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Voglia di triangolo - 14


di bird2012
24.08.2015    |    15.397    |    2 8.9
"Sono sicuro che avrete avuto certo modo di ammirare reciprocamente i vostri corpi, ma sono anche più certo, e si vede lontano un miglio, che avete un..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 14



Come concordato con Claudio, io e Luciano andammo al mare, mentre lui e la fidanzata ci avrebbero raggiunto dopo una settimana.

Nico, il titolare dell'Hotel, appena ci vide ci abbracciò con affetto: lo conoscevamo da anni e avevamo allacciato una profonda amicizia.
Io, come ormai era mia abitudine, avevo un abbigliamento estivo molto sexy: gonna corta, camicetta ampiamente scollata, sandali aperti con tacco.
Nico mi fece molti complimenti.

“Franca ti trovo in perfetta forma: ogni anno sei più sexy: complimenti. Luciano, tienila sott'occhio che qui girano dei maschiacci sempre a caccia! Ah! Parli del diavolo e spuntano le corna: eccone uno!”

Si stava avvicinando un bell'uomo e Nico lo chiamò.

“Marco, permetti che ti presenti due miei cari amici, Franca e Luciano.
Questi è Marco, il mio migliore amico, più che un amico direi un fratello. Lui abita in questa città, ma mi viene a trovare spesso e si ferma a prendere un po’ di sole… e anche per scovare qualche facile preda!”

Fatte le dovute presentazioni Nico si rivolse a noi.

“Fate attenzione a Marco: non ne salva una! Quando punta una femmina per la poverina non c’è scampo!”

E si mise a ridere, poi guardò' il suo amico.

“Comunque non ci provare con Franca: è felicemente sposata!”

A quel punto intervenni io, con un sorriso smagliante.

“Nico, perché non ti fai i cazzi tuoi? Mi vuoi rovinare le ferie? E’ già così difficile trovare un maschio degno di tale nome e tu mi fai scappare possibili pretendenti?”

Tutti risero alla mia battuta.
Marco mi lanciò uno sguardo di fuoco che mi arrivò al basso ventre.
Poi replicò.

“La mia esperienza mi insegna che le donne felicemente sposate sono le migliori!”

Altra risata generale, alla quale aggiunsi il mio commento, diciamo molto interessato.

“Finalmente un uomo dai gusti prelibati, un vero intenditore!”

Ulteriore risata, ma in cuor mio già' stavo rimuginando a come sedurlo: era molto affascinante e certamente un esperto di come far divertire le passere e la cosa non guastava, anzi.
Intervenne Nico.

“Vedo che siete già entrati in sintonia, bene. Se siete d'accordo darò disposizione, nei giorni in cui Marco si ferma da noi, per mettervi allo stesso tavolo durante i pasti che con i lettini e gli ombrelloni vicini, cosi potete scambiare quattro chiacchiere.”

Fummo tutti d'accordo, specialmente io!
Decidemmo di andare a metterci i costumi per andare al mare.
Appena dentro la stanza Luciano mi abbracciò e mi sorrise.

“Scommetto che già te lo senti dentro!”

Lo baciai.

“Amore, non sai quanto mi ecciti sapere che mi leggi nel pensiero! Ecco cosa significa essere due corpi e un'anima!”

Ridemmo: eravamo proprio una coppia perfetta!
Luciano, come ormai era suo solito, mi aiutò per farmi raggiungere il mio scopo: iniziare l’intima conoscenza con Marco.

“Amore, tu vai avanti al mare con Marco, mentre io mi intrattengo un po' con Nico. Verrò tra un'oretta, così, stando da sola, avrai modo di sondare la sua disponibilità: quando verrò mi farai capire come è andata.”

Ovviamente indossai un costume all'ultima moda, quello per intenderci che si infila in profondità in mezzo alle natiche lasciandole abbondantemente scoperte... e sopra indossai il copricostume.
Scendemmo nella hall e Luciano si fermò a parlare con Nico, il quale, quando mi vide, mi spogliò letteralmente con gli occhi!
Ricambiai con il classico sorriso formato troia, per fargli capire di aver raccolto il suo messaggio.

