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Voglia di triangolo - 10


di bird2012
16.05.2015    |    21.951    |    11 9.6
"“Anche a me piace vedere mio marito giocare con un altro cazzo: dopo aver fatto sverginare tuo marito potremmo vederci con calma… mentre i nostri maritini..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 10



Il giorno dopo, quando andai a lavoro, non riuscivo a combinare nulla: ormai il sesso era il principale artefice dei miei pensieri e ci voleva poco a farmi tirare la fica!
Ripensai a Claudio: un bel ragazzo che mi desiderava e a cui avevo promesso una serata di sesso con me e mio marito.

Chiusi gli occhi e rividi l’immagine del suo cazzo che schizzava… sentii la fica contrarsi deliziosamente… e mi prese una improvvisa voglia di lui!
Volevo sentirmelo dentro e godermi quei caldi schizzi dentro il mio ventre… e desideravo vedere mio marito che gli sfondava il culetto… e desideravo vedere Claudio che impalava il culo di mio marito! Si… di tutto e di più… senza limite!

Mandai un messaggio a Luciano.

“Amore, che ne pensi se sabato sera invitiamo Claudio? Ho una gran voglia di farmelo!
Ho sempre davanti agli occhi la eccitante sega che ci ha dedicato: bel cazzo e abbondante sborrata… proprio quello che piace a me.
Quando torno a casa passo un attimo in portineria, sperando sia solo, per dirgli di tenersi pronto per sabato, in modo non prenda impegni.
Un bacio, amore!”

La sua risposta fu istantanea.

“Amore, avrei voluto proportelo io, ma mi hai preceduto: anche a me piace molto il suo cazzo e non vedo l'ora di giocarci… sempre con il tuo consenso, amore!”

Altra veloce risposta.

“Tesoro mio, il mio consenso ormai lo hai per sempre: lo sai quanto mi piaccia vederti fare sesso con un altro uomo! A questa sera, amore… ti amo!”

Il pomeriggio, terminato il lavoro, tornai a casa: non vedevo l’ora di vedere Claudio e dirgli di sabato.
Quando entrai nel portone vidi subito che stava al suo posto: quando mi vide mi lanciò uno sguardo carico di desiderio... e la cosa mi fece molto, ma molto piacere.
Mi prese una mano fra le sue e me la strinse… sentii un piacevole fremito.
I suoi occhi brillavano: non riusciva a nascondere il piacere che aveva nel vedermi.
Gli sorrisi… per fargli intendere come la cosa fosse reciproca.
Iniziò a parlare … e aumentò il mio fremito.

“Non vedevo l’ora di vederti… dopo ieri pomeriggio sei diventata il mio chiodo fisso!”

Ricambiai la sua stretta alla mano, ma volli di nuovo chiarire i termini del rapporto.


“Claudio, tu mi piaci molto, ma non dimenticare che io sono felicemente sposata e che amo molto mio marito. Il nostro dovrà essere esclusivamente un rapporto basato sui giochi sessuali, senza coinvolgere i sentimenti!”

Fece solo un cenno affermativo con la testa… non aveva la forza di dirlo con la voce!
Lo riportai con i piedi per terra.

“Sabato sera io e mio marito avremmo piacere di averti a cena… se non hai impegni…”

Il suo volto era raggiante: Claudio mi mostrava apertamente il desiderio che aveva di me… e la cosa mi procurava un delizioso brivido di piacere.

“Non ho impegni, ma anche se li avessi disdirei tutto pur di stare con voi!”

Mi sorrise, poi continuò.

“Sarà difficile aspettare fino a sabato: la tua bocca me la sogno ad occhi aperti! Chissà quanti uomini hanno avuto il piacere di conoscere il calore delle tue labbra… della tua lingua… devo confessare che sono invidioso di loro!”

Era inutile mentire a me stessa: Claudio mi eccitava!
Le sue parole, i suoi complimenti, il suo desiderio… tutto contribuiva a farmi fremere di piacere.
Adesso il pensiero che sognasse la mia bocca avviluppata intorno al suo membro mi procurò una contrazione in mezzo alle cosce.
Ormai avevo deciso di non negarmi il piacere quando se ne fosse presentata l’occasione… carpe diem… cogli l’attimo!
Mi piaceva comportarmi da spudorata e farlo eccitare…

“Tranquillo, Claudio, anche tu avrai il piacere di gustare la mia bocca: vuoi un assaggio?”

