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Lui & Lei

La potenza di Thor


di DirtyMinds
01.02.2019    |    1.933    |    0 8.2
""Hei, è sempre la stessa storia, ogni volta che ti aiuto rischio di cadere" dico io ridendo "tranquilla tanto ti prendo" dice lui..."
Era un freddo giorno d'inverno, fuori dalla mia casa si stendeva uno strato di neve bianca, io ero nella mia camera a studiare, guardando ogni tanto fuori dalla mia piccola finestra in attesa di qualcosa, non so cosa, ma qualcosa.
Il mio cellulare squilla, era un mio amico, che mi dice di aver bisogno di me per una festa, dovevo fare Biancaneve. Mi preparo, mettendo qualcosa di caldo che potesse andar bene sotto quel congelato vestito, ,i metto in macchina e parto.
Arrivata a destinazione lo saluto, sono sempre contenta di vederlo, ma quel giorno ancora di più, avrei fatto di tutto con lui, l'astinenza cominciava a farsi sentire.
Ci cambiamo tutti nella stessa stanza, lui toglie la maglia per mettere quella di Thor, io semplicemente metto su il mio vestito da Biancaneve e continuo a guardarlo.
Gli chiedo aiuto per chiudere il vestito, ma lui inciampa e finiamo a terra in una imbarazzante posizione, subito diventiamo rossi e iniziamo a ridere, si alza e mi da la mano per aiutarmi, una scarica pervade il mio corpo al tocco della sua mano, ma faccio finta di niente e mi chiude il vestito.
Mentre litigavo con la parrucca mi chiede di aiutarlo a vestirsi, alcuni pezzi non entravano e dovevo aiutarlo a spingerli dentro, così lo aiuto, prendo il bracciolo e inizio a tirarlo su per farlo arrivare al suo avambraccio.
Spingo sempre più fino a quando finalmente il suo braccio entra e, per la spinta mi ritrovo a cadere su di lui, e mi prende al volo.
"Hei, è sempre la stessa storia, ogni volta che ti aiuto rischio di cadere" dico io ridendo "tranquilla tanto ti prendo" dice lui.
Continuo ad aiutarlo, è il momento del busto, gli infilo la corazza e vado per allacciarla dietro, i pantaloni che usa non tralasciano all'immaginazione, quel sedere era perfetto.
"Con questo culo te ne vai in giro a rubare i cuori alle ragazze vero?" gli chiedo "no, solitamente attraggo delle vecchie che me lo toccano" risponde divertito "Ok, siamo pronti, andiamo!" continua.
Per tutta la festa siamo lontani, ma ogni tanto i nostri sguardi si incrociano imbarazzati, ci chiedono di metterci in gruppo per fare la foto e lui capita dietro di me.
Senza farlo notare troppo mi appoggio a lui, strusciandomi su ciò che quei pantaloni stavano stringendo.
Dopo la foto mi giro e vedo la sua faccia un po' sbalordita, un po'compiaciuta, è ora di tornare a cambiarci.
Tolgo il mio vestito facendo alzare volontariamente la maglia per mostrare ciò che ho sotto, con uno sguardo furtivo lui si ferma a guardare. Prima di andarmene dovevo aiutare lui, stacco la sua armatura lentamente, inizio a togliere quei braccioli bloccati, cerco di sfilare il bracciolo e tiro a me la sua mano che si poggia sul mio seno, ci blocchiamo per un attimo, arrossiamo entrambi e ricominciamo a ridere imbarazzati.
Una ragazza del gruppo ci dice di sbrigarci, blocchiamo il nostro imbarazzo e continuo ad aiutarlo a togliere i pezzi del vestito, finiamo, ci mettiamo il giubbotto e usciamo.
Appena usciti chiamo i miei per chiedere se dovessero venirmi a prendere, sentendo la conversazione si avvicina dicendo che mi avrebbe dato tranquillamente un passaggio a casa, chiudo la chiamata e con un sorriso gli dico grazie.
"Ti va se prima prendiamo un caffè?" Mi chiede, io annuisco, sapendo che ci fosse qualcosa dietro.
Ci sediamo al bar e, dopo aver ordinato, mi si avvicina chiedendomi "ti ha dato fastidio ciò che è successo?" io, fingendo ingenuità chiedo "cosa?" lui risponde "quegli sguardi, quelle battute, quel tocco, non vorrei creare problemi, si scherzava no?" con sguardo malizioso mi poggio sul tavolino del bar, esponendo il mio seno coperto solo da una maglietta a V che faceva intravedere il reggiseno rosso e chiedo "quali problemi?"