“Dite a Marco che io sono in spiaggia!” e mi allontanai sculettando spudoratamente: ero certa che Nico si stesse gustando il mio culetto!

Arrivata alla spiaggia privata dell'Hotel chiesi all'inserviente quale fosse il posto assegnatomi da Nico.
Mi tolsi il copricostume e mi distesi sul lettino.
Volevo subito fare una buona impressione a Marco: allargai le gambe e mi assestai il costume spingendolo tra le labbra della fica.
Marco avrebbe potuto ammirare due belle labbra gonfie, benché coperte dal costume.

Chiusi gli occhi e rimasi in attesa.
Cominciai subito a fantasticare su Marco e sul suo uccello: come lo aveva? Lungo, grosso, era resistente? La sua sborrata era abbondante? Quali erano le sue preferenze sessuali? Prediligeva più la passera o il culetto? Gli piacevano i pompini con l’ingoio?
Le mie fantasie furono interrotte da poche parole, volgari, ma che non lasciavano dubbi sul loro profondo significato.

“Cazzo, che fica!”

Aprii gli occhi e vidi Marco in piedi davanti a me che mi fissava con gli occhi di fuori.
Ricambiai il suo sguardo con un sorriso formato puttana vogliosa.

“Ce l'hai con me?”

“Qui l'unica fica degna di tale nome è la tua, quindi!”

“Ti ringrazio del complimento, anche se un po’ volgare, ma hai reso perfettamente l’idea!”

Vidi il suo costume ingrossarsi in maniera esagerata: cazzo, Marco doveva essere meravigliosamente dotato!
Il suo cazzo cominciava a farmi gola!
Fissai a lungo e senza ritegno il suo pacco: volevo vedesse che non mi facevo problemi nel guardargli apertamente e senza vergogna il suo giocattolo.
Poi fissai lui.

“Il tuo amichetto si trova in una situazione molto imbarazzante: forse è la mia posizione a creargli qualche problema, ed anche il mio costume non copre come dovrebbe la mia intimità… credo sia meglio io mi giri!”

Mi voltai, ben sapendo lo spettacolo che gli avrei offerto: il mio adorabile culetto completamente scoperto, con il costume sensualmente infilato in mezzo alle chiappe.
Infatti non poté trattenere una esclamazione di meraviglia!

“Dio santo, Franca, di bene in meglio: non solo una gran bella fica, ma anche un gran bel culo!
Complimenti vivissimi: donna bella, sensuale e desiderabile!”

Girai il viso verso il suo pacco e lo vidi sempre più gonfio!

“Vedo che cambiando posizione l’effetto non cambia: sei in tiro sia se mi guardi davanti sia se mi guardi di dietro! Credevo fossi abituato a certi spettacoli! Nico ha declamato apertamente le tue doti di sciupafemmine!”

“Certamente non posso lamentarmi, ma una femmina come te me lo fa tirare in maniera pazzesca: ti conosco solo da un paio d’ore e già me lo stai facendo scoppiare! Quando sto in questa situazione devo porre rimedio, non posso rimanere così, mi fa star male! Mi sta venendo voglia di andare in cabina per scaricarmi!”

Lo fulminai con il mio sguardo.

“Sarebbe la più grande offesa potresti farmi! Quando un uccello raggiunge tali ragguardevoli dimensioni a causa mia, sono abituata a provvedere io stessa a risolvere la piacevole situazione, non demando ad altri! Dai, sdraiati a pancia sotto, togli la tua erezione al mio sguardo altrimenti mi vengono cattivi pensieri! A te eccita vedere una passera gonfia e un bel culetto nudo e a me eccita vedere un baldo uccello da combattimento che fa ben sperare!”

Si sdraiò sul lettino accanto al mio, a pancia sotto.
I nostri visi erano rivolti uno verso l’altro

“Nico non mi ha detto tu fossi così disinibita!”

“Veramente lui non mi conosce ancora sotto questo aspetto, diciamo che in questi ultimi mesi ho subito un drastico cambiamento.
Ma dimmi: lo conosci da molto Nico?”

“Si, da quando andavamo a scuola insieme: abbiamo avuto insieme le prime esperienze di vita, abbiamo sempre condiviso tutto! Siamo veramente amici per la pelle!”