Mi guardò stralunato.

“Che vuoi dire?”

Gli strinsi forte le mani.

“Se lo tiri fuori te lo prendo in bocca! Dai, tira fuori il cazzo che te lo succhio un po’! Mi hai fatto venir voglia di gustare il suo sapore… in attesa di una ben più approfondita conoscenza!”

Rimase allibito… non credeva alle mie parole.

“Stai scherzando?”

“Quando si tratta di succhiare un bell’uccello non scherzo mai… dai tiralo fuori! Ma non voglio farti venire: ti voglio carico per sabato… voglio fare il pieno di sborra… quella tua e quella di mio marito… mescolate insieme! Voglio che mi riempiate per bene! Adesso voglio solo assaporare la tua verga e farti sentire il calore delle mie labbra! Dai, tesoro, tiralo fuori… mi ha preso voglia di sentirmelo in bocca!”

Claudio era una maschera di libidine.

“Dio… sei un angelo del sesso! Tuo marito è fortunato ad averti come moglie!” sussurrò, mentre si apriva la patta e tirava fuori i suoi gioielli: il cazzo e le palle!

Già era in tiro: il fatto che lo facessi eccitare subito mi inebriava… era evidente quanto Claudio mi desiderasse e la cosa mi sconvolgeva!
Mi guardai intorno per vedere ci fosse qualcuno… deserto.
Mi avvicinai a lui… prima lo baciai in bocca, poi avvicinai la testa al suo uccello, imboccai la cappella e cominciai a succhiarla… lo sentii tremare come una foglia!
Sentii la sua mano accarezzarmi i capelli, mentre sussurrava.

“Si… si… amore mio, succhiami! Dio santo… che bocca hai, amore… dai, amore… dai!!!”

Nonostante quello che gli avessi detto circa il coinvolgimento dei sentimenti, non poteva fare a meno di chiamarmi “amore”… e sinceramente la cosa mi faceva sciogliere!
Quando succhiavo il cazzo mi eccitava moltissimo sentirmi chiamare puttana, troia, sentirmi dire che ero una meravigliosa pompinara… ma sentirmi chiamare “amore” da Claudio, mentre avevo il suo cazzo in bocca, mi sconvolgeva la mente!
Non capivo il perché e non persi neanche tempo per chiedermelo… ma con Claudio mi eccitavo di più sentendomi chiamare "amore"! La passera mi si bagnava che era una delizia!

Mentre sentivo il cazzo pulsarmi tra le labbra cominciai ad abbassare la testa, facendo scivolare le labbra lungo l’asta… sentii la cappella forzarmi la gola, ma non mi fermai… finché non sentii le labbra toccare il suo ventre!
Lo avevo imboccato tutto, fino alle palle!

Uhmmm! Che gusto sentirsi un paletto di carne dura e bollente dentro la bocca! Pur nel pieno rispetto dei gusti personali di ognuno, non ho mai capito come possa dare fastidio ad una donna prendere in bocca il cazzo… io lo ritengo uno dei maggiori piaceri sessuali… ma i gusti sono gusti!

Cercai di tenerlo completamente in bocca più a lungo possibile per far provare a Claudio il massimo del piacere.
Claudio era fuori di se: agitava il bacino, mentre con una mano mi accarezzava il viso e con l’altra la testa… e gemeva… ansimava… e mi sussurrava dolci parole…

“Franca… Franca… mi fai morire! Sono dentro la tua bocca… è un sogno! Franca… Dio mio, sei il mio amore impossibile!!!”

Questa volta fui io a tremare!
Piano piano sollevai la testa, mi fermai con le labbra intorno alla cappella, ci girai vorticosamente la lingua intorno, le diedi ancora un po’ di succhiate e poi tolsi la bocca: con un lungo gemito Claudio espresse tutta la sua delusione.

“Oh! Nooo!!! Amore mio, nooo!!!”