Lui vorrebbe non guardare, ma l'occhio cade, mi guarda e dice "mi preoccupavo per nulla".
Finiamo di bere il caffè scambiandoci guardi e sorrisi e usciamo
Entro nella sua auto, tolgo il giubbotto e lo butto dietro, iniziamo ad andare verso casa indicandogli passo per passo la strada, superato il traffico cittadino ci inoltriamo sulla strada disabitata che si percorre per andare a casa.
Dall'avere le gambe accavallate le apro, per invogliarlo, senza perder tempo mette la sua mano sulla mia coscia e inizia ad accarezzarmela, io inizio a sentirmi bagnata e molto vogliosa, ma non voglio dargli subito soddisfazione "qualche problema?" mi chiede "nessuno" gli rispondo portando la sua mano nei miei leggings.
Al mio gesto nei suoi pantaloni c'era decisamente movimento, volevano scoppiare così spingo la sua mano per farlo entrare nel sottile perizoma che sempre porto nel mio intimo "mmmhh sei molto bagnata" mi dice, esce la mano e la porta verso la sua bocca, ma lo blocco, e gli lecco le dita simulando una pompa.
Eravamo quasi arrivati a casa, gli faccio segno di continuare senza fermarsi, per poi accostare in una stradina.
Poggiandomi sulla porta della macchina con sguardo malizioso, braccia aperte e le gambe accavallate gli chiedo "cosa vuoi fare con me?"
Lui mi guarda mentre mi lecco le labbra e le mordo, basta poco per far scattare la molla che è nel suo corpo, tira dietro il suo sedile, mi tira a se, sapeva di volermi in quel momento, ed è ciò che avrebbe ottenuto.
Mi metto su di lui, apro i suoi pantaloni e inizio a strusciarmi sui suoi boxer, avevo già tutti i leggings umidi, e lui lo sapeva, poggio io mio seno sulla sua faccia, volevo mi possedesse in quel momento, non capisco perché stesse aspettando così decido i prendere io il comando, gli tolgo la maglia e inizio a baciargli il collo.
Beccato il punto si risveglia, tira dietro il mio sedile, mi sbatte lì, si sposta davanti a me, mi toglie i leggings e il perizoma, mette due dita dentro la mia figa facendole entrare di prepotenza, ho un sobbalzo di godimento misto a leggero dolore, ma è bello, eccitante.
Mentre mi fa godere gli apro i pantaloni e mi butto con la bocca sul suo cazzo e subito lo sento ansimare, non durerà molto nella mia bocca, sento che già vorrebbe venire ma non molla.
Spinge la mia testa e mi mette il suo cazzo nella figa, mi penetra velocemente, inizia a sbattermi sempre più forte tirandomi dai fianchi, inizio ad ansimare pregandolo di non fermarsi e lui continua, sempre più veloce.
A un tratto la giornata sembra riscaldarsi, apriamo i finestrini, il gelo è andato via, si ferma e mi lascia perplessa.
Esce dalla macchina ancora con il cazzo alzato va nel cofano e prende il mantello di Thor, se lo attacca collo, apre la mia porta e dice "ora assaggerai la potenza di Thor, figlio di Odino, Dio del Tuono"
Io sorrido ma una parte di me è eccitata da quella frase.
Allora lui, ferito nell'orgoglio mi prende, come fossi un sacco, mi porta dietro una casetta abbandonata e mi butta tra l'erba ancora fredda, quel freddo sul mio corpo mi dà un brivido immenso.
Si butta su di me, tenendomi dal collo, spinge sempre più facendomelo sentire in pancia, inizia ad ansimare, col pericolo ci senta qualcuno, lo spingo spostandolo da me, mi attacco con la bocca al suo cazzo, volevo svuotarlo.
Inizio a succhiare e leccare, le sue grida si fanno sempre più forti, è lì per arrivare, io volevo sentirlo nella mia bocca, mi prende la testa spingendola e dicendo di andare più veloce, lo faccio, sento che sta per venire, la pressione la sento tra le mie labbra, lo vedo piegarsi in due gridando e la mia bocca si riempie del suo sperma.
Apro la bocca e facendo segno gli chiedo se posso ingoiare, lui annuisce, lo faccio scendere.
Dopo esserci rivestiti mi riporta a casa, facendomi un occhiolino

~Pink
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