, con un dito..
Il mio ansimare per il piacere aumentava sempre più, penetrata davanti e dietro da quelle dita che si muovevano con tanta intensità, una mano che riusciva a stuzzicarmi pure il clitoride, il passero di Franco nella mia bocca che mi assaporavo piacevolmente, poco ci volle per avere un nuovo orgasmo..
Riuscii casualmente a vedere la nostra immagine riflessa nella vetrinetta del mobile, veramente eccitante, altero che spettacolo. Il mio ansimare si univa ad urletti di piacere che venivano soffocati dal pene eccitato di Franco.
Quest'orgasmo fu veramente straordinario, tanto che al culmine di questo, decisi di mettermi io al comando dei giochi.. Interruppi decisamente Luciano, mi scostai lo feci sdraiare sul tavolo, e vista la tanta voglia che mi era subentrata di essere penetrata, senza tanti preamboli, mi misi sopra di lui, appoggiai quella magnificenza di passero alle labbra della mia passera, e affondai decisamente.
Wow, un'interminabile penetrazione, non finiva di entrare, ma fu veramente piacevole, dopo tanto desiderio, ora potevo godere anche di lui. Iniziai a cavalcarlo dapprima lentamente, salivo per tutta la sua lunghezza per poi ridiscendere, che piacevole sensazione. I miei gemiti si mischiavano ai sospiri di Luciano, che si stava trattenendo per resistere il più possibile, ogni tanto mi rallentava.
Le sue mani appoggiate al mio seno, che accarezzava e stringeva, mentre me lo cavalcavo con gusto. Osservando di nuovo la nostra immagine in quella vetrinetta, mi eccitai ancora di più, finchè arrivò un nuovo e straziante orgasmo, iniziando così ad aumentare il ritmo, stavo per impazzire di piacere.
Franco nel frattempo si era messo a sedere sul divano masturbandosi, ci guardava euforico, ripetendo, “questo si che è uno spettacolo”.
Quell'orgasmo fu l'apice di quel cavalcamento, i mei gemiti di piacere uniti alle parole di Luciano, che mi gridava: “sto per venire, non resisto, non ce la faccio più a trattenermi”. Esaurito il mio orgasmo, mi scostai lasciandolo esplodere in tutto il suo godere, mi schizzò del suo sperma ovunque, me ne trovai sul seno, sul ventre, qualche schizzo addirittura sul viso, era stata proprio una vera esplosione. Ma io, ancora vogliosa gli diedi un bacio veloce, scesi dal tavolo ed andai da Franco che aspettava solo di continuare la penetrazione terminata da Luciano, l'eccitazione del momento era troppo forte, quindi andai sul divano e andai a cavalcare pure Franco, ma mi misi al contrario dandogli le spalle, iniziai subito con vigore, cavalcandolo con tanta voglia, volevo godere di nuovo e subito con il mio uomo, colui che con me condivide queste piacevoli situazioni e sensazioni, Luciano era ancora seduto sul tavolo che ci osservava, masturbandosi con il suo passero ancora duro. Dopo quella visione, iniziai di nuovo a godere, stavo provando tanto piacere, Franco ultra eccitato, mi pregò di godere, anche lui era al culmine, l'eccitazione della giornata lo aveva portato alla minor resistenza, così che dopo essere esplosa in un nuovo orgasmo, mi scostai di fianco a Franco che stava per esplodere, lo aiutai con una mano, finendo di farlo godere con la mano.
Alla fine ci ritrovammo tutti e tre svaccati sul divano, sfiniti e di nuovo accaldati, ma piacevolmente soddisfatti.
Ebbene di nuovo sudati, per il gran caldo, ci scolammo quel che era rimasto dei nostri cocktail, per poi rifarci una doccia; di nuovo, prima la fece Franco e chissà come mai io e Luciano finimmo per farci la doccia di nuovo assieme.
La notte non stava certo per terminare, durante quella doccia, la voglia era ancora tanta, la voglia di godere di tanto piacere represso e arretrato.
Franco dopo la doccia, ci aveva detto, che ci avrebbe aspettati a letto, se non si fosse addormentato prima. In effetti la stanchezza e il gran caldo avevano fatto la sua parte, senza dimenticare il fuori programma con Luciano.
La nostra doccia, si prolungò per parecchio, con la scusa del, lavami tu che ti lavo anch'io, finimmo a lasciarci andare ancora. Luciano era estremamente deciso a farmi provare tanto piacere e di provarne ancora tanto anche lui, preoccupandosi pure che Franco non restasse escluso da tutto questo, naturalmente sapevo che Franco non sarebbe restato escluso se non voluto da lui. Infatti andando a letto sapeva che io e Luciano non saremmo certo restati senza contiuare con nuove ed eccitanti effusioni.
Luciano, dopo averlo rassicurato che non c'erano problemi, non seppe resistere al solo lavarmi, infatti iniziò a baciarmi con estrema passione e io trasportata da questa sua passione mi lasciai andare di nuovo alle sue attenzioni.
I suoi baci lentamente si abbassarono sempre di più verso la mia passera, dove si soffermò con gusto, leccandomi le labbra e il clitoride con impeto, poi sfiorandomi dolcemente con le dita le labbra, fino a stuzzicarmi pure l'ano, per poi finire a penetrarmi di nuovo con le stesse.