Scesi con la testa e presi a leccargli i coglioni: erano gonfi da paura, certamente colmi di calda sborra!
Claudio gemeva e ansimava sempre di più, implorandomi di continuare… di non fermarmi.
Dopo averli golosamente leccati glieli presi in bocca: prima uno, poi l’altro!
Li succhiai con passione: con la lingua me li giravo nella bocca per gustarmeli per bene!

Claudio si contorceva come un serpe sotto la mia sublime succhiata di palle, mi accarezzava, mi incitava a non fermarmi… e mi apostrofava con deliziose frasi d’amore!
Dovevo riconoscere che Claudio mi dava molta soddisfazione: al momento opportuno lo avrei premiato nel migliore dei modi.

“Dimmi, ti piace come ti succhio il cazzo?” gli sussurrai.

“Franca, sei stupenda! Hai una bocca da sogno!”

Gli feci una domanda impertinente.

“Alla tua fidanzata piace succhiare il cazzo? Ti fa godere in bocca?”

Lo sentii fremere.

“Si, me lo succhia e le sborro in bocca… ma non lo ingoia… e non è brava come te! Tu sei impareggiabile! Ora che ho conosciuto te lei mi sembra troppo pudica…!”

“Ti piacerebbe fosse più porca? Magari troia come me?”

“Oh, si… una dolce puttana come te! Sarebbe meraviglioso!”

“Ma lo sai che io mi faccio chiavare anche dagli altri… a te piacerebbe vedere tua moglie farsi fottere da un altro davanti a te, come faccio io con mio marito?”

Claudio smaniava.

“Oh, si! Instaurare con lei lo stesso meraviglioso rapporto che hai tu e Luciano! Amore e sesso… complici nel piacere! Ma non credo lei sia d’accordo… purtroppo!”

Per tutto il tempo avevo seguitato a leccargli l’uccello, a succhiarlo e ad accarezzargli le palle.
Decisi di fargli una proposta intrigante.

“Perché non me la fai conoscere? Potrei diventare sua amica… e proverei a portarla sulla cattiva strada! La farei diventare una gran puttana… come me… così saremo in due a succhiarti il cazzo… poi voglio che mi scopi mentre lei e mio marito ci guardano… mentre scopano anche loro… uhmmmm! Sarebbe una meraviglia…sempre se tu sei d’accordo! Una bella amicizia intima tra le nostre due coppie: tu il mio amante e la tua donna l’amante di mio marito!”

“Dio mio… si… farle vedere come ti penetro… mentre lei apre le cosce per farsi infilare da tuo marito!!! Si… godere tutti e quattro insieme!!! Lo vorrei… si… lo vorrei!”

Claudio era eccitatissimo… sia la mia bocca intorno al suo uccello che tutti i discorsi circa un intrigante rapporto a quattro lo stava mandando fuori di testa.
Dovevo fermarmi altrimenti sborrava… e non volevo.

Mi fermai e sollevai la testa: Claudio era irriconoscibile… era una maschera di libidine ed eccitazione!
Seguitava ad ansimare, mentre i suoi occhi mi fissavano imploranti… capivo il suo desiderio.
Lo baciai… e gli sussurrai.

“Claudio, lo so che vorresti venirmi in bocca, ed anche io non vedo l’ora di gustarmi la tua deliziosa crema, ma credimi, non ti lascio così per farti soffrire, ma voglio che tu impazzisca nell’attesa di sabato… nell’attesa di possedermi e farmi tua! Ti prego, in questi giorni non godere, anche io e mio marito ci preserveremo per te! Sabato sarò tua, completamente! Potrai avermi come vuoi ed io non ti negherò niente! Sarà una serata meravigliosa: potrai godere del mio corpo davanti a mio marito… e mi possiederete insieme! Potrai godere dentro il mio corpo… voglio essere riempita dal tuo sperma in ogni buco: la serata sarà lunga per recuperare le forze!”

Gli diedi un altro bacio e lo salutai.

“Ci vediamo sabato, tesoro! Alle 20,00! E fa un pensierino a quello che ti ho detto della tua fidanzata… ci potremmo divertire molto! Mi ecciterebbe oltre ogni dire vedere l’espressione del suo viso mentre guarda il tuo cazzo che mi profana il culetto!”

Mi avviai verso l’ascensore… accompagnata dal suo amorevole sguardo.