Lo guardai sorniona.

“Condividete proprio tutto?”

Mi guardò e sorrise.

“Si, anche quello che pensi tu! Quando uno dei due conosce qualche bella signora aperta ai piaceri della vita che vuole ampliare le proprie esperienze chiama l'altro per dargli man forte.”

“Senti senti! La cosa si fa interessante!”, pensavo tra me e me!

“E sono molte le signore che desiderano essere deliziate da due maschietti?”

“Più di quanto se ne possa pensare! Quando ho detto che le donne felicemente sposate sono le migliori non scherzavo, non era una battuta. Loro il marito che amano e che le soddisfa già ce l’hanno: vogliono qualcosa in più, nuovi piaceri che non si possono provare con un solo uomo, cercano quella trasgressione, quelle perversioni che, pur amandolo, non possono trovare con il marito.
Loro prendono il sesso come uno splendido gioco, come è giusto che sia, e no per mancanza di affetto o perché si sentono trascurate o quant'altro! Solo gioco! E non c’è nulla di più soddisfacente per una vera donna che giocare con due maschi tutti per lei!”

“Dillo a me!” pensai nel mio intimo.

Mi guardò dritto negli occhi, espressione seria.

“E’ vero, come ha detto Nico, che sei veramente felicemente sposata?”

“Si, molto felicemente e innamoratissima di mio marito, ma...”

Mi guardò con una espressione interrogativa.

“Ma?” sussurrò

“Ovviamente mi fido della tua discrezione!”

“E me lo chiedi?”

“Allora diciamo che anche a me piace giocare, e, come hai meravigliosamente specificato poc’anzi, specie se i maschietti sono due!”

Mi guardò con gli occhi di fuori: non si aspettava di certo una simile confessione di ampia disponibilità al piacere!

“Allora io e Nico faremmo proprio al caso tuo!”

Gli sorrisi.

“Veramente un maschietto io già ce l'ho!”

Strabuzzò gli occhi.

“Vuoi dire?”, balbettò.

“Si, mio marito partecipa a pieno titolo! Se ti ho detto che sono felicemente sposata e che lo amo follemente, ti pare lo lascerei fuori dai giochi? Lui è sempre il primo, poi vengono gli altri!”

“Allora è Nico quello che rimane fuori!”

“Mah! Non è detto: anche a me piace spaziare per orizzonti sconosciuti! Ti confesso che non ho mai giocato con tre maschietti e la cosa mi intriga non poco!”

Dire che Marco fosse eccitato è puro eufemismo: stava scoppiando!

“Dio santo, ma fino ad ora dove eri nascosta? Ne fanno ancora donne come te?”

In quel momento arrivò' Luciano.

“Eccomi a voi, novità?”

“Amore credo che questo periodo di ferie sarà molto piacevole e pieno di eccitanti sorprese!
Marco mi ha detto esplicitamente che mi si vorrebbe scopare ed io gli ho fatto capire che la cosa non mi dispiacerebbe affatto, anzi!
Fin qui la cosa ci può stare, diciamo niente di nuovo sotto al sole: l'uomo chiede e la donna si concede! Wow, ho fatto anche la rima!“

Luciano sorrideva come un pazzo mentre Marco mi guardava allibito.
Seguitai.

“La vera novità è che anche Nico è un porco: insieme a Marco lavorano in coppia per deliziare le povere femminucce in cerca di evasioni!
Il figlio di puttana, nonostante la nostra amicizia, non si è mai fatto avanti con proposte indecenti: mi sento offesa, forse non lo attizzo!”

Luciano intervenne, dando una pacca sulla spalla di Marco.

“Bravo: il fatto che mia moglie ti piaccia denota in te una persona dai gusti prelibati, un vero intenditore in materia!
Avrai anche capito che a me e Franca piace molto divertirci e approfittiamo di qualunque situazione riteniamo erotica per dare libero sfogo ai nostri perversi desideri.

Sono sicuro che avrete avuto certo modo di ammirare reciprocamente i vostri corpi, ma sono anche più certo, e si vede lontano un miglio, che avete un profondo desiderio di ammirare le vostre intimità.
Dai Franca, sai che per un uomo non c'è nulla di più eccitante che guardare una bella fica rossa e vogliosa. Dai, fagliela vedere, ti copro io!”