Era parecchio assorto in questo suo volermi far provare nuovi piaceri. Io iniziai di nuovo a gemere dal piacere, sotto lo scrosciare della doccia. Saltuariamente si fermava e veniva a baciare e succhiare il seno, poi baciarmi appassionatamente, con un intrecciarsi intenso di lingue, per poi tornare alla passera. Il piacere che stavo provando era tanto forte quanto intenso, tanto che riuscii ad evere un nuovo orgasmo sotto la doccia mischiando i miei gemiti allo scroscio dell'acqua. Ritornammo a baciarci intensamente, ma questa volta fu il mio turno a prendermi cura di nuovo del suo fantastico membro. Quindi fui io che dal baciarlo intensamente mi abbassai lentamente baciandolo ovunque, fino a ritrovarmi in ginocchio con il suo membro sempre duro ed eccitato tra le mie labbra, me lo infilavo con estrema decisione, dentro e fuori dalla mia bocca, me lo stavo giostrando con vero piacere, anche lui gemeva di piacere, era troppa e tanta la voglia di provare ancora mille sensazioni di piacere. Avendo già goduto una volta stava riuscendo a resistere con entusiasmo, potevamo giocarci meglio tutto il piacere che volevamo, ma ora il piacere di entrambi era di nuovo per una fantastica e interminabile penetrazione,
Li sotto la doccia era si piacevole, ma sicuramente sul letto lo sarebbe stato ancor di più, con maggior comodità e possibilità di movimento.
Quindi uscimmo dalla doccia, un'asciugata veloce veloce, e andammo dritti in camera, ma ci ritrovammo Franco assolutamente nel mondo dei sogni, provai anche a chiamarlo, ma niente era proprio crollato, quindi per non disturbarlo ci dirigemmo nella camera degli ospiti.
Luciano era ancor più intrigato dal non dividermi in quel momento con Franco, mi fece sdraiare sul letto e di nuovo andò ad occuparsi con la lingua e le dita, della mia passera, sempre più vogliosa, le sue dita dopo accarezzamenti vari sulle labbra andarono ad affondare di nuovo, alla fine in qualche modo ci ritrovamo in uno speciale 69.
Arrivai di nuovo all'orgasmo e proprio in pieno di quell'orgasmo, Luciano decise che era ora di penetrarmi, cosa che anch'io stavo disperatamente desiderando.
Si scostò e mi venne decisamente sopra, allargandomi bene le gambe, appoggiò la sua cappella alla passera e lentamente entrò, i miei gemiti di piacere aumentavano sempre più, che piacevole sensazione di nuovo, ma questa volta era lui a gestire il suo e mio piacere. Iniziò lentamente, entrava ed usciva con estrema passione e dolcezza, lo sentivo per tutta la sua lunghezza.
Era tutto un programma, mi allargava sempre di più le gambe, me le sollevava, lui da supino si mise in ginocchio, mi mise sul fianco, ogni tanto mi cambiava di posizione. Stava letteralmente cercando un posizione in cui avrei goduto sempre di più. Quando sentì che i miei gemiti erano sempre più in aumento e le mie richieste di non fermarsi erano sempre più, cominciò con una penetrazione molto più decisa e persistente, mi stava facendo veramente impazzire di piacere, un nuovo orgasmo e lui sempre più deciso, mi lasciai andare anche a qualche urlo che Luciano riuscì a soffocare prontamente baciandomi, ma poi fu anche per lui l'apoteosi, appena accortosi che il mio orgasmo stava scemando, con movimenti ancora più rapidi e dicisi, arrivò al momento del suo piacere più intenso, gemeva e ansimava, credevo volesse riempirmi del suo sperma, sembrava non volesse più uscire, ma ad un certo punto scoppiò in un: “Gogo, godo, sto per venire” e proprio in quel momento lo sfilò, schizzando tutto il caldo seme sul seno e sul ventre, accompagnando il suo piacere con la mano.
Un diluvio di sperma addosso, che mi spalmai decisamente su tutto il corpo, una crema calda e piacevole. Si lasciò poi andare sopra di me, baciandomi di nuovo con un'intensità sconvolgente.
Dopo un attimo di rilasamento, mi disse: “Non immagini le volte che ho sognato di fare l'amore con te, si proprio l'amore e non del semplice sesso. Sognato e desiderato, invidiavo tuo marito, che sinceramente ora invidio ancora di più. Quando ti incontravo da mia sorella, per me era un estremo piacere, ma anche una tortura, tornavo a casa e dovevo masturbarmi pensandoti. Con mia moglie, non ha funzionato dall'inizio, in tutti i sensi, non parliamo poi in questo campo. La sua gelosia era impressionante, ma poi non sapeva farmi godere dei piaceri dell'amore, non l'ho mai tradita ma solo per rispetto. So che quello che è successo questa notte, non si potrebbe definire, far l'amore. Ma credo che la passione con cui io e specialmente tu e Franco avete messo in questa situazione, sia amore, amore della vita, del piacere puro e sincero. So che può essere la prima e forse anche l'ultima volta che mi possa trovare tra le tue braccia, immerso dai tuoi baci, dalle tue attenzioni, ma questa notte, sarà e resterà per me la più bella notte della mia vita”.
Al momenti restai senza parole, non seppi cosa rispondergli, se non con un grosso bacio, poi alla fine gli sussurrai: “Mai dire mai, le situazioni vengono da se, quando meno te l'aspetti. Io e Franco siamo andati a questa fiera, non in cerca di avventure, ma solo per una pura curiosità, il caso ha voluto che ci incontrassimo, ed è successo quello che nessuno di noi aveva previsto”.
Alla fine, tornammo a farci una doccia, e poi entrambi subito a letto assieme a Franco, io nel mezzo a loro due Che piacevole nottata.
Anche questa volta mi sono un po' dilungata, ma non ho saputo far meglio per stringere; sicuramente errori, per la fretta di pubblicare questa recente avventura, per questo vi chiedo umilmente scusa.
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