Quando Luciano tornò a casa lo misi subito al corrente: ormai mi eccitava moltissimo raccontare a mio marito le mie porcate.
Appena entrò mi abbracciò per darmi il solito bacetto: io invece gli porsi la bocca aperta in attesa della sua lingua… che non tardò ad arrivare.
Ci slinguammo per un po’… poi lo guardai e gli accarezzai il viso.

“Tesoro, in portineria c’era Claudio… l’ho invitato per sabato sera… e gli ho preso il cazzo in bocca!”

Lo sentii fremere, mentre i suoi occhi brillarono dall’eccitazione.

“Amore, sei splendida! Mi piacciono da morire queste sorprese… ormai sai bene quanto io vada fuori di testa quando fai eccitare gli altri uomini e li fai godere… e quando poi me lo racconti! Amore mio, ti amo ogni giorno di più! Dimmi, lo hai fatto godere nella tua bocca? Hai assaggiato il suo sperma?”

Sapevo quanto godesse Luciano nel sapermi con la bocca colma di sborra… e quanto eccitasse anche me raccontargli i particolari, ma questa volta mi ero trattenuta.

“No, tesoro: mi sono limitata ad assaggiare il sapore del suo uccello! Gli ho succhiato un po’ il cazzo e le palle, ma non l’ho fatto venire: gli ho detto che lo voglio bello carico per sabato sera. Anche noi faremo un po’ di astinenza: amore, dovete farmi impazzire tra le vostre braccia… voglio fare il pieno di sborra! Sabato sera deve essere la festa dello sperma: diciamo “Sborrate a go-go!” Desidero che mi riempiate, voglio essere sommersa dalla vostra sborra! Amore, non so spiegarmelo, ma da quando abbiamo iniziato questi giochi ho un gran desiderio di sperma: dentro il mio corpo, nella bocca, sul viso… il contatto con la sborra calda, densa e cremosa mi fa impazzire!”

Lo baciai nuovamente con passione, per poi seguitare a parlare.

“Amore, sabato sarà il nostro secondo triangolo: prima il tuo amico Paolo, che ci ha iniziato e fatto morire, adesso Claudio… sono certa che anche lui sarà un valido compagno di piacere! Tesoro mio, non vedo l’ora di sentire la sua verga che mi penetra, mentre tu mi abbracci, mi baci e mi accarezzi: non posso più fare a meno di godere con due maschi! Questa volta, però, voglio che anche tu goda con il suo cazzo: desidero che sabato sia anche la tua completa iniziazione bisessuale!
Voglio vedervi che vi abbracciate, che vi baciate e che vi inculate reciprocamente davanti ai miei occhi: amore ti prego, non negarmi questo piacere! Mi eccita enormemente sapere che il mio uomo gode anche con un maschio, come io godo anche con le femminucce!”

Mi abbracciò e mi strinse forte.

“Si, amore! Sarà un piacere soddisfare il tuo desiderio ed anche io ho una voglia pazza di farmi possedere da Claudio: mi farò inculare abbracciato a te, con il mio cazzo conficcato nella tua fica! Abbiamo sempre condiviso ogni piacere ed anche questa volta potrai condividere con me la perdita della mia verginità! Stretto tra le tue braccia potrai percepire ogni mio fremito, ogni mia vibrazione, ogni mio sussulto, ogni mio godimento mentre il cazzo di Claudio scivola dentro il mio intestino procurandomi dolore e piacere!
Ugualmente io sentirò il tuo corpo fremere dal piacere nel vedere il tuo amante inculare tuo marito!
Franca, amore mio, sarà un sabato che non dimenticheremo!”

Le nostre labbra si incontrarono nuovamente in un bacio carico di passione… e tra un bacio e l’altro le nostre labbra esprimevano tutto il nostro amore.
Impossibile da spiegarsi: da quando avevamo deciso di intraprendere la strada del piacere libero, della perversione, della depravazione ci amavamo ogni giorno di più.
Ed io non avevo più alcuna remora a confessare apertamente al mio amore ogni mio più inconfessabile desiderio.

“Tesoro, devo confessarti una cosa… sperando tu capisca!”

Mi guardò… e mi sussurrò ridendo.

“Confessati pure, figliola… io assolvo e perdono ogni peccato!”