Non desideravo altro: mi misi seduta sul lettino, di fronte a Marco e allargai completamente le gambe.
Luciano si mise accanto a me in modo di nascondere ad occhi indiscreti la mia oscena esibizione.
Quando mi accertai che nessuno stesse guardandomi, ad esclusione ovviamente di Marco, con due dita mi scostai il costume e gli mostrai la mia passera completamente aperta.

Vidi Marco diventare paonazzo: credevo gli stesse prendendo un infarto!
Io rimasi immobile, con le mutandine scostate, per offrirmi spudoratamente al suo sguardo.
Luciano si rivolse a Marco.

“Ora tocca a te ricambiare: tiralo fuori, faglielo vedere! Franca adora i bei cazzi!”

Marco era fuori di testa: agì come un automa.
Si mise anche lui seduto sul suo lettino di fronte a me e abbassò l'elastico del costume: spuntarono fuori una decina di centimetri di cazzo completamente eretto con una gonfia cappella violacea.
Certamente un bell'attrezzo, ma non mi accontentavo.

“Fammelo vedere tutto! Ho un debole per gli uccelli extra large! Dai, porco, che mi apro di più la fica!”

Mentre con una mano tenevo sempre scostate le mutandine, con l’indice e il medio dell'altra mi allargai le labbra della fica!
Marco mi fissava inebetito e rispose subito al mio invito: si abbassò completamente il costume sul davanti.
Ecco comparire in tutta la sua erezione un paletto di carne di tutto rispetto, con due grossi coglioni che gli facevano da degna cornice!

“Wow, proprio un bel cazzo! Complimenti Marco! Luciano, tesoro, non pensi che il gingillo del nostro amico sia un po' troppo grande per la mia passera?”

“Amore, tu sottovaluti le tue potenzialità: vorrei rammentarti che la settimana scorsa hai accolto piacevolmente nella tua vogliosa fica sia il mio uccello che quello del nostro amico Claudio! Non ricordo tu abbia sofferto molto per la doppia introduzione, anzi… hai sborrato come una porca!”

“Ah! E' vero, ho preso due cazzi nella fica: me ne ero completamente dimenticata!”

Tutto questo colloquio mentre fissavo Marco dritto negli occhi: il poveretto stava per scoppiare.

“Dio santo! Veramente? Hai preso due cazzi nella fica?”

“Si, e devo dirti che è stata una esperienza fantastica, certamente da ripetere! Mi sono sentita piena in maniera deliziosa: quei due uccelli conficcati nella vagina mi hanno mandato letteralmente in paradiso! Credo sia il massimo piacere possa provare una donna!”

“Sappi che la nostra specialità, mia e di Nico, è proprio quella di prendere la donna in doppia: abbiamo acquisito una lunga esperienza in merito! Lasciamo alla donna la scelta dell’accoppiamento che più gradisce: uno davanti e l’altro dietro o tutti e due davanti!
Solo una volta abbiamo conosciuto una signora che li ha voluti tutti e due dietro: è stata una esperienza fantastica!

La signora raggiungeva l’orgasmo solo con il rapporto anale, per cui aveva lo sfintere molto dilatato e ben abituato a ricevere ospiti di riguardo.
Quando ci chiese di possederla analmente tutti e due insieme io e Nico pensammo la cosa non fosse possibile… ma ci dovemmo ricredere!
Ci fece entrare dentro di lei senza impedimenti di sorta: lo sfintere aveva acquisito una elasticità incredibile e si dilatò in maniera impressionante per accoglierci tutti e due!
Benché per noi fosse la prima volta che ci cimentavamo in una doppia anale, trovammo subito il giusto ritmo per deliziare al massimo la signora!

Io e Nico siamo molto resistenti e riuscimmo a fotterle il culetto per più di mezz’ora, tutti e due insieme, senza interruzione e senza mai togliere le verghe dal suo sfintere!
Perdemmo il conto degli orgasmi che riuscimmo a procurarle.
Alla fine si complimentò della nostra prestazione: ci disse, sorridendo, che mai nessuno aveva trattato così bene il suo culetto come noi!
Questo per dirti, Franca, che io e Nico, sempre se tu lo desideri, siamo disponibili a soddisfare qualunque tuo desiderio!”

