di sabato mattina a fare un po' di straordinari... parte I

da qualche tempo mi vedevo con una mia collega, gran maiala, impegnata (be' ma del resto lo sono anch'io)... una personcina veramente a modo... piccolina, gran tettone, bel culo tondo e sporgente, capelli mori a caschetto e una voracità sessuale degna di una pornostar.
nel corso dei nostri incontri clandestini però la voglia e la fame di godere ultimamente hanno un po' scalzato il piacere del contorno alle nostre trombate.
la scorsa settimana, disperata, mi telefona e mi fa 'sabato mattina mi tocca venire a lavorare, uffa...bla bla bla...'.
ora, nella nostra ditta il sabato mattina al piano di sopra (dove ci sono gli uffici), in genere non ci sono più di 3 o 4 persone al lavoro, e al massimo una quindicina al pian terreno dove c'è la linea di montaggio...e su questi ragionamenti il mio cervello inizia a battere in testa e scorrazzare liberamente...
inutile dire che arrivati al sabato mattina mi sveglio di buon ora e mi presento in ufficio come se nulla fosse...non sono il capo di quella bella porcella ma sono pur sempre un capo e la prerogativa del capo va rispettata.
mi presento nell'open space dove ha la scrivania...cazzo...quasi mi innamoro vedendola in tiro quasi come se avesse avuto fin da subito in mente quello che ho io...
con una banale scusa lavorativa prendo una sedia e mi siedo di fianco a lei, mi piace questo gioco... mentre è concentrata alla ricerca di un'email mi avvicino un altro po', la abbraccio da dietro mettendole le mani sulle sue splendide poppe e inizio a baciarle il collo. lei inizia a mugolare e io non resisto, le infilo immediatamente una mano sotto la gonna...e...si....lo sapeva che sarebbe finita così...o forse ci sperava...è senza mutandine...fradicia....
la lampadina della lussuria, il genio e l'intesa...
'signorina?'
'si ingegnere?' e lei si sfila dall'abbraccio
'non crede che questa pratica sia un po' approssimativa?'
'mi dispiace...ho fatto del mio meglio'
'il suo meglio non basta...sarò costretto a prendere provvedimenti'
'no, la prego...'
'mi prega?'
e lei scivola giù dalla sedia e mi si inginocchia davanti a me...
'si la prego in ginocchio...lasci che mi faccia perdonare'
'bene vediamo se a succhiare cazzi è più brava che con le pratiche di esportazione!...'
...che bocca ragazzi...sempre stata pompinare sopraffina...quelle bocche che te lo stringono come in un pugno...lei sotto la scrivania, le tiro i capelli, mi spingo avanti e indietro sulla sedia da ufficio, con le rotelle...dentro e fuori quella bocca...la soffoco quasi e alla fine...d'impulso...glielo spingo dentro così forte che venendo la soffoco quasi...lei tossisce ma non se ne lascia scappare una goccia...
una porta, quella del corridoio...cazzo...lei è un gatto... una rapida passata di mano sulla bocca.. uno sguardo lascivo al mio indirizzo e torna al suo posto...come se nulla fosse...
arriva l'amministratore posa un paio di incartamenti, uno sguardo dubbioso a questa strana coppia...
per un pelo....
ma ora abbiamo scoperto un gioco nuovo...e chi ci ferma più?
(continua...)