Aveva il potere di mettermi sempre a mio agio… Dio quanto lo amavo!

“Luciano, amore… da quando abbiamo iniziato questi giochi non riesco più a trattenermi: godo come una puttana nel sentirmi desiderata! Quando sento lo sguardo di un maschio che percorre il mio corpo, che mi accarezza il culo, che fruga tra le mie cosce nella speranza di vedermi la fica, quando scorgo il suo pacco gonfio di desiderio… amore vado in estasi! Mi viene una irrefrenabile voglia di tirarglielo fuori e di premiare con la mia bocca il suo desiderio di maschio per il mio corpo… come ho fatto con Giorgio!

Ma non è tutto, amore: mi sto accorgendo che non mi accontento più di soddisfarlo con la bocca! Mentre spompinavo Giorgio o mentre Claudio si stava masturbando davanti a noi e quando glielo ho preso in bocca, ho sentito il forte impulso di togliermi le mutandine di fronte a loro, scosciarmi come una porca per accogliere i loro membri fino a farli godere dentro il mio corpo! E’ come se volessi dare il giusto premio al maschio che mi desidera… la giusta ricompensa! Tesoro, mi frena solo il pensiero che tu possa soffrire per questo mio comportamento e non potrei sopportare tu possa soffrire per me! Mi sono accorta che Claudio mi desidera da impazzire, i suoi occhi brillano quando mi vede, lui non desidera solo il mio corpo, sento in lui un sentimento nei mie confronti che non sento negli altri! Lui mi desidera anche come donna oltre che come femmina… e io vorrei premiare questi suoi sentimenti… sempre con il tuo consenso… dimmi, amore, come potrei fare?”

Mi abbracciò forte e mi riempì il viso di baci.

“Franca, amore mio, ma è proprio il contrario di ciò che temi: più gli uomini ti desiderano, più ti fanno proposte indecenti a cui ti vedo cedere senza ritegno, più ti offri spudoratamente per soddisfare le tue e le loro voglie, più sono felice… perché ti amo! Ho capito che Claudio stravede per te e che anche lui ti piace: lo inviteremo a dormire insieme a noi! Dopo aver giocato tutti e tre insieme la sera, la notte potrai godertelo quante volte vuoi: impazzirò dal piacere e dall’eccitazione sentirvi chiavare accanto a me, sentire il movimento dei vostri corpi che strusciano contro il mio, sentire i vostri gemiti, il vostro ansimare, i vostri reciproci incitamenti… sentire i risucchi dei vostri baci appassionati e raggiungerò l’estasi quando gli urlerai di venirti dentro!”

Le sue parole mi mandavano fuori di testa: lo abbracciai forte e ricambiai i suoi baci.

“Luciano, amore mio… ti amo… ti amo… ti amo!”

Ma il mio amore aveva ancora altro da dirmi.

“Non è tutto, tesoro! Nessuno più di me sa benissimo quanto tu sia una donna da amare… non mi da fastidio che lui provi un sentimento per te, né sono risentito nei suoi confronti. Se vuoi premiare il suo amore per te, lascio a te la scelta… io condividerò qualsiasi tua decisione… vuoi che diventi il tuo amante?”

Non mi aspettavo certo una proposta del genere: cominciai a tremare tra le sue braccia.

“Dio mio… tu accetteresti che lui diventi il mio amante fisso?”

“Amore, tu sai quanto ti amo: se tu lo desideri io sarò d’accordo!”

Un’altra sua prova d’amore: avevo gli occhi lucidi.

“Luciano, amore, potrei accettare solo ad una condizione: riuscire ad introdurre la sua fidanzata, sua futura moglie, nel nostro rapporto! Mi sembra giusto che anche tu debba avere il tuo piacere ed oggi pomeriggio ho già fatto questa proposta a Claudio: anche a lui piacerebbe costituire con sua moglie lo stesso rapporto libero che abbiamo noi! Anche a lui ecciterebbe molto vedere la sua futura moglie farsi chiavare da te! E poi è giusto che anche tu possa goderti qualche altra fica… ne sarei felice… come ne sei felice tu quando mi godo io qualche altro cazzo! Ovviamente non è detto che la fidanzata sia propensa a questi giochi, ma posso provare a sondare la sua personalità… chissà se anche lei non sia amante del cazzo e sia disponibile a godersi qualche altro uccello oltre a quello di Claudio! Provare non costa niente… per ora ci scopiamo Claudio… poi vedremo!”