“Bene, buono a sapersi! Ci farò un pensierino!” gli risposi, già pensando come fosse possibile prendere due cazzi nel culo! Il mio sfintere era ben abituato a ricevere verghe anche di un certo livello, ma sarebbe stato capace di aprirsi così tanto da accogliere due cazzi insieme? Certo che se dopo aver preso due cazzi nella fica fossi riuscita a farmene infilare due anche nel culo sarei stata veramente una donna impareggiabile! Certamente il mio amato maritino sarebbe stato fiero di me: dovevo cominciare a prendere in considerazione una eventualità del genere!

Seguitavo a guardare il cazzo di Marco: era veramente una bella bestia tutta da godere.

“Luciano, amore, il cazzo di Marco mi fa proprio gola: non viene voglia anche a te di fargli un bel pompino?”

“In effetti un pensierino ce lo sto facendo da quando lo ha tirato fuori: mi accontenterei anche solo di gustarne il sapore, senza farlo venire. Che ne dici amore?”

“Pensi davvero che saresti capace di prenderglielo in bocca e poi avere il coraggio di non farlo sborrare? Io non ce la farei: se imboccassi questa meraviglia di uccello lo terrei tra le labbra fino alla fine… sai quanto ami gustare la crema calda!
Abbi pazienza, amore, che quanto prima lo spompineremo insieme il cazzo di Marco, come piace a noi!”

Marco ci guardava allibito.

“Luciano, veramente ti piace succhiare l’uccello?”

“Si, molto! E’ stata Franca ad avviarmi verso la bisessualità: va fuori di testa quando mi vede tra le braccia di un altro maschietto! A te darebbe fastidio se mi dedicassi al tuo uccello?”

“Non credo, anche se non l’ho mai fatto! Anzi, troverei molto eccitante la novità!” rispose Marco.

“Molto bene! La nostra amicizia si fa sempre più intrigante! Sono certa che poi verrà voglia anche a te succhiare Luciano mentre io ti spompino: ti assicuro che è una catena molto eccitante! Io a te e tu a lui!” aggiunsi io.

Luciano ci invitò a ricomporci.

“Coprite le vostre intimità che sta arrivando gente: avrete tempo e modo di far fare loro una conoscenza più approfondita!”

Prima che Marco potesse rimettere l’uccello dentro il costume mi inchinai velocemente e diedi un bacio sulla cappella… la verga ebbe un piacevole sobbalzo!

“Dio santo quanto sei puttana!” esclamò Marco.

“Questo è niente tesoro! Poi vedrai!”

Riprendemmo l’atteggiamento di persone serie.
Dopo alcuni minuti Marco ci fece la proposta che aspettavo.

“Che ne direste di passare la serata insieme, anche con Nico? Conosciamo un localino dove ci si può divertire senza problemi: si chiama “l’Oasi del piacere”. Capirete dal nome che non è certo un posto per educande!”

“Anche perché se fosse un posto per educande non sarebbe certamente un posto per me!” risposi ridendo!

Il mio dolce marito fu ancora più esplicito: mi faceva impazzire quando metteva le carte in tavola per evitare possibili equivoci.

“Franca voleva intendere che questa sera desidera farsi scopare, per cui vuole essere certa che il locale si presti a certi rapporti intimi molto approfonditi! ”

“Tranquilli! Il locale è più che idoneo e garantiamo noi, poi dipende solo dalla disponibilità di Franca! Si può ballare al suono di una musica particolarmente sensuale, si può fare sesso liberamente come fosse un Privé, ma con alcune eccitanti differenze che vi chiarirà il padrone del locale: è un nostro amico, e non voglio togliergli il piacere di mettervi a parte delle caratteristiche del suo locale!”

Lo fissai mentre passavo libidinosamente la lingua sopra le labbra.

“Lo vedrai questa sera quanto io sia disponibile! Per quanto riguarda Nico non ditegli niente, ci penso io!” e cominciai a pensare a come divertirmi con lui.


Se vi piace vado avanti.

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