Il giorno dopo, all’uscita dall’ufficio, andai in un sexy shop, per ovvi motivi molto distante da dove abitavo: volevo fare le cose per bene e preparare tutto per una bella serata di sesso.
L’accesso al negozio era controllato.
Suonai e mi venne incontro una donna che mi accolse con uno smagliante sorriso.
Mi mise subito a mio agio dandomi del tu.

“Ciao, posso esserti utile?”

Ormai non avevo più vergogna di niente.

“Si, vorrei una crema o un gel per facilitare i rapporti anali!”

Mi sorrise.

“Finalmente una donna che viene qui e non teme di chiedere apertamente ciò che desidera! Serve per te?”

Avrei potuto dire di si, ma volevo essere spudorata al massimo.

“No, è per mio marito… per lui è la prima volta! Come si dice: vogliamo fare sesso a 360°! Poi voglio fargli provare lo stesso piacere che provo io!”

Il suo sorriso fu ancora più radioso.

“E’ un piacere conoscere una donna con i miei stessi gusti! A mio marito ho già fatto provare questa esperienza… non finisce mai di ringraziarmi!” e riprese a ridere.

Da una vetrinetta prese un pacchetto.

“Questa è proprio la crema che fa al caso tuo: diciamo che prepara lo sfintere al piacere senza fargli sentire alcun dolore. E’ un insieme di vari componenti: è lubrificante per facilitare la penetrazione, ammorbidisce il muscolo per permettere un’ampia dilatazione e attenua il dolore… con questa crema proverà solo piacere.

Ne spalmi un po’ sullo sfintere, massaggi bene la parte con due dita per farla assorbire e ne infili un po’ anche dentro aiutandoti con le due dita: vedrai con che facilità gli entreranno completamente dentro! Sentirai che piacere avere le tue dita conficcate completamente dentro il buchino di tuo marito! Quando gliele avrai infilate tutte dentro, comincia a girarle dentro lo sfintere, prima piano, poi aumentando il giro.
L’effetto combinato tra il gel, il movimento delle due dita, dentro e fuori e circolare, gli farà dilatare lo sfintere in maniera eccezionale: a quel punto è pronto per farsi possedere da qualsiasi uccello… e provare il massimo del piacere!”

Poi mi fece una domanda che non mi aspettavo.

“Hai già pensato a come avverrà la sua “prima volta”? Pensi di usare qualche fallo artificiale o avete a disposizione qualche maschietto ben fornito? Se posso darti un consiglio la seconda opzione è la migliore: ho ancora davanti agli occhi mio marito contorcersi come una porca e urlare che l’uccello che aveva in corpo lo faceva impazzire, mentre il maschio lo fotteva con gusto! Lo sbatteva con una passione incontrollata e mio marito godeva… godeva!”

La signora era curiosa e usava un linguaggio abbastanza libero… mi invitava a nozze! Le risposi senza ritegno.

“Veramente ho pensato di fargli fare il culetto da un nostro amico che ha una gran voglia di scoparmi: considerato che mi piace molto giocare con due uccelli ho accettato volentieri… ma con la condizione che deve giocare anche con mio marito! Mi eccita il pensiero di vedere mio marito alle prese con un altro maschio: incularlo e farsi inculare!”

Vidi dalla sua espressione che la cosa la stava eccitando.
Avvicinò il suo viso al mio e mi sussurrò.

“Anche a me piace vedere mio marito giocare con un altro cazzo: dopo aver fatto sverginare tuo marito potremmo vederci con calma… mentre i nostri maritini giocano tra loro io e te potremmo divertirci tra noi due… che ne pensi?”

Ormai mi piaceva comportarmi da puttana, anzi… non potevo più farne a meno… mi eccitava comportarmi in maniera spudorata: le presi la mano e me la portai a contatto della fica, sopra la gonna… divenne paonazza, ma non la tolse!

“Ti piace la fica?” le sussurrai.

La porca me la strinse… mi stavo eccitando.

“Si, tesoro! Mi piace godere anche con la donna e tu mi vai particolarmente a sangue! A me e mio marito piace molto giocare con un’altra coppia sullo stesso letto! Potremmo organizzare un bell'incontro bisessuale: io potrei giocare con te e lui con tuo marito! Lo facciamo spesso e dovresti sentire quanto è eccitante sentire i reciproci godimenti dei nostri accoppiamenti omosessuali! Immagina che meraviglia: i nostri due maschi si succhiano e si inculano senza ritegno vicino a noi, mentre lesbichiamo come due porche, ma diremo loro di cercare di non godere: quando non ce la fanno più entriamo in ballo noi!

Con ancora il sapore dei nostri godimenti sulle labbra, accogliamo i loro cazzi colmi di sborra nelle nostre fiche per la cavalcata finale… ovviamente ognuna con il marito dell’altra… è più gustoso… e li facciamo giustamente sborrare dentro di noi… ci faremo riempire per bene! Poi la ciliegina sulla torta: io e te ci facciamo un bel 69 finale davanti a loro per ingoiare tutta la calda sborra dei nostri maritini che cola dalle nostre fiche! Che ne dici? Pensi sia fattibile un incontro tra tutti e quattro?”

Per tutto il tempo che aveva parlato non aveva smesso di accarezzarmi la fica: sentivo il piacere colarmi lungo le cosce.
Le risposi subito.

“Si, tesoro… altroché se è fattibile!”

La baciai e le frullai la lingua in bocca e lei ricambiò con libidine.
Preparò il pacchetto… e mi fece un omaggio: uno stupendo strap-on con due bei cazzi neri.

“Questo te lo regalo: giocaci con tuo marito… vedrai quanto è piacevole inculartelo e sentire i suoi godimenti mentre glielo affondi dentro! Io e mio marito lo facciamo spesso e raggiungiamo il delirio sessuale.
In quel momento si invertono i ruoli e credimi, tesoro, è una eccitazione pazzesca! Quando lo afferrerai per i fianchi per sfondarlo per bene ti sentirai il maschio dominatore, affonderai dentro di lui con una passione e una libidine impensabile, vedrai il suo sfintere aprirsi sempre di più per accoglierti completamente dentro, sarai tu che possiedi lui e andrai fuori di testa nel sentire i suoi gemiti di godimento mentre gli fai il culo!

Lui, da par suo, si sentirà la tua troia sottomessa che ti dona il culo per soddisfare i tuoi perversi desideri! Mentre lo inculi lo vedrai menarsi il cazzo come un pazzo per provare il doppio piacere… e sborrerà come non mai!

Come vedi il primo cazzo ha una forma conica: la punta è fina, per entrare facilmente, poi aumenta sempre di più il suo diametro… guarda quanto è grosso alla fine… dipenderà da te quanto vuoi infilarglielo dentro e quanto glielo vuoi allargare! Se riesci ad infilarglielo tutto il suo buchino sarà ben pronto a farsi infilare anche da un bel negro!
Questo secondo cazzo, invece, è per te: te lo infili dentro così, mentre inculi lui, fai godere anche la tua fica!
Ti prego, non farmi aspettare… chiamami… ho una gran voglia di te!”

Ci scambiammo i numeri dei cellulari.
Mentre tornavo a casa mi girava la testa dall’eccitazione immaginando la scena depravata: Luciano in ginocchio a pecora davanti a me con il suo cazzo in mano che mi implorava di incularlo e farlo godere ed io che esaudivo il suo perverso desiderio con poderosi colpi nel suo buchino ormai completamente slabbrato e dilatato al massimo! Poi mi toglievo… per dare il posto ad un bel maschio di colore per completare definitivamente l’opera con una copiosa sborrata nel culo!

Mentre guidavo mi venne in mente una dolce variazione dei nostri desideri: Luciano era il mio uomo, l’uomo della mia vita che amavo alla follia; era stato lui a sverginarmi la fica e il culo e a permettermi di godere apertamente i piaceri del sesso! Perché avrei dovuto fargli sverginare il culetto da un altro maschio? Volevo essere io a cogliere il suo frutto… si… cazzo… si… dovevo essere io, la sua donna, a sfondargli il culo per prima! Prima io, l’amore della sua vita… poi gli altri!


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